Sull'introduzione del diritto nei licei sono d'accordo. Ma introdurre qualcosa e ridurre le ore di lezione non è che serva a granché.
In
http://www.pubblica.istruzione.it/minis ... 0609.shtmlè data questa spiegazione della riforma:
"Con questa riforma si vuole:
1) fornire maggiore sistematicità e rigore e coniugare tradizione e innovazione;
2) razionalizzare i piani di studio, privilegiando la qualità e l'approfondimento delle materie di studio;
3) caratterizzare accuratamente ciascun percorso liceale;
4) riconoscere ampio spazio all'autonomia delle istituzioni scolastiche;
5) consentire una più ampia personalizzazione, grazie a quadri orari ridotti che danno allo studente la possibilità di approfondire e recuperare le mancanze."
Per la maggior parte significa introdurre un po' di laissez faire, ridurre l'uniformità di insegnamento tra istituti, e quindi di preparazione degli studenti.
Come è avvenuto per le università; già c'erano differenze, come avviene anche all'estero peraltro, ma si sono accentuate con l'autonomia. C'è stata una rincorsa al ribasso nei programmi ed un ampliamento abnorme nell'offerta dei corsi per attirare studenti, che ha ridotto i livelli di preparazione, inferiori a quelli di anni fa.
Il punto 5 è proprio un capolavoro: dato che gli studenti s'impegnano poco, riduciamo le ore curriculari di lezione per dare loro modo di recuperare quello che non hanno studiato.
E se non recuperano, riduciamo ancora le ore di lezione?
Ma quant'è simpatica la Gelmini. Peccato che faccia il ministro della distruzione (non solo per quello detto sopra).
cardif