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L’autunno e’ grigio?

Il futuro del PD si sviluppa se non nega le sue radici.

L’autunno e’ grigio?

Messaggioda borghinolivorno il 03/10/2008, 20:58

Doveva essere l’autunno della rimonta del PD e invece, a parte l’idea di salvare la faccia con una grande manifestazione e tante firme e l’orgoglio del segretario che ci ricorda di essere ancora ben in sella, l’impressione è quella di difficoltà crescenti.

Speriamo di sbagliare, ma il rischio è che ci aspetti una stagione forse gloriosa ma poco gratificante e con qualche altro disastro elettorale, mentre cresce la difficoltà di avere e tenere in campo un programma chiaro e forte.

Il guaio è che mentre il Mondo e l’Europa stanno cambiando e la destra è cambiata in Europa e in Italia, il nostro paese sta scivolando sulla china di un declino economico e di una regressione politica che sembrano inarrestabili, ......... tanta parte del PD sembra rimanere ancorata ai ricordi e alle attese di “ tempi migliori “, auspicando un paese che a torto o ragione non c’è più e che a maggior ragione non ha alcuna intenzione di mandare a casa il cavaliere e i suoi alleati.

Cosi’ la CGIL digrigna sempre più i denti (smettendo di contrattare e fregandosene di CISL e UIL); il PD si prepara alla riscossa (sorvolando sulle sue difficoltà organizzative e politiche); la sinistra radicale è ridotta ad un fantasma; l’UDC dice e non dice; Di Pietro è sempre più scatenato a giocare a rimpiattino con il PD, ….e il Cavaliere puo’ sorridere e irridere dell’opposizione, e andare avanti sulla sua strada.
E’ evidente il deficit di riforme, del riformismo e dei riformisti.

(quanto occorrerà stare all’opposizione per capirlo?).

Paolo borghi livorno x spillo di www.libertaeguale.eu 3-10- 2008
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Re: L’autunno e’ grigio?

Messaggioda mario il 03/10/2008, 23:52

Bisogna farla finita con la lottizzazione dei vertici del partito tra ex DS ed ex Margherita.
Forse sarebbe il caso di eleggere, con vere primarie, giovani che nulla abbiano a che fare con i vecchi schieramenti.
Non si può fare un partito nuovo con vecchi dirigenti, soprattutto se costoro hanno dato pessima prova.
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Re: L’autunno e’ grigio?

Messaggioda pagheca il 04/10/2008, 8:40

Mah. Io guarderei al futuro con maggiore senso della prospettiva. Le cose sono due: o la destra (questa destra, di per se abbastanza peculiare direi visto che e' fatta per lo piu' di inetti portaborse) ha ragione e la gente rimarra' soddisfatta in stragrande maggioranza. Oppure i nodi prima o poi verranno al pettine. Si vedra' che il paese restera' quello che era, piccola cosa rispetto alle grandi democrazie europee, arretrato, inefficiente, con scuole, servizi, sanita' deludenti e un economia sempre piu' in crisi. E allora le cose cambieranno. Naturalmene non e' detto. In USA una maggioranza di persone accetta che non vi sia una sanita' per tutti, il che dimostra che non sempre la maggioranza fa i suoi interessi diretti.

Comunque prima di dire che tutto va storto sinceramente aspetterei... L'italiano e' lamentoso, prima o poi comincera' a stufare questo soggetto e la sua accolita di avvocati, soubrette e portaborse. Un anno o due non significano granche' in termini storici.

saluti
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Re: L’autunno e’ grigio?

Messaggioda franz il 04/10/2008, 9:33

pagheca ha scritto:Mah. Io guarderei al futuro con maggiore senso della prospettiva. Le cose sono due: o la destra (questa destra, di per se abbastanza peculiare direi visto che e' fatta per lo piu' di inetti portaborse) ha ragione e la gente rimarra' soddisfatta in stragrande maggioranza. Oppure i nodi prima o poi verranno al pettine. Si vedra' che il paese restera' quello che era, piccola cosa rispetto alle grandi democrazie europee, arretrato, inefficiente, con scuole, servizi, sanita' deludenti e un economia sempre piu' in crisi. E allora le cose cambieranno. Naturalmene non e' detto. In USA una maggioranza di persone accetta che non vi sia una sanita' per tutti, il che dimostra che non sempre la maggioranza fa i suoi interessi diretti.

