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Un'Italia di moderati in cerca di rappresentanza

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Re: Un'Italia di moderati in cerca di rappresentanza

Messaggioda Robyn il 28/05/2011, 10:58

La differenza fra orgoglio e fierezza è sostanziale.L'orgoglio sfocia nella partigianeria e nella stupidità,la fierezza è un sentimento diverso significa avere stima di sè e pensare in positivo,saper riconoscere la bellezza delle differenze negli altri,e apprezzarle per questo.In breve"mi piace perche è così"
PS D'Alema dice che berlusconi si stà mettendo nei guai Mi chiedo:non è che abbia in
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Re: Un'Italia di moderati in cerca di rappresentanza

Messaggioda franz il 28/05/2011, 18:44

Giorgio Graffieti ha scritto:Ma basta!

Il politica ci sono i conservatori e i riformisti.

Si, ma ci sono anche gli estremisti ed i moderati.
I conservatori moderati e quelli estremisti.
I riformisti moderati e quelli estremisti.
A volte moderati conservatori e moderati riformisti possono andare d'accordo trovando una via di mezzo.
A volte i riformisti estremisti che vogliono cambiare tutto, finiscono con non cambiare nulla e si trovano alleati dei conservatori piu' estremi.

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Re: Un'Italia di moderati in cerca di rappresentanza

Messaggioda Giorgio Graffieti il 29/05/2011, 12:33

franz ha scritto:
Giorgio Graffieti ha scritto:Ma basta!

Il politica ci sono i conservatori e i riformisti.

Si, ma ci sono anche gli estremisti ed i moderati.
I conservatori moderati e quelli estremisti.
I riformisti moderati e quelli estremisti.
A volte moderati conservatori e moderati riformisti possono andare d'accordo trovando una via di mezzo.
A volte i riformisti estremisti che vogliono cambiare tutto, finiscono con non cambiare nulla e si trovano alleati dei conservatori piu' estremi.

Franz

appunto... ci sono anche i belli e i brutti... ma mica sono raggruppati gli uni o gli altri in un'area politica omogenea.

Parlare di moderati come di un'area politica... come tu mi confermi... è una stupidaggine.
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Re: Un'Italia di moderati in cerca di rappresentanza

Messaggioda lucameni il 29/05/2011, 13:26

Appunto: conservatori e riformisti.
La sinistra non annacquata, che qui piace tanto, cos'è?
Diliberto cos'è? E Ferrero?
Riformista o conservatore?
Per riformare cosa e conservare cosa?
A me sembrano tutte etichette buttate là in mancanza di argomenti, compreso il "moderato", visto che la moderazione in questi anni non è stata la principare caratteristica di chi si diceva moderato; e fermo restando che non ho mai capito cosa ci fosse da moderare.
Forse più utile parlare di liberali, socialisti, popolari, comunisti (più o meno travestiti), populisti e politici con simpatie per l'autoritarismo (qui in Italia e/o come declinato in altri paesi del mondo).
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Re: Un'Italia di moderati in cerca di rappresentanza

Messaggioda Stefano'62 il 29/05/2011, 15:28

In Italia la parola moderato è stata usata sempre in modo ambiguo.
Con lo scopo premeditato,e perseguito ad arte,di far scivolare per analogia il suo significato reale spiegato da Franz (dove la moderazione si contrappone all'estremismo su un piano di rispetto e civiltà),verso quello dove tale contrapposizione si intende in senso equidistanza da due posizioni politiche distanti tra loro.
Come se il posizionamento lontano dalle idee centriste debba essere estremismo per definizione,che tra l'altro era il vero scopo della strategia della tensione che di fatto veniva applicata persino in ambito dialettico.

E dispiace notare che questa cosa continui ancora oggi e non si capisca che il centro politico di fatto non esiste in un sistema democratico,perchè le idee non si possono misurare in modo geografico senza al contempo metterne in dubbio la legittimità.
Il centro politico infatti esiste solo nelle dittature,dove si ammette dignità solo alle idee "legittime".

Il vero moderato dunque non è altri che colui che pur nella convinzione delle proprie idee (qualsiasi esse siano) si rende conto della libertà di pensiero altrui,non perchè lo senta più o meno vicine,ma perchè si rende conto della propria fallibilità e dunque ammette la possibilità delle altrui ragioni,e le tratta con rispetto e ne ammette la dignità.

Dire che gli italiani sono in maggior parte moderati è una stupidaggine cosmica.
Sarebbe vero se moderato volesse dire Cattolico (cosa falsa).
L'unica cosa che si può dire degli italiani è che sono opportunisti,e se si mettono a volte di qua e a volte di la è solo in ossequio al loro interesse di bottega,e mai e poi mai sono disposti ad ammettere (moderatamente) che gli altri abbiano le loro ragioni.

Chi ha votato lega o berlusconi non ha pensato neanche un momento di votare per un moderato,e se ora nicchia è solo perchè comincia a capire che il suo interesse di bottega non sta più da quelle parti.
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Re: Un'Italia di moderati in cerca di rappresentanza

Messaggioda franz il 29/05/2011, 20:26

Giorgio Graffieti ha scritto:appunto... ci sono anche i belli e i brutti... ma mica sono raggruppati gli uni o gli altri in un'area politica omogenea.

Parlare di moderati come di un'area politica... come tu mi confermi... è una stupidaggine.

