La Comunità per L'Ulivo, per tutto L'Ulivo dal 1995
FAIL (the browser should render some flash content, not this).

Orari Fiat

Forum per le discussioni sulle tematiche economiche e produttive italiane, sul mondo del lavoro sulle problematiche tributarie, fiscali, previdenziali, sulle leggi finanziarie dello Stato.

Re: Orari Fiat

Messaggioda franz il 10/07/2010, 14:58

chango ha scritto:il fatto che i prezzi siano espressi in Euro (In Italia, in Polonia sono ancora in zloty ad essere precisi) non implica che una macchina o un 1kg di limoni abbiano lo stesso prezzo in Italia e in Polonia. difficile quindi riferirsi a prezzi europei ( se poi non si codivide neppure la stessa moneta, è ancora più difficile).

Chiaro. spostare i limoni dalla sicilia alla polonia ha un certo costo ed anche spostare le Panda dalla Polonia a Roma lo ha. Quindi è chiaro che pur partendo da un prezzo chiaro ed unico di listino ogni concessionario farà degli sconti a seconda della situazione. La fiat Panda veduta in Polonia costa meno che vendita a Madrid.
chango ha scritto:per quanto riguarda la formazione professionale, nessuno nega l'importanza del sistema scolastico, però una volta usciti da tale sistema non è che la formazione professionale si easurisce. esiste anche quell'ambito noto come formazione continua che riguarda l'aggiornamento professionale. ambito in cui i lavoratori ma soprattutto le imprese hanno le maggiori responsabilità.
perchè un lavoraotre dipendente a bassa qualifica dovrebbe fare un serio corso di formazione/aggiornamento professionale, se poi queste maggiori/aggiornate conoscenze non producono migliormanti (reddito, mansioni, ecc.) nella condizione professionale del lavoratore?

Non so risponderti, visto che normalmente gli operai qualificati (che hanno fatto corsi di aggiornamento) guadagnano di piu' di quello dequalificati e che oggi in una moderna fabblica non c'è alcun posto per questi ultimi.

chango ha scritto:non mi è chiaro perchè a decidere devono essere tutti i lavoratori quando i sacrifici sono chiesti solo ad una parte.
è troppo facile, per chi non è interessato dai sacrifici, fare il brillante con il culo degli altri.

battute a parte, che lasciano il tempo che trovano (i pochi secondi di un sorriso) è tutto in sistema che rischia. Non solo gli operai ma anche gli impiegati e tutto l'indotto. Io avrei fatto votare anche l'indotto. Azi tutto il comprensorio (famiglie comprese).

chango ha scritto:per quanto riguarda il vincolo di bilancio, il problema è che in Italia si è preteso e si pretende ancora di comprimere ulterioremtne il vincolo di bilancio dei redditi medio bassi. questo vuol dire essere pagati con stipendi polacchi e pagare i beni a prezzi italiani.
se fissiamo l'asticella troppo in basso (compressione del vincolo di bilancio) non c'è poi da stupirsi che la crescita economica sia troppo bassa.

Chango, qui se c'è qualcuno che comprime il reddito degli italiani è lo Stato, che si porta via tra tasse e contributi il 52% del reddito lordo.
chango ha scritto:gli operai di Pomigliano potrebbero anche produrre computer, telefonini, Panda, Alfa o anche Ferrari.
la questione è che investimenti si vogliono fare su quello stabilimento.
sia in termni di capitale fisico sia in termini di capitale umano:perchè un operaio di Pomigliano se adeguatamente formato e con gli strumenti adeguanti non dovrebbe essere in grado di lavorare a produzioni di qualità maggiore?

Ovviamente la fiat non fa (per ora) telefonini e computer ma ha solo chiesto a pomigliano se erano d'accordo a produrre macchine di un certo tipo, a certe condizioni. La stessa domanda puo' essere posta a pomigliano come in tante altre parti d'europa. Per ora (ho sentito ieri e cerco conferma) FIAT riconferma la scelta di Pomigliano. Si spera c he tutti i lavoratori apprezzino, non solo il 62%.