Comunque prima di dire che tutto va storto sinceramente aspetterei... L'italiano e' lamentoso, prima o poi comincera' a stufare questo soggetto e la sua accolita di avvocati, soubrette e portaborse. Un anno o due non significano granche' in termini storici.

saluti
pagheca

Sono d'accordo che "non è detto" ma non per l'esempio che fai (spiego poi perché ma non vorrei andare Off-topic) ma perché tutto dipende dalla percezione che abbiamo dei problemi, piu' che dai problemi stessi. Se gli italiani vengono convinti (una loro maggioranza, tra le tante possibili) che le nostre scuole, la sanità, il welfare etc sono le migliori possibili (anche se confronti internazionali oggettivi dicono il contrario) loro voteranno conseguentemente. E qui la cosa non è molto facile da chiarire perché per uno strano (ma ovvio) gioco delle parti quando noi siamo al governo tocca all'opposizione criticare attaccare e noi a difendere e viceversa. Questa scuola quindi, questa sanità, non si capisce come mai se siamo all'opposizione non funziona un tubo ma quando siamo al governo la difendiamo e modifichiamo poco o nulla. Infatti sono d'accordissimo con Veltroni per la sua critica alla riforma della scuola "vuota di contenuti" che sta portando avanti la destra ma noi quando siamo stati 7 anni al governo non abbiamo fatto nulla dimeglio, tanto che la scuola (e la sanità) è nello stato che sappiamo anche per le nostre mancante riforme sostanziali. Di fronte a questo gioco delle parti quindi ho come l'impressione che ilcittadino non voti piu' pensando allo stato delle scuole, della sanità, ecc, ma alla credibilità di chi si propone per il prossimo governo. Ogni governo delude e quindi il fronte opposto vince per logica alternanza.

Ciao,
Franz
La maggiornaza degli americani è assicurata fa i suoi interessi perché una assicurazione universale che copra anche gli altri ora non assicurati dovrebbero pagarla con le tasse. La maggioranza dei 30 milioni di americani non assicurati tuttavia ha redditi medioalti (oltre i 70'000 dollari annuali) in quanto si tratta di ricchi che non hanno interesse ad assicurarsi, di giovani che reputano di essere indistruttibili etc. Non sono affatto 30 milionidi poveri, come sostiene certa stampa mal informata. Solo una parte minoritaria dei 30 milioni (mi pare sul 25%) ha un reddito inferiore ai 24'000 dollari e quindi è classificabile attorno alla soglia di povertà. La maggior parte dei poveri e degli anziani pero' è già assicurata tramite i due programmi pubblci, medicare e medicaid. Assicurare quei 30 milioni non assicurati quindi sarebbe un costo fiscale elevato che sarebbe molto meno sociale di quanto sembri. Possiamo dire che la democrazia quindi non sempre riesce a ottenere l'interesse generale (anche perché è una categoria praticamente metafisica) ma solo l'interesse di una maggioranza ma che dietro questo interesse non ci sono solo interessi egoistici. Qualche ragione deve pur esistere. Il problema là non è dato dai 30 o 35 milioni non coperti ma dal sistema intero, che andrebbe riformato. Ma se la maggioranza è convinta che il sistema vada bene cosi' (vedi che torniamo al tema) in democrazia il sistema non si cambia.
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Re: L’autunno e’ grigio?

Messaggioda ranvit il 04/10/2008, 10:02

>(quanto occorrerà stare all’opposizione per capirlo?).<

Io ho ipotizzato piu' volte : due/tre legislature se resta il bipolarismo. Diversamente andrebbe con un proporzionale, il trasformismo italico di questo o quello potrebbe anche riportarci al governo in una coalizione arcobaleno.

E' una situazione senza sbocchi : Veltroni, isolato come mai un segretario di partito, parla bene ma razzola male. Mentre D'Alema e Rutelli aspettano che passi il cadavere.

