Perchè non fare a meno di vendola??

[ambientalistaPD]

ciao a tutti è ormai da un bel po che non scrivo sul forum anche se di leggerlo non ho praticamente mai smesso. di questi giorni si è molto parlato di una possibile partecipazione a primarie del pd da parte di vendola. sarebbe una cosa auspicabile? secondo me sarebbe causa di un'altra, anzi dell'ennesima sconfitta elettorale del PD e del centrosinistra. Vendola non è a mio modo di vedere la persona adatta per quel ruolo. Il PD è un partito con migliaia di uomini e donne validi spero non faccia l'errore di scegliere il primo vendola di turno. perchè di nomi papabili se ne potrebbero fare e anche tanti.

[ranvit]

E' auspicabile che siano le primarie a decidere...i pareri personali contano poco.

Per come è messo oggi il PD...

[ambientalistaPD]

sulle primarie non c'è alcun dubbio che è lo strumento migliore per un partito veramente democratico per scegliere i candidati. ma mi chiedo se sono primarie del pd per quale motivo fare partecipare un leader di un altro partito? se non sbaglio non potè partecipare di pietro ne grillo, c'è qualche differenza con vendola? che poi è una questione di opportunità quella di non avere vendola! il discorso che faccio io è molto semplice. il PD ha un bisogno esagerato di vincere le elezioni così da confermarsi forza politica forte e radicata e così da dimostrare che un partito riformista può migliorare l'italia eliminando tutte quelle storture ch attenagliano il paese. ci possiamo permettere altri 5 o 10 anni in mano all'appendice del PPE di fini e casini e ruttelli?

[pianogrande]

Non fare il burocrate ambientalista.
Se la maggioranza degli elettori del PD votasse Vendola non rimarrebbe che prenderne atto.
Anzi, se vogliamo portare alle estreme conseguenze quello che dico, se qualche satrapo irrancidito prendesse una significativa batosta non gli resterebbe che andare a scopare il mare che ce n'è tanto bisogno.

[ambientalistaPD]

ma perchè quale è la differenza fra un vendola e un di pietro e un grillo o un pannella. sono tutti e tre esponenti politici di un altro partito. se si è fatta la scelta di non accettare quelli là perchè fare tutto l'opposto adesso?
e poi parliamoci chiaro pensi che vendola abbia qualche chance di vittoria? già hai dimenticato cosa è successo nelle elezioni vinte di pochissimo da prodi. come spiegare la perdità di elettori e dunque di voti se non col fatto che si sia scelto di fare coalizione con forze irresponsabili come rifondazione, verdi e comunisti italiani i cui esponenti, i vari giordano bertinotti e company stanno nel movimento di vendola.se allora il solo fare andare in tv un paio di volte luxuria a parlare di pax e adozione ai gay e parlare di tasse ai ricchi con la famosa tassa di successione ha fatto perdere a prodi tutto il vantaggio accumulato in anni e anni di vergognoso governo berlusconi ora la differenza quale sarebbe nel candidare vendola e tutta la sua barracca di ex rifondazione. in campania calabria e sicilia non prenderebbe un solo voto!!!

[ranvit]

Mi riferivo a primarie di coalizione, non del Pd!

[ambientalistaPD]

comunque io la possibilità di andare da soli l'apprezzerei... e perchè non pensare di lasciare a casa l'estrema sinistra di vendola e stare solo con di pietro e se ci sta casini?

[pierodm]

Il discorso di Ambientalista mi sembrerebbe pure convincente se:

- uno, il PD fosse un partito unito, consolidato da un'idea comune, da valori e da linee comuni, tali cioè da far essere chiaro il senso di stare "dentro" o "fuori" dal partito stesso, che invece si è formato ammassando insieme esperienze e personaggi alcuni dei quali veramente improbabili e inconciliabili tra loro.

- due, nel PD ci fossero candidati che avessero la prospettiva d'infiammare l'elettorato, o almeno di promettere (non a chiacchiere ma con programmi) una politica realmente nuova, ovvero quel partito degli onesti-cattivi di cui si parla in altra sede del forum.

Stando invece le cose come stanno Vendola non mi sembra per niente da scartare come candidato: poi si vedrà se sarà accettato dalla gente del PD.