Franz
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
Avatar utente
franz
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 22077
Iscritto il: 17/05/2008, 14:58

Pomigliano farà la Panda

Messaggioda franz il 10/07/2010, 16:08

Pomigliano farà la Panda, ecco come sarà la nuova utililitaria
di Giorgio Pogliotti

La nuova Panda (qui tutte le novità su come sarà fatta) verrà prodotta nello stabilimento di Pomigliano D'Arco. L'ad del Lingotto, Sergio Marchionne, ha confermato l'attuazione dell'accordo del 15 giugno con una decisione che sblocca l'investimento da 700 milioni, nell'incontro che si è svolto ieri a Torino con i leader dei sindacati firmatari dell'intesa (Cisl, Fim, Uil, Uilm, Fismic e Ugl). Non è stata convocata la Fiom che non aveva firmato, così come la Cgil che per voce del segretario Guglielmo Epifani considera l'esclusione un «fatto senza precedenti».

L'incontro era molto atteso dopo che al referendum tra i lavoratori dello stabilimento di Pomigliano si era affermato il sì, ma con una percentuale (67%) ben inferiore alle attese, tanto da mettere a rischio il trasferimento della produzione della panda dalla Polonia all'Italia. Ma guardando a quella maggioranza dei lavoratori che ha dato il proprio assenso la Fiat ha deciso di «dare continuità produttiva allo stabilimento campano e a tutto il sistema della componentistica locale», che riguarda all'incirca 15mila persone. Un comunicato della Fiat spiega che l'azienda e i sindacati firmatari dell'accordo «si impegneranno per la sua applicazione con modalità che possano assicurare tutte le condizioni di governabilità dello stabilimento». L'attuazione dell'intesa su Pomigliano ha anche una valenza più generale, essendo considerata dal Lingotto «la condizione necessaria per la continuità dell'impegno della Fiat nel progetto Fabbrica Italia» che prevede il raddoppio della produzione di auto in Italia entro il 2014.

Con una lettera inviata a tutti i dipendenti
(si veda l'articolo a fianco), Marchionne ha sottolineato la scelta «eccezionale» della Fiat di «compiere questo sforzo in Italia, rinunciando ai vantaggi sicuri che altri Paesi potrebbero offrire». Un concetto ribadito dal presidente della Fiat, John Elkann: «La decisione di procedere con gli investimenti programmati è un importante segnale di fiducia – ha detto –. Significa che crediamo nell'Italia e intendiamo fare fino in fondo la nostra parte. Molte cose stanno cambiando intorno a noi, e oggi può essere l'inizio di una fase completamente diversa». Per Elkann il successo «dipenderà da quanto ciascuno saprà essere protagonista di questo cambiamento».

Il governo, tramite il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi
, saluta con «grande soddisfazione» la decisione non solo per «i grandi volumi di lavoro» generati, ma anche perché «è per la prima volta il frutto non di interventi pubblici ma dell'autonoma capacità delle parti sociali di creare condizioni tali da rendere conveniente l'investimento». Il numero uno della Cisl sottolinea che «nonostante tutti i profeti di sventura e le chiusure ideologiche e politiche di una minoranza rissosa» la Fiat «non si è tirata indietro confermando gli impegni per Pomigliano». Raffaele Bonanni considera l'intesa una «svolta storica», una «iniezione di fiducia» auspicando che «altre imprese seguano l'esempio della Fiat di riportare le produzioni in Italia».

Forti critiche da Guglielmo Epifani, che nonostante il no della Fiom aveva annunciato il sostegno della Cgil al referendum e all'investimento su Pomigliano: «Ognuno può incontrare chi vuole – spiega il leader della Cgil – ma è sbagliato scegliersi gli interlocutori al semplice scopo di farsi dare ragione. Questo apre un problema formale nei rapporti fra Cgil e Fiat». Epifani fa sapere che la Cgil «non delegherà ad altri il ruolo della rappresentanza dei lavoratori» e «non accetterà mai che siano gli interlocutori a scegliere con chi confrontarsi», aggiungendo: «parteciperemo ad ogni sforzo per consolidare la produzione e tutelare l'occupazione ma senza mai rinunciare alla difesa dei diritti dei lavoratori».

