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Via il crocifisso anche dai seggi.

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Re: Via il crocifisso anche dai seggi.

Messaggioda Diorama il 02/04/2010, 18:59

Salute e prosperità a tutti gli amici del forum.
Sono Roberto Amabile, uno dei due cittadini pratesi che ha chiesto cordialmente al proprio presidente di seggio di rimuovere la suppellettile. Tale presidente ha rifiutato, adducendo sue proprie motivazioni, di rimuoverla.
Ho chiesto di mettere a verbale il mio reclamo (già scritto, dovevo solo firmarlo), ma lo stesso ha addotto altre motivazioni per non verbalizzarlo.
Intanto i carabinieri già si trovavano all'uscio del seggio e mi hanno invitato gentilmente ad uscire, invito che ho accettato volentieri perché non avevo la benché minima intenzione di intralciare il regolare svolgimento delle elezioni.
L'ufficiale mi ha consigliato di fare un esposto, così ho fatto: il presidente non ha verbalizzato reclami dell'elettore.
Invito a leggere l'art. 104, comma 5, del d.P.R. n. 361/1957 (http://www.riforme.net/leggi/testo-unic ... torali.htm) per il quale:
5. Il segretario dell'Ufficio elettorale che rifiuta di inserire nel processo verbale o di allegarvi proteste o reclami di elettori è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa sino a lire 4.000.000.



La notizia che avete letto penso sia questa:
http://lanazione.ilsole24ore.com/firenz ... etto.shtml
e questa è la rettifica uscita ieri su "La Nazione":
http://img255.imageshack.us/img255/1759/rett.jpg (non ho l'originale)


Se avete domande da pormi sarò lieto di rispondervi sia qui che privatamente.
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Re: Via il crocifisso anche dai seggi.

Messaggioda annalu il 02/04/2010, 20:06

Diorama ha scritto:Salute e prosperità a tutti gli amici del forum.
Sono Roberto Amabile, uno dei due cittadini pratesi che ha chiesto cordialmente al proprio presidente di seggio di rimuovere la suppellettile.

Ringrazio Roberto Amabile per le sue precisazioni.
E' assurdo (o forse più che assurdo dovrei dire preoccupante) che un cittadino che fa delle legittime rimostranze sia poi soggetto ad un simile attacco mediatico da parte di chi le sue rimostranze non le condivide.
Anch'io il crocifisso lo "vedo", e nei luoghi pubblici mi infastidisce. E sono italiana da quando sono nata, parecchio tempo fa.
Ho imparato a "far finta di non vederlo" per non dover poi affrontare dibattiti ed attacchi sgradevoli ed inopportuni: perché in Italia, sembra, o si è cattolici o non si è. Peccato che la realtà sia differente, e non da ora.
Per questo non posso che ringraziare Roberto Amabile, che impiega tempo ed energie per precisare almeno la realtà dei fatti anche qui, su questo forum.

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Re: Via il crocifisso anche dai seggi.

Messaggioda franz il 02/04/2010, 20:39

Grazie, Roberto.
A completamento dell'informazione che ci hai dato gradirei conoscere il contenuto del reclamo che avevi già predisposto (immagino prevedendo la presenza incriminata) e sapere se poi hai votato oppure no.

Ciao
Franz
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Re: Via il crocifisso anche dai seggi.

Messaggioda gabriele il 02/04/2010, 20:47

Diorama ha scritto:Salute e prosperità a tutti gli amici del forum.
Sono Roberto Amabile, uno dei due cittadini pratesi che ha chiesto cordialmente al proprio presidente di seggio di rimuovere la suppellettile. Tale presidente ha rifiutato, adducendo sue proprie motivazioni, di rimuoverla.
Ho chiesto di mettere a verbale il mio reclamo (già scritto, dovevo solo firmarlo), ma lo stesso ha addotto altre motivazioni per non verbalizzarlo.
Intanto i carabinieri già si trovavano all'uscio del seggio e mi hanno invitato gentilmente ad uscire, invito che ho accettato volentieri perché non avevo la benché minima intenzione di intralciare il regolare svolgimento delle elezioni.
L'ufficiale mi ha consigliato di fare un esposto, così ho fatto: il presidente non ha verbalizzato reclami dell'elettore.
Invito a leggere l'art. 104, comma 5, del d.P.R. n. 361/1957 (http://www.riforme.net/leggi/testo-unic ... torali.htm) per il quale:
5. Il segretario dell'Ufficio elettorale che rifiuta di inserire nel processo verbale o di allegarvi proteste o reclami di elettori è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa sino a lire 4.000.000.



