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L'Avvenire e la Bonino

Il futuro del PD si sviluppa se non nega le sue radici.

Re: L'Avvenire e la Bonino

Messaggioda Iafran il 25/02/2010, 17:36

franz ha scritto:
Iafran ha scritto:
franz ha scritto:Mah, in fondo a vedere la condizione di allora e di oggi forse siamo più liberi ma anche piu' disperati e rassegnati.
C'era più speranza allora. E si era più uniti.

Per un democratico ed ateo non è cambiato niente: la parte politica al governo (attuale) e quella religiosa (da sempre) spingono con forza ad annullare in Italia tutte le conquiste democratiche e a demonizzare (giusto il termine) e a castigare fisicamente e moralmente gli altri.

Non c'entrano democratici e/o atei. Per tutti a me pare ci sia una sostanziale apatia/assefuazione/noia alle latitudni italiche.
Mentre noi stiamo qui a masturbarci (posso dirlo?) sull'ateismo, sulla bonino e la binetti, mentre noi contempliamo una banda di furbastri dediti allo sport nazionale di fregare il prossimo, nel mondo un indiano scopre l'invenzione del secolo per fare energia pulita nel giardino di casa. Qui si pensa solo a fregare il prossimo ed il fisco e come fare per passarla liscia.
Nel mondo per fortuna qualcuno usa il cervello per cose migliori ...

Hai perfettamente ragione, peccato che altri inventori e pensatori nei secoli scorsi abbiano avuto a che fare con i vari Cirillo di Alessandria, Roberto Bellarmino, Ignazio di Loyola etc. etc, che ne hanno bloccato i pensieri, le scoperte, le invenzioni e tutto ciò che ne poteva derivare per il bene dell'umanità.
Tutto perché questi (inventori e pensatori) compromettevano il potere temporale di coloro che si ergevano a parlare in nome di un ente supremo.
Mi permetti di avere un'idea personale sul ruolo delle religioni nell'evoluzione culturale e sociale dell'uomo e che difenda da democratico l'invenzione dell'indiano dall'uso che ne può fare qualche "non democratico capo politico" per conquistare o per mantenere il potere sui cittadini?
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Re: L'Avvenire e la Bonino

Messaggioda franz il 25/02/2010, 19:52

Iafran ha scritto:Mi permetti di avere un'idea personale sul ruolo delle religioni nell'evoluzione culturale e sociale dell'uomo e che difenda da democratico l'invenzione dell'indiano dall'uso che ne può fare qualche "non democratico capo politico" per conquistare o per mantenere il potere sui cittadini?

Ma certo, figurati se non permetto ( e chi sarei per non permetterlo?).
Oggi pero' non c'è solo il ruolo frenante delle religioni. Mi spaventa di piu' il ruolo bloccante dell'illegalità e della truffa generalizzata.
Franz
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Re: L'Avvenire e la Bonino

Messaggioda Iafran il 25/02/2010, 20:55

franz ha scritto:
Iafran ha scritto:Mi permetti di avere un'idea personale sul ruolo delle religioni nell'evoluzione culturale e sociale dell'uomo e che difenda da democratico l'invenzione dell'indiano dall'uso che ne può fare qualche "non democratico capo politico" per conquistare o per mantenere il potere sui cittadini?

Ma certo, figurati se non permetto ( e chi sarei per non permetterlo?).
Oggi pero' non c'è solo il ruolo frenante delle religioni. Mi spaventa di piu' il ruolo bloccante dell'illegalità e della truffa generalizzata.

Magari le religioni si accontentassero di avere solo "il ruolo frenante" alla libertà di pensiero. Vanno poi ben oltre l'immaginabile (per la mente dei fedeli).
Lo IOR, l'Istituto per le Opere di Religione diretto da Marcinkus, non mi sembra che sia passato alla storia per opere meritorie, si è fatto conoscere, invece, per le vicende giudiziarie che l'hanno coinvolto in scandali finanziari, morti sospette e riciclaggio di denaro sporco.

Il potere sullo spirito è quello più saldo, al di sopra delle leggi civili e del rispetto dell'uomo: alla faccia dei puri di cuore!
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Re: L'Avvenire e la Bonino

Messaggioda matthelm il 25/02/2010, 22:27

Cardif, hai idee molto confuse: Casini sostiene la Bresso, il PD sostiene la Bonino! Vedi la diversità dei pesi!
I radicali si presentano (tentano…) da soli contro il PD in tutta Italia escluso il Lazio!
E pretendono che il Pd firmi per la loro presentazione!

“chi scrive cavolate tipo "ex-ds che parlano solo se autorizzati" esprime una sua libera e forte convinzione dimostrata dall’annessione degli ultimi e pochi margheritini in tutta Italia.
Non fanno testo gli ultimi generali (senza truppe) come la Bindi o Letta che presto rifletteranno…
Infatti il potere vero lo hanno occupato tutti ex ds come volevasi dimostrare.

Anch’io piano piano me ne sono fatta una ragione sempre confermata e rinvigorita quando leggo lettere come la tua.

La Bonino non si doveva accettare senza primarie con il PD, almeno come lo si intendeva prima di Bersani, ora rientra nel disegno suo e se permetti, molto modestamente, non nel mio.