Vittorio
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: L’autunno e’ grigio?

Messaggioda borghinolivorno il 05/10/2008, 8:30

Radical Walter
Fonte Colloquio con Walter Veltroni di Marco Damilano - L'Espresso



Stiamo assistendo al fallimento storico della destra... Nella stanza da segretario del Partito democratico Walter Veltroni tiene accesa la tv sulla Cnn: trasmette un discorso di Barack Obama sulla crisi di Wall Street. "La destra ha creato una condizione sociale difficile per i ceti medio bassi e un mercato finanziario senza controlli. Se gli americani sceglieranno Obama sarà un cambiamento radicale". Sul tavolo la copia de 'L'espresso' di due settimane fa con il titolo 'Processo al Pd'. Al leader non è piaciuto, si capisce. "Lasciamoci alle spalle la depressione, siamo in una fase nuova", assicura.

Anche in piena crisi Berlusconi mantiene livelli record di popolarità. È un paradosso?
"È fisiologico. In nessun paese al mondo chi vince le elezioni va in crisi quattro mesi dopo. Solo la nostra infantile fretta ci fa pensare il contrario. La crisi c'è, non è solo italiana. E può portare alla recessione: perdita dei posti di lavoro, chiusura delle aziende. Il governo ha fatto i fuochi d'artificio, sembrava Piedigrotta. Però ora si può guardare la situazione per quello che è davvero. Aumento delle tasse, altro che riduzione. Niente finanziamenti per le infrastrutture. Nessun intervento su salari e pensioni. Sulla scuola operazioni di puro taglio. Tasso di disoccupazione in aumento, consumi in discesa. Cresce un forte disagio sociale. Tra poco la gente si chiederà cosa ha fatto Berlusconi in Italia per andare contro il ciclo".

E voi siete pronti a intercettare il disagio? A giudicare dai sondaggi si direbbe di no.
"I sondaggi ci danno di nuovo in crescita, ma il punto è che serve tempo. Bisogna avere il fiato giusto, non pensare che sia la corsa dei cento metri. In Austria i socialdemocratici hanno perso il 6 per cento, è questo il momento storico che stiamo vivendo in Europa. In Italia, però, per la prima volta c'è un partito riformista più grande della somma dei partiti che lo costituivano. Si può ripartire da qui. Costruire un'alternativa di governo che per essere credibile dovrà essere di innovazione e riprendere il filo di quello che abbiamo fatto in questi mesi. Il 13 aprile i voti li abbiamo presi per i contenuti e i linguaggi nuovi che ci hanno ispirato dal discorso del Lingotto. Sia chiaro, nessuno ce li ha regalati".


I notabili del partito le chiesero di candidarsi per evitare il disastro.
"Mi avevano chiamato perché sapevano che non era facile vincere, altrimenti non si sarebbero rivolti a me, la metta pure così. Io ho trovato due partiti la cui somma faceva 22 per cento e siamo arrivati al 34. Non c'è dubbio, dopo le elezioni la spinta si è rallentata. Ora ci sono state le feste, la summer school, ci saranno le primarie dei giovani, la manifestazione, la conferenza programmatica. Da qui si può ripartire, se si ha la voglia di farlo. La nostra gente ha voglia di questo. Non di vecchi riti e vecchie dinamiche".

Intanto è lei il primo a tornare all'antico. Ha predicato la fine dell'anti-berlusconismo. E ora, invece, paragona Berlusconi a Putin.
"Nessuna discontinuità. Ho sempre detto che l'Italia attraversa una grave crisi democratica e che va cercata una convergenza con l'avversario per fare le riforme. Grazie alla nostra scelta di correre da soli alle elezioni si è raggiunto l'obiettivo storico di avere un Parlamento di tipo europeo. A fronte di questa apertura Berlusconi ha cominciato con una sarabanda di leggi fatte nel suo unico interesse e con un'offensiva di attacchi all'opposizione, ai sindacati, al Parlamento. È lui che è tornato al passato".

