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Israele assalta navi pacifiste: morti e feriti

Discussioni su quanto avviene su questo piccolo-grande pianeta. Temi della guerra e della pace, dell'ambiente e dell'economia globale.

Re: Israele assalta navi pacifiste: morti e feriti

Messaggioda ranvit il 03/06/2010, 12:03

Qualche altra considerazione :
1) ma questi "pacifisti" cosa fanno nella vita? Come fanno ad assentarsi cosi' tanto dalla vita attiva? Come campano?
2) un blocco navale si fa per non far arrivare merci via mare...che cosa si aspettano questi cosiddetti "pacifisti", di essere accolti dalle autorità israeliane con caramelle e cioccolatini?
3) hanno provato a chiedere alle autorità israeliane se potevano far arrivare aiuti umanitari via terra e previo controllo?
4) dove erano quando qualche giorno fa è stata affondata una nave sudcoreana ad opera dei nord coreani?
5) e comunque sanno questi cosiddetti "pacifisti" che nella Corea del Nord si fa la fame ad opera dello stesso governo nordcoreano?
6) dove sono questi "pacifisti" quando Al Qaeda fa stragi in Afganistan o Pakistan o altrove?
7) dove sono questi "pacifisti" quando è arcinoto che nelle scuole palestinesi s'insegna ai bambini che Israele non esiste e che uccidere israeliani porta al regno dei cieli (con 72 vergini etc)?
........
n) se in questi 60 anni al posto degli israeliani ci fossero stati gli italiani, non sarebbero stati buttati tutti a mare dai fratelli palestinesi?

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Cosa non ha funzionato nel blitz israeliano

Messaggioda franz il 03/06/2010, 14:57

Il blitz dei commandos della Marina israeliana contro la "Gaza flottilla" è al centro dell'analisi di esperti militari che ne esaminano il fallimento. In realtà, in termini puramente militari, la missione ha avuto successo perché l'obiettivo di impedire alle sei imbarcazioni di raggiungere la Striscia di territorio palestinese controllata da Hamas è stato raggiunto. Di fallimento si può parlare in termini politici e mediatici di fronte allo sviluppo dell'operazione, nella quale gli incursori israeliani hanno ucciso nove attivisti, non al suo esito. Dan Williams, dell'agenzia Reuters , parla senza mezzi termini di errori nell'intelligence, nelle armi usate e nelle tattiche.

Un portavoce della Marina di Gerusalemme, parlando alla radio militare israeliana, ha ammesso ieri che «non ci aspettavamo tanta resistenza da parte degli attivisti, ci avevano parlato di membri di organizzazioni umanitarie» . Un'ammissione implicita dell'insufficienza delle informazioni acquisite in fase di pianificazione del blitz, almeno per quanto riguarda la nave turca «Mavi Marmaris» dove si sono verificati gli scontri e alcuni militari israeliani sono stati aggrediti e feriti appena scesi sul ponte dall'elicottero dal quale si calavano appesi a una fune determinando la reazione dei loro commilitoni.

Un gap nelle informazioni che può sorprendere se si considera che a mettere a punto l'operazione per violare dal mare l'embargo a Gaza è stata l'organizzazione non governativa turca IHH (Fondo di Aiuto Umanitario), il cui fondatore Bulent Yildirim ha incontrato recentemente a Damasco Khaled Meshaal, segretario generale di Hamas. I servizi segreti statunitensi ed europei segnalarono in passato attività dell'IHH a favore dei miliziani iracheni mentre l'antiterrorismo turco evidenziò già nel 1997 il ruolo di Yldirim nel reclutamento di miliziani jihadisti per la guerra in Bosnia. Jason Alderwick, esperto di guerra marittima dell'International Institute for Strategic Studies di Londra, ritiene che i commandos israeliani non siano stati abbastanza forti e veloci né in numero sufficiente per assumere il controllo totale della "Mavi Marmaris" nonostante il blitz sia scattato alle 4 di mattino, quando molti attivisti ancora dormivano

Le armi non letali, i lacrimogeni, sfollagente e granate stordenti flash-bang impiegati dai team d'assalto nell'abbordaggio effettuato con elicotteri e motoscafi, si sono rivelate inadeguate. I fucili con proiettili di gomma e a vernice per "marcare" i facinorosi si sono rivelati del tutto inefficaci controattivisti armati di spranghe, coltelli e bombe molotov che si erano addestrati ad affrontare gli israeliani con le tattiche della guerriglia urbana ed erano per lo più equipaggiati con giubbotti imbottiti, antiproiettile e maschere antigas.