E pensa che non sono di destra e nemmeno di sinistra ma solo del centro del centrosinistra del vecchio progetto PD.

Poi per concludere sono molto d’accordo con la riflessione di Franz. Ben altri sarebbero i problemi di questa povera Italia ma aggiungere cavolate a cavolate non migliora la situazione.

Naturalmente, conoscendoti, continuerai a ripetere che non rispondo nel merito e mancanza di ragionamenti. La solita logica.
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Re: L'Avvenire e la Bonino

Messaggioda cardif il 26/02/2010, 2:03

matthelm, rispondo perché ti sei rivolto a me; ma se, conoscendomi, non gradisci le lettere come la mia, puoi fare a meno di leggerle, penso.
Non so se sono idee confuse o solo opinioni diverse quelle per cui in una coalizione si ha pari dignità; e che pesi e percentuali contano nelle SpA (come io penso).
Comunque dal 'godetevi la Bonino' come se fosse il peggio a 'la Bonino non si doveva accettare senza primarie con il PD' non leggo nessuna motivazione alla critica sulla sua candidatura come persona o all'accordo con i radicali nel Lazio; e non ero io che dovevo darla.
Personalmente non ritengo sufficienti le conoscenze che ho, per dire che sarebbe stato meglio che il PD avesse scelto un altro o, comunque, che non dovesse sostenere la Bonino.
Oltretutto non voto nel Lazio, perciò io non ne faccio un problema personale.
Penso invece che sono idee confuse quelle di ritenere che il vecchio progetto PD era basato su un partito coalizione ex DS + ex Margherita, in cui misurare ogni giorno il proprio peso.
Credo che il progetto era, ed è ancora, di superare quel dualismo in una visione di un partito laico (che, come si sa, significa aconfessionale, non anticattolico), la cui piattaforma ideologica comprendesse in un unicum omogeneo sia la cultura socialdemocratica (e anche di origine cristiano-sociale), sia la sensibilità liberale, progressista, federalista e ambientalista (un po' troppo, forse, ma bisogna crederci e non stare a contare quanti di questi e quanti di quelli).

Comunque l'argomento era la posizione dell'Avvenire rispetto alla candidatura della Bonino:
un'ingerenza legittima della Chiesa nelle scelte di un partito politico italiano?
Un richiamo dei cattolici a lasciare il PD per correre dai divorziati SS Berlusconi, Casini, Fini, Bossi e perfino Bondi, per quel che conta?
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Ma mo' mi so' capito bene?
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Re: L'Avvenire e la Bonino

Messaggioda Robyn il 26/02/2010, 10:42

Gli asili ai soli bambini cattolici?Ma in che paese viviamo?Nel lazio c'è bisogno della Bonino.Le carezze non servono a nulla bisogna incidere in profondità.Aiutare lo sviluppo nelle aree depresse di questa regione,far emergere una cultura della legalità
E poi la Bonino starebbe nel parlamento regionale del lazio e non più nel parlamento nazionale.La laicità non scivolerebbe verso forme irragionevoli Ciao Robyn
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Re: L'Avvenire e la Bonino

Messaggioda matthelm il 26/02/2010, 12:54

Cardif, anch'io ti ho risposto perché ti eri rivolto a me. Che strana osservazione fai.

Il discorso della pari dignità c'entra come i cavoli a merenda.

Che Avvenire non possa dire la sua opinione, che naturalmente condivido, sulla candidatura della Bonino perché è un giornale cattolico mi lascia senza fiato. e di conseguenza mi fermo quì.
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Re: L'Avvenire e la Bonino

Messaggioda Robyn il 27/02/2010, 21:50

Gli asili nido ai soli bambini cattolici non è possibile.Secondo la costituzione non sono ammesse discriminazioni sù base religiosa.In merito alla laicità le parti che si combattono Bonino-Binetti(clericali,anticlericali) si allontanano sempre di più.La laicità corrisponde sempre di più alle ex anime Ds,Ppi ormai PD.La laicità è autonomia dello stato dalla chiesa e dalle altre religioni.All'interno dello stato laico ci sono i cattolici il cui compito è essere laici.La laicità dev'essere lontana dal laicismo e dal clericalismo e dev'essere fondata sulla ragione Ciao Robyn
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Re: L'Avvenire e la Bonino

Messaggioda cardif il 27/02/2010, 23:43

Robyn ha scritto:La laicità è autonomia dello stato dalla chiesa

Già. Hobbes diceva che "Lo Stato rappresenta l'istanza unitaria e sovrana di neutralizzazione dei conflitti sociali e religiosi...". Purtroppo c'è chi ritiene che, per neutralizzare i conflitti, lo Stato, esercitando il suo potere sovrano, debba uniformare le coscienze in un'unica religione. Per esempio creando in Iran una Repubblica islamica. Spero che in Italia non si voglia arrivare ad una repubblica cattolica, agendo sui partiti e sui centri del potere statale.
ciao, cardif
Ma mo' mi so' capito bene?
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Re: L'Avvenire e la Bonino

Messaggioda Robyn il 28/02/2010, 9:40

Lo stato non può fare riferimento a nessuna religione.Esiste semplicemente,che all'interno dello stato laico,ci sono più religioni che lo stato mette tutte sullo stesso piano Ciao Robyn
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