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Il nostro zapatero (scarparo) della valle.

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: Il nostro zapatero (scarparo) della valle.

Messaggioda franz il 02/10/2011, 9:27

cardif ha scritto:E' del tutto evidente che quelle della Confindustria sono tutte richieste collegate agli interessi di bottega. Condivisibili, certo, per chi tiene a cuore gli interessi degli imprenditori.

Scusa ma non ti sfiora nemmeno lontanamente l'idea che in un paese in cui il lavoro manca, le tasse sono tante e la burocrazia imperversa, le strutture mancano, le aziende scappano all'estero, ... gli interessi di bottega del datore di lavoro sono anche in gran parte gli interessi dei lavoratori? Lo so, per chi (eventualmente) avesse ancora in mente la lotta di classe ed altre baggianate questo non è concepibile ma milioni di lavoratori nelle micro e piccole aziende lo hanno già capito.
Io riengo che se si scioglie il nodo delle pensioni, che oggi nell'industria succhiano il 42% dei contributi, ci saranno anche le risorse per gli ammortizzatori sociali. La stabilità dell'occupazione non è un obbiettivo sano. L'occupazione in generale lo è ma i posti di lavoro devono essere mobili, non stabili. In 30 anni ho cambiato una ventina di posti di lavoro e questo è stato un bene per me e per le aziende per cui ho lavorato. Fossi rimasto sempre nella stessa (la prima) oggi sarei una larva. Tra un lavoro e l'altro la stabilità economica è data dagli ammortizzatori sociali (nel nord europa) ma per finanziarli bisogna rompere quel meccanismo per cui il 50% dello stipendio se ne va in contributi (42%) ed altri prelievi (8%) per non parlare delle imposte, che sono un capitolo aggiuntivo.

Penso che sia meglio che governi, eletto, un 'politico puro', con la ovvia condizione che lo faccia nell'interesse collettivo e non nel suo.

Beata ingenuità. L'interesse collettivo forse esiste ma non è tecnicamente determinabile. Esiste solo l'interesse individuale che puo' agglomerarsi in un blocco, insieme ad altri. Esistono tanti blocchi e quello che convince di piu' vince. Chi governa farà l'interesse di quel blocco, non quello di tutti. Il blocco che sostiene Berlusconi si è sgretolato. Ora ci sono le manovre per agglomerarne altri nuovi, partendo da quei pezzi e vedere come si relazionano con gli altri già presenti.
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Re: Il nostro zapatero (scarparo) della valle.

Messaggioda flaviomob il 02/10/2011, 12:59

Confindustria ha sempre e continuamente parteggiato per il centro destra di Berlusconi, salvo risvegliarsi poco fa quando ormai, per citare Bersani, il diluvio era già iniziato.
Montezemolo ha iniziato, è vero, a criticare prima, ma anche lui da presidente di Confindustria non era certo critico verso Berlusconi. Della Valle oggi gli sta semplicemente tirando la volata, accomunando tutta la classe politica in un unico calderone (mentre le differenze ci sono, eccome). Oggi è un po' tardi per accorgersi che questo governo fa schifo.
Inoltre Montezemolo è titolare di un'azienda di trasporti ferroviari, per cui non può essere allo stesso tempo controllato e controllore: di confiltti d'interesse ne abbiamo già avuti abbastanza.


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Re: Il nostro zapatero (scarparo) della valle.

Messaggioda trilogy il 02/10/2011, 13:40

flaviomob ha scritto:..... Della Valle oggi gli sta semplicemente tirando la volata, accomunando tutta la classe politica in un unico calderone (mentre le differenze ci sono, eccome). Oggi è un po' tardi per accorgersi che questo governo fa schifo.
Inoltre Montezemolo è titolare di un'azienda di trasporti ferroviari, per cui non può essere allo stesso tempo controllato e controllore: di confiltti d'interesse ne abbiamo già avuti abbastanza.


