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Serve un fisco a misura di famiglia

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Serve un fisco a misura di famiglia

Messaggioda Robyn il 25/09/2010, 15:22

La proposta delle associazioni familiari del "Basic Family" può trovare spazio e applicazione in un progetto di riforma fiscale più ampio.La Basic Family non prevede dislivelli di tassazione tra famiglia e single"anche se il problema dei single rimane" perche evidentemente si ritiene che questo sia uno svantaggio per la competitività ,ma non prevede il plafond.Quindi diciamo che la proposta delle associazioni familiari del Basic Familytrova spazio in una riforma organica
e complessiva del fisco che è funzionale al lavoro dipendente e alla piccola e media azienda Ciao Robyn
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Re: Serve un fisco a misura di famiglia

Messaggioda franz il 25/09/2010, 16:13

Robyn ha scritto:La proposta delle associazioni familiari del "Basic Family" può trovare spazio e applicazione in un progetto di riforma fiscale più ampio.La Basic Family non prevede dislivelli di tassazione tra famiglia e single"anche se il problema dei single rimane" perche evidentemente si ritiene che questo sia uno svantaggio per la competitività ,ma non prevede il plafond.Quindi diciamo che la proposta delle associazioni familiari del Basic Familytrova spazio in una riforma organica
e complessiva del fisco che è funzionale al lavoro dipendente e alla piccola e media azienda Ciao Robyn

Scusa l'ignoranza ma potresti dirci qualche cosa di piu'?
Cercando Basic Family con google non è che si trovi molto, a parte il linguaggio basic (e la sua famiglia) il Basic Family Budget Calculator , psicoterapiafamiliare, e poche altre cose che non sembrano in argomento con la proposta che citi.
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Re: Serve un fisco a misura di famiglia

Messaggioda Robyn il 25/09/2010, 20:59

trova BIF proposto dalle associazioni familiari ciao robyn
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Re: Serve un fisco a misura di famiglia

Messaggioda trilogy il 29/09/2010, 13:59

Il quoziente familiare è in generale un meccanismo fiscale che disincentiva l’ingresso nel mercato del lavoro del secondo membro adulto della famiglia, di norma questa figura è la moglie. Questo è coerente con una certa visione della società: famiglia formata da moglie e marito, dove il marito lavora, mentre la moglie rimane a casa a fare figli e ad accudirli. I francesi hanno cercato di eludere questo effetto sociale ma al prezzo di favorire fiscalmente i redditi più alti.

In teoria un paese può attuare qualunque politica purchè ci sia coerenza tra problemi - azioni - risultati/conseguenze

L'Italia ha un problema centrale che si chiama tasso di occupazione. Gli occupati sono il 57,5% sul totale della popolazione, una delle percentuali più basse del mondo sviluppato. Quel 57,5% che lavora deve provvedere anche ai bisogni del restante 42,5%. E' un problema di cui tutte le azioni di politica fiscale devono tenere conto perchè si rischia di mandare in pezzi quel poco di coesione sociale e solidarietà che è rimasta nel paese.

dati Eurostat: http://epp.eurostat.ec.europa.eu/tgm/ta ... s&plugin=1

Quindi, se non vogliamo strangolare chi lavora, abbiamo bisogno di una politica che incentivi l'occupazione, non del contrario. I bacini di lavoro potenziale su cui possiamo concentrare le azioni sono in sostanza tre:

1. Prolungare la permanenza al lavoro degli ultra cinquantenni. E qui ci sono stati interventi, anche molto pesanti;
2. Inserire i giovani nel mercato del lavoro. Qui la situazione è un disastro, la disoccupazione giovanile è su livelli record e una buona fetta di quelli che lavorano ha salari da fame;
3. Incrementare la quota di lavoro femminile, in particolare al sud. Altra situazione disastrosa, su cui non è stato fatto nulla.


ciao
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Re: Serve un fisco a misura di famiglia

Messaggioda franz il 29/09/2010, 15:28

trilogy ha scritto:Il quoziente familiare è in generale un meccanismo fiscale che disincentiva l’ingresso nel mercato del lavoro del secondo membro adulto della famiglia, di norma questa figura è la moglie. Questo è coerente con una certa visione della società: famiglia formata da moglie e marito, dove il marito lavora, mentre la moglie rimane a casa a fare figli e ad accudirli. I francesi hanno cercato di eludere questo effetto sociale ma al prezzo di favorire fiscalmente i redditi più alti.