Lei andrà in piazza al Circo Massimo, dove la Cgil portò tre milioni di persone. Vuole giocare a fare il Cofferati, l'uomo del no?
"Siamo impazziti? Ci si indigna per una manifestazione? L'ha fatta anche Berlusconi, contro il primo governo Prodi che portò l'Italia nell'euro. Dietro il palco c'era scritto: 'Contro il regime, per la libertà'. Confermo: sono interessato a riscrivere le regole del gioco. Se arriverà un provvedimento che riduce il numero dei parlamentari, voteremo sì, non siamo sull'Aventino. Ma il Pd è insieme radicalità e riformismo. Non è la versione moderata, inciucista della tradizione democratica. È un partito che quando vengono violate le regole del gioco si alza in piedi. Non con lo spirito di Flores d'Arcais o della Guzzanti, che portano voti alla destra, ma con quello di un grande partito di alternativa di governo".

Pensa di rispolverare il fronte delle opposizioni, da Casini a Vendola? Sembra l'Unione...
"Non penso di tornare alla vecchia formula. Il Pd vive se coltiva l'innovazione, non la conservazione, il ritorno all'indietro. Prodi era un uomo dell'innovazione, ha fatto miracoli, ma aveva in maggioranza perfino quelli che trattavano con le Farc".

Arriva la riforma della giustizia. Il Pd appoggerà il referendum di Di Pietro sul lodo Alfano?
"Berlusconi vuole fare una riforma contro la giustizia, per riportarla sotto il controllo della politica. Noi convocheremo gli stati generali della giustizia: magistrati, avvocati, forze dell'ordine. E non appoggeremo il referendum: non è uno strumento utile".

La prossima partita sarà il presidenzialismo. Per Massimo D'Alema se ne può discutere. E per lei?
"Se in astratto mi chiede se il presidenzialismo mi inquieta, la mia risposta è no. Ma se la domanda è se in questo momento in Italia è giusto passare a un sistema presidenziale, rispondo ancora no. Le istituzioni sono figlie della cultura del tempo e in Italia, in questo momento, è necessario rafforzare le istituzioni di controllo".

La presidenza della Repubblica è tra queste?
"Oggi al Quirinale c'è Giorgio Napolitano, in precedenza ci sono stati Carlo Azeglio Ciampi, Oscar Luigi Scalfaro, persone che hanno fatto il bene del Paese. È un luogo dove devono esserci figure che garantiscano la Costituzione, conoscano le regole del gioco, rispettino le opinioni di tutti, accettino il dissenso. Tutto ciò che Berlusconi non è. Ho visto che oggi Bossi ha detto che per lui Berlusconi al Quirinale andrebbe bene. Per me no: non va bene. Per fortuna il problema non si pone: fino al 2013 al Quirinale ci sarà Napolitano, una garanzia per tutti".

Nel 2009 si vota per le elezioni europee e amministrative. È in gioco la leadership?
"Tre milioni e mezzo di persone mi hanno scelto perché sono un dirigente che pensa che la vita sia più ricca della politica, un antidoto al male che vedo in tanta parte della politica italiana: un morboso attaccamento alla dimensione del potere. Non me ne importa assolutamente nulla di quelli che fanno i conti sulle percentuali, sui risultati di questa o di quella elezione".

Però il Pd continua a essere una Babele. In Emilia i delegati disertano l'assemblea regionale che deve eleggere la direzione, in Campania, ad Acerra si parla di soldi in cambio di tessere. Dov'è Veltroni? Perché non interviene?
"Il segretario è intervenuto in tante circostanze, senza clamore. Fa notizia Acerra, ma non che per la prima volta in Campania un partito sta facendo un tesseramento come andrebbe fatto, con garanzie e controlli. Perché non fa la stessa domanda a Berlusconi? Per la destra si dà per scontato che non esista vita democratica. Sì, è vero, ad Acerra c'è stato un problema, come può esserci da altre parti, e dove ci sono interveniamo. E vedremo alla manifestazione se il Pd esiste o non esiste".