Della Valle è dal 2006 che dice quelle cose, i suoi scontri pubblici con Berlusconi e Sacconi sono storia. Non è il bonanni di turno.

http://www.youtube.com/watch?v=6Fl_p81Brxw

http://www.youtube.com/watch?v=cI49qSgRZyQ

http://www.youtube.com/watch?v=cpT36lvc ... re=related
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Re: Il nostro zapatero (scarparo) della valle.

Messaggioda flaviomob il 02/10/2011, 15:26

Giusto. Della Valle ha ragione e le parole del suo "comunicato" a pagamento sono in buona parte condivisibili. Ma nel 1994 non la pensava così, quando finanziava Forza Italia. E su di lui pende un processo per frode sportiva.


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Re: Il nostro zapatero (scarparo) della valle.

Messaggioda cardif il 02/10/2011, 16:09

Ranvit: quale orizzonte guardi?
Non posso credere che si pensi che in Italia non ci sia qualcuno che possa governare meglio di come ha fatto l'attuale PdC. Secondo me ce ne sono a iosa. Se si sta a fare le pulci ad ognuno, allora non resta che affidarsi all'estero e di conseguenza è un bene che l'Italia venga commissariata dell'UE. Questo è avvenuto perché la politica economica è stata affidata ad un ragioniere-commercialista che odia l'economia. Ma credo che ci sia di meglio in Italia.
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Franz ha scritto: " non ti sfiora nemmeno lontanamente l'idea che in un paese in cui il lavoro manca, le tasse sono tante e la burocrazia imperversa, le strutture mancano, le aziende scappano all'estero, ... gli interessi di bottega del datore di lavoro sono anche in gran parte gli interessi dei lavoratori?"
Ma io l'ho scritto che il Governo, non l'imprenditore, deve farsi carico di garantire occupazione con "scelte economiche (sugli incentivi ...)". Intendevo incentivi alle industrie e piani di investimenti in opere pubbliche. Anche con la riduzione delle tasse sul lavoro, certo. Anche con la riduzione della burocrazia, certo. Ma non con la propaganda che questo governa continua a fare. Altrimenti è ovvio che "le aziende scappano all'estero"; e non si può mettere loro il sale sulla coda. Dicevo solo che non mi aspetto che sia un qualunque imprenditore al governo a fare queste scelte.
E le lotte di classe non c'entrano per niente.
Sulle pensioni già nel 1995 ritenni che la riforma Dini (allungamento dell'età pensionabile) dovesse essere attuata nell'arco di otto anni e non in dodici. Nessun problema ho sollevato su questo.
Sulla 'stabilità' ho evidentemente usato un termine improprio. Non intendevo lo stesso lavoro per tutta la vita, ma la possibilità di lavorare comunque con continuità. La cassa integrazione data a perdere, per il solo mantenimento, nemmeno a me sta bene. Che venga data anche in cambio di riqualificazione della capacità lavorativa in altri settori (almeno ove possibile).

Franz
ha scritto: " L'interesse collettivo forse esiste ma non è tecnicamente determinabile."
Penso che sia determinato proprio dall' 'agglomerarsi in un blocco di vari interessi individuali'. Appunto: il blocco che più rappresenta interessi indivuduali più sentiti dalla società vince, governa e soddisfa quelle richieste. La volta successivà potrà essere il turno di altri che rappresentano altre esigenze. Non credo che sia possibile che un governo soddisfi le esigenze di tutti. Il punto è che devono essere esigenze degli elettori e non degli eletti. Quindi, al minimo dubbio di utilizzo della cosa pubblica a propri fini, l'eletto vada a casa (c'è da decidere come, ma il principio deve'essere quello).
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Ma mo' mi so' capito bene?
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Re: Il nostro zapatero (scarparo) della valle.

