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Sinistra europea

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: Sinistra europea

Messaggioda pianogrande il 23/10/2010, 23:46

Siete voi i principali supporters di Berlusconi!
Ranvit

... ma francamente mi sembra che siano i craxiani ex-socialisti ad essere passati armi e bagagli nella corte di Berlusconi.
Bah.

Pierodm

Direi, anche io, che è stato proprio Craxi il principale supporter di Berlusconi.
Abbiamo anche assistito alla santificazione di Craxi da parte del berlusconismo tutto.
L'episodio di Sigonella che viene sempre portato a sostegno di un Craxi statista con le palle, ci è costato la catastrofe dei conti pubblici di Craxi re del malaffare.
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Sinistra europea

Messaggioda ranvit il 24/10/2010, 12:14

Lasciamo stare i morti....ma sia ben chiaro che se ci fosse stato Craxi, col cazzo che Berlusconi andava al governo!

Siete voi i supporters di berlusconi perchè con il vs antiberlusconismo che fagocita qualsiasi proposta politica offrite agli elettori l'alibi per non votare per il Cs ritenuto "inquinato" dalla sinistra....casinista ma assolutamente incapace di governare. Non siamo "santi" noi cosi' come non è "il diavolo" Berlusconi, questo pensa la gente (per me hanno torto ma bisogna dimostrarlo!)!

Per me il problema numero 1 è allontanare Berlusconi dal governo del Paese!
Ma non lo si ottiene rivendicando il primato della correttezza politica e isolandosi dagli altri Partiti costituzionali (che certo non hanno piu' difetti di noi...).

Dice oggi Scalfari al termine del suo editoriale :
http://www.repubblica.it/politica/2010/ ... ef=HRER1-1

È evidente e non da ora che la posta in gioco è la Costituzione. Ma ora, con l'arrivo al pettine di tutti i nodi irrisolti, la partita è giunta alla sua svolta che implica un'emergenza oggettiva. L'emergenza soggettiva era quella predicata anzitempo, una sorta di "al lupo al lupo" quando il lupo era ancora sulla montagna. Adesso il lupo è sceso in pianura, pronto a divorare le pecore se pecore resteranno. Per questo dico che adesso l'emergenza è oggettiva e questo impone alcune riflessioni.
1. Per cambiare la legge elettorale ci vuole uno schieramento che unisca tutto il centro e tutta la sinistra.
2. Se si va alle elezioni con questa legge ci vuole egualmente uno schieramento elettorale che unisca tutto il centro (finiani compresi) e tutta la sinistra, altrimenti mancherebbero i numeri per essere competitivi con l'avversario.
3. Una cordata di quest'ampiezza avrà bisogno d'un leader che copra con la sua autorevolezza tutto l'arco delle forze alleate e possa rappresentare il minimo comun denominatore che non è poi tanto minimo: combattere mafie e corporazioni, rilanciare la crescita senza abbassare la guardia sulla finanza pubblica, garantire i diritti e far rispettare i doveri, tutelare i ceti deboli, i poveri, la pari dignità delle persone e le pari opportunità nel lavoro e nell'istruzione, dare alle forze sociali il ruolo che loro spetta a fronte dei sacrifici che la modernizzazione e la globalizzazione impongono. Vi sembra molto "minimo" questo denominatore?
4. Se questo progetto è accettato (ed è l'unico che può evitare una vittoria del berlusconismo per i prossimi nove anni) esso comporta che non vi siano veti da parte di nessuno e contro nessuno. È una sorta di lodo cui tutta l'opposizione è chiamata. Poi, passata la stretta tra Scilla e Cariddi, ognuno riprenderà la propria navigazione e il denominatore minimo cederà il passo ai denominatori massimi che ciascuna forza politica ha il diritto di proporsi e di proporre in libera competizione.
Ma oggi non siamo di fronte a una libera competizione, siamo di fronte appunto ad una concezione radicalmente diversa della democrazia e dello Stato. Questo è il salto. Chi non lo fa si perde e perde il paese.

(24 ottobre 2010)



Ecco il punto! E' necessario far fronte comune tra democratici per sconfiggere il pericolosissimo populismo berlusconiano!


Vittorio
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Sinistra europea

Messaggioda pianogrande il 25/10/2010, 10:22

Ecco il punto! E' necessario far fronte comune tra democratici per sconfiggere il pericolosissimo populismo berlusconiano!

Vittorio

Perfettamente daccordo e non lo dico solo qui.
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Re: Sinistra europea

Messaggioda ranvit il 25/10/2010, 15:36

Forse non ci siamo capiti perchè sono stato troppo sintetico.
Per fare fronte comune è necessario accettare il compromesso per cui, in attesa di essere maggioritari, la sinistra radicale dovrebbe essere consapevole di contare per quello che rappresenta....il che è impossibile!
Quindi quando ho detto democratici.... avrei dovuto aggiungere "adulti e concreti".

