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La casa brucia ed il portiere non fa entrare i pompieri

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: La casa brucia ed il portiere non fa entrare i pompieri

Messaggioda pianogrande il 11/10/2011, 15:21

Franz
L'equità non è fatta solo da chi tira fuori i soldi ma anche dall'uso che si fa di questi soldi.
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Re: La casa brucia ed il portiere non fa entrare i pompieri

Messaggioda franz il 11/10/2011, 16:58

pianogrande ha scritto:Franz
L'equità non è fatta solo da chi tira fuori i soldi ma anche dall'uso che si fa di questi soldi.

Su questo sono d'accordo. Eliminare le pensioni di anzianità per dare piu' soldi in busta ai lavoratori mi sembra infatti una misura equa.
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Re: La casa brucia ed il portiere non fa entrare i pompieri

Messaggioda pianogrande il 13/10/2011, 11:26

Ho ascoltato quasi tutto il discorso di Berlusconi.
Era inquadrato solo lui ma non l'aula.
Probabilmente, ad applaudire si davano il cambio.
Nessuno dava, però, il cambio al povero Bossi (patetica figurina in un angolino) che continuava a sbadigliare.
E' riuscito a non dire niente.
In un'aula vuota.
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Re: La casa brucia ed il portiere non fa entrare i pompieri

Messaggioda franz il 13/10/2011, 12:10

pianogrande ha scritto:Ho ascoltato quasi tutto il discorso di Berlusconi.
Era inquadrato solo lui ma non l'aula.
Probabilmente, ad applaudire si davano il cambio.
Nessuno dava, però, il cambio al povero Bossi (patetica figurina in un angolino) che continuava a sbadigliare.
E' riuscito a non dire niente.
In un'aula vuota.
Tutti i posti erano vuoti, compresi quelli occupati.

Non ho ascoltato e non ci tengo. Mi basta il resoconto della stampa, da cui traggo una frase:

E se oggi dovesse arrivare la sfiducia, il Cavaliere vede una sola strada: "Tornare al voto". Perché "i governi tecnici non risolvono i problemi del Paese e non avrebbero la forza di un governo democraticamente eletto"

Dimentica che i gravi problemi del paese (quelli che vanno risolti) sono stati causati da governi eletti democraticamente e che la democrazia non assicura affatto che il governo prenda decisioni sagge e giuste. Prende solo decisioni democratiche. Come vediamo da luglio, assolutamente sbagliate sul piano tecnico.
Io quindi penso sia meglio un governo d'emergenza, tecnico, che faccia alcune rapide cose, tra cui la legge elettorale.
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Re: La casa brucia ed il portiere non fa entrare i pompieri

Messaggioda cardif il 13/10/2011, 18:02

Il mantra, che pure lui ha ripetuto, è che 'il sale della democrazia è che chi viene eletto deve governare e che non c'è alternativa, quindi, al suo governo'.
A prescindere che 'deve' governare, ma lui lo fa a tempo perso, mi dispiace che dall'opposizione non si ripeta con altrettanta insistenza che un altro governo è possibile, per la Costituzione vigente, senza il passaggio elettorale.
E, per convenienza anche del Cs, è meglio che sia di Cd.
Così, tanto per informare e formare l'opinione pubblica.
Ma mo' mi so' capito bene?
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Durissimo editoriale del FT "Silvio, è ora di andare"

Messaggioda franz il 14/10/2011, 11:44

STAMPA ESTERA
Durissimo editoriale del FT
"Silvio, è ora di andare"

Il quotidiano della City esorta i parlamentari italiani a "votare la sfiducia" e definisce Berlusconi come "un politico plutocrate". Nella corrispondenza: "L'ultimo episodio della saga disperata si avvicina alla farsa". Spiegel on line: "Il Partito del Cavaliere ha perso fiducia nel Cavaliere"
dal nostro corrispondente ENRICO FRANCESCHINI

LONDRA - "Silvio, time to go". Il messaggio del Financial Times è perentorio fin dal titolo: "Silvio, è ora di andare". Un editoriale non firmato, dunque espressione dell'opinione della direzione, sul più importante quotidiano finanziario d'Europa esorta apertamente i parlamentari italiani, inclusi quelli della coalizione di governo, a "votare la sfiducia" al premier nella seduta di stamani alla Camera.

Il quotidiano della City ricorda che nel dicembre scorso il Cavaliere era sopravissuto a un analogo voto, ma da allora "ha condotto l'Italia in uno stallo politico che ha impedito il passaggio delle riforme strutturali di cui il suo Paese ha disperatamente bisogno". E il risultato è una crisi che sta "minacciando la posizione fiscale dell'Italia così come la sopravvivenza dell'eurozona".

L'impasse ora deve finire, afferma il Financial Times. "I parlamentari italiani, in particolare quelli la cui assenza ha contribuito alla recente sconfitta sul budget alla Camera, devono mettere fine a questa farsa, facendo calare il sipario su un politico plutocrate il cui bilancio è molto peggiore dei suoi esagerati resoconti e delle aspettative di elettori ormai da tempo disillusi".