I Carabinieri dovevano inoltre fare dovuta segnalazione alla Procura per il reato che si stava perpretando in violazione del comma 5 del Dpr 361/57.

Sai se l'hanno fatto?

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Re: Via il crocifisso anche dai seggi.

Messaggioda lucameni il 02/04/2010, 21:50

al di là delle evidenti strumentalizzazioni sulla vicenda crocifisso (che anche i cosidetti cattolici fino ad ora nei luoghi pubblici non penso abbiano mai notato o guardato con spirito devoto), onestamente rimango un po' stupito per le reazioni di chi si sente offeso nella propria laicità (termine che peraltro non ha significato univoco: Francia docet).
Un crocifisso, rappresentazione della morte di Cristo, foriero di tale rabbia e come la kriptonite per Superman, anche a mente fredda non riesco a comprenderlo.
Però - ripeto - sarà la mia formazione cattolica che non mi fa appassionare alla disputa in corso.
Che dire?
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Re: Via il crocifisso anche dai seggi.

Messaggioda franz il 02/04/2010, 23:16

lucameni ha scritto:Però - ripeto - sarà la mia formazione cattolica che non mi fa appassionare alla disputa in corso.
Che dire?
Ognuno ha i suoi limiti!

Oppure siamo cosi' abituati al fatto che il simbolo del croce e la persona Gesù Cristo sono strumentalizzati da 2000 anni che non ci si fa più caso. Chi lo depone e chi lo appone, chi lo menziona nei motti come "Got mit uns" o "in God we trust", chi lo ostenta in testa alle armate di Pizzarro, chi aiuta i derelitti del mondo, chi massacra indiani ed indigeni, chi salva i poveri dalla fame, chi brucia streghe e stregoni, chi salva con la propria vita tanti ostaggi nazisti, chi celebra i sacramenti dei mafiosi, chi massacra ebrei, chi li salva, chi aiuta i bambini e chi li violenta nascondendosi dietro la croce.
Comincio a ritenere che dovrebbe essere lui, se potesse, a dover scendere ed andarsene.
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Re: Via il crocifisso anche dai seggi.

Messaggioda lucameni il 03/04/2010, 0:45

Non lo nego affatto, anzi.
Ma l'urgenza e un tale fastidio per la croce? Manco avessero davanti Van Helsing.
Ripeto: sono perfettamente consapevole la netta maggioranza dei neo-difensori del crocifisso si sono scoperti cristiani solo in questa occasione (il fatto che lo siano diventati i leghisti del fu Dio Po' la dice lunga), ma non riesco a comprendere l'accanimento per questa "questione di principio".
Il fatto che un Cristo in croce sia visto come un problema così grave, con tanto di ripulsa che sa di kriptonite, onestamente mi fa un po' tristezza.
Non altro.
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Re: Via il crocifisso anche dai seggi.

Messaggioda Loredana Poncini il 03/04/2010, 9:21

QUEL CROCIFISSO E' RISORTO !
Da quel nudo legno che espone, fuori dalle mura di Gerusalemme, all'estremo supplizio Gesù, il corpo denudato del Nazareno non è sceso, ma è stato deposto.
Talmente intollerabile era quel segno di morte da schiavi, ignominiosa e terribile, che non troviamo tracce della croce in nessuna delle catacombe di Roma, in cui Gesù è raffigurato come il Buon Pastore con una pecorella sulle spalle, e col segno del pesce, il cui acronimo in lingua greca significa che è il Figlio di Dio.
Come me, tutte le tante e carissime persone sinceramente cattoliche che conosco e frequento, sperano vivamente che il Crocifisso non sia più esposto in pubblico come avvenne sul Golgota (fra i due ladroni e con i soldati che spartivano le vesti ai suoi piedi ! ) 1980 anni fa.

QUEL CROCIFISSO E' RISORTO !

Felice santa Pasqua a tutti noi, in cui LUI CREDE !
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Re: Via il crocifisso anche dai seggi.

Messaggioda franz il 03/04/2010, 9:35

lucameni ha scritto:ma non riesco a comprendere l'accanimento per questa "questione di principio".

Ok, per fortuna ora abbiamo tra gli iscritti uno dei promotri di questa iniziativa e da lui potremmo apprenderne i motivi e le ragioni. Che siano "di principio" o che siano legali lo vedremo. Probabilmente è un mix di cose. Facendo una piccola ricerca noto che l'arredo di un seggio è disciplinato dalla legge, che spetta al presidente verificare che il seggio come è stato predisposto dagli addetti sia conforme al TU, che un presidente di seggio che aveva fatto rimuovere il crocefisso (non previsto dal TU che discilpina le elezioni) è stato assolto ( http://www.uaar.it/uaar/campagne/scrocifiggiamo/52.pdf ) mi pare che ci sia una certa fondatezza giuridica nella richiesta di cui si discute.
Che poi le questioni giuridiche, tipiche dello stato di diritto, in Italia per essere affermate debbano diventare "questioni di principio" questo è tipico del nostro paese.

