da pierodm il 07/09/2010, 18:38
Rob - Il berlusconismo è una creatura del dipietrismo.Solo con la scomparsa del berlusconismo c'è la scomparsa del dipietrismo e di questo l'Idv non ha interesse
Mi sembra evidente che Rob intendesse dire che il dipietrismo è una creatura del berlusconismo, cosa sulla quale non c'è alcuna difficoltà a concordare - un po' come dire, per rimanere in tema Di Pietro, che Mani pulite è la conseguenza della corruzione
Nella sua qualità di "creatura del berlusconismo", il dipietrismo ha le caratteristiche di una reazione tanto virulenta quanto lo è ciò che l'ha creata e che la giustifica, ossia quello che in altro post ho descritto con la banale immagine del "chi ha seminato vento, raccoglie tempesta".
E' comprensibile che tutto ciò non sia totalmente gradito a chi ha un'idea diversa della politica, dello stile della politica e del linguaggio e di alcuni comportamenti: non totalmente, ma non raramente lo stile di Di Pietro appare a molti assolutamente adeguato ai fatti e ai personaggi che sono oggetto delle sue invettive - così come assolutamente adeguata appare la durissima posizione espressa da Fini, che ha ben poco da invidiare alle esternazioni di Di Pietro, oltre che di Travaglio, Santoro, del Fatto e di altri che sono abitualmente classificati come "demonizzatori" del berlusconismo.
Però, diciamola tutta: a fare di Di Pietro quello che è - nel bene e nel male - è stata anche la sinistra, o meglio il centro-sinistra rappresentato dal PD, con le sue incertezze, le sue timidezze, le sue contraddizioni e le sue strambe tesi su ciò che dev'essere l'opposizione e il come e il dove nella ricerca del "dialogo" con chi ha dimostrato apertamente e ripetutamente di non "voler fare prigionieri", e di voler forzare in ogni modo le istituzioni.
Di fronte a queste timidezze contraddittorie del PD la ruvidità di Di Pietro, per quanto criticabile, ha assunto in molte occasioni le sembianze dell'unica opposizione realmente essitente, soprattutto a livello comunicativo.
In definitiva, le critiche a Di Pietro appaiono davvero come una diatriba a tempo perso, un'esercizio polemico di levatura assai modesta, che ha l'unico risultato - se non unico scopo - di fare astratte dichiarazioni di principio, da parte di chi non riesce a trovare una propria misura e un proprio stile altrettanto chiaro ed efficace, benché poco "politicamente corretto".
Il PD, insomma, deve decidersi a prendere atto che per cancellare il degrado politico, deve sconfiggere l'origine di tale degrado, o almeno l'origine politica e partitica di tale degrado, ossia Berlusconi, e che è velleitario prendersela con quelle che sono delle reazioni stilisticamente poco gradite - a parte il fatto che, terra terra, lo stile di Di Pietro non sarà conforme al politicamente corretto, ma corrisponde al modo in cui una gran parte dell'elettorato di centro-sinistra vede e parla del berlusconismo (anche qui nel forum), il che fa parte di quel problema di cui si parla spesso del rispetto delle opinioni della "gente" e del contatto con il "popolo" che sembra essere diventato così difficile per il PD.