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Tempesta Annunciata

Il futuro del PD si sviluppa se non nega le sue radici.

Tempesta Annunciata

Messaggioda disallineato il 30/03/2010, 8:51

Cari amici del forum,
mi scuso per la lunga assenza, ma impegni di lavoro mi hanno portato all'estero per tutto questo tempo e non ho avuto tempo per seguire le vicende e le discussioni di questo forum, che come avevate visto, ne ero molto affezionato. Erano rimasti in sospeso alcuni argomenti e discussioni con alcuni amici del forum e alcuni chiarimenti che mi premeva enunciare, ma torneremo su questo in seguito.

Ho potuto seguire molto marginalmente le ultime vicende politiche che hanno preceduto questa ultima tornata elettorale che ha visto prevalere la nostra forza politica come numero di regioni da governare, ma non può certo lasciarci soddisfatti, anzi.
Definisco questi risultati molto grigi e privi di soddisfazione, perchè le tante grane che attanagliano il centrodestra, avrebbero lecitamente consentito di sperare in una "debacle" di quella coalizione a favore del centrosinistra. Invece non è andata esattamente come molti prevedevano. Personalmente non sono rimasto deluso oltre il lecito perchè non avevo grandi prospettive. Chi ha avutomodo di seguire i miei dibattiti, sa bene che sono sempre stato favorevole alla linea Bersani, nel quale mi riconosco come indirizzo politico e come pacatezza, eccetto che nella scellerata scelta del partner che è DiPietro. Questo non l'ho mai condiviso e molti di voi sanno anche i motivi, che per breve sintesi si possono riassumere in poche parole: volgarità, aggressività, inconsistenza politica, arruffapopolo, per non parlare delle note vicende di prepotenza e azioni ai limiti (talvolta anche oltre) della legalità, della moralita' nei confronti dei suoi inquisiti quando era magistrato, abusando e calpestando della dignità delle persone.
Ma queste sono vicende note che ritengo non rispolverare oltre. Il dato preoccupante, come era logico e prevedibile anche senza avere poteri da medium, è che una parte dell'elettorato del centrosinistra è stato rosicato in modo evidente da IDV. Allearsi con personaggi che hanno fatto dell'invettiva e della politica piazziaiola il loro piatto forte e la loro prerogativa, può avere significato aver perso un pò di credibilità.
Credo che questa tornata elettorale, al di la' dei vari commenti trionfali dei vari Letta, Fassino, Franceschini ecc vada considerata come una brutta pagina della storia del centrosinistra, da girare in fretta e provare a ricostruire quello che è stato perso. Certo, mantenere 11 regioni era francamente difficile, ma perderne 4 e oltretutto non avere preso nemmeno una regione importante (nemericamente parlando) al nord, non è una cosa da poco.
L'esperienze negative servono per fare esperienza e cercare di correggere gli errori, come quello dell'alleanza con DiPietro.
Non si può pensare di costruire una forza di governo, solo con le somme algebriche. Ci aveva già provato Romano Prodi con la sua prevedibile quanto catasfrofica esperienza fallimentare dell'armata brancaleone. Cerchiamo di non rifare gli stessi errori. Ci sono tre anni per costruire finalmente una credibile proposta di alternativa, non sprechiamo questo tempo.
Ringrazio chi mi ha scritto nella mail privata e mi scuso se non ho risposto per i motivi sopra enunciati. Nei prossimi giorni risponderò a tutti.
Grazie ancora e cordialità a tutti.
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I tumulti della folla crescevano.....