«È evidente che l'equipaggiamento impiegato per disperdere la folla era inadeguato», ha ammesso il capo di stato maggiore della Difesa, generale Gabi Ashkenazi. Paradossalmente l'aver utilizzato armi troppo poco offensive e letali, scelte per non causare gravi danni a un "nemico" composto da civili, ha contribuito ad azzerare la deterrenza dei militare incoraggiando gli attivisti pro-Hamas a scatenare la violenza. Un aspetto singolare, ben noto agli esperti di anti-sommossa, in base al quale una ridotta manifestazione di potenza può costringere poi a un uso sproporzionato della forza.

Con sette compagni feriti, due gravi colpiti da armi da fuoco
, gli incursori israeliani hanno utilizzato armi e munizioni letali per avere ragione degli avversari. Considerando che il blitz è stato effettuato in alto mare, i commandos erano il reparto più adatto ma la natura dell'obiettivo, che non era rappresentato né da militari nemici né da terroristi, avrebbe reso più idoneo l'impiego di reparti antisommossa della polizia, meglio addestrati e abituati a contrastare la folla (specie i manifestanti ben organizzati) ma difficilmente impiegabili per arrembaggi dal mare e dal cielo.

«Ci aspettavamo di dover contrastare al massimo qualche forma di resistenza passiva - ha detto il capitano R. ai media israeliani - ma quelli volevano ammazzarci». Gli analisti di Debka.com, sito israeliano molto vicino agli ambienti militari e dell'intelligence, criticano l'impiego di forze speciali, addestrate per colpi di mano contro obiettivi strategici e «sprecate» in una rissa corpo a corpo con centinaia di attivisti. Anche il blitz in mare a 80 miglia dalla costa viene giudicato inutile dal momento che l'area di blocco navale intorno Gaza comincia a 20 miglia e un raid a quella distanza dalla costa sarebbe stato più facile da giustificare.

Infine occorre valutare
l'unica altra opzione al blitz rappresentato dall'impiego di navi da guerra per dirottare anche la "Mavi Marmaris" sul porto israeliano di Ashdod dove la gestione della sicurezza sarebbe ricaduta sulla polizia di frontiera dotata di reparti anti-sommossa. Se questa opzione non avesse avuto successo sarebbe comunque rimasto tempo sufficiente a lanciare un blitz con le forze speciali.

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Re: Israele assalta navi pacifiste: morti e feriti

Messaggioda Stefano'62 il 03/06/2010, 15:44

Per prima cosa mettiamo i puntini sulle i :
Non é che siccome uno é pacifista lo si possa prendere a schiaffi o peggio senza che reagisca,quello non é essere pacifisti,é solo essere fessi.
Dunque basta (!) nascondersi dietro il ditino del pacifismo finto,che serve solo ai "cattivi" per provare pateticamente a dimostrare che gli altri non sono i "buoni" solo perché non sono fessi.
Non funziona più.

La commissione é stata istituita e ció significa che qualcuno ha pensato che fosse necessaria a stabilire la totalità dei fatti.
I fatti pur nella loro parzialità sembrano configurare,oltre ad un indiscutibile illecito (pirateria),anche un abuso criminale,tanto é vero che la commissione é stata istituita.

I fatti già accertati sono che navi in acque internazionali sono state assalite con LA FORZA da qualcuno non legittimato a compiere operazioni di polizia.
I fatti sono che almeno su una nave gli aggressori sono stati ostacolati e non sono riusciti a prendere il controllo delle informazioni in uscita prima che qualcuno potesse mandare notizie e video in tutto il pianeta.
I fatti sono che lo hanno fatto dopo.
I fatti sono che siccone sulle altre navi ci sono riusciti subito allora noi non sappiamo realmente cosa sia successo sulle altre navi.
I fatti sono che sull'unica nave da cui sono uscite notizie si é accesa una battaglia sanguinosa tra gli aggressori e gli aggrediti,che ha determinato vittime SOLO tra le fila degli aggrediti.