Quanto alla solita, grande paura dell'essere "troppo a sinistra", penso che sarebbe ora di piantarla.
Intanto perché non c'è niente in Italia che sia a sinistra.
Poi perché è una paura che produce solo una conseguenza: un'orrenda e grottesca ammucchiata al "centro" (che spesso da noi significa più che altro una destra moderata e mascherata).
Un conto è dire che certa sinistra è rimasta vecchia nel linguaggio e nelle facce, altro conto è dire che non ci sia nessun altra sinistra possibile: orgogliosa di esserlo, impaziente di applicare i propri programmi e di farli conoscere, di offrire soluzioni al profluvio di vergogne che avvelenano la nostra società.

[ambientalistaPD]

stiamo parlando del fatto che il PD non abbia personalità in grado di convincere l'elettorato? e lo dovrebbe convincere vendola l'elettorato? se solo il pd aprisse alla società civile quella fuori dai partiti a decine sarebbero i papabili....
il centrosinistra perderà fin quando non si metterà in testa che non si vincono le elezioni solo con le parole e con le ideologie, ci vogliono i fatti e un po di coraggio. questa continua paura di perdere ci spinge a cercare alleanze improponibili. stiamo parlando di vincere in italia, un paese che per 60 anni è stato governato da governi di centro o comunque molto moderati. l'italia è un paese in cui la parola che più la caratterizza è immobilismo, è preda di lobby e caste e in cui la chiesa ha ancora un ruolo forte e in cui la diversità viene vista male, e per di più i media amplificano il tutto. e qui si vedrebbe come accettabile e vincente una candidatura come quella di vendola? ma siamo pazzi? anzi siamo incorregibili!!!! si vedrebbe bene la candidatura di un comunista idealista, gay (non che abbia qualche cosa contro i gay) e con alle spalle quel po di gente che durante il governo prodi non ha evitato di fare casino su qualunque cosa nemmeno per un secondo... se passasse sarebbe persa in partenza.
l'italia è un paese che nei prossimi anni dovrà fare i conti con un ridimensionamento del debito publico che è ormai arrivato al 120 % e questo dovrà produrre politiche di austerità che non sono proprie dell'estrema sinistra. ci vorrebbe più che altro un politico con una grande preparazione su questi argomenti e il taglio della spesa pubblica e rifondazione comunista non possono andare a braccetto... e poi io tutte queste differenze fra vendola e ferrero (che secondo me assomiglia proprio al modello del talebano con falce e martello ) non ce le vedo proprio. per non parlare poi degli impegni interbnazionali a cui l'italia deve sottostare. il nostro paese dovrà continuare il suo impegno nella nato su più fronti (balcani e afghanistan) e oltre che libano e facendo parte di programmi militari internazionali si dovranno impegnare un bel po di soldi( penso al nuovo aereo F35 per esercito aeronautica e marina che ci costa sui 15 milardi) oltre all'eurofighter per non parlare di tutti gli altri programmi che la difesa ha in essere per svariati altri equipaggiamenti e per miliardi di euro con fiat e finmeccanica.

[lucameni]

In realtà l'elettorato potenziale di Vendola non è assimilabile tout court all'estrema sinistra. Quella è più che altro appannaggio di Ferrero, Diliberto e C., che non a caso hanno polemizzato ferocemente con Vendola (ricordiamo la scissione).
Non lo dico a caso. Conosco anche militari di carriera persi per Vendola; il che fa pensare.
Detto questo non c'è dubbio che il governatore della Puglia si porta appresso una cultura non da tutti gradita (vedi qualche scivolone come quello su Giuliani) ed una parte di elettorato rifondarolo che non ha capito bene cosa vuol dire SInistra e Libertà (il suo partito) o che comunque glissa su certi argomenti capitali.
Sono contraddizioni di una sinistra radicale che deve ancora fare i conti con la parola Libertà, tremebonda per le sorti della nostra democrazia ma quanto mai goduriosa nell'osannare i Chavez e i Castro della situazione.
Vendola sono convinto che saprebbe intercettare i loro voti governando con coerenza di democratico; ma sicuramente l'eletto viene giudicato, in questo caso forse a torto, anche dai suoi elettori (parte dei suoi elettori, per meglio dire) e per Vendola e una coalizione che lo volesse sostenere certo non sarebbe un vantaggio.
Questo, insieme alla mia repulsione per i leader carismatici salvatori della patria, il mio dubbio maggiore su Vendola, al quale riconosco il coraggio di aver parlato spesso un linguaggio nuovo per un cosidetto radicale di sinistra.
Uno svantaggio attribuibile più ad alcuni suoi fans che a Vendola in quanto tale.