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La casa brucia ed il portiere non fa entrare i pompieri

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: La casa brucia ed il portiere non fa entrare i pompieri

Messaggioda pianogrande il 08/10/2011, 23:39

La propaganda più martellante del primo berlusconismo e non solo si può riassumere in quattro parole: non sono un politico.
Il tutto si è evoluto fino ai mestieranti della politica e quant'altro.
Nei momenti più drammatici non ci possiamo permettere il lusso di avere al governo dei politici?
Ma perché, quelli che abbiamo avuto fino ad ora erano dei politici?
E' ora di incominciare a fare politica e sul serio.
Mai come nei momenti più drammatici.
Tecnico non vuol dire non politico.
Politico non vuol dire non tecnico.

O, forse, tecnico vuol dire, semplicemente, non legato a partiti?
Ecco.
Forse stiamo arrivando alla radice del problema.
Fotti il sistema. Studia.
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Re: La casa brucia ed il portiere non fa entrare i pompieri

Messaggioda lucameni il 09/10/2011, 1:05

Ma non penso esistano sul serio "governi tecnici"; o meglio esistono "governi di tecnici" intesi come compagini governative con ministri non strettamente legati ai partiti, ma comunque in un sistema parlamentare qualsiasi governo deve avere la fiducia dei parlamentari e quindi diventa per forza di cose politico, altrimenti non sarebbe un governo.
Abbiamo bisogno sicuramente di un governo che prenda decisioni impopolari, vedi età pensionabile, ma per essere credibile, e con buona pace degli sbrigativi burocrati della BCE, le riforme dovrebbero riguardare anche tutte le caste fino ad ora immuni; e magari fare strame di un modello di pseudosviluppo che in questi anni (e ne vedremo gli effetti chissà per quanto ancora) ha procurato solo danni.
In questo caso con buona pace di quegli imprenditori presunti (ma di fatto sanguisuge stipendiate dallo stato) che hanno spacciato per sviluppo necessario un sistema che spesso li ha foraggiati generosamente a gratis, facendo venire meno la peculiarità che li dovrebbe distinguere come categoria: il rischio.
Quando penso a Berlusconi il pensiero si accompagna sempre a Bertolaso e a quelli come lui: sono l'emblema delle bufale indecorose che in questi anni ci hanno raccontato e che hanno contribuito a rovinare conti pubblici ed economia di questo paese. E i cui effetti, dovendo dare conto di milioni e milioni garantiti negli anni, ancora dovremo subire a lungo.
Quindi una rifondazione complicata, sia per scelte impopolari sia per la necessità (ma ci riusciremo?) di invertire la rotta su tante questioni date per scontate.
Mi rendo conto che pretendere un approccio "non ideologico" è espressione anche infelice dato che l'ideologia non è di per sè qualcosa di negativo, al più la sua declinazione in estremismo, ma in costanza di certezze fondate su interessi particolari e voluta ignoranza dispensata da chi ha interessi poco confessabili, la vera utopia è un governo che innanzitutto si dedichi ad abrogare 17 anni di leggi scritte con i piedi ed emanate per l'interesse di unasola persona e di una casta di sanguisughe.
Sono convinto che da quel momento il risanamento, non più circoscritto a pochi privilegiati, potrebbe iniziare sul serio per l'intera economia.
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Re: La casa brucia ed il portiere non fa entrare i pompieri

Messaggioda ranvit il 09/10/2011, 8:47

Non capita spesso :D , ma in questo caso sono d'accordo con lucameni.