Questo si chiama PIRATERIA,signori cari,e vi si risponde DA SEMPRE e più che legittimamente a colpi di colubrina (e ad avercela avuta avrebbero fatto bene ad usarla),e mai nessun pirata si é azzardato a chiederne conto per vie legali,salvo reagire ammazzando come hanno effettivamente fatto i pirati israeliani.
Che andranno identificati e processati da un tribunale internazionale,se il Diritto non é un'opinione;loro,e i loro mandanti !

E se anche le navi fossero state piene di terroristi la questione cambierebbe di poco,prrché quello che é successo equivale ad una operazione militare fatta abusivamente,per esempio,in Spagna,Germania o a San Marino,o all'interno di una sede diplomatica.
Quindi l'ipotesi che il movente fosse la ricerca di combattenti nemici,o di terroristi,o persino di Bin Laden non cambia di una virgola l'illegittimità dell'azione,né la sua criminalità dato che lo sarebbe stata qualsiasi operazione di polizia sia pure altrimenti legittima,se peró fatta in mezzo a persone innocenti e in spregio della loro incolumità.
E se io fossi uno di quegli innocenti sparerei in faccia a qualsiasi "poliziotto" che sparasse nella mia direzione solo perché cammino per il viale ignaro di essere vicino ad un ricercato,e magari mi dicesse che devo essere orgoglioso di diventare una vittima collaterale necessaria.


Dunque a meno di scoprire che le navi erano territorio israeliano o altre assurdità impossibili,tipo che i morti erano tutti terroristi,ma anche tutti i feriti,e persino tutti quelli anche solo sfiorati da una pallottola....ulteriori scoperte potranno solo influire sulla valutazione circa la minore o maggiore gravità di un episodio indiscutibilmente criminale.
Ci sono un mucchio di cadaveri a dimostrarlo.

Con buona pace di chi crede che i terroristi moderni preferiscono usare le spranghe (palline di carta contro i mitragliatori) invece che i fucili auomatici.

E i titoli come quelli di feltri sono semplicemente di stampo FA-SCI-STA.
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Re: Israele assalta navi pacifiste: morti e feriti

Messaggioda franz il 03/06/2010, 16:26

Le operazioni di polizia si fanno dentro i confini nazionali.
Quelle degli eserciti si fanno dentro e fuori, come infatti è successo.
Io non sono un esperto di diritto matittimo internazionale e chi lo è si faccia avanti.
Si segnali anche all'ONU, che lo convocherà senta inutili attese.

Qui l'unico fascismo visto è pestare in due con le spranghe persone che sono già state colpite e che giacono a a terra.
E qui con un padre dal nome vagamante ebraico e scampato di poco al campo di concentramento ti assicuro che in termini di fascismo antisemita mi sento, per quanto mi è stato a lungo raccontato, piu' esperto di te e dei finti pacifisti, nullafacenti, che erano su quella nave.

Poi per quanto riguarda le reazioni a base di "lancio di palline di carta" direi che non si tratta di un caso di provocazione facinorosa ma di pura stupidità. Solo uno stupido (imbevuto di ideologia antisemita) puo' andare a strizzare le palle ai militari isralliani in quel modo, a sprangate e coltellate. Sarebbe come andare nella foresta del Borneo a sputare in un occhio ad un gorilla di montagna, nel suo gruppo, nel suo ambiente. Anzi peggio, a strizzargli i testicoli guardandoli negli occhi e poi lamentarsi se il proprio corpo giace sparso a minuscoli brandelli per la foresta tropicale. Chi voleva forzare quel blocco sapeva a cosa andava incontro, ammesso che avesse almeno una decina di neuroni connessi. Non ci si puo' lamentare se i militari israeliani di neuroni connessi ne hanno la metà.

