ranvit ha scritto:Franz evidentemente non riesco a farmi capire.
Io lavoratore dipendente o pensionato o io lavoratore autonomo paghiamo la stessa Iva, gli stessi bolli etc. Ma io lavoratore dipendente pago, in proporzione, molta piu' Irpef dell'autonomo perchè non posso evadere o eludere alcunchè! E questo è dimostrato dall'incidenza del gettito dei lavoratori dipendenti e pensionati sul gettito complessivo di Irpef e Irpeg/Irap.....l'incidenza del 78% non lo dico io ma l'ha affermato pochi giorni orsono l'Agenzia delle Entrate.
Questa è un'ingiustizia colossale che nessun governo ha cercato realmente e concretamente di correggere!
Anzi il Cs ha fatto di peggio!
Vittorio
Ranvit, lasciamo perdere quello che che tu non resci (forse) a farti capire e concentrati a comprendere quello che spiego asesso.
1) che l'vasione sia dovuta al solo lavoro autonomo e non al lavoro dipendente è una palla a cui molti piace credere, un mito in cui piace cullarsi, per onorare la sacralità del lavoratore onesto.
In realtà il grosso delle cifre evase è legata al doppio o triplo lavoro del dipendenti, al pensionati di anzianità che continuano al lavorare dopo la pensione, ai finti disoccupati. Il lavoro nero tocca tra i 7 e gli 11 milioni di addetti, e NON sono SOLO fruttivendoli, falegnami, salumieri. Sono persone il cui lavoro nero è sostitutivo al lavoro dipendente. O sono dipendenti che arrotondano con il secondo o il triplo lavoro. Poi ci sono anche gli autonomi, sicuramente. Ma a mio avviso rappresentano non piu' del 30% del totale. I disonesti (per avidità o necessità) esistono in tutte le categorie, nessuna esclusa. Quella dei dipendenti è la principale per volune di casi e di evasione.
2) Per le imposte indirette, come l'IVA, l'aliquota è la stessa ma c'è differenza di gettito tra comprare una fiat 500 ed una Ferrari. E se è difficile nascondere l'iva per le ferrari e le 500, è piu' facile evadere quella per l'acquisto di tante piccole cose e servizi. Se da un alto c'è un venditore, artigiano o un professionista che cerca di risparmiare, dall'altro c'è un consumatore e lavoratore che tenta di fare fare altrettanto. Quindi le responsabilità sono comuni.
3) l'incidenza del 78% è solo sull'IRPEF, non sulla lista di sigle che hai riportato. Anche perché lavoratori e pensionati non pagano IRAP e IRPEG.
4) il 78% di 168 miliardi fa 114. Questo dato rappresenta il 25% delle imposte pagate in Italia (gettito = 460 miliardi).
5) Le tasse le pagano gli italiani. A parte la divisione in evasori e no (che non è dicotomica, perché ci sono persone che ne pagano alcune, apparendo onesti, ma ne nascondono altre) ogni altra divisione puo' essere demagogica e strumentale. Quella tra dipendenti e indipendenti è una di queste. Anche quella tra ricchi e poveri, visto che è del tutto normnale che i piu' poveri non debbano pagare le imposte ed i piu' ricchi debbano pagarne di piu'. Ora 460 miliardi entrano nelle casse dello stato. Quindi qualcuno le paga e solo il 25% è sicuramente (direttamente) imputabile a dipendenti e pensionati.
5) se non ci fosse l'evasione, non è che il gettito passerebbe da 460 a diciamo 560. Dovrebbe rimanere a 460, ma distribuito meglio. Gli 11 milioni di addetti al sommerso (e sono lavoratori a tempo pieno o parziale) che pagherebbero sono in buona perte soggetti che già pagano quella parte di imposte che non possono nascondere. La cosa quindi sarebbe neutra, a parte qualche decina di migliaia di evasori totali.
6) il problema maggiore sono le spese dello stato (la necessità di incassare 460, in gran parte fatta di spesa clientelare, sprechi, sussidi a pioggia) e qui CD e CS hanno fatto poco per riparare i danni (disastri) fatti da DC e PSI negli anni 80.
L'ingiustizia è data dalla spese e dal fisco, non solo dal fisco.
7) le differenze di imposizione e contribuzione tra lavoro dipendente ed indipendente, nate nella legislazione tributaria alla fine degli anni 70 (grazie al CAF) sono le maggiori responsabili delle storture italiane, comprese quelle fiscali e compresa l'evasione (che in effetti prima dell'era Craxi era la metà).
Ciao,
Franz
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)