Stefano'62 ha scritto:franz ha scritto:Ma qui, caro stefano, l'errore piu' grave (che mi sembra tu implicitamente faccia) è dare la colpa alla realtà che è cambiata e non alla politica che non ha saputo leggere questo cambiamento.
Magari non mi sarò spiegato,non lo so,ma non è quello il mio pensiero.
La realtà non è cambiata,è cambiata la percezione che ne hanno i giovani,che è diversa da quella dei giovani di ieri,e questa differenza è determinata dalla tv,che ieri non modificava la "mappa del mondo" (termine preso a prestito dalla psicologia) dei ragazzi (o lo faceva di meno,o in modo casuale rispetto a oggi) e oggi invece si,entrando di prepotenza nella formazione della personalità dei giovani soppiantando un pò alla volta il ruolo che nell'infanzia spettava alla famiglia e alla "maestra di scuola".
Oggi i giovani si ritrovano in piazza o sul muretto come una volta,ma nei loro discorsi c'è sempre l'ultima battuta di iacchetti (ai miei tempi c'era quella scemenza del "prroooova" di gerry calà),ed è solo la punta dell'iceberg,perchè quando dalle risate al muretto passano alle lamentele per il lavoro e per qualcosa di più sensibile,pochi di loro espirmono giudizi reali,gli altri vanno a pappagallo con quello sentito a italia uno,elaborato a bella posta per le menti più facili da scardinare.
Penso se sia anche cambiata la realtà, in questi 20 anni, non solo (e qui hai ragione) la percezione della medesima.
Quanto al muretto anche 40 anni fa (quando toccava a me starci seduto) quando si parlava di cose piu' serie del tormentone comico del momento anche allora c'era chi ripeteva a pappagallo qualcosa, non sentito in TV ma che comunque girava sempre nella società. Sicuramente oggi la società della comunicazione (non solo televisiva, pensa a facebook, twitter, ai social network, ai telefonini) ha enfatizzato la diffusione di tutto, dalle cose serie alle cose stupide.
Che poi si preparino storie ad arte, per i giovani (ed anche per gli adulti), non credo sia una novità.
La narrazione è affascinante perché coglie nel segno, perché dice quello che uno vuole sentir dire.
Non è un'invenzione dei mediaset o della RAI. Già con la Bibbia e con Omero, con l'epopea di Gilgamesh, la Divina Commedia. Sono veicoli dei "memi", di cui trovi qualche informazione qui: http://it.wikipedia.org/wiki/Meme
Franz