da pagheca il 03/10/2008, 19:21
Forse dovremmo ascoltarci di piu' uno con l'altro perche' quello che dice Vittorio non e' privo di senso, e neanche quello che dicono Annalu o Lucameni. Sono cose incompatibili fra loro? Secondo me no. Non nel momento in cui ci rendiamo conto che il problema dei flussi migratori, comparabili peraltro con quelli di altri Paesi europei, e' stato dovuto principalmente alla non gestione, di cui sono responsabili tutti i passati governi di destra, di sinistra e di centro, senza eccezione alcuna.
In UK (come in Australia, o negli USA, tutti luoghi dove ho vissuto) l'immigrato non e' solo il mendicante, il ladro. E' anche il medico, il collega all'universita', il negoziante sotto casa, il professionista amico del figlio. Questo comporta una visione dell'emigrato diversa da parte della gente. Non sto dicendo che rimuova tutti i problemi, perche' l'immigrato da paesi sottosvilupatti e' tale spesso per disperazione e quindi e' naturale che un'ampia fetta viva nel disagio. Ma molti non significa tutti. La Gran Bretagna, per esempio, ha affrontato il problema immigrazione indidivudandovi una risorsa. La mia opinione e' che in Italia ci sono due possibilita': o l'atteggiamento cattolico (o forse catto-comunista) del tirargli l'elemosina, considerarlo il "poveraccio da salvare". E' l'atteggiamento del Papa: l'immigrato va "aiutato", perche' troppo inferiore a noi per competere alla pari. Oppure quello razzista di molta gente: l'immigrato e' un delinquente (confondendo spesso immigrati, clandestini, rifugiati politici, asylum seeker, extracomunitari in un unico pappone privo di senso) che attenta alla mia ricchezza ed e' causa di tutti i mali.
Qui in UK a me non sembra sia cosi'. I flussi di immigrazione sono stati alimentati per portare ricchezza al paese, perche' molte competenze non si trovano, perche' c'e' un sacco di gente piu' sveglia al mondo di questi "bamboccioni" dei nostri figli. L'immigrato non e' accettato come tale ma a seconda delle sue qualifiche. Poi c'e' il clandestino, ma e' un altro discorso. Questo ha portato chiaramente ad una cultura dell'immigrazione assai diversa. Si sono fatte scelte, non si e' lasciato il problema covare per paura di scontentare una volta il gruppettaro ed una il benpensante. E se questo e' successo e' per colpa NOSTRA, di noi cittadini, in primo luogo, POI anche dei politici. Perche' siamo stati noi a non essere spesso stati d'accordo con QUALSIASI iniziativa che affrontasse il problema. Abbiamo preferito accettare che minori di 5-6 anni lavassero i vetri ai semafori o borseggiasero i turisti invece di andare a scuola piuttosto che fare qualcosa, anche una sola cosa, magari di polizia. Abbiamo preferito dall'altra parte che nei nostri ospedali, nelle nostre universita', medici e professori fossero tutti italiani, perche' "in Italia non c'e' posto per noi, figuriamoci se c'e' per gli altri", come se i posti di lavoro fossero come le sedie al cinema, limitati. Ed ecco la condizione in cui ci troviamo per la mancanza di modi nuovi di pensare, di gente in gamba, diversa, con esperienze e opinioni distanti dalle nostre.
Essenzialmente anche qui il problema sono la nostra profonda inettitudine e arretratezza. Nostra nel senso di italiani, di destra e di sinistra, elettori e politici e amministratori. Maturata negli anni e cosi' profonda che a vederla dall'estero sembra uno scherzo.
Adesso c'e' questo governo di destra, fatto per lo piu' di incompetenti, che si limita a fare un'operazione di facciata, di polizia. Ma la situazione e' talmente drammatica che anche operazioni semplici come queste sono in grado di ottenere qualche risultato. Come se in una casa lasciata andare per anni arriva qualcuno e con le mani toglie la polvere dal tavolo. Se la sporcizia non si fosse accumulata per anni ci vorrebbe un iniziativa competente, ma vista la situazione, anche questo appare meglio di niente.
D'altra parte la cosa sorprendente e' che questa grande domanda di legalita' avviene in un paese in cui c'e' un livello di illegalita' straordinario, diffuso fra tutti gli strati della societa'. Dove chiunque si lamenta dell'illegalita' degli altri, ma poi abusa della propria quando evade le tasse, quando guida pericolosamente, quando getta cartacce per strada, quando se ne frega di tutti e di tutto. E quando viene pescato invoca i vari tribunali, la propria sfortuna, il benaltrismo, fa la povera vittima. Berlusconi e' solo il campione di questo atteggiamento, ma non e' certo il solo ed e' lapalissiano che venga votato in massa da decenni. Vorrei vedere come reagirebbe tutta questa gente che oggi invoca "pene certe e rapide" dalla mattina alla sera se lo stesso principio fosse applicato a cio' che lo riguarda, dalla multa per eccesso di velocita' all'evasione fiscale.
A questo punto se la sinistra sta all'opposizione e' perche' non e' stata in grado di fare neanche 4 gesti per affrontare il problema. Questo governo ne ha fatte altre, sbagliate, ma le ha fatte. Una soubrette come la Carfagna puo' in 5 minuti affrontare (male) il problema delle prostitute minorenni lasciate a battere per le strade consolari, mentre noi le abbiamo semplicemente abbandonate li, e ce ne accorgiamo solo quando il governo affronta il problema, principalmente per specularci politicamente. Non ci dovremmo un po' vergognare di questo?
Ed e' cosi' con tutto. Dalla questione dell'immondizia napoletana a quella dell'immigrazione, a quella degli incidenti stradali. I problemi diventano vitali per noi solo quando il governo li affronta. A modo suo, d'accordo.
Tra noi e loro ci poteva essere un'altra via, ma dovremo aspettare un altro decennio prima di avere l'occasione per metterla in pratica. Suggerirei di usare tutto questo tempo per ascoltarci, non per farci la lezione di moralita', democrazia e antirazzismo l'uno con l'altro.
saluti e buon finesettimana,
pagheca