"Tecnico" non vuol dire necessariamente "irreprensibile ed onesto".
Per fare riforme impopolari meglio una larga maggioranza politica con un Premier....tecnico di alto profilo.
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Re: La casa brucia ed il portiere non fa entrare i pompieri

Messaggioda franz il 09/10/2011, 10:24

Per pianogrande, lucameni e ranvit.
Credo che non si debbano confondere i governi tecnici del passato (spesso balneari, dovuti all'incpacità dei partiti di trovare una maggioranza di governo) con un governo d'emergenza, legato al fallimento conclamato della politica nella gestione dello stato e del debito pubblico. Si, per tecnico intendo persona competente non espressione diretta della nomenclatura, o della casta, per usare un termine di moda. Che poi ultimamente ci siano politici che sono tecnici lo escluderei. Che ci fa un avvocato tributarista al ministero dell'economia? Solo disastri, come si è visto.
Entrando nello specifico, Berlusconi non è un politico (vero) ma non è nememno un tecnico. È un puttaniere con grossi problemi giudiziari, che si è cirdondato di pari suoi simili.
Io per "tecnico" farei nomi come Draghi, Ciampi o altri economisti. Sono quelli che servono. Nomi come Montezemolo o Profumo se fossero nel governo tecnico dovrebbero essere in ruoli tecnici, se ne esistono per loro (cosa che dubito).
Una cosuzza sui "presunti imprenditori" stipendiati dallo stato. Verissimo che molti furbetti sono stati abbondantemente pagati dallo stato (in cambio della costruzione a caro prezzo di cattedrali nel deserto) ma gli imprenditori in Italia sono alcuni milioni (le PMI) e quelli sono costantemente vampirizzati a favore di un paio di milioni di dipendenti dello stato che (escludendo scuola, sanità, magistrati e forze dell'ordine, dove arriviamo a 1.5 milioni) non si sa bene cosa facciano.
Sono d'accordo con piano che tecnico non vuol dire "non politico" e qui sottolineo il carattere d'emergenza che necessita:
a) economisti alla guida, non di imprenditori.
b) interventi rapidi non frutto di un accordo politico ma di razionalità economica.
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Re: La casa brucia ed il portiere non fa entrare i pompieri

Messaggioda flaviomob il 09/10/2011, 10:48

Anche qui, viene completamente ignorato l'aspetto della comunicazione, punto critico e dolente del sistema italiano.
Si dirà: ma non interessa la ggente, che ha altri problemi.
E' falso. I problemi dei cittadini italiani si sono costantemente aggravati da quando è esploso il conflitto di interessi. Prima, pur con resistenze da parte di alcuni centri di potere partitocratici, le informazioni sull'esplosione di tangentopoli, sul coinvolgimento di un gran numero di deputati e senatori oltre che sullo stillicidio di politici locali, non erano mai state seriamente in pericolo (e così le stesse indagini).
Nel 1994 già l'ingresso in scena di Berlusconi non sarebbe stato possibile, con tali esiti, se questi non avesse avuto a disposizione un capillare e martellante battage mediatico con una copertura di fuoco a senso unico senza pari in alcun paese democratico occidentale. Ma ai tempi gli editoriali del Corriere difendevano l'opportunità liberale che un imprenditore ricco e potente potesse fare, senza regole, ciò che gli aggradava.
Da lì in poi, l'Italia si è costantemente (almeno durante i suoi governi) aggravata. Subito, nello stesso anno di grazia 1994 ricordo che ci fu una mastodontica svalutazione della lira sul marco tedesco.
Disarcionato Berlusconi, torna in sella nel 2001: da lì in poi è un continuo avvitarsi sul vittimismo per la crisi economica seguita al crollo delle Torri Gemelle, sui vorrei ma non posso mentre la stagnazione dell'economia è sempre più evidente e innegabile, col differenziale tra il PIL italiano e quello degli altri paesi occidentali (ma anche India, Cina, Mercosur) a smentire il fatalismo dei nostri governanti. Fino all'epilogo attuale (rinnovato piagnisteo: la crisi dei mutui subprime non è colpa nostra, etc etc).
L'informazione come si è comportata in questo processo? I cittadini conoscono le conseguenze di un debito pubblico debordante (il terzo al mondo, per un piccolo stato come il nostro)? Sono consapevoli che la nostra economia non si è contratta in maniera paragonabile agli altri stati industrializzati ma con modalità di gran lunga peggiori a causa delle politiche sociali ed economiche messe in essere? Sono stati informati che pagano le tasse per pagare gli interessi sul debito piuttosto che per ridurre il debito vero e proprio?
Per questo esiste una correlazione tra i parametri che identificano uno stato in cui la libertà di stampa è solida ed è tutelata come un presidio sacro ed intoccabile della democrazia e l'andamento socio economico di un paese sviluppato.

