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Per caso aveva ragione la maledetta FIOM?

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Per caso aveva ragione la maledetta FIOM?

Messaggioda pianogrande il 04/12/2010, 11:49

http://www.repubblica.it/economia/2010/ ... ef=HREC1-3

Adesso, anche CISL e UIL cominciano a capire cosa significa spremere il limone (da parte della FIAT).
Cominciano a capire a che gioco si sono prestati.
Che mi diventino pasdaran anche loro?
C'era anche la FIOM a questa "trattativa".
Stavolta, la FIAT proprio non ha scusanti.
Sempre disponibile UGL e l'altra sigla che neanche ricordo.
Non si capisce disponibili a cosa visto che è stata la FIAT a rompere.
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Re: Per caso aveva ragione la maledetta FIOM?

Messaggioda matthelm il 04/12/2010, 21:16

pianogrande ha scritto:Stavolta, la FIAT proprio non ha scusanti.


Ah, allora la Fiat aveva avuto qualche scusante?

Perché non l'hai detto prima avremmo evitato tante discussioni. O sostenevi qualcos'altro?
"L'uomo politico pensa alle prossime elezioni. Lo statista alle prossime generazioni".
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Re: Per caso aveva ragione la maledetta FIOM?

Messaggioda pianogrande il 04/12/2010, 23:28

matthelm ha scritto:
pianogrande ha scritto:Stavolta, la FIAT proprio non ha scusanti.


Ah, allora la Fiat aveva avuto qualche scusante?

Perché non l'hai detto prima avremmo evitato tante discussioni. O sostenevi qualcos'altro?


Non forziamo troppo il significato di quello che dico.
Volevo dire, non ha niente a cui attaccarsi per cercare scuse.

Chissà che, da tutto questo, non rinasca una unità sindacale.
Il lato "positivo" della crisi è che il non avere molto da perdere può attenuare tanti egoismi ed arrivismi e rilanciare una lotta più compatta per una vita migliore.
Sì, sono cose di atri tempi (purtroppo).
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Re: Per caso aveva ragione la maledetta FIOM?

Messaggioda ranvit il 05/12/2010, 10:40

No la Fiom ha torto....a prescindere :D
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Per caso aveva ragione la maledetta FIOM?

Messaggioda franz il 05/12/2010, 11:15

Penso che la Fiat come tutti utilizzi il metodo di chiedere 100 per ottenere 10.
Lo fanno i sindacati, lo fanno le industrie, fose lo fanno anche le diplomazie, in certi casi.
Se poi le distanze sono troppo grandi allora si rompe per un po'.
Poi qualcuno ricuce e ci si incontra a metà strada.
È un classico gioco delle parti che non dovrebbe scandalizzare nessuno.

Franz


Telefonata Marchionne-Marcegaglia
Un vertice a New York su Mirafiori

Confindustria tenta di ricucire i rapporti tra Corso Marconi e i sindacati. La presidente dell'Associazione industriali vuole evitare che la rottura sul futuro dello stabilimento automobilistico torinese abbia come conseguenza la scomparsa del contratto nazionale dei metalmeccanici
di Paolo Griseri

Telefonata Marchionne-Marcegaglia Un vertice a New York su Mirafiori Marchionne e Marcegaglia
TORINO - Confindustria tenta di ricucire i rapporti tra Fiat e sindacati. Emma Marcegaglia e Sergio Marchionne si sono telefonati ieri pomeriggio. Il tentativo di viale dell'Astronomia è quello di evitare che la rottura sul contratto di Mirafiori abbia come conseguenza la scomparsa del contratto nazionale dei metalmeccanici. Questione che ha tenuto banco per tutta l'estate negli uffici dell'associazione degli industriali. Anche il contratto nazionale separato - quello che nel 2009 non venne sottoscritto dalla Fiom - non era sufficiente a Marchionne. In agosto e settembre gli sherpa avevano provato a introdurre deroghe al contratto del 2009 che consentissero di far rientrare anche le regole per governare le newco, le nuove società di Pomigliano e Torino. Ma venerdì alle 13 la delegazione del Lingotto ha fatto sapere che tutti gli sforzi di Confidustria erano stati vani e che dunque il contratto per Mirafiori sarebbe stato scritto fuori da ogni regola preesistente. Su questo punto anche Fim e Uilm hanno dissentito e la Fiat ha rotto la trattativa.

Ora si tratta di rimettere insieme i cocci. La telefonata tra Marcegaglia e Marchionne coincide con un'opera diplomatica che coinvolgerebbe i sindacati. L'interesse di Confidustria è di sondare la disponibilità delle Confederazioni, in particolare di Bonanni e Angeletti. Più complesso il rapporto con la Cgil. Tant'è vero che che ieri in Corso d'Italia non erano giunti segnali da Confindustria: "L'unica cosa chiara - dice il segretario generale, Camusso - è che la Fiat non intende applicare i contratti nazionali".

I tempi cominciano a stringere. Marcegaglia e Marchionne si sono dati appuntamento venerdì a New York e sarà quello il momento per capire se il lavoro diplomatico di questi giorni ha dato i suoi frutti. Se si attenderà fino ad allora, l'eventuale accordo verrà firmato a fabbrica chiusa. Il lavoro a Mirafiori riprende domani (dopo un periodo di cassa integrazione) e cesserà venerdì per una lunga pausa natalizia. Non ci sarebbe dunque il tempo non solo per tenere le assemblee in fabbrica (questione sulla quale ieri hanno continuato a litigare Fiom da una parte e Fim e Uilm dall'altra), ma nemmeno per svolgere il referendum sull'accordo, auspicato dallo stesso Marchionne.

