Loredana Poncini ha scritto:FARE GRUPPO, scrivi. Già lo siamo, un gruppo di persone che dialogano di politica, ma il nostro impegno si ferma qui.
Ognuno di noi ha la responsabilità dei post che scrive, e basta.
Da questo hp anche Prodi è passato a un link, insieme a diversi altri blog dei big del PD.
Offriamo il nostro tempo, i nostri pensieri ed il nostro collegamento in internet, a questo "gruppo", ma di più non riusciamo a fare e forse, tramite il web, qualcosa di più non è possibile farla.
Forse è nella natura della Rete che il singolo resti singolo, un puntino nell'oceano dei naviganti, che manda dalla sua isola messaggi e messaggini nella bottiglia, senza sapere se e quando, in quest'oceano, qualcuno la stapperà !
Visto che ho cominciato ad intervenire sul "metodo" intervengo anche su quello che, a mio parere, si può chiedere al "mezzo".
Prima di tutto, non omologherei tutta la rete: blog e forum, per esempio, sono strumenti diversissimi e con finalità ben diverse. Un blog ha un "padrone" che lo gestisce e in genere lancia le idee: gli altri possono intervenire e "fare gruppo" intorno ad un leader, che è colui che tiene il blog e gli da il nome. Se la cosa ha successo, il blog coi suoi derivati può diventare un movimento ed avere un certo seguito anche nel mondo reale, come è capitato con Grillo ed i grillini.
Un forum invece è come una piazza o un bar: un luogo ove le persone si incontrano per discutere in piena libertà (evitando di fare a botte, ché poi deve intervenire la vigilanza).
Ci sono forum "dedicati", dove si discute di ricette di cucina o di motociclette ( e poi magari si scivola anche a parlar d'altro, dai libri letti alla politica); ci sono forum interni alle più varie organizzazioni, ed allora è ovvio che gli argomenti sono quelli dell'organizzazione, e gli interventi sono regolati (e a volte selezionati) sulla base delle opinioni e delle finalità dell'organizzazione stessa: questo accade spesso anche nei forum delle organizzazioni dei partiti, che solo molto raramente sono veramente aperti a tutti.
Poi ci sono un numero (molto limitato purtroppo) di forum politici "indipendenti", dove cioè esiste una opinione tendenzialmente dominante, ma la partecipazione è assolutamente libera e non censurata apriori. Tra questi forum il nostro si chiama Perlulivo perché questo è il suo nome storico, e si mantiene vivo e attivo da molti anni, soprattutto grazie all'impegno ed al lavoro di Franz.
Compito di questo forum (e di altri con tendenze più o meno differenziate) è fondamentalmente quello di offrire uno spazio dove è possibile, per dirla alla Gab "spaccare il capello in quattro".
Non credo sia compito di un forum aperto organizzare gruppi politici o fare espressamente opera di proselitismo e propaganda, altrimenti si finirebbe col dover fare una "selezione" degli iscritti, sulla base delle finalità del "gruppo", col risultato di trasformarci in un'altra cosa. Ciò non toglie che da un forum aperto possano nascere varie coagulazioni in gruppi attivi, che magari poi possono aprire una loro particolare "piazzetta" organizzativa, indipendente dal forum generale.
Quanto ai politici, non è vero che non ci leggono: almeno alcuni ci seguono con sufficiente regolarità, anche se non leggono tutto in modo sistematico. Sandra Zampa per esempio lo fa, e non è la sola.
Chiedere ai politici di intervenire si può, ma non è banale. Un politico svolge il suo "lavoro" in Parlamento, e certo non può intervenire regolarmente. Può farlo di tento in tanto, su argomenti specifici, ed è ovvio che spesso se lo fa è perché vuole presentare e discutere una proposta che gli sta a cuore.
Per il resto, credo che seguire i forum sia un modo, per i politici, di conoscere le opinioni delle persone, tanto più vere e spontanee - rispetto ad un sondaggio, per esempio - in quanto non si tratta di risposte a domande preconfezionate, ma di discussioni libere.
Ognuno di noi è effettivamente un singolo, un puntino nell'oceano dei naviganti, ma anche gli elettori sono singoli puntini, e le nostre opinioni puntiformi costituiscono nel loro insieme le opinioni dell'elettorato.
Infine, un' ultima considerazione: questo nostro periodo storico è un periodo di trasformazioni rapidissime e importantissime, su un pianeta Terra che appare sempre più piccolo e fragile. L'Italia sta attraversando questo periodo nel modo peggiore possibile, con una democrazia sempre sul punto di essere soppiantata da qualcosa d'altro e di peggiore.
In queste condizioni, la base della difesa della democrazia sta anche nella libertà di informazione e di espressione. I forum fanno parte dei luoghi dove avvengono scambi di idee e di informazioni, ed è veramente importante che questi spazi (ed altri, ovviamente) restino aperti e liberi.
In questi ultimi anni, molti dei forum "indipendenti" italiani che raccoglievano migliaia (e anche decine di migliaia) di partecipanti, sono stati chiusi con le motivazioni più varie. Ovviamente la rete ha una sua autonomia, e ad ogni chiusura è seguita la nascita di un forum equivalente in un nuovo sito. Ma ogni rinascita ha comportato delle perdite significative di partecipanti.
Perciò penso sia molto importante che questo e gli altri forum continuino a restare aperti ed a funzionare: è una piazza, una piazza nella quale gli "assembramenti" di più di tre persone che discutono, ancora non sono vietati.
annalu