da pierodm il 21/07/2010, 12:25
Vendola ha il difetto, secondo me, di essere un po' troppo filosofo e troppo "poeta", specialmente in un contesto come quello attuale.
Ma lasciamo stare Vendola in se stesso, che è il migliore di un'area che in questi anni ha collezionato sconfitte una dietro l'altra - area che, tra l'altro, ha dentro questo PD dei nemici che hanno passato una vita a "non essere di sinistra", qualunque sinistra, e continuano la loro coraggiosa battaglia anche adesso che la sinistra (quella lì che hanno conosciuto) praticamente non esiste più.
Prendiamo la questione da un altro lato.
Marino sarebbe invece all'altezza secondo me. è un medico affermato che si è fatto un nome all'estero, è stato presidente della commissione per gli errori sanitari, si è fatto conoscere con le ultime primarie, è ancora giovane
.
Vero, tutto vero, anche se nelle occasioni che ha avuto non si è dimostrato un grande oratore e nemmeno un buon polemista: ma non è questo il punto.
Quelle che sono elencate come qualità di Marino non arrivano proprio ad essere dei difetti, ma poco ci manca, per tutta quella parte di elettorato che si cerca di conquistare: quelli che le apprezzano sono già elettori del PD, e in una percentuale piuttosto ridotta, secondo le ultime primarie.
A me sembra che non si sia capito bene non solo che cosa sia il PD - io almeno non l'ho capito, ma vedo che la cosa riguardi anche altri - ma soprattutto che cosa sia diventato questo elettorato.
Qui si continua a parlare di onestà, di competenza, di cultura, etc, come se fossero davvero elementi di grande importanza, tali cioè che gli elettori - nella loro generalità - nel vedersi presentare un candidato così ben dotato rimarrebbero colpiti, dandosi di gomito e mormorando frasi di compiacimento.
Fare un ritratto del candidato ideale, a questo punto, diventa un divertente esercizio di stile, che per altro è stato già fatto da diversi opinionisti: personaggio telegenico, grande affabulatore, uno che buca il video, etc etc.
Io non credo che sia così, o meglio, le qualità di comunicatore non sono solo quelle da imbonitore o da trombone di bell'aspetto. Ci sono e ci sono stati ottimi comunicatori che parlano come persone normali e hanno la faccia da persone normali: il problema è "che cosa" dicono.
L'Italia è piena di problemi - quella vera, non quella del TG1 - e serve che alla gente si prospetti una soluzione: probabilmente, come già avvenuto in passato, anche gente che vede la sinistra come il fumo negli occhi capirebbe che certe prospettive sarebbero convenienti.
Se si crea questo movimento di idee, poi il leader, il candidato si trova: o almeno si sa cosa cercare, ossia non più il personaggio che piace a chi già vota PD per le sue qualità culturali, o un cicciobello che si presume debba piacere a chi vota Bondi e Berlusconi.