Vedremo come evolverà la situazione....io sono pronto a votare per chiunque mi darà l'idea di poter mandare a casa Berlusconi.

Vittorio
.
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Re: Sinistra europea

Messaggioda pierodm il 25/10/2010, 16:48

Facendo un piccolo bilancio sull'argomento, vedo che del post originale - lo sciopero in Francia - ce ne siamo fregati alla grande, fatta eccezione del giudizio di Franz, che per altro mi aspettavo tale e quale è stato espresso.
In seconda battuta, ho tentato di prospettare il tema del conformismo nella comunicazione, in merito alle etichette che si appiccicano agli avvenimenti e ai personaggi, e all'adozione di pesi e misure diversi: lo sciopero francese più selvaggio e più "estremistico" di quelli italiani, ma nella vulgata corrente quello quasi eversivo è il sindacato italiano ...
Questo spunto, come del resto ogni altro che viene proposto nel forum, serve soltanto a far riconfluire il discorso sui medesimi temi.
In pratica, nonostante la pignolesca suddivisione in settori distinti, i discorsi che si fanno sotto titoli diversi sono sempre gli stessi due o tre, spesso con le medesime parole: le lezioni sui benefici del "mercato", le nefandezze di quel 3-4 o 5% residuo della sinistra "infantile", che è la sede di tutti i mali dell'Italia dall'unificazione sabauda ad oggi e la necessità di battere Berlusconi (salvo naturalmente accusare gli altri - infantili - di demonizzare Berlusconi).
Purtroppo succede che anche chi vorrebbe fare discorsi diversi è portato a rispondere e finisce per farsi risucchiare da questa ossessiva ripetitività: è successo anche a me, e me ne dispiace.

Per inciso - conosco i miei pollastri, e so già cosa si preparano a rispondere ancora prima che finiscano di leggere: non pretendo certo di restringere la "libertà di pensiero" e d'intervento altrui nei limiti di ciò che io, egocentricamente, mi aspetto.
Mi limito, invece, io a registrare il fenomeno descritto, cercando di capire da cosa dipende e che cosa significa.
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Re: Sinistra europea

Messaggioda pianogrande il 25/10/2010, 17:35

ranvit ha scritto:Forse non ci siamo capiti perchè sono stato troppo sintetico.
Per fare fronte comune è necessario accettare il compromesso per cui, in attesa di essere maggioritari, la sinistra radicale dovrebbe essere consapevole di contare per quello che rappresenta....il che è impossibile!
Quindi quando ho detto democratici.... avrei dovuto aggiungere "adulti e concreti".

Vedremo come evolverà la situazione....io sono pronto a votare per chiunque mi darà l'idea di poter mandare a casa Berlusconi.

Vittorio
.


Lo so che sono ripetitivo ma gutta cavat lapidem (cavat?).
Ai bei tempi del sessantotto (nessuno ingoi la pipa, faccio solo riferimento per una battuta) si era disponibili a trattare con tutti tranne che con i fascisti.
Chi erano i fascisti?
Tutti quelli che la pensavano diversamente da noi.

Mi sembra giusto che, ora, per contrappasso, Ranvit si scateni con l'infantilismo e quant'altro.

Ranvit.
Superiamole queste cose.
Si può discutere senza denigrare e senza etichettare (cavat?).
Con l'affermazione di fare fronte comune, è chiaro che si tratta di mettere assieme punti di partenza diversi.
Dopodiché, ognuno è libero di predicare il proprio credo purché questo non sia una condizione per stare dentro o stare fuori da questo fronte comune, una volta che gli obiettivi (comuni) da raggiungere siano stati fissati.
Non è una utopia.

Tutto questo richiede mediazione e cioè, teste di un certo livello che si mettano a discutere con questo scopo.
Il confronto non deve essere tra idee mie ed idee tue (quello si può sempre fare ma in un ambito diverso) ma tra la situazione attuale e quella che, insieme, possiamo creare.
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Sinistra europea

Messaggioda ranvit il 25/10/2010, 18:49

Scusa ma resto della mia idea...non è questione di etichettare nè di denigrare. Semplicemente è una constatazione : gli elettori della sinistra radicale sono incapaci di stare al governo con altri. Ritengono di poter e dover imporre le proprie idee estremistiche pur con una dote di pochi punti percentuali. E se non fai come vogliono loro, non solo ti etichettano come berluschino e servo dei padroni, ma ti votano pure contro.
Quindi discorso chiuso se vogliamo governare.

Vittorio
Ps Io non ho mai pensato, neanche quando votavo Pci, che chi non condivideva le mie idee era fascista.....
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Re: Sinistra europea

Messaggioda pierodm il 25/10/2010, 19:10

Ai bei tempi del sessantotto (nessuno ingoi la pipa, faccio solo riferimento per una battuta) si era disponibili a trattare con tutti tranne che con i fascisti.
Chi erano i fascisti?
Tutti quelli che la pensavano diversamente da noi.
Mi sembra giusto che, ora, per contrappasso, Ranvit si scateni con l'infantilismo e quant'altro.


