disallineato ha scritto:Chi interrompe le cerimonie, chi contesta inmodo violento non ha giustificazione alcuna. Poi, se vuoi, possiamo discutere quanto occorre sulla resistenza, sui relativi valori o sulle idee personali di alcuni politici al riguardo. Ma quando rappresentano le istituzioni, il loro pensiero personale non conta nulla.
Condanna e basta verso i violenti. Io sono sempre stato di questo avviso.
Prof Luch
Ci risiamo con sta storia,se uno è sul pulpito che parla il popolino dece tacere.......
Quando un potente sale su un palco a parlare al popolino durante una manifestazione (soprattutto quelle che celebrano le conquiste di quel popolo) deve accettare il fatto che l'attore principale non è lui ma il popolino (che NON HA altre possibilità di dire la sua),altrimenti se ne resta a casa;poi quando decide di andarci è giusto che riceva l'accoglienza che si merita.
Il tipo e la forma di questa accoglienza sono la diretta conseguenza delle sue azioni precedenti.
Dunque prima di giudicare il comportamento dei singoli che ritengono opportuno "interloquire" in modi poco consoni,io giudico la faccia tosta del politico che prima provoca e poi non ne accetta le conseguenze.