Messaggioda disallineato il 30/03/2010, 15:08

Dopo la sconfitta elettorale, nel PD iniziano i primi tumulti contro il segretario. le prime dichiarazioni di Franceschini di questa mattina non promettono nulla di buono. Probabilmente vorrebbero iniziare a delegittimare Bersani per cuocerlo a fuoco lento e presentare un altro candidato alle prossime elezioni nazionali. Questi ex-democristiani non cambiano mai. C'è da chiedersi se davvero il PD abbia fatto bene ad imbarcare i sopravvisuti della balena bianca.
O non sarebbe meglio liberarsi degli ex-dc, ex-popolari, ex-margheritini (qualcuno come era prevedibile e come avevo personalmente auspicato, è già giustamente uscito dal partito) e senza troppi lacci e lacciuoli continuare per l'unica strada coerente con le radici di questa forza politica: il socialismo riformista.
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Re: Tempesta Annunciata

Messaggioda Gab il 30/03/2010, 15:49

Una ottima strategia ... liberiamoci degli Ex.
Anche degli ex conoscenti e degli ex amici e ex fidanzati andiamo avanti da soli.

un ottimo programma per eremiti.

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Re: Tempesta Annunciata

Messaggioda disallineato il 30/03/2010, 17:06

Caro Gab,
un conto sono gli amici altro conto è fare un partito. Meglio soli che con forze politiche le quali hanno delle incompatibilità di fondo che contrastano con le radici del PD.
Credo che il Partito Democratico possa avere la forza e il consenso della gente per andare avanti senza zavorre dei vari DiPietro ( che cannibalizzano elettori ) ed ex democristiani che impedisce di sternare la vera identità socialista, che è nel DNA del PD. Non ho nulla contro gli ex-democristiani, se non il fatto che il loro trasformismo svilisce la loro identità ( ma questo è un problema loro ) e sopratutto quella del Partito Democratico.
Vedi che anche in europa, il PD è costretto a inventarsi alchimie politiche per cercare di non scontentare troppo i democristiani, perchè ovviamente non accetterebbero mai di entrare nel PSE che è il naturale sbocco europeo del Partito Democratico.
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Re: Tempesta Annunciata

Messaggioda disallineato il 31/03/2010, 8:26

Come già evidenziato nel post di ieri, Bersani inizia ad essere sempre più sotto tiro, anche dalla stampa simpatizzante, praticamente anche dal "fuoco amico".
Probabilmente cova sotto la cenere la voglia di resa dei conti da parte di alcuni "scontenti" della nomenklatura.
L'analisi sul fenomeno (da baraccone) Beppe Grillo sembra evidenziare che i voti ottenuti dal comico siano gli fra gli artefici della sconfitta del PD.
Personalmente credo che non si debba cadere nell'errore di volersi alleare con gli arruffapopolo semplicemnte per egoismo dei numeri, perchè alla lunga questa strategia si paga cara. Lo spirito di un partito democratico, di qualsiasi colore esso sia, si basa su programmi e valori che non sono tipici dei fenomeni da baraccone che attraggono voti si, ma soltanto temporaneamente perchè è facile scaldare la piazza con invettive, ingiurie e battute, altro conto è governare. I fenomeni degli arruffapopolo ci sono sempre stati e sempre ci saranno, ma poi svaniscono perchè anche chi liha votati si rende conto di averlo fatto per "protesta" o sulle ali di una rabbia estemporanea. Quanti partitelli e movimenti ci sono stati nel corso dei decenni? Ve ne sono stati molti che erano ricettacoli della voglia di cambiamento anche violenta, mi riferisco alle varie Lotta Continua, Potere Operaio, Democrazia Proletaria del singolare Mario Capanna ( quello che definì "fantastici quegli anni" di lotta armata e di spargimento di sangue dei "servitori dello stato"), movimenti para o pseudo ecologisti tipo Il Sole che Ride, La Sinistra Arcobaleno, I no-global, I Disobbedienti, I Girotondini ecc ecc. Nessuno ha mai proseguito per un tempo ragionevole da potersi considerare interlocutore serio. Le mode passano, i valori restano.
Allearsi con gli arruffapopolo e pifferai magici o buffoni di corte, può essere utile per ingrandire algebricamente il popolo che vota PD, ma una volta alleati occorre condividere i programmi e con gente come quella citata prima ( mi riferisco a Grillo, ma attenzione anche al rozzo DiPietro) resta molto problematico avere una visione programmatica. Servirebbe a qualcosa riuscire a vincere le elezioni con quella gente e poi cadere dopo poco tempo per le conflittualità con gli stessi? E' opportuno ripercorrere la disastrosa esperienza fallimentare dell'armata brancaleone di Romano Prodi? O non è meglio cercare la strada più lunga ma anche più seria nei confronti dell'elettorato del Partito Democratico, cioè quella di stare insieme a persone che hanno ideali comuni, programma comune e che siano in gradi di assumersi responsabilità di governo e poi presentarsi agli elettori con chiarezza, ribadendo che è stata rifiutata la filosofia dell'ammucchiata per fare numero, ma che vincendo le elezioni questo partito ha la capacità di durare l'intera legislatura. C'e' riuscito Berlusconi nel 2001 e forse ci riuscirà anche stavolta a terminare il compito affidatogli dagli elettori, possibile non sia in gradoil Partito Democratico?
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Re: Tempesta Annunciata