Messaggioda ranvit il 02/10/2011, 17:01

Ranvit: quale orizzonte guardi?
Non posso credere che si pensi che in Italia non ci sia qualcuno che possa governare meglio di come ha fatto l'attuale PdC. Secondo me ce ne sono a iosa. Se si sta a fare le pulci ad ognuno, allora non resta che affidarsi all'estero e di conseguenza è un bene che l'Italia venga commissariata dell'UE. Questo è avvenuto perché la politica economica è stata affidata ad un ragioniere-commercialista che odia l'economia. Ma credo che ci sia di meglio in Italia.



L'orizzonte è....l'orizzonte :D
No al momento non si vede alcun politico in grado di ben governare l'Italia....tutte mezze cartucce. Forse qualcuno potrebbe anche fare meglio dell'attuale governo, ma non piu' di tanto :D
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Il nostro zapatero (scarparo) della valle.

Messaggioda lucameni il 02/10/2011, 18:55

Quello che trovo abbastanza surreale è la discussione sul documento di confindustria, che ha un senso sicuramente a fronte del silenzio della politica, ma che è ovviamente proposta di una parte che tira acqua al suo mulino. Anche legittimamente, seppur nella consapevolezza che così non la possono raccontare sempre giusta.
Abbastanza ovvio.
Ma proprio perchè manca la politica che è sintesi (malgrado mi pare qui non la si voglia intendere in questo modo) dovrebbe essere altrettanto ovvio che si possa discutere in dettaglio ogni proposta.
Proposte peraltro spesso molto generiche e tali da creare una certa cortina fumogena se non si va nel dettaglio.
Non è che ci si possa differenziare tra riformisti e non riformisti nell'accettare o meno il "pacchetto" tutto per intero.
E' plausibile ci possano essere molte proposte positive, anche nel ramo privatizzazioni ed altro, se solo fossero sviluppate - tanto per capire - in modo tutto più dettagliato; ed altro molto più che discutibile (vedi Scia).
Se poi un riformista si deve riconoscere se prende per buono tutto quello che dice confindustria, che ad oggi è una parte sociale, molto importante ma pur sempre una parte, è altro discorso.
Come se si prendesse per buono tutto quello che dice il sindacato.
Ma esiste un'autonomia della politica e di tutti noi nel saper dire quello che è più o meno decente delle proposte di una parte, oppure dobbiamo essere partigiani di qualcuno e sostenere senza se e senza ma tutto quello che dice confindustria o sindacato?
No perchè a leggere certi interventi......
Boh.
"D' Alema rischia di passare alla storia come il piu' accreditato rivale di Guglielmo il Taciturno" (I. Montanelli, 1994)
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Re: Il nostro zapatero (scarparo) della valle.

Messaggioda Iafran il 02/10/2011, 20:21

franz ha scritto:
cardif ha scritto:E' del tutto evidente che quelle della Confindustria sono tutte richieste collegate agli interessi di bottega. Condivisibili, certo, per chi tiene a cuore gli interessi degli imprenditori.

Scusa ma non ti sfiora nemmeno lontanamente l'idea che in un paese in cui il lavoro manca, le tasse sono tante e la burocrazia imperversa, le strutture mancano, le aziende scappano all'estero, ... gli interessi di bottega del datore di lavoro sono anche in gran parte gli interessi dei lavoratori? Lo so, per chi (eventualmente) avesse ancora in mente la lotta di classe ed altre baggianate questo non è concepibile ma milioni di lavoratori nelle micro e piccole aziende lo hanno già capito.

Con parole molto meno eleganti, un concetto quasi "similare" lo avrebbe abbozzato (dal suo punto di vista) anche l'attuale "megaleader" in molte assemblee degli industriali, da convincere il particolare uditorio e anche ... buona parte degli elettori italiani, che non hanno voluto "passare per coglioni" e ... lo hanno votato a piene mani, condividendo quello che proponeva e dividendo (chi più chi meno, naturalmente) tutto quello che si è potuto arraffare, avendo, al governo dello Stato italiano, un amicone "ghe pens tutt mi".