Per Luigi Angeletti «se la Cgil vuole essere della partita è la benvenuta purché non crei ostacoli alla piena attuazione dell'accordo». Il segretario della Uil ricorda la peculiarità della vicenda di Pomigliano: «Negli altri paesi i sindacati fanno i salti mortali per difendere quello che hanno – sostiene -, rinunciano a scioperare, si sono ridotti i salari per evitare le delocalizzazioni. In questo caso si sposta in Italia una produzione dalla Polonia, ecco perché l'investimento su Pomigliano va difeso a qualunque costo».

www.ilsole24ore.com
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
Avatar utente
franz
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 22077
Iscritto il: 17/05/2008, 14:58

Re: Orari Fiat

Messaggioda chango il 10/07/2010, 18:34

franz ha scritto:
Non so risponderti, visto che normalmente gli operai qualificati (che hanno fatto corsi di aggiornamento) guadagnano di piu' di quello dequalificati e che oggi in una moderna fabblica non c'è alcun posto per questi ultimi.


normalmente in Svizzera o Germania.
normalmente in Italia il valore della formazione è scarsamente preso in considerazione quando si tratta di retribuire un lavoratore.
altrimenti non si spiegherebbe la pretesa di molte imprese di pagare per un lavoro qualificato un laureato 800-1000 euro.

franz ha scritto:Chango, qui se c'è qualcuno che comprime il reddito degli italiani è lo Stato, che si porta via tra tasse e contributi il 52% del reddito lordo.


il reddito degli italiani che pagano le tasse, più che degli italiani in generale.
a comprime il reddito degli taliani contribuiscono anche i prezzi o una male intesa, ma pur sempre pretesa, moderazione salariale.
basta pensare a quell'assurdità di accordo sulla contrattazione decentrata in base al quale alcuni sindacati hanno accettato
adeguamenti salariali al netto dell'inflazione generata dall' aumento del petrolio, senza impegni precisi nella stessa direzione per quanto riguarda la fissazione dei prezzi da parte delle imprese e dei commercianti.


franz ha scritto:Ovviamente la fiat non fa (per ora) telefonini e computer ma ha solo chiesto a pomigliano se erano d'accordo a produrre macchine di un certo tipo, a certe condizioni. La stessa domanda puo' essere posta a pomigliano come in tante altre parti d'europa. Per ora (ho sentito ieri e cerco conferma) FIAT riconferma la scelta di Pomigliano. Si spera c he tutti i lavoratori apprezzino, non solo il 62%.

Franz


il problema rimangono le condizioni poste: assurde e di breve respiro.
chango
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 656
Iscritto il: 30/12/2008, 13:06

Re: Orari Fiat

Messaggioda franz il 10/07/2010, 18:52

chango ha scritto:normalmente in Svizzera o Germania.
normalmente in Italia il valore della formazione è scarsamente preso in considerazione quando si tratta di retribuire un lavoratore.
altrimenti non si spiegherebbe la pretesa di molte imprese di pagare per un lavoro qualificato un laureato 800-1000 euro.

Vero, ma bisognerebbe anche pesare il valore di un laureato in Italia (nessuna università nelle prime 100 mondiali) rispetto alle altre realtà.
chango ha scritto:il reddito degli italiani che pagano le tasse, più che degli italiani in generale.
a comprime il reddito degli taliani contribuiscono anche i prezzi o una male intesa, ma pur sempre pretesa, moderazione salariale.

Ovvio. Tasse alte significano salari bassi (per il prelievo) e prezzi alti (IVA + imposte varie).
Alla fine tutte le imposte finscono nei prezzi.
chango ha scritto:il problema rimangono le condizioni poste: assurde e di breve respiro.

Non sono un problema per la maggioranza (pur non bulgara) dei lavoratori di Pomigliano.