Messaggioda disallineato il 31/03/2010, 16:31

Dopo la lettera dei 49 senatori PD al segretario, la mia preoccupazione che Bersani sia sotto tiro si fa sempre più concreta.
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Re: I tumulti della folla crescevano.....

Messaggioda franz il 31/03/2010, 18:22

disallineato ha scritto:O non sarebbe meglio liberarsi degli ex-dc, ex-popolari, ex-margheritini (qualcuno come era prevedibile e come avevo personalmente auspicato, è già giustamente uscito dal partito) e senza troppi lacci e lacciuoli continuare per l'unica strada coerente con le radici di questa forza politica: il socialismo riformista.
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Se proprio volessimo liberarci dagli ex dovremmo iniziare dagli ex-PCI.
Non tanto perché abbiano avuto le idee che avevano ma perché erano funzionari e capi partito già 20 o 30 anni addietro.
E non dico solo D'Alema (segretario nazionale della FGCI 35 anni fa!!!) e Veltroni, già direttore dell'Unità ... ma dico anche Bersani, che mi pare che ai tempi del PCI fosse consigliere regionale.
Insomma ci vorrebbe un vento nuovo, di giovani con idee nuove (ok, so che ci sono anche giovani con idee vecchie, come il responsabile economico del PD dimostra: http://www.nens.it/_public-file/Fassina.Riformista_100310.pdf )
Quanto ai socialisti invece pare che non ci si debba liberare degli ex, perché sono in gran parte confluiti nella CdL, dove si trovano benissimo.
Dovremmo per prima cosa eliminare il professionismo della politica ed avere solo un volontariato part-time.
Che si lavori a fare l'avvocato, l'idraulico, il professore, il falegname e che si faccia politica solo nei ritagli di tempo, senza essere pagati dal partito, pagando di tasca propria pranzi e viaggi. Cosi' nasce una classe politica diversa.

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Re: I tumulti della folla crescevano.....

Messaggioda disallineato il 31/03/2010, 18:43

franz ha scritto:
disallineato ha scritto:O non sarebbe meglio liberarsi degli ex-dc, ex-popolari, ex-margheritini (qualcuno come era prevedibile e come avevo personalmente auspicato, è già giustamente uscito dal partito) e senza troppi lacci e lacciuoli continuare per l'unica strada coerente con le radici di questa forza politica: il socialismo riformista.
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Se proprio volessimo liberarci dagli ex dovremmo iniziare dagli ex-PCI.
Non tanto perché abbiano avuto le idee che avevano ma perché erano funzionari e capi partito già 20 o 30 anni addietro.
E non dico solo D'Alema (segretario nazionale della FGCI 35 anni fa!!!) e Veltroni, già direttore dell'Unità ... ma dico anche Bersani, che mi pare che ai tempi del PCI fosse consigliere regionale.
Insomma ci vorrebbe un vento nuovo, di giovani con idee nuove (ok, so che ci sono anche giovani con idee vecchie, come il responsabile economico del PD dimostra: http://www.nens.it/_public-file/Fassina.Riformista_100310.pdf )
Quanto ai socialisti invece pare che non ci si debba liberare degli ex, perché sono in gran parte confluiti nella CdL, dove si trovano benissimo.
Dovremmo per prima cosa eliminare il professionismo della politica ed avere solo un volontariato part-time.
Che si lavori a fare l'avvocato, l'idraulico, il professore, il falegname e che si faccia politica solo nei ritagli di tempo, senza essere pagati dal partito, pagando di tasca propria pranzi e viaggi. Cosi' nasce una classe politica diversa.

