mario ha scritto:La gente è orientata a destra !
Certo. Perché la gente oramai non capisce più in che cosa la sinistra si distingua dalla destra.
Perché ?
Perché i politici di sinistra fanno a gara a dire le stesse cose di quelli di destra.
E invece bisognerebbe ritornare alle differenze.
Sinistra per me è democrazia. E la democrazia si costruisce garantendo a tutti i cittadini eguali opportunità, in tutti i campi (nell’istruzione, nella sanità, nel campo della giustizia, nelle attività economiche, nella realizzazione delle proprie potenzialità, nella gestione della polis, nel diritto di informazione, ecc..).
La destra vuole liberi ospedali (privati), libere scuole, libere tasse (regionali), libera attività economica, e nel campo della giustizia maggiori libertà per i colletti bianchi.
E a me di sinistra tutto questo potrebbe andare anche a bene, a condizione che mi si dimostri che tali obiettivi non risultino una fregatura per i non privilegiati (non solo lombardi o italiani).
E io non sono convinto che le libere scuole di Berlusconi saranno egualmente aperte ai ricchi come ai poveri (o agli andicappati), e così gli ospedali, i processi giudiziari ecc.
Come non sono convinto che la libera televisione voluta da Berlusconi serva ai non ricchi.
Certe differenze andrebbero meglio sottolineate dai politici per fare capire che destra e sinistra non sono lo stesso.
C’è sviluppo economico e sviluppo economico. Giustizia e giustizia. Ecc.
Se non sottolineiamo le differenze non riusciremo mai ad attirare l’attenzione e né a vincere.
Ci sono politici del PD, addirittura, che sembra vogliano nascondere queste differenze all’inseguimento di un elettorato che li snobba.
E allora si mettono a parlare di abolizione dell’ICI, di inasprimento delle pene per chi ruba (ma non per chi evade o per chi cerca dievitare i processi giudiziari con mille artifici, più disonesti di qualsiasi furto o di qualsiasi …….tentativo di immigrazione clandestina).
Qualcuno ha detto è meglio perdere che perdersi.
Sono d'accordo
Mica tanto d'accordo.
Troppe volte questo "non perdersi" è stato interpretato come alibi per non prendersi carico di problemi reali come ordine pubblico e sicurezza.
Poi purtroppo la nostra è una destra populista e fa il suo mestiere come sa fare.
Ovvero prendendo in giro gli elettori.
Ma gli stessi elettori preferiscono evidentemente chi propone soluzioni, anche se di fatto sono più un illusione che realtà, piuttosto chi non si azzarda a fare nulla per non voler apparire "fascista".
Personalmente se in Italia ci fosse una destra tipicamente europea non avrei timori.
Potrei criticare alcune sue misure magari, ma una sinistra (democratica ed europea, non estremista) non avrebbe difficoltà a confrontarsi e a proporre soluzioni alternative convincenti e concrete.
Non ci sarebbe alcun rischio di "perdersi".
A meno che per "perdersi" non voglia dire anche usare il pugno di ferro con l'illegalità.
Spero non si volesse dire questo.
E' vero che io voto a sinistra sostanzialmente perchè questa destra è rappresentata da Berlusconi, Bossi e Fini, e perciò con molti di voi non sono in sintonia, ma ritengo che ugualmente molti elettori con dna autenticamente di sinistra ritengano l'ordine pubblico un argomento serio, essenziale e non esercizio di fascistume (io quel dna non lo possiedo e mi dispiace per chi pretende elettori ideologicamente puri, disdegnando il mio voto).
Non perdersi per me vuol dire mantenere fermi i principi della Costituzione e non prendere in giro gli italiani; non certo saper essere quel tanto concreti dal saper proporre, nel caso di necessità, soluzioni e politiche che altrove potrebbero (anche) essere appannaggio di governi liberali o conservatori.
A parte che nelle democrazie "normali" ci sono valori che strascendono gli schieramenti, è vero che tendenzialmente destra e sinistra danno soluzioni diverse ai problemi; ma non riesco proprio a vedere destra e sinistra come due mondi tra loro impermeabili e geneticamente incompatibili in tutto e per tutto. In questo senso vicende storiche anche recenti ci hanno insegnato parecchio.
Tra l'altro se andiamo a vedere cosa succede nel mondo in regimi di "sinistra", non mi pare che si differenzino molto dalle satrapie destrorse. Questo come inciso dedicato alle "non" democrazie.
Altro discorso poi è il rinfacciare politiche "di destra" ad una sinistra che non fa il suo dovere: a me pare che il più delle volte le critiche sono rivolte alle furberie e solidarietà di casta politica (incuci). Della serie: se proprio devo eleggere un truffatore almeno eleggo quello originale e conclamato.
Perciò non mi pare che si tratti tanto di "destra" e di "sinistra" ma di critiche a quei comportamenti poco limpidi che rischiano di fare del Cs una sottospecie del PDL.
Tanto per dire: la Spagna di Zapatero mica è poi così tenera verso l'immigrazione clandestina.
Zapatero mica sarà "di destra"?
Non direi proprio.
Appunto.
"D' Alema rischia di passare alla storia come il piu' accreditato rivale di Guglielmo il Taciturno" (I. Montanelli, 1994)