In teoria un paese può attuare qualunque politica purchè ci sia coerenza tra problemi - azioni - risultati/conseguenze

L'Italia ha un problema centrale che si chiama tasso di occupazione. Gli occupati sono il 57,5% sul totale della popolazione, una delle percentuali più basse del mondo sviluppato. Quel 57,5% che lavora deve provvedere anche ai bisogni del restante 42,5%. E' un problema di cui tutte le azioni di politica fiscale devono tenere conto perchè si rischia di mandare in pezzi quel poco di coesione sociale e solidarietà che è rimasta nel paese.

dati Eurostat: http://epp.eurostat.ec.europa.eu/tgm/ta ... s&plugin=1

Quindi, se non vogliamo strangolare chi lavora, abbiamo bisogno di una politica che incentivi l'occupazione, non del contrario. I bacini di lavoro potenziale su cui possiamo concentrare le azioni sono in sostanza tre:

Non conosco i dettagli del quoziente familiare francese ma vedo comunque che (sullo stesso sito da te indicato) la % di donne al lavoro in Francia è decisamente superiore a quella italiana. Tra l'altro, nel valutare queste percentuali dobbiamo tenere conto del sommerso, che in Italia è piu' elevato che in Francia.

Interessante la mappa: http://epp.eurostat.ec.europa.eu/tgm/ma ... lbox=types e osservare la % di donne al lavoro in norvegia, danimarca, olanda, svizzera (basta passare il mouse sulla mappa). Non conosco le particolarità della tassazione della famiglia in quei primi 3 paesi ma so che la svizzera ha un sistema di tassazione con due aliquote (famiglia e single) dove la tassazione della famiglia ha aliquote dimezzate rispetto allo stesso reddito ottenuto da un single. Quindi la famiglia paga meno imposte, sia per la presenza di deduzioni sociali specifiche (quando lavorano entrambi e numero dei figli) sia perché le aliquote sono dimezzate. Vero anche che in quei paesi c'è un sommerso decisanente basso per cui piu' lavoratori appaiono nel mercato ufficliale.

Probabilmente dove la tassazione è elevata (come in Italia) il lavoro della donna in aggiunta al lavoro del marito viene nascosto al fisco ed alla previdenza.
Una tassazione di favore per la famiglia e soprattutto una generale riduzione del carico fiscale, conseguenza della riduzione delle spese generali dello stato, puo' cambiare molto la situazione.
Questo, ripeto, senza conoscere in dettaglio il modello francese ma osservando che comunque sia Francia che Svizzera hanno sistemi che tassano la famiglia ed vedono comunque piu' donne al lavoro che in Italia, dove sitassano sempre e solo i singoli redditi.

Franz
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Re: Serve un fisco a misura di famiglia

Messaggioda trilogy il 29/09/2010, 16:12

Si, praticamente tutti i paesi hanno tassi di attività superiori all'Italia. Nei paesi del nord europa, oltre al sistema fiscale hanno ruolo importante anche quello dei servizi e delle politiche di conciliazione lavoro - famiglia su cui nel nostro paese c'è ancora molto da fare. Il problema dell'evasione fiscale, purtroppo, in Italia stravolge tutte le statistiche e gli obiettivi di tutte le policy.

Sulla tassazione delle famiglie si può ragionare, ma il sistema deve essere coerente con la priorità macro: "aumentare il tasso di occupazione in Italia, in particolare tra i giovani e le donne". Quindi non può essere penalizzante per le famiglie dove lavorano in 2, altrimenti rischiano di saltare equilibri economici già precari, e si ottiene come effetto collaterale un aumento del lavoro nero femminile.

Ho guardato anche il documento a cui si riferiva robyn. Il sistema a regime, se non interpreto male le tabelle, avrebbe un costo di 16 miliardi di euro. Senza nessun intento polemico, ma forse non ci si rende conto della reale situazione della finanza pubblica. Mancano i fondi reali anche per interventi di pochi milioni. Tutti quegli investimenti di miliardi di cui si legge periodicamente sui quotidiani o di cui si sente parlare in TV sono sempre gli stessi soldi che vengono spostati sulla carta da un obiettivo all'altro e bloccati poco prima di essere spesi. Per fare un esempio, il commento di Casini al discorso di Berlusconi : L'ironia di Casini: "Ha promesso di finire la Salerno-Reggio e proprio stamattina il governo ha tagliato i fondi, almeno si informi" da repubblica.it
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Re: Serve un fisco a misura di famiglia

Messaggioda franz il 29/09/2010, 18:07

trilogy ha scritto:Sulla tassazione delle famiglie si può ragionare, ma il sistema deve essere coerente con la priorità macro: "aumentare il tasso di occupazione in Italia, in particolare tra i giovani e le donne". Quindi non può essere penalizzante per le famiglie dove lavorano in 2, altrimenti rischiano di saltare equilibri economici già precari, e si ottiene come effetto collaterale un aumento del lavoro nero femminile.

