da Robyn il 22/11/2010, 13:20
Sono perfettamente d'accordo con te.Secondo me lo sbaglio che si fà è partire dal particolare per arrivare al generale,ma partendo dal particolare non sempre si arriva al generale e si producono dei contrasti .Allora serve l'inversione del paradigma della vita.La laicità deve perseguire il bene della vita per quando possibile.Questo porta a concepire le diverse tematiche della vita tra cui il testamento biologico,la ricerca scientifica,la legge sull'interruzione di gravidanza ect in modo differente.Quindi se la prima cosa da perseguire è il bene della vita per quanto possibile,si darà prima spazio a questo,e poi agli aspetti particolari.Quindi nel caso del testamento biologico si farà il possibile affinche una persona in stato vegetativo si risvegli.Ma la domanda che ci si pone è: se non si risveglia non puo stare mica per sempre in stato vegetativo permanente?Qui entra in gioco il consenso informato.Ma questa cosa è ancora difficile da accettare per la chiesa perche la considera un suicidio assistito.Quindi se il bene da perseguire è quello della vita per quanto possibile,si farà in modo che quella ragazza,nonostante la sua libera scelta,sia messa in condizioni di non interrompere la gravidanza.Oppure si svilupperà la ricerca sulle staminali adulte etc.La stessa cosa è per la famiglia.Si parte dalla difesa dell'unità familiare e del matrimonio cristiano per regolare le coppie di fatto.Inoltre quando la chiesa dice che bisogna difendere la vita dall'inizio alla fine si pensa che voglia eliminare la legge sull'Igv etc .Ma non credo sia così perchè il Cardinale Ruini tempo fà disse che la 194 è una buona legge,ma chiedeva più rispetto per la vita
ciao robyn
Locke la democrazia è fatta di molte persone