Mi dispiace, Piano, non è vero: sia come battuta, sia come cosa seria questo quadro del '68 fa parte dei più stupidi e più falsi luoghi comuni, che sono montati in questi ultimi anni di riscrittura della storia.
Non è da te adottere questo luogo comune, nemmno di sfuggita.
Tra l'altro - come dico spesso e come pensavo anche allora - quel periodo non era il "nostro periodo", ma era semmai il tempo dei nostri padri, di nonni e zii, in netta maggioranza - per ciò che riguarda l'età - e di democristiani, missini, monarchici, repubblicani, socialdemocratici, etc - per ciò che riguarda la netta maggioranza politica.
Per trattare si trattava con tutti, si faceva amicizia con tutti, si discuteva con tutti, e solo una ristrettissima minoranza aveva un atteggiamento manicheo e ottuso come quello citato: anche allora pensavo che fossero dei poveri stronzi.
Così come lo penso di chi si dedica al contrappasso - per di più a quarant'anni di distanza, e peggio ancora a vanvera, senza sapere bene verso chi esercitano il contrappasso.

Tuttavia non credo che Ranvit sia il personaggio che è per contrappasso, se non altro perché sono dieci anni che fa lo stesso discorso con le stesse parole, e anche il livore tenderebbe a stemperarsi dopo un uso così intenso.
Penso invece che si tratti di una rinuncia ad affrontare le difficoltà di un ragionamento vero sulle cose, che lo spinge ad esasperare una facile soluzione trovata molto tempo fa, che diventa sempre più schematica a mano a mano che viene ripetuta.
E poi - fattore secondario ma non irrilevante - mettici che io a Ranvit sto antipatico, praticamente da sempre.
Nella vecchia ML c'erano diverse persone con le quali dividevo tale antipatia, ma di queste nel forum ne sono rimaste poche e quelle poche non hanno più tanta voglia d'intervenire: del resto, nella vecchia ML, la "civile discussione" arrivò inevitabilmente ai vaffanculo - non da parte mia, per la cronaca.
E poi ho il sospetto - in parte fondato su fatti oggettivi - che il nostro amico si sia consolidato nel suo personaggio anche perché mal consigliato.

Insomma, penso che il problema Ranvit non appartenga al confronto delle idee, all'unione o disunione d'intenti, ma ai meccanismi dei rapporti individuali.
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Re: Sinistra europea

Messaggioda matthelm il 25/10/2010, 19:13

pianogrande ha scritto:Dopodiché, ognuno è libero di predicare il proprio credo purché questo non sia una condizione per stare dentro o stare fuori da questo fronte comune, una volta che gli obiettivi (comuni) da raggiungere siano stati fissati.
Non è una utopia.


Non è un'utopia? con quel tipo di "teste" è pura utopia. Non serve nessun programma concordato, nessun obiettivo comune per loro c'è sempre un distinguo, un "bisogno" di esternare irrefrenabile per dimostrare che comunque loro sono diversi e naturalmente migliori.
Il calvario di Prodi lo ricordiamo ancora o no? Non c'è più bisogno di controprove!
Si può tentare di vincere lo stesso con i voti che possono provenire dal centrodestra stomacato da B. & B. e poi magari governare.
Certo è che con simili "compagni" di voti non ne prendiamo in più. Anzi.
"L'uomo politico pensa alle prossime elezioni. Lo statista alle prossime generazioni".
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Re: Sinistra europea

Messaggioda trilogy il 25/10/2010, 19:28

ranvit ha scritto:Scusa ma resto della mia idea...non è questione di etichettare nè di denigrare. Semplicemente è una constatazione : gli elettori della sinistra radicale sono incapaci di stare al governo con altri. Ritengono di poter e dover imporre le proprie idee estremistiche pur con una dote di pochi punti percentuali. E se non fai come vogliono loro, non solo ti etichettano come berluschino e servo dei padroni, ma ti votano pure contro.
Quindi discorso chiuso se vogliamo governare.

Vittorio
Ps Io non ho mai pensato, neanche quando votavo Pci, che chi non condivideva le mie idee era fascista.....


Vittorio capisco la tua diffidenza. Pianogrande però propone una strada che impedisce l’imposizione delle idee estremistiche a monte. Il discorso è: "costruiamo prima uno scenario di futuro condiviso, poi eventualmente, un governo che si impegni a realizzarlo. La conseguenza è: "se non c’è lo scenario condiviso a monte, non ci sarà neanche il governo che lo deve realizzare." ;)

trilogy

pianogrande ha scritto:Tutto questo richiede mediazione e cioè, teste di un certo livello che si mettano a discutere con questo scopo.
Il confronto non deve essere tra idee mie ed idee tue (quello si può sempre fare ma in un ambito diverso) ma tra la situazione attuale e quella che, insieme, possiamo creare.
Ultima modifica di trilogy il 25/10/2010, 19:33, modificato 1 volta in totale.
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