A rendere complesse le mosse diplomatiche di queste ore ci sono anche significative divergenze che separano Fim e Uilm dal Fismic, il sindacato di matrice aziendalista che ha sposato fin da subito l'idea di uscire dal contratto nazionale e da Confindustria. Cosi se ieri il segretario generale della Fim, Farina, si augurava "una rapida conclusione della trattativa con un accordo che stia all'interno del sistema di regole vigente", Di Maulo, numero uno del Fismic, replicava che "non ci sono più margini per trattare. La trattativa si è chiusa alle 13 di venerdì. Ora c'è solo spazio per un accordo che dà fastidio alle burocrazie sindacali e confindustriali perché ne mette in discussione i privilegi di casta"

(05 dicembre 2010)
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Re: Per caso aveva ragione la maledetta FIOM?

Messaggioda trilogy il 05/12/2010, 12:55

queste sono due notizie di borsa sulla FIAT. La prima del 30.11 la seconda del 3.12. In effetti la Fiom aveva visto giusto.
Probabilmente la data per l'avvio dei negoziati su Mirafiori era stata scelta da Marchionne in funzione dell'incontro con gli analisti finanziari, non per trovare un accordo su cui ancora devono lavorare.

30.11.2010
Niente vendite per Fiat. Il titolo del Lingotto in barba alla tempesta in atto sui mercati si mette in salvo e guadagna lo 0,47%, scambiando a quota 12,86 euro. Dopo l'incontro di ieri con gli analisti, per fare il punto sullo spin off, Sergio Marchionne gioca la carta Mirafiori.L'amministratore delegato del Lingotto è convinto che un'intesa possa essere raggiunta "in settimana". E da Torino, dove muove i primi passi la trattativa che entrerà nel vivo giovedì pomeriggio, sono in perfetta sintonia con lui Fim, Uilm, Fismic e Ugl, mentre la Fiom sostiene che "l'azienda fa melina e non è ancora chiaro se ha intenzione di negoziare davvero".
Ad ogni modo è quanto basta per tenere alla larga i malumori dei mercati dall’azione del Lingotto.

http://www.borse.it/News.php?maxnews=3&scheda=1&ID=135

3.12.2010
Non c’è l’accordo su Mirafiori. Al termina del confronto con le rappresentanze sindacali, Fiat ha annunciato per bocca di un portavoce che non esistono le condizioni per un accordo.
http://www.borse.it/News.php?IDNews=160203
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Re: Per caso aveva ragione la maledetta FIOM?

Messaggioda franz il 05/12/2010, 13:25

Questo l'andamento degli ultimi tre mesi.
Se leggo bene, è il 35% in piu' in tre mesi.
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Re: Per caso aveva ragione la maledetta FIOM?

Messaggioda pianogrande il 05/12/2010, 13:31

Grazie Triology.

Questa bisogna raccontarla a Sacconi che richiama "Le parti" al senso di responsabilità.
La FIAT, per miopia, come tanta imprenditoria negli ultimi decenni, non ha più prodotti che siano, in assoluto, di punta.
Deve esasperare i giochi sulla riduzione dei costi.
Non bisogna, però, neanche esagerare a giocherellare con le esigenze dei lavoratori e dei loro rappresentanti.
Per mancanza di tecnologie innovative dovuta ad una imprenditoria di mantenuti (ed una classe politica di corrotti), l'Italia è destinata a diventare un paese povero (competizione solo sui costi).
Questo non deve significare rassegnarsi e smettere di lottare per ottenere il meglio possibile.
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Re: Per caso aveva ragione la maledetta FIOM?

Messaggioda franz il 05/12/2010, 13:52

pianogrande ha scritto:Grazie Triology.

Questa bisogna raccontarla a Sacconi che richiama "Le parti" al senso di responsabilità.
La FIAT, per miopia, come tanta imprenditoria negli ultimi decenni, non ha più prodotti che siano, in assoluto, di punta.
Deve esasperare i giochi sulla riduzione dei costi.

La riduzione dei costi la fanno tutti, tedeschi come francesi.
Chi non la fa, è fuori.
Se poi si riesce a farla solo in polonia, probabilmente da noi non si faranno piu' vetture.
Si puo' fare altro. Chi l'ha detto che le macchine si debbano fare per forza in Italia?

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Re: Per caso aveva ragione la maledetta FIOM?

Messaggioda flaviomob il 05/12/2010, 20:11

Le auto si possono fare anche all'estero, ma poi milioni di italiani che motivazione avrebbero per preferire la Fiat, che abbandona il paese che le ha dato di più (in termini di soldoni pubblici, per decenni) e non preferire altre marche automobilistiche per i loro acquisti? Marchionne crede che gli italiani abbiano veramente scelto di comprare più Fiat che auto straniere per la loro eccelsa qualità? Pensi piuttosto a fare prodotti di fascia medio-alta competitivi invece di continuare a perdere quote di mercato!!!


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