Franz
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
Avatar utente
franz
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 22077
Iscritto il: 17/05/2008, 14:58

Re: Orari Fiat

Messaggioda chango il 11/07/2010, 17:38

franz ha scritto:Vero, ma bisognerebbe anche pesare il valore di un laureato in Italia (nessuna università nelle prime 100 mondiali) rispetto alle altre realtà.


ma che vuol dire?
nessuno pretende che un laureato italiano sia pagato quanto un laureato tedesco, ma che sia pagato più di un metalmeccanico italiano, mi pare il minino.
oppure la formazione non ha nessun valore?

non avremo università tra le prime 100 al mondo ( anche se queste classifiche vanno prese in considerazione relativamente) ma di laureati italiani che hanno trovato lavoro all'estero nel campo da loro scelto e retribuiti adeguatamente ne conosco alcuni.


franz ha scritto:Non sono un problema per la maggioranza (pur non bulgara) dei lavoratori di Pomigliano.
Franz


molti dei quali (impiegati) non subiscono direttamente le condizioni imposte dall'accordo.
così è facile dire Sì.
chango
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 656
Iscritto il: 30/12/2008, 13:06

Re: Orari Fiat

Messaggioda franz il 11/07/2010, 18:26

chango ha scritto:
franz ha scritto:Vero, ma bisognerebbe anche pesare il valore di un laureato in Italia (nessuna università nelle prime 100 mondiali) rispetto alle altre realtà.


ma che vuol dire?
nessuno pretende che un laureato italiano sia pagato quanto un laureato tedesco, ma che sia pagato più di un metalmeccanico italiano, mi pare il minino.
oppure la formazione non ha nessun valore?

Certo che ha valore ma a quanto pare un operaio o un tecnico specializzato, in grado di operare su una certa apparecchiatura di ultima generazione, puo' essere pagato meglio di un generico laureato in giurisprudenza, in scienze politiche o in scienze della comunicazione. Io per esempio ricordo che circa 30 anni fa all'inizio della mia carriera lavorativa pur non essendo laureato prendevo il doppio di un neolaureato (anche di un neo ingegnere)ed ero uno dei 60 italiani a saper usare e far funzionare un certo tipo di mega computer, che allora costavano miliardi.
Franz
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
Avatar utente
franz
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 22077
Iscritto il: 17/05/2008, 14:58

Re: Orari Fiat

Messaggioda Robyn il 22/07/2010, 19:08

L'amministratore delegato Fiat trasferisce le produzioni ad est.Si sapeva era tutto calcolato.Lo scontro con la Cgil era solo finalizzato ad evere un pretesto per delocalizzare per cui l'accordo di Pomigliano compreso i licenziamenti non sono validi.La miglior cosa è lasciare stare l'ad Fiat non parlarne più.Invece la cosa è un'altra ed è che dobbiamo prendere in mano tutto noi.Un'imprenditore serio non fà mai di questi giochi,investe e basta e soprattutto pensa a modernizzare la sua azienda e a valorizzare il capitale umano.Si può prendere in mano Fiat cambiare scelte aziendali che sono errate,inovvare e automizzare,valorizzare il capitale umano,fare utilitarie compatibili con l'ambiente che hanno un basso consumo e che soprattutto abbiano un'altro design più bello e che conquistino i mercati internazionali.In breve e in qualsiasi caso ricostruire di sana pianta l'industria dell'auto in Italia.Quella di Pomigliano è stata la violazione delle leggi di uno stato sovrano e della sua costituzione.La storica industria di mirafiori non chiuderà così come non chiuderà Termini Imerese Ciao Robyn
Locke la democrazia è fatta di molte persone
Avatar utente
Robyn
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 11317
Iscritto il: 13/10/2008, 9:52

Re: Orari Fiat

Messaggioda Robyn il 23/07/2010, 21:03

Per poter reggere la competitività internazionale la Fiat ha bisogno della partecipazione dello stato agli investimenti.Infatti l'industria dell'auto a differenza di altre industrie necessita di ampi e numerosi investimenti.Allora la Fiat per reggere la competitività ha fatto alleanze con Crysler ma evidentemente questo non basta,per cui cerca di pareggiare i conti facendo lavorare di più.Gli incentivi non vanno più dati,perche con gli incentivi non rimane niente.Bisogna partecipare con detrazioni fiscali solo a patto che la Fiat investa e innovi l'infrastruttura aziendale.Con gli investimenti le cose rimangono ,con gli incentivi non rimane niente quando sono finiti e non c'è la proroga l'anno successivo.Bisogna soprattutto valorizzare il capitale umano.In Fiat le ruote si montano ancora a mano,quando invece dovrebbe essere il robot a farlo e figuruiamoci in che condizioni è un operaio a fine giornata alla catena di montaggio,non parliamo poi di altre operazioni.Questo avviene perche il lavoro in Italia è inteso come fatica e più ore di lavoro e non come manualità intelligente,come specializzazione.Fiat lasci stare i lavoratori e il ccnl e soprattutto non faccia a meno della Cgil Ciao Robyn
Locke la democrazia è fatta di molte persone
Avatar utente
Robyn
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 11317
Iscritto il: 13/10/2008, 9:52