Di sicuro non sarà una misura fiscale che puo' realizzare la citata priorità macro.
Servono servizi sociali mirati alla famiglia (asili nido, scuole con tempo prolungato) piu' che tassazioni particolari.
Il fisco caso mai puo' aiutare ... o meglio ancora "non ostacolare".

Ti faccio una serie di casi che posso verificare facilemente, sulla base della tassazione familiare in CH.

1) Un single (pippo) che guadagna 50'000 netti XXX (franchi o dollari sono uguali, oppure euro se dividi per 1.30)
paga imposte per 5'406 (il 10.8%)
2) ora pippo si sposa (direi con clarabella!) ma lei non lavora. Il reddito rimane 50'000.
Ora pero' pagano imposte 2'492 pari al 5%. La metà.
3) nasce un figlio. Ora paga di imposte 1'284, pari al 2.57% (la metà della metà)
4) nasce il secondo figlio ed ora non paga piu' nulla.

Questi dati sono massimi, in realtà ci sono tutta una serie di deduzioni che non ho considerato che potrebbero abbattere ulteriormente le imposte e si potrebbe essere esenti già con il primo figlio.

Ora facciamo un altro passo. Ifigli sono piu' grandi ed ora vanno a scuola.
Questo dà diritto a altre detrazioni ma tanto già non paga nulla per cui il caso non ci riguarda.
Pero' clarabella che ora ha piu' tempo, trova un lavoro, anche lei da 50'000.
Insieme i due guadagnano e dichiarano 100'000 ma pagano 5.777 pari al 5.78% (quasi la stessa aliquota di quando pippo da solo guadagnava la metà).

I due figli sono cresciuti e frenquentano entrambi l'università.
Il reddito è rimasto lo stesso (100'000) ma le deduzioni aumentano.
Ora pagano 4'624 pari al 4.62%.
Se il reddito fosse rimasto a 50'000 avrebbero ottenuto due borse di studio per pagare integralmente libri, vitto fuor casa, alloggio, rette universitarie).

Se pippo fosse rimasto single ed avesse raggiunto lo stesso reddito (100'000) pagherebbe 18'144.45, pari ovviamente al 18.44% (tassazione di tutto rispetto per un reddito elevato se confrontato al prelivo fiscale di un italiano che guadagni 70'000 euro.

A latere, asili nido, scuola dell'obbligo e secondarie con tutto gratis (libri di testo inclusi).

Potrei fare anche il caso che pippo e clarabella divorziano (uno dei due diventa single, l'alto coi figli rimane con la tassazione familiare) ma non ho voglia di seguire storie tristi.

Franz
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Re: Serve un fisco a misura di famiglia

Messaggioda trilogy il 29/09/2010, 22:05

Questo è un confronto Italia Francia

MARTEDI' 11 MAGGIO 2010 http://archivio-radiocor.ilsole24ore.co ... confronto/

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 11 mag - La Francia batte nettamente l'Italia nel confronto sulla tassazione delle famiglie. Sulla base delle statistiche Ocse pubblicate nello studio 'Taxing Wages', la famiglia con due figli e due redditi da lavoro dipendente in Italia dispone di un reddito medio di circa 43.600 euro (se il secondo stipendio e' pari al 67% della remunerazioni media) e alla fine potra' contare su un netto di 33.800 euro, con un'aliquota marginale del 39,4%. L'analoga famigliola d'Oltralpe partendo da un reddito lordo medio di 55.100 euro avra' un netto di 43.000 euro, con un'aliquota marginale del 31,7%. La famiglia italiana puo' contare su deduzioni previdenziali e sul reddito per 4.100 euro e includendo sgravi per figli etc paghera' allo Stato centrale tasse per 5.800, cui si aggiungeranno imposte locali per 750 euro. Dedotti i contributi previdenziali (4.141 euro), ma aggiunti i trasferimenti pubblici a favore dei figli (944 euro) la famiglia arriva al reddito netto mensile di 33.800. A quel punto avra' pagato tasse pari al 15% del reddito complessivo, contributi previdenziali per il 9,5%, mentre i datori di lavoro avranno pagato quasi 14mila euro di contributi. Va relativamente meglio per la famiglia in cui il secondo reddito e' piu' basso (33% della remunerazione media): da un complessivo lordo di 35mila euro si arriva a un netto 28.600, con un aliquota marginale per il reddito principale del 40% e del 9,5% per il reddito minore. Varcando le Alpi, la famiglia francese con due figli e due stipendi viene accreditata di un reddito medio lordo di 55.100 euro (il 21% in piu' rispetto all'Italia). Le deduzioni arrivano quasi a 10.300 euro, cui si aggiungono 4.500 euro di sgravi per spese collegate al lavoro. Al Governo centrale vanno tasse sul reddito per poco meno di 6.000 euro, cui vanno aggiunti 7.500 euro di contributi previdenziali, per un totale di 13.500 euro. Il reddito netto che arriva a casa e' di 43mila euro, con un tasso di imposizione del 10,9% e un aliquota marginale per entrambi i genitori del 31,7%. Va detto che in Francia sul datore di lavoro ricadano contributi per questa fascia di redditi per quasi 22mila euro. La tassazione non e' tutto in materia di bilancio e di scelte famigliari, resta il fatto che la Francia ha un tasso di fertilita' superiore al 2 figli (2,02) per ogni donna, il piu' alto d'Europa. In Italia, con 1,41 e' invece tra i Paesi a bassa fecondita'.
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Re: Serve un fisco a misura di famiglia