Che il Pd non esiste ancora lo dicono tanti sindaci, da Cacciari a Chiamparino. E infuria lo scontro tra le fazioni.
"In alcune situazioni locali il Pd non assomiglia ancora al Pd che vorrei. Ci sono zone in cui il Pd funziona, cresce. In altre, per esempio nel Mezzogiorno, bisogna imprimere un cambiamento più forte di gruppi dirigenti, immettere nuove energie. Come il sindaco di Gela Rosario Crocetta che ha annunciato la sua adesione".

Ha promesso che ci sarebbero state le primarie per scegliere dirigenti e candidati. Invece a Firenze per fare il sindaco corrono in quattro, a Bologna non si faranno. Primarie intermittenti?
"Abbiamo un regolamento che stabilisce le primarie per i nuovi eletti e per i sindaci in carica se viene richiesto da una quota definita degli organismi. Regole e intelligenza politica debbono sposarsi".

Si sarebbe evitata questa guerra sotterranea con un congresso?
"Ci ho riflettuto, ma pensi a cosa sarebbe successo se ora invece di fare l'opposizione avessimo fatto il congresso. Saremmo in mezzo alle discussioni interne. Per il vecchio approccio politico il partito è il luogo dove si discute, si litiga e ci si divide. Per me è uno strumento utile ai cittadini. Oppure diventa un pezzo della casta".

C'è una condizione per cui le diverrebbe insopportabile restare segretario?
"Se non potessi continuare a fare il Pd per cui sono stato eletto da tre milioni e mezzo di persone. Ma il problema non si pone".

Insomma, non vuole scappare al Polo Nord.
"È un viaggio che spero di fare. L'atteggiamento snob nei confronti del dramma dell'ambiente è qualcosa che i nostri figli non ci perdoneranno. Si fa ironia, come sull'Africa, Obama, il Pd. L'ironia è sempre rispetto alle cose nuove. Ma quando si farà la storia di questi anni si vedrà chi ha fatto le cose nuove. E chi ha tenuto il freno a mano alzato".
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Re: L’autunno e’ grigio?

Messaggioda borghinolivorno il 05/10/2008, 9:00

ranvit ha scritto:>(quanto occorrerà stare all’opposizione per capirlo?).<


E' una situazione senza sbocchi : Veltroni, isolato come mai un segretario di partito, parla bene ma razzola male. Mentre D'Alema e Rutelli aspettano che passi il cadavere.

Vittorio


La situazione è semplicemente compulsiva e improvvisata.....oggi la manifestazione del 25 (su proposta di registi ecc. ecc.) cambia connotazione....prima per rilanciare l'opposizione economico sociale (SALVA L'ITALIA), poi per salvare la scuola, poi ancora per la democrazia contro putin-berlusconi..oggi contro il razzismo.
La conferenza programmatica non è in preparazione nei modi giusti (a meno che non si tratti di organizzare il solito salottino-tavola rotonda con ospiti graditi)...vedo una conferenza economica che dura una giornatina (ma chi riuscirà a discutere con tutti gli ospiti in fila che sono stati invitati?)....meglio non parlare di Primarie e Programmi a livello locale.
Tolte le baruffe sui fin troppi regolamenti e l'ossessione delle candidature a tutti i livelli, il partito democratico è immobile perchè non riesce a tenere in campo le sue politiche (e non bastano certo i preparativi del 25 a metterlo in movimento).
Nulla di nuovo sotto il sole (Margherita, DS, Ulivismo, Associazionismo Democratico erano già su questo burrone)..ma persistere è diabolico, e non riuscire a cambiare rotta anche (rotta....non emozioni, che sono cose ben diverse).

paolo borghi livorno

PS QUESTA PROPRIO NON L'HO CAPITA. ME LA PUO' SPIEGARE QUALCUNO?

borghinolivorno ha scritto:Radical Walter
Fonte Colloquio con Walter Veltroni di Marco Damilano - L'Espresso




Si sarebbe evitata questa guerra sotterranea con un congresso?
"Ci ho riflettuto, ma pensi a cosa sarebbe successo se ora invece di fare l'opposizione avessimo fatto il congresso. Saremmo in mezzo alle discussioni interne. Per il vecchio approccio politico il partito è il luogo dove si discute, si litiga e ci si divide. Per me è uno strumento utile ai cittadini. Oppure diventa un pezzo della casta".