Questo ci riporta alle "manovre impopolari".
Come può comprendere la gravità del momento un paese drogato da autentici telegiornali di regime, che peraltro sono passati dall'adesione alle manie di persecuzione del premier (tutta colpa dei [giudici] comunisti) al vittimismo continuo e piagnone, oltre che narcotizzato da trasmissioni di autentica pornografia dei sentimenti, che apparentemente non dovrebbero influenzare il giudizio politico dei cittadini, ma in realtà formano nuove generazioni ad un approccio perverso, quasi sadico, all'accettazione della sofferenza psicologica del proprio rivale come condizione per competere ed emergere. Ed è noto che l'attivazione di una forte spinta emotiva spinge a far prevalere motivazioni irrazionali piuttosto che razionali e meditate, alla base delle proprie scelte (anche politiche). Si chiama cultura, in senso antropologico.
Il messaggio veicolato è che le regole del convivere civile possono saltare, se mi conviene. Basta che io abbia la forza di farlo. Non occorre più il lavoro duro (il merito), passano in secondo piano anche le qualità personali.

In un sistema di informazione "risanato" è possibile spiegare ai cittadini che alcune misure sembrano impopolari ma sono determinanti per il futuro del paese e soprattutto delle nuove generazioni. Non credo però che il recupero dell'evasione sia tanto impopolare tra chi paga il dovuto; si recupererebbe quasi tutto introducendo la moneta elettronica in modo capillare in Italia e, visto che dovremmo essere un unico popolo, in Europa. Politiche di riduzione del danno toglierebbero ingenti capitali allo spaccio e quindi alla mafia. Gli strumenti (legislativi e di indagine) giusti alla magistratura abbatterebbero la corruzione, che in Italia dilaga. Non ci sono solo misure impopolari, quindi.
Queste azioni le può mettere in essere solo una classe dirigente completamente rinnovata. Quindi inciuci, governissimi e altre amenità sono da evitare. Del resto, perché la Spagna va verso le elezioni e viene per questo ritenuta meno inaffidabile dell'Italia?

Per finire, una perla:
http://firenze.repubblica.it/cronaca/20 ... -22880506/

Auto della polizia a secco saltate 16 udienze

Finiti i soldi per la benzina, il distributore non fa più credito: serbatoi in rosso dei mezzi per trasportare i detenuti. Stop ai trasferimenti dei detenuti per 72 ore


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Re: La casa brucia ed il portiere non fa entrare i pompieri

Messaggioda ranvit il 09/10/2011, 11:02

Che ci siano imprenditori, economisti e piu' in generale tecnici di valore e di specchiata capacità ed onestà, credo che nessuno ne dubiti. Cosi' come ci sono politici altrettanto onesti e capaci.

Purtroppo in questo periodo storico l'Italia abbonda di farabutti in tutti i campi: non faccio fatica ad immaginarne la stessa percentuale sia tra gli imprenditori che tra i politici :D .
Per gli economisti (almeno quelli noti), ai timori precedentemente espressi, aggiungerei la pericolosità professionale: sono spesso cosi' tanto innamorati delle proprie idee che non vedrebbero neanche un toro in mezzo alle galline :D

Insomma, ribadisco il concetto: meglio una larga maggioranza politica (temporanea) con un Premier "tecnico" di alto profilo (Montezemolo, Profumo etc - Draghi è ormai out e Ciampi è troppo vecchio).