Tornando alla cose serie, qui il problema non è certo liberare Gaza da Israele (che da quel territorio si è già ritirato da anni) ma è liberare Gaza da Hamas, movimento fortemente collegato ai "pacifisti violenti" presenti su quella nave.
L'ONU oltre ad istruire commissioni di inchiesta (tipica risposta politica in perfetto stile italico dopo che i buoi sono scappati) dovrebbe principalmente intervenire militarmente a Gaza sulla base del capitolo 7, occupando la striscia ed esautorando con la forza il potere di Hamas. 30'000 soldati ONU nella striscia sarebbero in grado di risolvere il problema.
Ma bisogna avere le palle e superare i veti degli alleati politici internazionali (diretti ed indiretti) di Hamas.
Su cui ricade la vera ed ultima responsabilità politica dell'attuale situazione di stallo.

Franz
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Re: Israele assalta navi pacifiste: morti e feriti

Messaggioda Stefano'62 il 03/06/2010, 17:15

Qui non si discute sulla innegabile stupidità di un mucchio di (forse nullafacenti) pacifisti di parte (mi pare evidente e inutile sottolinearlo);che forse qualche scrollatina a volte se la meriterebbero anche,ma non le mitragliate.
Qui si parla delle velleità illecite e sempre più spesso criminali di un governo sempre più indifendibile,che lui per primo non vuole 30.000 testimomi in blu a Gaza,e che contribuisce con scelte scriteriate (ad essere teneri) a sputtanare nel mondo l'immagine di un popolo intero,quando invece viste le paritetiche velleità criminali dei suoi avversari sarebbe facilissimo attirare solo simpatie.
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Re: Israele assalta navi pacifiste: morti e feriti

Messaggioda franz il 03/06/2010, 19:15

Stefano'62 ha scritto:Qui non si discute sulla innegabile stupidità di un mucchio di (forse nullafacenti) pacifisti di parte (mi pare evidente e inutile sottolinearlo);che forse qualche scrollatina a volte se la meriterebbero anche,ma non le mitragliate.

Qui non si parla di "meritare" ma di andarsela a cercare.
Chi va nel Borneo a bastonare un gorilla con la schiena grigia (uno di pochi rimasti) è piu' che naturale che sarà fatto a pezzi.
Se uno se le va a cercare, certe avventure, deve essere consapevole di ogni esito.
Conosciamo i gorilla di montagna; conosciamo i soldati istaliani (ed i soldati in genere).
E credo che i soldati siano molto piu' "trattenuti" e disciplinati di un gorilla di montagna. E piu' micidiali.
Poi ognuno usa gli strumenti a sua disposizione. I soldati usano le mitragliate. A volte anche armi piu' micidiali.
E' comportamento di buon senso non provocare ed aggredire un soldato.
Chi lo fa paga tutte le conseguienze.

Franz
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Re: Israele assalta navi pacifiste: morti e feriti

Messaggioda annalu il 04/06/2010, 11:06

Stefano'62 ha scritto:[...]
I fatti pur nella loro parzialità sembrano configurare,oltre ad un indiscutibile illecito (pirateria),anche un abuso criminale,tanto é vero che la commissione é stata istituita.
[...]
E se anche le navi fossero state piene di terroristi la questione cambierebbe di poco [...]

E in un intervento di due giorni fa:
Stefano'62 ha scritto:[...] la maggiore dose di ragione che sembrano avere in apparenza (gli altri sono brutti cattivi e vestiti male,invece loro sono un paese sovrano vestiti bene e bla bla bla) è dovuta all'utilizzo di quella forza e alla capacità di mentire senza venire sgamati e sbugiardati (o quasi).

L'idea che gli israeliani siano "vestiti bene e bla bla bla" e che mentano regolarmente, mi sembra presa pari pari dalla vecchia propaganda antisemita che dovrebbe essere del tutto estranea alla cultura di sinistra. Purtroppo non è affatto così, e lo considero molto grave.
Israele è uno stato nato dalla cattiva coscienza degli occidentali, che mantengono verso questo stato sentimenti ambivalenti. La maggioranza degli israeliani ha avuto parenti in campi di sterminio, molti hanno subito persecuzioni, quindi che siano un po' paranoici e che la "sindrome da accerchiamento" li faccia reagire agli attacchi (ricordiamoci le bombe sugli autobus, per esempio) in modo a volte eccessivo, mi pare normale. O loro, essendo ebrei, non hanno diritto ad alcun "pietà"? Dagli ebrei pare ci si aspetti che non sbaglino mai, e se sbagliano per loro non si trova mai giustificazione alcuna: in fondo sarebbe meglio che non esistessero proprio, così si potrebbe tranquillamente cancellare dalla carta geografica lo stato di Israele. Infatti, se Israele che se non fosse così rigido e duro nelle sue reazioni, da tempo sarebbe stato cancellato dalla carta geografica da parte dei suoi cortesi vicini.