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Caro Franz,
figuriamoci se voglio difendere i comunisti, i quali ritengo artefici di tanti guai per la nostra nazione e per altri popoli.
Ma occorre anche ammettere che il PD è figlio del partito comunista. Un figlio che ha saputo trasformarsi in meglio cercando di non ripetere gli errori del padre. Un figlio che attraverso il trvaglio dell'adolescenza ( PDS, DS, Ulivo, Unione ecc ecc ) sta trovando una sua identità. I professionisti della politica, servono cmq come eminenze grige. Con il dilettantismo della politica si richierebbe di avere dei dilettanti allo sbaraglio, carichi di buone intenzioni, ma un pò "fresconi" e non tanto scaltri da evitare i tanti tranelli di cui la politica è costellata. Quindi un pò di esperienza è salutare.
Cmq in linea di massima sono daccordo che un politico non lo debba fare a vita, ma soltanto pro-tempore. E sopratutto la pensione calcolata con i soliti criteri del lavoro che il soggetto faceva in precedenza.
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Re: Tempesta Annunciata

Messaggioda disallineato il 31/03/2010, 18:45

I veri socialisti, non sono nel PDL. L'area ed il pensiero socialista è all'interno del PD. Magari ci sta stretto per la presenza dei cattolici i quali dovrebbero collocarsi altrove.
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Re: Tempesta Annunciata

Messaggioda franz il 31/03/2010, 18:52

Ecco, Marino mi ha tolto le parole di bocca e Grillo ha ragione (anche se pure lui è da 30 anni che grilleggia!).

«LUI DICE DI AVERE VINTO» - Proprio lo sfidante di Bersani per la segreteria e uno dei firmatari della missiva, Ignazio Marino, ha ironizzato sulle possibili dimissioni di Bersani: «E perché mai? Il Pd non ha mica perso. Ce l'ha detto proprio lui ieri al coordinamento politico nazionale». «Siamo stati - ha spiegato il senatore - fino alle 2 di notte. C'erano il vino Cerasuolo, dolcetti, tramezzini e acqua minerale. Bersani ha detto che il Pd avanza e il partito di Berlusconi arretra. In chiusura D'Alema ha detto: 'Ci vuole un partito forte con un'alleanza forte e torneremo al governo'. Bell'idea - ha commentato Marino - sarebbe entusiasmante tornare al governo grazie ad un partito debole e un'alleanza debole». Nel frattempo, anche Beppe Grillo è tornato ad attaccare il segretario del Pd. «Che cosa vuol fare Bersani? Dovrebbero andare a casa tutti, non solo lui. Anche D'Alema, Fassino... sono trent'anni che sono lì. Trent'anni! Che provino un attimo ad andare a lavorare. Che se ne vadano a lavorare...», ha detto il comico intervistato da Affaritaliani.it. Chi rinnova la sua fiducia nei confronti di Bersani è invece Marco Pannela. «Lavoreremo con il Pd, e se si darà forza e ufficialità alla linea del segretario ne saremo felicissimi. Io tornerò, se non a candidarmi alla segreteria, a chiederne la tessera. Voglio essere impegnato lì perché è un fronte importantissimo» ha detto lo storico leader radicale.
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