probabilmente divernterà il tormentone dei prossimi giorni.
quasi si volesse far discutere di cose inutili mentre il paese ha urgenze piu' gravi.
Ogni volta che pero' si parla di una via intitolata a Craxi a me viene in mente quella barzeletta che passava di bocca in bocca sotto il fascismo (e che poi mi ' narro' mio padre) a proposito di una via al figlio del Duce, Bruno, morto in un incidente aereo. Sotto la scritta "Via Bruno Mussolini" qualcuno aveva scritto ".... e anche suo padre!"
Forse la dittatura aveva sotto certi apsetti il merito di produrre una comunicazione asciutta, stringata, efficace.
Oggi in piena libertà invece si sprecano fiumi di parole.
Invece Di Pietro sa essere, se non sintetico, almeno efficace.
http://www.antoniodipietro.com/2009/12/ ... l?notificaSui quotidiani di oggi ci sono degli articoli a dir poco interessanti: la menzogna viene spacciata per verità.
Mettono in evidenza che si deve celebrare il decennale di Bettino Craxi: un omaggio di Berlusconi.
Dopo tutto, chi altri poteva omaggiare un latitante, pluricondannato e corrotto che, commettendo innumerevoli reati, ha rovinato sia la credibilità del Paese che quella delle Istituzioni, se non proprio lui, Silvio Berlusconi? Tra simili si ritrovano.
Ebbene, l'Italia dei Valori lo dice forte e chiaro: abbiamo pietà per i morti, ma nessuna pietà per chi mente. Craxi non era una persona in esilio, era un latitante. Nessuno lo ha cacciato. E' lui che è fuggito per non rispondere delle sue azioni davanti alla giustizia. E' scappato via perché è stato condannato con sentenza penale passata in giudicato. Era accusato di corruzione e finanziamento illecito ai partiti, cosa di cui i giornali non fanno alcuna menzione per poterlo spacciare come “grande statista”.
Ma quale statista!?
Quello che con la DC della Prima Repubblica ha indebitato oltremodo le casse dello Stato?
Quello che ha dato la possibilità ad una classe imprenditoriale di crescere non in ragione delle proprie capacità imprenditoriali ma delle mazzette che pagava?
Ritengo che questo fine d'anno volga al termine nella maniera peggiore: un anno in cui il fratellastro di Craxi è stato al governo con il solo fine di produrre leggi per non farsi processare. Un anno che viene sublimato, come dice il sindaco di Milano, dedicando una strada o una piazza al ricordo di Bettino Craxi.
E allora facciamola questa piazza: Piazza Bettino Craxi.
Sotto il nome, però, come in tutte le targhe, scriviamoci anche quel che era: “
politico, corrotto, latitante”.
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)