Che l'operazione verso le navi "pacifiste" sia stata un disastro, per le vittime certo, ma anche per gli effetti sulla politica estera israeliana, non c'è dubbio. Una probabile spiegazione, e la commissione di inchiesta dovrà accertarlo, è che gli israeliani non fossero preparati a quello che sarebbe successo, ed abbiano sottovalutato la possibilità di dover affrontare uno scontro. Avrebbero dovuto fornire ai militari armi meno letali, come quelle che si usano per sedare gli scontri di piazza.

Quanto al governo di Tel Haviv ed alla sua politica, non la trovo certo condivisibile, anzi: certamente non sta favorendo il conseguimento della pace. Ma da questo a condannare tutto uno stato ce ne corre, come se all'estero giudicassero tutti gli italiani sulla base di ciò che fa e dice Berlusconi.

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Re: Israele assalta navi pacifiste: morti e feriti

Messaggioda pianogrande il 04/06/2010, 14:37

Io mi permetto di giudicare moltissimi italiani da quello che dice e fa Berlusconi.
Lo hanno eletto e rieletto.
Quanto ad Israele, bisognerebbe piantarla col vittimismo (di Israele e sostenitori).
Non so come si dice chiagne e fotte in ebraico.
Se qualcuno glie lo vuole, cortesemente, tradurre .........

P.S. Non sono antisemita e neanche antiitaliano
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Israele assalta navi pacifiste: morti e feriti

Messaggioda ranvit il 04/06/2010, 16:30

Naturalmente questo vale allora anche per i palestinesi che, condividendo l'azione dei propri governanti, "chiagnene" per il blocco di Gaza e "fottene" lanciando missili su Israele un giorno si e uno no (per non parlare del mancato riconoscimento di Israele).

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Re: Israele assalta navi pacifiste: morti e feriti

Messaggioda franz il 04/06/2010, 17:11

ranvit ha scritto:Naturalmente questo vale allora anche per i palestinesi che, condividendo l'azione dei propri governanti, "chiagnene" per il blocco di Gaza e "fottene" lanciando missili su Israele un giorno si e uno no (per non parlare del mancato riconoscimento di Israele).

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Chiaro, ma anche qui non dobbiamo fare di ogni erba un fascio.
Non si deve generalizzare sugli israeliani (e confondere il popolo con le decisioni dei governi) ma non si deve farlo nemmeno con i palestinesi. La parte moderata (OLP di Arafat) ha riconosciuto ufficialmente Israele e non lancia razzi, non manda kamikaze. Solo Hamas, nella striscia, agisce in quel modo. Hamas ha conquistato la striscia militarmente, dopo sanguinosi combattimenti con l'autorità palestinese che hanno causato un centinaio di morti in pochi giorni, nell'indifferenza generale del mondo e dei pacifisti. Per un confronto, l'operazione "piombo fuso" un anno e mezzo dopo, causò 49 morti ... ma qui si' che i "pacifisti a senso unico" si attivarono.
Ricapitolando, il problema di Gaza è Hamas, non Israele. Infatti non ci sono problemi rilevanti tra palestinesi ed israeliani nella west bank (cisgiordania) e la situazione potrebbe procedere per via negoziale (ora che il muro ha fermato i kamikaze e l'autorità palestinese riesce a controllare i terroristi). Anche sul fronte a nord, con il Libano, ora gli Hezbollah sono tranquilli, dopo le devastazioni della guerra del 2006. Unica fonte residua di tensione che blocca il progresso dei negoziati è Hamas a Gaza. Anche loro dopo l'operazione piombo fuso sono molti piu' tranquilli e non lanciano piu' razzi e per uscire dall'empasse si sono inventati questa storia dei pacifisti che violano il blocco (che tra l'altro è attuato anche dall'Egitto).

Perché l'ONU non interviene nella striscia?

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