Re: Orari Fiat

Messaggioda chango il 24/07/2010, 9:22

franz ha scritto:
chango ha scritto:
franz ha scritto:Vero, ma bisognerebbe anche pesare il valore di un laureato in Italia (nessuna università nelle prime 100 mondiali) rispetto alle altre realtà.


ma che vuol dire?
nessuno pretende che un laureato italiano sia pagato quanto un laureato tedesco, ma che sia pagato più di un metalmeccanico italiano, mi pare il minino.
oppure la formazione non ha nessun valore?

Certo che ha valore ma a quanto pare un operaio o un tecnico specializzato, in grado di operare su una certa apparecchiatura di ultima generazione, puo' essere pagato meglio di un generico laureato in giurisprudenza, in scienze politiche o in scienze della comunicazione. Io per esempio ricordo che circa 30 anni fa all'inizio della mia carriera lavorativa pur non essendo laureato prendevo il doppio di un neolaureato (anche di un neo ingegnere)ed ero uno dei 60 italiani a saper usare e far funzionare un certo tipo di mega computer, che allora costavano miliardi.
Franz


il possesso di una conoscenza specialistica, soprattutto se in possesso a pochi, permette di ottenere delle migliori retribuzioni.
il confornto però non lo si fa su consocenze in possesso a 60 persone in Italia, ma su una consocenza standard.
molti diplomati e laureati (anche in materie più spendibili di scienze della comunicazione) fanno fatica ad arrivare a stipendi superiori ai 1000 euro netti al mese.
e questo per il semplice motivo che in Italia si è deciso che la concorrenza dsi deve fare semplicemente contendendo il costo del lavoro.

comunque, a riporva dell'inutilità e pericolosità dell' accordo di Pomigliano è arrivata la decisione della Fiat di delocalizzare in Serbia. a discapito di Mirafiori, questa volta.
anche in questo caso i lavoratori dovranno prendere atto che "la ricreazione è finita" e rinuciare a pretese assurde come guadagnare più di 500 euro al mese per 40 ore di lavoro settimanali.
chango
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 656
Iscritto il: 30/12/2008, 13:06

Re: Orari Fiat

Messaggioda pianogrande il 24/07/2010, 16:41

Questo è il destino di un paese che compete solo sul costo del lavoro.
Il lavoro va dove costa meno.
Se lo stesso lavoro lo sanno fare in Serbia a 500 Euro al mese, chi glie lo fa fare ad un imprenditore di restare in Italia.
Un paese può competere, oltre che sul costo del lavoro, sulla innovazione (termine che comprende tante cose tra cui la povera ricerca che "costa" o viene usata per mantenere una casta di baroni e cortigiani e loro familiari).
Per fare innovazione ci vogliono una classe politica ed imprenditoriale che noi non abbiamo o non abbiamo più dagli anni sessanta.
Queste due parti sociali si sono tenute in piedi a vicenda nei loro errori e nei loro abusi.
Adesso ci ritroviamo con un know how che non fa concorrenza a nessuno ed eccoci esposti ai quattro venti della globalizzazione.
L'unico protezionismo possibile sta (o stava) in ricerca e tecnologia e loro finalizzazione.
Per risalire questa china ci vorrebbero la classe politica ed imprenditoriale che non abbiamo e decenni di tempo.
Per il momento siamo sulla piazza ad aspettare il caporale di turno.
Solo Berlusconi e la sua claque hanno ancora la faccia di bronzo di sostenere che stiamo meglio degli altri paesi europei :oops: .
Fotti il sistema. Studia.
pianogrande
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 10611
Iscritto il: 23/05/2008, 23:52

PrecedenteProssimo

Torna a Economia, Lavoro, Fiscalità, Previdenza

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 13 ospiti