cardif ha scritto:E certamente c'è democrazia se vige una modalità con cui il popolo ha effettiva podestà di governare. Penso pure che, se riesce a farlo, lo fa per il suo stesso bene, mica per il bene dei suoi eletti. E qui c'è una prima valutazione, secondo me: quanto più chi governa lo fa per il bene del popolo, tanto più c'è democrazia.
Ma come, col voto? Però se il voto pesa, deve avere una sua qualità, legata alla libertà ed alle conoscenze di chi lo esprime. E qua c'è una seconda valutazione.
Il tema interessa anche a ma ma cerchiamo di gestirlo a piccoli passi. Hai messo troppa carne al fuoco.
Se dovessi rispondere a tutto dovei scrivere un romanzo.
Un aspetto per volta. Parto solo da quanto ho quotato.
Il bene del popolo è concetto vago e oggettivamente impalpabile. Pensa al popolo fatto da 40 milioni di votanti (o decisori nella democrazia diretta, per ogni tema posto a discussione) e vedrai che ci sono dei problemi logici se non separi cittadino da popolo (e relativi interessi).
Il popolo (o chi lo governa) non fa per il bene del popolo. Sono i cittadini che decidono, singolarmente (e con voto segreto).
Tendenzialmente ogni cittadino pensa al SUO bene, non a quello del popolo. Al massimo pensa al bene della sua famiglia, del suo gruppo, piu' o meno esteso. Sempre che abbia le informazioni giuste e che sia convinto correttamente di questa scelta. Sul piano logico è scorretto affermare che la somma degli interessi individuali coincide con l'interesse (e bene) del popolo. Tra l'altro è un mito del liberismo economico di due secoli fa, ampiamente falsificato sul piano logico matematico.
E' già complesso individuare il bene del singolo, da parte del singolo stesso. Il bene del popolo non è oggettivamente individuabile ed è solo una argomentazione demagogica. E la demagogia è nemica della democrazia.
Infatti tutti affermano di lavorare per il bene del popolo. Affermazione gratis, che tutti possono dire senza tema di essere smentiti. Per esempio è per il bene del popolo che si vuole mettere la pena di morte o la si vuole abolire.
Sono affermazioni non provabili oggettivamente. Sono frasi ad effetto.
Lasciamo quindi perdere il bene del popolo (un fine che si piega facilmente al populismo ed alla demagogia del populista).
Vedi, questi sono i problemi logici quando si vuole dare un fine alla democrazia in quanto tale.
Il fine invece lo abbiamo noi singoli cittadini in ogni nostro singolo atto, decisione (politica e non).
Ogni persona e gruppo ha centinaia di obiettivi e fini, mete. E ci sono miliardi di esseri umani.
La democrazia e lo stato di diritto dovrebbero essere stumenti che aiutano i cittadini a raggiungerli senza ostacolarli e controlando che nessuno prevalichi i diritti degli altri. Da qui si puo' partire, forse, per trovare un metro di valutazione della qualità di una democrazia che sia piu' oggettivo.
Franz
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)