cardif ha scritto:C'è una cosa che non va: del 42% solo per il 10% circa va tolto dal lordo del dipendente. Il 32% il datore di lavoro lo versa direttamente all'Inps.
Cardif, in tutto il mondo il costo costo contributivo viene calcolato sommando le quota a carico del lavoratore ed a carico del datore. In sintesi il ragionamento è questo.
Per costruire un oggetto serve la materia prima e questa ha un costo internazionale, a seconda della qualità.
Poi servono stabilimenti e strumenti e manodopera. Puoi pagarla tanto o poco ma se esamini un bilancio aziendale puoi vedere quanto pesa sul costo di ogni singolo prodotto. Ovviamente poi le macchine italiane e quelle tedesche (o cinesi) si comparanao nel mercato, con il loro prezzo finale al concessionario. Per i servizi è lo stesso, solo che non hai materie prime.
Il costo del lavoro lordo subisce poi una serie di prelievi, contributivi e tributari ad al lavoratore va il netto.
Il nostro netto è misero, rispetto al quello del lavoratore tedesco, perché da noi sono altissimi i prelievi.
Sul fronte del lordo la nostra retribuzione oraria è tra le piu' alte del mondo occidentale (mi pare siamo quarti in tutto il settore OECD) mentre a livello di netto siamo sedicesimi su 22.
Siamo tornati sulla contribuzione perché è la chiave di volta per spiegare (secondo me) favara e milano.
Per quanto riguarda l'estero si, sono inferiori. Noi siamo tra i piu' cari, come somma di prelievo sul lavoro.
Non solo ma posso anche dirti che questo costo inferiore non si trasforma in prestazioni scadenti ma al contrario in prestazioni d'ordine nettamente superiore. Il nostro costo è simile a quello tedesco o svedese ma le loro prestazioni sono nettamente superiori. Ci sono paesi con costi inferiori al nostro ed a quello tedesco e con prestazioni ottimizzate, che sono tra le migliori. Il nostro problema è che preleviamo tanto e diamo poco (doppia rapina).
Un ottimo studio comparato dei vari welfare (previdenziale, sanitario, assistenziale, etc) lo trovi nei documenti della commissione Onofri. Si tratta di uno studio di quasi 15 anni fa ma la situazione italiana non è cambiata . Caso mai è peggiorata (e quando mai?) mentre all'estero non stanno mai con le mani in mano e caso mai è migliorarata.
Io propongo una progressività nei prelievo contributivo, in modo che i redditi piu' bassi abbiano un netto in busta piu' alto.
Ma la chiave di volta principale è abbassare del 20-30% il costo generale dei contributi (questo aumenta il netto in busta) migliorando contemporaneamente la quelità delle prestazioni.
Franz