L'affermazione di Berlusconi, secondo cui soltanto lui può dare stabilità politica all'Italia, è smentita dalle numerose defezioni che la sua coalizione ha sofferto nell'ultimo anno, osserva l'editoriale.
E la sua promessa di rimettere in moto l'economia nazionale è smentita da un'azione di governo in cui i suoi affari e gli interessi politici sono praticamente inseparabili, aggiunge l'articolo.

Se il governo cadrà, conclude il Ft, il Paese dovrebbe accelerare il processo di riformare l'economia. "In teoria, questo potrebbe essere fatto da un governo di centrodestra guidato da un altro leader, ma i legami di molti parlamentari con Berlusconi sembrano escludere tale possibilità.L'opzione meno peggiore è allora indire elezioni anticipate, forse dopo che un governo ad interim abbia intrapreso le misure necessarie per mantenere la disciplia fiscale del Paese e cambiato una legge elettorale profondamente impopolare".

L'editoriale si chiude con un messaggio grave ed urgente: "L'Italia deve salvare se stessa per salvare l'Europa. Il Parlamento dovrà tenerlo a mente durante il voto di oggi".

Oltre all'editoriale, il Financial Times pubblica in prima pagina una foto di Berlusconi con la testa tra le mani, con accanto Giulio Tremonti dopo il suo intervento alla Camera 1. Il titolo è: "Mal di testa: Berlusconi affronta l'ennesimo voto di fiducia". Poi c'è l'analisi impietosa del corrispondente a Roma Guy Dinmore: "L'ultimo episodio della saga disperata di Berlusconi si avvicina alla farsa".

Spiegel on line sottolinea le difficoltà del Cavaliere: anche se oggi supererà il 51esimo voto di fiducia dal 2008, i suoi più stretti alleati si discostano da lui e la crisi economica è peggiorata a tal punto, che "il Paese di Berlusconi non si può più permettere di non fare niente". Nonostante tutto questo, osserva il settimanale tedesco, il premier si è mostrato come al solito: "Fuori dalla Camera dei deputati ha ghignato davanti alle telecamere, ha gridato ai giornalisti di avere ovviamente la maggioranza". E dentro, nel suo intervento, ha ribadito che "non c'è alternativa credibile al suo governo". Ma questa volta è diverso: "Anche se riuscisse a ricevere la maggioranza, in questi giorni in Italia sta succedendo qualcosa che finora era inimmaginabile: il partito di Berlusconi si allontana dal suo eroe. Il partito di Berlusconi ha perso la fiducia in Berlusconi", scrive Spiegel che poi ricorda la sconfitta del governo sul rendiconto dello Stato e rimarca che anche alcuni ministri sono arrivati troppo tardi per votare.

(14 ottobre 2011)
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Re: La casa brucia ed il portiere non fa entrare i pompieri

Messaggioda pianogrande il 14/10/2011, 11:52

Tutte dichiarazioni di voto a favore ma con riserva.
Compresa quella di Cicchitto.
Eccolo il primo condonato: Berlusconi.
Come tutti i condoni di questa maggioranza sarà l'ultimo.
Intanto, il paese chi lo governa?
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Re: La casa brucia ed il portiere non fa entrare i pompieri

Messaggioda Iafran il 14/10/2011, 11:58

franz ha scritto:Ma questa volta è diverso: "Anche se riuscisse a ricevere la maggioranza, in questi giorni in Italia sta succedendo qualcosa che finora era inimmaginabile: il partito di Berlusconi si allontana dal suo eroe. Il partito di Berlusconi ha perso la fiducia in Berlusconi", scrive Spiegel

Per fortuna che non si accenna minimamente al gruppo dei "responsabili" (sic!) altrimenti ci "prendevano a calci".
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Il portiere resite e trova 316 a guardia della casa che bruc

