La serata. L'inizio della trasmissione, in attesa del clou col ministro degli Interni, è dedicato ai tagli alla cultura. Dopo la lista-incipt di Fabio Fazio ("I desideri impossibili", tra i quali mai più firme contro Roberto Saviano), un testo di Camilleri letto da Nicola Zingaretti. "Perché la cultura non è vero che non fa mangiare". Subito dopo, un altro testo, esilarante, sui vantaggi della vecchiaia. La firma è quella prestigiosa di Carlo Fruttero.
Alle 21.19 tocca a Saviano. Nel suo monologo si parla di ecomafie. Una montagna, quella dei rifiuti illegali gestiti dalle organizzazioni criminali, "che sarebbe la più alta del mondo". Per lo scrittore di Gomorra è dunque la serata della "monnezza", dell'emergenza spazzatura a Napoli. "Le discariche sono piene, ma perché? - si chiede Saviano -. Si riempiono perché la Campania è la pattumiera dei rifiuti del Nord. E l'emergenza continua è il frutto del traffico dei rifiuti, che vale per le organizzazioni criminali miliardi di euro".
Lo scrittore di Gomorra parla di responsabilità politica. "Centrodestra e centrosinistra hanno cercato di risolvere il problema, tutti con esito drammatico: Antonio Rastrelli, Antonio Bassolino, Corrado Catenacci, Gianni De Gennaro, Guido Bertolaso, tutti, con responsabilità diverse, hanno fallito". E descrive il meccanismo criminale che conduce i rifiuti, anche e soprattutto quelli tossici, dal Nord al Sud del Paese. Operazione gestita dalla camorra e dalle ecomafie. Che riescono addirittura a "vendere", sotto forma di fertilizzante, quei materiali. "Guadagno, sul guadagno". E sul traffico, attacca Saviano, "guadagnano tutti, anche la politica".
Così, conclude, "quando ascoltiamo le risposte dei politici del Nord che dicono 'non vogliamo la vostra spazzatura, sono problemi di Napoli', in realtà non è così: la spazzatura di Napoli è di tutti, il Paese è unito, ragionare così è da codardi, miopi e in malafede".
Prima e dopo l'intervento di Maroni, due momenti toccanti. La liste delle vittime della strage di Piazza della Loggia, che tuttora non ha colpevoli, e la "lista" della sorella di Stefano Cucchi, che ricorda in diretta le cose più belle della vita di suo fratello, morto dopo una incredibile e ancora non del tutto chiarito arresto per detenzione di stupefacenti. "Il suo sorriso - ha detto Ilaria Cucchi -, quando da bambino correva incontro a nostro padre di ritorno dal lavoro", "la sua dolcezza, quando non riuscivo a dormire perchè avevo paura del buio e lui mi rassicurava"; "la sua allegria contagiosa, che ti tirava su di morale e riusciva sempre a strapparti un sorriso"; "la sua generosità, nell'aiutare sempre gli altri come poteva"; "il suo amore, grande, per la vita, che non avrebbe voluto lasciar andare".
Si parla anche di immigrazione, con Ivano Fossati canta da solo sul palcoscenico "Mio fratello che gaurdi il mondo", e di cosa vuol dire "fare", con la lista dell'architetto Renzo Piano.
22.29, è uno dei momenti più attesi, quello con Corrado Guzzanti. Satira a tutto campo, da Berlusconi e Bossi, dal Pd a Masi. Battute rapidisssime, classiche freddure, ma dal sapore irresistibile se applicate all'attualità politica. Qualche esempio. "Berlusconi corrompe dei senatori: 'mi hanno detto che erano maggiorenni'". "Le scuole non hanno la carta igienica, la Gelmini invita i genitori a mandare i figli a scuola già defecati". "Anche Bossi chiama in questura, ma hanno capito solo Mu-ba-rak". Il Pd è il primo partito al mondo a usare le primarie, e il primo che le perde". "La strategia di Tremonti: prima risaniamo i conti, poi vediamo chi resta vivo". "Il governo dei fatti, catturato il pusher". "La Camorra contro Saviano: la scorta ci impedisce un contraddittorio". E via così, fino all'esilarante "il Papa dice che il preservativo è ammissibile in certi casi...ci sono notti in cui fa veramente freddo".
Si va verso la chiusura, e tocca ad altre due liste. Quella di Emma Bonino, che legge tutto ciò che viene fatto usando, abusando e strumentalizzando il corpo delle donne. "Anche le donne, quando fanno le sceme, sono sceme forte. Ma qualcuno ha scritto, le donne devono fare due volte le cose meglio per essere giudicate la metà. Per fortuna, non è così difficile". E quella di Susanna Camusso, la leader della Cgil che legge i pensieri delle donne che lavorano. A commento di entrambe, Fiorella Mannoia che canta "Sally" di Vasco Rossi.
Chiusura, di nuovo, con Roberto Saviano. Stavolta il monologo è sulle mafie in Calabria, a Lamezia terme. Più volte lo scrittore, parlando delle pressioni di un boss mafioso della famiglia Torcasio su un prete - Don Giacomo - impegnato nel sociale, usa la parola "inteloquisce". E si senta ancora la eco della polemica con la Lega. In studio, il pubblico lo sottolinea con un applauso. Il resto è la vicenda - difficile, coraggiosa, quasi temeraria, di un sacerdote che cerca di "fare" assieme ai ragazzi handicappati, in un palazzo sequestrato ai boss, in un territorio ad alta densità criminale.
http://www.repubblica.it/politica/2010/ ... ef=HRER2-1
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)