Vittorio
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Re: La casa brucia ed il portiere non fa entrare i pompieri

Messaggioda cardif il 09/10/2011, 15:41

franz ha scritto:santo cielo, quando si dice il dito e la luna ...
... Il governo di solidarietà nazionale era sol un esempio ...

Va bene. Siamo d'accordo. Niente solidarietà nazionale.
Il momento è grave e la scelta politica seria la devono prendere quelli della maggioranza, cambiando gli attuali governanti.
E' inutile che il berlusconizzato Alfano gridi (come ha fatto oggi) contro un ribaltone che nessuno vuole.
Per me starebbe bene anche un governo Pecorella (visto come si sta smarcando), col mandato di rifare la legge elettorale e poi alle urne.
Quelli che si stanno scaldando per il dopo lo lascerebbero fare, bruciandolo, per avere il tempo di assestarsi. E pure l'opposizione accetterebbe.
Però, se il CD vuole e se lo vuole lui, potrebbero pure metterci Montezemolo (ma non è parlamentare: non fa niente?)
Costui intanto una cosa l'ha detta: "L'Italia è sul ciglio del burrone"; e il grande Altan ha risposto: "goditi il panorama" (è una vignetta su L'Espresso).
Al di là di quello che ho già riportato sulla condotta 'allegra' tenuta da Montezemolo come Direttore Generale del comitato per Italia '90, i cui appalti furono definiti "un immondezzaio di sprechi ed inefficienza", lui per me ha un profilo così alto che non riesco a vederlo (forse vedo il dito ma lui sta sulla luna). Sull'ipotesi di condono fiscale che sta avanzando il PdL e sulla rivolta degli altri leaders, compresi i leghisti al governo, lui non si è pronunciato (non ho letto nulla). Dirà qualcosa? Non la dirà? Starà col PdL o con chi si oppone? Cercherà un compromesso, tipo 'condono sì, ma appena appena un poco' (come la donna incinta)?
Meno male che me lo spiegherà Crozza tra poco su La7.
La Spagna ha acquistato credito per la scelta di Zapatero di anticipare le elezioni, senza che sia stata presentata una nuova politica economica.
Avverà così anche in Italia? In ogni caso sarà il nuovo Governo a fare le scelte, che saranno diverse a seconda del colore (come per il condono, per esempio).
Si può discutere di quali siano le scelte migliori da fare per la crisi economica ed occupazionale, ma prima c'è da vedere quali forze politiche governeranno, perché in fondo saranno loro a scegliere.
Ma mo' mi so' capito bene?
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Re: La casa brucia ed il portiere non fa entrare i pompieri

Messaggioda franz il 09/10/2011, 16:12

Costui intanto una cosa l'ha detta: "L'Italia è sul ciglio del burrone"; e il grande Altan ha risposto: "goditi il panorama" (è una vignetta su L'Espresso).

Il panorama di un default, nell'eventualità, è disoccupazione per tutti, operai prima di tutto, crescita dei prezzi, povertà, fuga dal paese. Come fu per l'Argentina. Evidentemente Altan è cosi' grande che conta di non essere toccato dalla crisi e lui nelle vignette l'ombrello è abituato ad infilarlo. Agli operai, appunto.
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Re: La casa brucia ed il portiere non fa entrare i pompieri

Messaggioda flaviomob il 09/10/2011, 17:41

Veramente squallido attaccare un autore di satira per una battuta.
Credevo che solo D'Alema e Berlusconi potessero scendere così in basso.


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Re: La casa brucia ed il portiere non fa entrare i pompieri

Messaggioda franz il 09/10/2011, 17:50

flaviomob ha scritto:Veramente squallido attaccare un autore di satira per una battuta.
Credevo che solo D'Alema e Berlusconi potessero scendere così in basso.

Perché? Gli altri non possono fare battute? Solo tu ed Altan? :lol:
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