Chiaro, esistono tante cose ...e possiamo dividere e catalogare il mondo in molti modi, e non è detto che questo rappresenti un'area politica omogenea. Eppure esistono anche i moderati ed è lecito sul piano del marketing politico che qualcuno si appelli, per fare esempi disparati, agli onesti, ai belli, ai moderati, ... per tentare di raggrupparli. In un momento di tensioni estreme ed inconcludenti, mi pare normale che qualcuno chiami a raccolta i moderati. Che poi ci riesca è tutto da vedere.

Poi venendo alla risposta di Stefano ....
In Italia la parola moderato è stata usata sempre in modo ambiguo.

Sarà anche vero ma in Italia abbiamo usato moltissimi concetti in modo ambiguo. Forse tutti. Troppi.
Non per questo la realtà cessa di essere diversa da quella che è. Il fatto che noi (o altri) la rappresentiamo tramite concetti ambigui nulla toglie al fatto che esistano posizioni moderate che oggi stentano a trovare rappresentanza politica.

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Re: Un'Italia di moderati in cerca di rappresentanza

Messaggioda Stefano'62 il 29/05/2011, 23:20

E' verissimo che i moderati siano i meno rappresentati.
Quello che va però sottolineato e compreso senza svicolamenti o fraintendimenti è che il moderatismo non definisce una particolare ideologia,ma solo l'animus con cui si vivono le proprie idee.
E che i moderati non sono quelli con idee di centro,qualunque cosa voglia dire,ma sono tutti quelli che vivono in un modo non ossessivo e non assolutistico le proprie idee,a prescindere da quale artificiosa collocazione geografica si tenti (machiavellicamente) di dar loro:destra-sinistra-centro-sopra-sotto-diagonale-a serpentina o all'indietro carpiato.

E' un fatto che in Italia siano minoranza,e che la maggioranza sono invece opportunisti che solo in minima parte sono magari pure moderati,e in larga idealmente o potenzialmente violenti e rancorosamente assolutisti, (e lo si è visto bene in questi cento anni),compresi i "centristi" nel loro assolutismo centrista;dunque è un fatto che dire che gli italiani siano moderati è falso.

Ciao
Stefano'62
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Re: Un'Italia di moderati in cerca di rappresentanza

Messaggioda pianogrande il 30/05/2011, 1:45

In ultima analisi, a me, il termine moderato mi mette una tristezza opprimente.
Mi fa lo stesso tristissimo effetto che mi faceva, un po' tempo fa, il termine maggioranza silenziosa.
Voglio, ancora, credere che la gente sia viva e vitale e non silenziosa e/o moderata.
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Un'Italia di moderati in cerca di rappresentanza

Messaggioda franz il 30/05/2011, 7:09

Stefano'62 ha scritto:E' verissimo che i moderati siano i meno rappresentati.
Quello che va però sottolineato e compreso senza svicolamenti o fraintendimenti è che il moderatismo non definisce una particolare ideologia,ma solo l'animus con cui si vivono le proprie idee.
E che i moderati non sono quelli con idee di centro,qualunque cosa voglia dire,ma sono tutti quelli che vivono in un modo non ossessivo e non assolutistico le proprie idee,a prescindere da quale artificiosa collocazione geografica si tenti (machiavellicamente) di dar loro:destra-sinistra-centro-sopra-sotto-diagonale-a serpentina o all'indietro carpiato.

Penso che tu abbia fatto centro. Il problema non è avere partiti moderati in quanto tali ma partiti (di destra, centro e di sinsitra) in cui un moderato riesca a ritrovarsi, riconoscersi. Oggi questa carenza è vera soprattutto a destra, a causa dell'estremismo dei suoi attuali leader unici e "padri-padroni" (Berlusconi e Bossi), mentre nel centrosinistra un partito tutto sommato moderato esiste (il PD) solo che non è facile copire cosa voglia, ancora scosso come è da idee in contrasto tra loro (da soli, uniti, mercato si, mercato no).
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Re: Un'Italia di moderati in cerca di rappresentanza

Messaggioda Giorgio Graffieti il 30/05/2011, 8:11

lucameni ha scritto:...
Diliberto cos'è? E Ferrero?
Riformista o conservatore?...


Diliberto e Ferrero li collocherei tra i "conservatori illuminati".

C'è da intendersi che cosa sia un conservatore e cosa un riformista. Per me conservare significa cercare di tenere le cose come stanno, riformarle, invece, provare a cambiarle.

L'approccio a queste due filosofie è cambiato drasticamente con l'illuminismo. Con la Rivoluzione francese si era capito che conservare significava mantenere i privilegi di pochi sui diritti di molti, riformare voleva dire affermare i princìpi di uguaglianza, libertà e fratellanza. Con l'affermarsi della Rivoluzione francese e quindi dei suoi principi, si è progressivamente assistito al formarsi di una coscienza conservatrice anche nel campo di coloro che si definiscono riformisti... una conservazione in difesa di "conquiste" non di pochi, ma certo non di tutti, e comunque sempre conservazione... illuminata, appunto.

Nel campo dei conservatori l'affermazione della Rivoluzione francese ha prodotto più un desiderio di rivincita che una reale trasformazione del pensiero conservatore... tanto che ogni volta è stato possibile ha prodotto la progressiva divaricazione della forbice tra chi ha molto e chi ha poco o nulla, in termini economici, di opportunità e diritti. Il cambiamento in area conservatrice è più restaurazione che riforma.

In area riformista, quella che dovrebbe comprendere i messaggi degli "indignados", per intenderci, l'azione è compressa tra "conservazione illuminata" e spinte "restauratrici"... la sfida del PD è questa, intraprendere una vera strada riformista.

Ma in tutto questo il dibattito sulla "moderazione" c'entra come i cavoli a merenda.
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