Comunque, convengo con te che "la casa sta bruciando" e che bisogna accogliere tutti quelli che vogliono concorrere a spegnere l'incendio, bisogna evitare però che qualcuno o per la fretta o perché impreparato al ruolo sia più d'impaccio che di aiuto a salvare tutto il salvabile, e prestare attenzione che non si verifichi sciacallaggio, sempre presente in qualsiasi stato di calamità o situazione di emergenza!

lucameni ha scritto:Ma esiste un'autonomia della politica e di tutti noi nel saper dire quello che è più o meno decente delle proposte di una parte, oppure dobbiamo essere partigiani di qualcuno e sostenere senza se e senza ma tutto quello che dice confindustria o sindacato?

Se lo chiederebbero molte persone.
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Re: Il nostro zapatero (scarparo) della valle.

Messaggioda franz il 03/10/2011, 8:11

Iafran ha scritto:Con parole molto meno eleganti, un concetto quasi "similare" lo avrebbe abbozzato (dal suo punto di vista) anche l'attuale "megaleader" in molte assemblee degli industriali, da convincere il particolare uditorio e anche ... buona parte degli elettori italiani, che non hanno voluto "passare per coglioni" e ... lo hanno votato a piene mani, condividendo quello che proponeva e dividendo (chi più chi meno, naturalmente) tutto quello che si è potuto arraffare, avendo, al governo dello Stato italiano, un amicone "ghe pens tutt mi".

Vero, ma è anche per questo che è stato votato. A piu' riprese. Dice cose che sono condivisibili da una larga maggioranza degli italiani. Il problema pero' non sono le cose giuste che dice ma è quello che fa (e non fa) e soprattutto che le cose che aveva promesso, non le ha fatto. Personalmente se uno dice, per l'Italia "meno stato, meno tasse" mi trova d'accordo comunque si chiami, perché in Italia c'è troppo stato ed imposte e contributi sono troppo alti. Decine di indicatori economici comparativi al mondo lo dimostrano. Quello che è sbagliato è lasciare simili parole d'ordine alla destra, perché dovrebbero essere del PD e di tutto il centro ed il centro sinistra.
Iafran ha scritto:Comunque, convengo con te che "la casa sta bruciando" e che bisogna accogliere tutti quelli che vogliono concorrere a spegnere l'incendio, bisogna evitare però che qualcuno o per la fretta o perché impreparato al ruolo sia più d'impaccio che di aiuto a salvare tutto il salvabile, e prestare attenzione che non si verifichi sciacallaggio, sempre presente in qualsiasi stato di calamità o situazione di emergenza!

Si, vero, bisogna sempre stare attenti ma ritengo che la maggior parte degli sciacalli al banchetto siano già al governo, attualmente. Ce ne possono essere tanti altri, in coda? Secondo me con le regole giuste ed i dovuti controlli, li teniamo a bada.
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Re: Il nostro zapatero (scarparo) della valle.

Messaggioda Robyn il 03/10/2011, 10:03

Servono i partiti non la delegittimazione della classe politica.Della classe dirigente non si può fare di tutta l'erba un fascio perche esistono anche personalità positive.Servono molti giovani e preparati che hanno più progettualità per il futuro ma anche le generazioni precedenti che hanno più esperienza e possono fare da guida ma non da ostacolo.In merito a certe affermazioni si è visto che l'invasione di campo del mondo imprenditoriale nella politica ha prodotto molti danni perche berlusconi,per esempio,ha applicato la ricerca del massimo profitto al consenso provocando danni e guasti senza limiti.Tuttavia esistono personalità preparate e in gamba che possono entrare nei partiti come ad esempio la Merceagaglia.La stessa cosa è per l'invasione dello scientismo.Si è detto che era più proficuo fare ricerca sull'embrione che sulle staminali adulte applicando anche qui la ricerca del massimo profitto facendo in analogia le stesse cose dei liberisti ciao robyn
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