In rete trovo che UARR ha già predisposto un testo per verbalizzare la non rimozione. Immagino che sia quello che Diorama ha presentato al seggio.
Io, sottoscritto (cognome e nome), ho constatato la presenza di un crocifisso appeso a una parete all’interno del seggio elettorale ubicato in (indicare numero del seggio e indirizzo dello stesso).
Ritengo che la presenza, all’interno di un seggio elettorale, di un simbolo religioso di una specifica confessione, privo quindi di valore laico e universale, sia in palese contrasto con il supremo principio costituzionale della laicità dello Stato, sancito dalla Corte Costituzionale con la sentenza n. 203/1989 e successive, e confermato, nel caso specifico, dalla sentenza della Suprema Corte di Cassazione n. 439/2000.
La presenza del simbolo religioso è altresì in contrasto con il pronunciamento della Corte di Appello di Perugia dello scorso 10 aprile 2006, in particolare con il passaggio in cui si sostiene «l’opportunità che la sala destinata alle elezioni sia uno spazio assolutamente neutrale, privo quindi di simboli che possano, in qualsiasi modo, anche indirettamente e/o involontariamente, creare suggestioni o influenzare l’elettore».
Alla mia richiesta di rimozione del crocifisso il presidente di seggio, Sig. (cognome e nome), ha opposto un netto rifiuto.

Il Cittadino (firma per esteso)


Per la cronaca, non comprendo perché in Italia si debba votare nelle aule scolastiche.
E dove, vi chiederete? Per mia esperienza si vota nei piccoli paesi si vota nei municipi e se lo spazio non basta si vota sì nelle scuole ma nei corridoi, negli spazi comuni, come l'ingresso. Nelle aule, non si entra. Anche perché sono attrezzate e disposte con arredi fissi che non si devono spostare. Inoltre all'estero oggi si vota sempre piu' spesso con sistemi elettronici e anche per posta. Questo rende basso il numero di persone che deve recarsi al seggio o rende piu' celeri le operazioni di riconoscimento dell'elettore (tessere elettorali elettroniche) di voto e di scrutinio (voto elettronico o scansione della scheda in centri governativi appositi). Questo tende ad abbassare il numero dei seggi, la loro dimensione fisica, le esigenze di spazio. Mai visto un crocefisso al seggio in 20 anni che sono all'estero (in un paese cattolico).

Franz
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Re: Via il crocifisso anche dai seggi.

Messaggioda lucameni il 03/04/2010, 10:52

che la religione cattolica in Italia abbia spazi sconosciuti agli altri paesi europei è un dato di fatto, sempre ricordando che la laicità francese e quella degli USA - tanto per dire - non hanno nulla a che vedere.
Giustamente il sociologo delle religioni Bauberot ha speso una vita di studi e di impegno intellettuale per parlarci "delle laicità" e non "della laicità".
E difatti, non a caso, rimango freddino a fronte della crociata anticrocifisso raccontata come esito scontato di un pensiero laico.
Freddezza che conservo quando sento parlare di multiculturalismo versus pluralismo (ricordo la polemica sul forum innescata da un criticatissimo articolo di Sartori, che in realtà in un saggio di alcuni anni fa chiariva meglio il suo pensiero e con argomentazioni tutt'altro che risibili); e che infatti spesso viene usato nel contesto del crocifisso si e crocifisso no.
Probabile sia un modo di esprimere e pretendere il rispetto della propria laicità o ateismo, ma accanimento e toni mi sanno più di repulsione da kriptonite che altro.
Ripeto: le mie sono sensazioni nate senza conoscere di persona i protagonisti di queste beghe, ma dalla lettura delle loro iniziative e dichiarazioni.
Non posso entrare nella testa di chi fa di questa battaglia una priorità assoluta, quale sia il loro autentico livello di rispetto per il credo altrui, quale la sincera indignazione per una religione pervasiva e quale il semplice disprezzo per i credenti o per la figura di Cristo (del resto se andiamo sul sito dell'UAAR potremo vedere come oggetto dello smerdamento non siano soltanto i baciapile ma Dio e la religione in quanta tale), ma ritengo possano risultare comprensibili anche le "forti perplessità" dei lucameni italiani.
Perplessità che non credo siano ascrivibili soltanto ad un facile conformismo o all'abitudine per la presenza di simboli religiosi.
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