Messaggioda franz il 30/09/2010, 9:33

trilogy ha scritto:Questo è un confronto Italia Francia

MARTEDI' 11 MAGGIO 2010 http://archivio-radiocor.ilsole24ore.co ... confronto/

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 11 mag - La Francia batte nettamente l'Italia nel confronto sulla tassazione delle famiglie.

Ok, ma questo, unito ai dati sulle donne al lavoro in Francia ed Italia, non è in aperto contrasto con quanto sistenevi ieri, alle 13:59 ?
Il quoziente familiare è in generale un meccanismo fiscale che disincentiva l’ingresso nel mercato del lavoro del secondo membro adulto della famiglia, di norma questa figura è la moglie.

A ma sembra che alla prova dei fatti anche il sistema francese del quoziente (che conosco poco) non se la cavi male.
Vero che tutto sommato quello che conta è combinare buone prestazioni sociali con bassa fiscalità (e l'Italia è lontanissima da entrame le cose) ma la Francia è simile all'italia come pressione fiscale (anzi, un po' piu' alta) ma pesa decisamente meno sulle famiglie. Cosi' cme pesa meno la Germania ed ogni paese che ha una fiscalità sotto la media OECD.

La pressione fiscale 2008
48,9% Danimarca
48,2% Svezia
44,4% Belgio
43,6% Francia
43,3% Italia
43,0% Finlandia
41,9% Austria
38,0% Olanda
37,2% Spagna
36,9% Lussemburgo
36,6% Regno Unito
36,6% Portogallo
36,6% Germania
32,2% Irlanda
30,1% Svizzera
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Re: Serve un fisco a misura di famiglia

Messaggioda trilogy il 30/09/2010, 10:12

franz ha scritto:
trilogy ha scritto:Questo è un confronto Italia Francia

MARTEDI' 11 MAGGIO 2010 http://archivio-radiocor.ilsole24ore.co ... confronto/

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 11 mag - La Francia batte nettamente l'Italia nel confronto sulla tassazione delle famiglie.

Ok, ma questo, unito ai dati sulle donne al lavoro in Francia ed Italia, non è in aperto contrasto con quanto sistenevi ieri, alle 13:59 ?
Il quoziente familiare è in generale un meccanismo fiscale che disincentiva l’ingresso nel mercato del lavoro del secondo membro adulto della famiglia, di norma questa figura è la moglie.


In realtà non è in contrasto, avevo provato a spiegarlo fin dall'inizio forse in modo un po' troppo telegrafico :oops: I francesi hanno cercato di eludere questo effetto sociale ma al prezzo di favorire fiscalmente i redditi più alti.
In pratica Il sistema italiano , si fonda sulla tassazione a base individuale questo a parità di reddito penalizza le famiglie monoreddito e quelle con figli a carico. La tassazione su quoziente familiare redistribuisce il carico fiscale, ma tende a ridurre l’offerta di lavoro femminile, spostando sul coniuge con reddito più basso (in genere la moglie) parte dell’onere fiscale. Per contrastare questo effetto negativo la curva delle aliquote viene rivista attenuando la progressività sul reddito familiare. Per questo il sistema viene criticato perchè favorisce le famiglie con redditi elevati. Questo effetto si vede bene anche nell'esempio che hai fatto sulla Svizzera. Quando lavorano in 2 nella famiglia pagano le stesse imposte di un single con un reddito della metà : Pero' clarabella che ora ha piu' tempo, trova un lavoro, anche lei da 50'000.
Insieme i due guadagnano e dichiarano 100'000 ma pagano 5.777 pari al 5.78% (quasi la stessa aliquota di quando pippo da solo guadagnava la metà).
.
Se clarabella trovasse un lavoro da 30.000 euro invece che da 50.000 e la tassazione fosse sul reddito familiare da 80.000 (50+30) senza correttivi si troverebbe con un aliquota marginale sproporzionata e disincentivante, ma questa correzione ha come effetto collaterale di favorire le famiglie ad alto reddito.
ciao
Trilogy
Ultima modifica di trilogy il 30/09/2010, 10:29, modificato 1 volta in totale.
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