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Re: L’autunno e’ grigio?

Messaggioda mario il 05/10/2008, 11:35

Neanch'io l'ho capita la frase sul congresso, come non non ho capito:
"E vedremo alla manifestazione se il Pd esiste o non esiste"
o
"Tre milioni e mezzo di persone mi hanno scelto perché sono un dirigente che pensa che la vita sia più ricca della politica."
Trovo in esse un difetto di intelligenza e di .....verità alquanto preoccupante.
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Re: L’autunno e’ grigio?

Messaggioda SILPI48 il 05/10/2008, 12:28

Sono sconfortato e disilluso. Alle prossime elezioni (se ci saranno ... ) non saprei chi votare ... Dove sta il PD ? Cosa vuol fare? Non capisco Veltroni dove sta. Ha capito il maldipancia degli italiani (di sinistra). Non si chiede perchè la sinistra è scomparsa? Se fa gli stessi discorsi di Lerner per il quale tutti gli italiani sono razzisti, beh credo - per reazione - che si spingeranno tutti a destra ... ed allora si che saremo tutti veramente razzisti.
C'è qualcuno che mi sa dire se il PD (oltre a litigare tra le varie "correnti" ed alleati) cosa vuol fare:
- in tema di immigrazione selvaggia(basta con il pietismo e il buonismo), al difuori dello slogan leghista "tutti a casa", ma a casa
- in tema di giustizia (una vera riforma, no parole al vento in stile Berlusconi), dove non si debba aspettare anni per una sentenza perchè basta un nonnulla per ritardare per sempre una causa. (qualcuno mi sa dire perchè se l'avvocato è ammalato o peggio occupato -anche se giustificato- altrove il processo non si fa? perchè non obbligarne la sostituzione?)
- in tema di "propaganda" (perchè la sinistra non fa mai sapere quello che ha fatto, mentre sparge ai quattro venti i propri dissapori e litigi)
- in tema di elezioni :perchè la sinistra tace sulle preferenze? e non si attiva effettivamente per permettere di cambiare questa legge elettorale che toglie ai cittadini ogni diritto di voto ed è costretta a votare chi è stato messo in lista dai partiti
senza preferenze (o fa comodo anche alla sinistra avere una schiera di yesmen)
se continua così se l'autunno è grigio, l'inverno sarà nero ed il prossimo anno Berlusconi potrà fare quello che vuole
scusate lo sfogo
p.s. Padova
SILPI48
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Re: L’autunno e’ grigio?

Messaggioda franz il 05/10/2008, 14:19

SILPI48 ha scritto:Sono sconfortato e disilluso. Alle prossime elezioni (se ci saranno ... ) non saprei chi votare ...
- in tema di immigrazione selvaggia(basta con il pietismo e il buonismo), al difuori dello slogan leghista "tutti a casa", ma a casa
- in tema di giustizia (una vera riforma, no parole al vento in stile Berlusconi), dove non si debba aspettare anni per una sentenza perchè basta un nonnulla per ritardare per sempre una causa. (qualcuno mi sa dire perchè se l'avvocato è ammalato o peggio occupato -anche se giustificato- altrove il processo non si fa? perchè non obbligarne la sostituzione?)
- in tema di "propaganda" (perchè la sinistra non fa mai sapere quello che ha fatto, mentre sparge ai quattro venti i propri dissapori e litigi)
- in tema di elezioni :perchè la sinistra tace sulle preferenze? e non si attiva effettivamente per permettere di cambiare questa legge elettorale che toglie ai cittadini ogni diritto di voto ed è costretta a votare chi è stato messo in lista dai partiti

Condivido lo sfogo ma se chi è di sinistra non sa per chi votare o finirà per votare a destra è chiaro che il rischio che alle prossime elezioni non si voti non esiste proprio.
Berlusconi avrebbe tutto l'interesse a votare e stravincere per l'ennesima volta.

Ciao,
Franz
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