Messaggioda franz il 14/10/2011, 15:28

Cronaca SMS di Carlo Mazzullo, dal corriere online

14:38 Casini conclude: "Ora B eviterà voti impegnativi sino a Natale, poi scioglie le Camere e si va a votare".
14:37 L'opposizione si consola con l'acquisto dell'on. Gava e Giustina Destro e con la richiesta di rinvio a giudizio per Minzolini
14:35 Casini: l'anno scorso fu Scilipoti; stavolta, nei 150 anni, coerentemente si è passati a Pisacane.
14:32 Alla fine pure Milo ha votato sì, come Pisacane che ha la moglie del Pd
14:29 (Il 14 dicembre i sì erano 314).
14:27 Fabio Granata:"che pena i radicali:avessero almeno chiesto l'amnistia.ma per un tozzo di pane o una radio non si può !"
14:25 Bocchino precisa: "a Tremonti ho detto che è un grande a prenderli per il naso" (non dice proprio "naso") "con un decreto sviluppo a costo zero"
14:24 316 i sí
14:23 L'on. Barbato vota facendo il gesto alla destra di andare a casa; trattato da iettatore
14:23 Fitto dialogo B-Tremonti
14:22 Timido applauso pure al nome di Papa , che è in galera.
14:19 Grande applauso per Pisacane che alla fine ha votato
14:19 Maroni si era seduto al posto di B, che lo fa alzare
14:18 B convince in diretta a far votare l'on. Pisacane, che non è parente.
14:18 Aula mezza vuota, tranne la fila della sinistra che vota e il crocchio pidiellino riunito attorno ad Alfano, che ora applaude al ritorno in aula di B
14:17 La Calipari, Pd, rimprovera la Coscioni, radicale, per aver votato. Ne nasce animata discussione
14:12 Ascierto alla fine è arrivato, non in elicottero ma più prosaicamente con le stampelle.
14:08 Lungo applauso del Pdl al nome di Franzoso, che è in coma
14:04 Verdini molto festeggiato. L'ex capolista del Pd in Veneto Calearo gli sorride, adorante.
13:56 Mesta sfilata degli ex aventiniani.
13:53 La Madia, già magra, abbandona il pupo per venire a votare
13:52 Applausi ironici da destra ai deputati dell'opposizione che entrano a capo chino a votare inutilmente "no"
13:45 La suspence è finita: i radicali sono arrivati, hanno votato no, ma B è salvo
13:44 Bossi si infila nella stanza di B
13:43 Berlusconi in Transatlantico: "Ho avuto qualche sorpresa negativa, ma l'agguato non è riuscito".
13:43 Sacconi: "Il numero legale sul voto di fiducia non esiste. Sono parlamentare dal '79, il problema del numero legale per il governo non si é mai posto"
13:36 Bocchino si avvicina - uno dei pochi - a Tremonti e lo omaggia: "Sei un grande!"
13:35 Intanto non si trova il fantomatico Sardelli.
13:35 Lusetti (Udc) ritiene di aver individuato l'uomo del destino nell'on. Milo: ex Mpa, ex Responsabili, ora Noi Sud; la sua assenza sarebbe decisiva
13:33 Il timore dell'opposizione è che la sola "presenza inerte" in aula possa far scattare il numero legale, al momento molto incerto.
13:25 Ogni partito d'opposizione ha il cerbero all'ingresso - Galletti,Udc; Giachetti Pd; Evangelisti,Idv - che vigila affinché nessuno dei loro entri
13:21 Rao, braccio destro di Casini, scrive su twitter che forse non cade il governo, ma di sicuro é caduto Alfano. Lungo disteso, davanti a Montecitorio
13:18 Molto atteso l'arrivo dell'on. Ascierto in elicottero con gamba in trazione (non é uno scherzo)
13:10 Arturo Parisi non era stato avvertito o non aveva capito bene e stava andando a votare. Fermato in tempo
13:08 Di Pietro pessimista: fideiussioni e garage se li sono giocati l'altra volta. Adesso corrono soldi veri.
13:04 I berlusconiani dicono di avere 317 voti. I responsabili 314. Non si capisce se il compagno Versace voti no o non voti proprio (che per B è peggio)
13:02 E se mancasse il numero legale? Quando si rivota? Secondo un precedente del '68, il giorno dopo. Con gli indignados nelle strade.
12:58 Brainstorming tra Scilipoti e Pionati.
12:42 La sinistra non partecipa alla prima chiama, spera di far mancare il numero legale. Ma non si riesce a capire cosa faranno i radicali
12:41 La sinistra non partecipa alla prima chiama nella speranza di far mancare il numero legale. Ma non si riesce a capire cosa faranno i radicali.
11:36 Oggi accanto a Cicchitto c'é Alfano. Ieri, l'onesto Milanese
11:36 A sentire le voci, la legislatura é appesa a tale Sardelli, pronto a guidare un drappello di neo-oppositori fuori dall'aula
11:32 Cicchitto chiede le dimissioni di Fini. Fini imperturbabile
11:27 Bossi ancora non si vede. B oggi è affiancato da Calderoli, sveglio come un grillo
11:26 Dibattito spettrale: opposizione ancora sull'Aventino, molti leghisti e pidiellini al bar
11:26 B, trucco da serata mondana, quasi solo nel banco del governo. Fitto unico ministro.
11:25 Non é vero quel che si dice in Transatlantico, che Bossi sbadigli perché va in apnea. E' che le 11 per le sue abitudini mediterranee sono levataccia
11:25 Grande attesa per Bossi: avrà riposato bene?
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Re: La casa brucia ed il portiere non fa entrare i pompieri

Messaggioda cardif il 14/10/2011, 16:04

Avevo sperato che la resipiscenza colpisse qualcuno. Poi ho sentito l'on. Antonio Martino, intevistato su RaiNews24. Criticava l'azione del governo per quello che ha fatto e per quello che non ha fatto. Ma lui votava la fiducia perché far cadere il governo sarebbe fare un danno. Ma come: se lo ha criticato in toto! La conclusione logica sarebbe stata un'altra.
Resipiscenza addio.
Giorgio Graffieti, se è il tuo compleanno auguri lo stesso.
ciao, cardif
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