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flaviomob ha scritto:Esatto: in gran parte la società italiana deprime il merito e non dà una risposta adeguata ai bisogni, rifacendosi ad un modello familistico. L'amico=il parente, si raccomanda, si avvantaggia a discapito dell'"estraneo", del 'furestu'; la famiglia risponde ai bisogni del singolo perché lo stato è assente o inadeguato o peggio, iniquo. Ora, forse per te l'effetto consiste in quello che per me è la causa, ma alla fine siamo arrivati alla stessa conclusione... Mistero della rete
franz ha scritto:
. A parte il minimo contrattuale, su cui prima o poi un approfondimento si impone, che vale solo per i dipendenti sotto contratto collettivo (l'indipendente non ha alcun minimo) ogni retribuzione che supera il minimo è attribuita su meriti individuali o anche di gruppo (per esempio se una certa squadra ha concluso positivamente il progetto). Non sul bisogno.
Franz
ranvit ha scritto:"masse di lavoratori".....visione ottocentesca della società in cui non crede piu' neanche l'interessato : "il lavoratore". Tant'è che questi votano in gran parte per il centrodestra....che non usa questa vetusta ed obsoleta terminologia.
Va anche detto che il piu' delle volte nella famiglia tipica italiana "il lavoratore" non è neanche piu' presente. E quando lo è divide pensieri e preoccupazioni con chi "lavoratore" non è.
Ma mi rendo conto che per un "sinistro" vecchia maniera non c'è alcuna possibilità di schiodarsi da questi concetti....
Vittorio
Ps Natura "matrigna"......mmm. Da psicoterapia.
pierodm ha scritto:In psicoterapia ci sono stato tanti anni fa, per poco tempo.....scoprii che il mio terapeuta aveva piu' problemi di me
Sì, va be', però il terapeuta lo pagavi: perché adesso vuoi usare noi del forum per lo stesso scopo, ma gratis?
bidellissimo ha scritto:Nessuno può contestare affermazioni di questo tipo. Ma quando si criticava la "meritocrazia" si voleva mettere sotto accusa la sua desinenza, la "crazia", che equivale ad un un "ismo", ad una ideologia, ad un falso assoluto. La mia frase "incriminata" era "Se si deve dare un compenso o riconoscimento esclusivamente al merito non si tiene più alcun conto del “bisogno”, e questo è liberismo sfrenato". L'avverbio "esclusivamente" (che rivela il carattere totalizzante, antisociale, di ideologia, di liberismo sfrenato della meritocrazia) non è stato valutato in tutte le sue spaventose implicazioni possibili, e futuribili.
E' proprio il minimo contrattuale che una meritocrazia vera e propria (ben altra cosa dal semplice riconoscimento del merito!) farebbe saltare, per poter dare il massimo a chi più merita. Si ridurrebbero così in stato di miseria e di sfruttamento masse di lavoratori, quelli meno dotati da madre natura, che è naturalmente matrigna.
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