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Tonino invece non teme di dire la verità.

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Tonino invece non teme di dire la verità.

Messaggioda antonio bianco il 29/12/2009, 21:39

REPUBBLICA:
ROMA - Alla vigilia del decennale della sua morte (il 19 gennaio), la figura di Bettino Craxi continua a far discutere, a suscitare polemiche. E così, mentre si viene a sapere che Giorgio Napolitano riceverà al Quirinale i membri della Fondazione Craxi che hanno organizzato un convegno per commemorare l'ex premier socialista, Antonio Di Pietro attacca: "Mi auguro - dichiara a Cnr Media - che il presidente della Repubblica, se parteciperà a un ricordo su Craxi, lo ricordi per quello che è stato: un politico, un presidente del Consiglio, un corrotto, un condannato, un latitante. Altrimenti non racconterebbe la verità nemmeno lui".

Sono d'accordo a non criminalizzare che ha sbagliato, ma che ora si ribalti la verità storica mi sembra esagerato!
E alla gente onesta quali onori spettano?
DI PIETRO col suo approccio sgrammaticato e rozzo mi sembra l'unico politico in Italia ad avere le idee chiare.
Temo che il PD sia sotto ricatto dai seguaci di Craxi collocati ai vertici del partito e che continuano a campare all'ombra di Berlusconi.
Povero PD chissà quando se ne uscirà.

Ciao a tutti ... Antonio
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Via Craxi ...

Messaggioda franz il 29/12/2009, 21:51

probabilmente divernterà il tormentone dei prossimi giorni.
quasi si volesse far discutere di cose inutili mentre il paese ha urgenze piu' gravi.

Ogni volta che pero' si parla di una via intitolata a Craxi a me viene in mente quella barzeletta che passava di bocca in bocca sotto il fascismo (e che poi mi ' narro' mio padre) a proposito di una via al figlio del Duce, Bruno, morto in un incidente aereo. Sotto la scritta "Via Bruno Mussolini" qualcuno aveva scritto ".... e anche suo padre!"

Forse la dittatura aveva sotto certi apsetti il merito di produrre una comunicazione asciutta, stringata, efficace.
Oggi in piena libertà invece si sprecano fiumi di parole.

Invece Di Pietro sa essere, se non sintetico, almeno efficace.


http://www.antoniodipietro.com/2009/12/ ... l?notifica
Sui quotidiani di oggi ci sono degli articoli a dir poco interessanti: la menzogna viene spacciata per verità.
Mettono in evidenza che si deve celebrare il decennale di Bettino Craxi: un omaggio di Berlusconi.
Dopo tutto, chi altri poteva omaggiare un latitante, pluricondannato e corrotto che, commettendo innumerevoli reati, ha rovinato sia la credibilità del Paese che quella delle Istituzioni, se non proprio lui, Silvio Berlusconi? Tra simili si ritrovano.
Ebbene, l'Italia dei Valori lo dice forte e chiaro: abbiamo pietà per i morti, ma nessuna pietà per chi mente. Craxi non era una persona in esilio, era un latitante. Nessuno lo ha cacciato. E' lui che è fuggito per non rispondere delle sue azioni davanti alla giustizia. E' scappato via perché è stato condannato con sentenza penale passata in giudicato. Era accusato di corruzione e finanziamento illecito ai partiti, cosa di cui i giornali non fanno alcuna menzione per poterlo spacciare come “grande statista”.

Ma quale statista!?

Quello che con la DC della Prima Repubblica ha indebitato oltremodo le casse dello Stato?
Quello che ha dato la possibilità ad una classe imprenditoriale di crescere non in ragione delle proprie capacità imprenditoriali ma delle mazzette che pagava?

Ritengo che questo fine d'anno volga al termine nella maniera peggiore: un anno in cui il fratellastro di Craxi è stato al governo con il solo fine di produrre leggi per non farsi processare. Un anno che viene sublimato, come dice il sindaco di Milano, dedicando una strada o una piazza al ricordo di Bettino Craxi.

E allora facciamola questa piazza: Piazza Bettino Craxi.
Sotto il nome, però, come in tutte le targhe, scriviamoci anche quel che era: “politico, corrotto, latitante”.
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Re: Tonino invece non teme di dire la verità.

Messaggioda Stefano'62 il 30/12/2009, 2:05

Ben detto,Franz.
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Re: Tonino invece non teme di dire la verità.

Messaggioda ranvit il 30/12/2009, 8:34

Io invece penso che il dramma italiano siano i tanti troppi politici corrotti (e corruttori) non latitanti....
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Tonino invece non teme di dire la verità.

Messaggioda Loredana Poncini il 30/12/2009, 8:45

Perché, Ranvit, l' invece ?
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Re: Tonino invece non teme di dire la verità.

Messaggioda franz il 30/12/2009, 11:39

Loredana Poncini ha scritto:Perché, Ranvit, l' invece ?

Immagino perché Craxi oggi non è piu' un dramma.
Il dramma è la corruzione dilagante in politica malgrado mani pulite.
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Re: Tonino invece non teme di dire la verità.

Messaggioda pinopic1 il 30/12/2009, 15:00

antonio bianco ha scritto:REPUBBLICA:
ROMA - Alla vigilia del decennale della sua morte (il 19 gennaio), la figura di Bettino Craxi continua a far discutere, a suscitare polemiche. E così, mentre si viene a sapere che Giorgio Napolitano riceverà al Quirinale i membri della Fondazione Craxi che hanno organizzato un convegno per commemorare l'ex premier socialista, Antonio Di Pietro attacca: "Mi auguro - dichiara a Cnr Media - che il presidente della Repubblica, se parteciperà a un ricordo su Craxi, lo ricordi per quello che è stato: un politico, un presidente del Consiglio, un corrotto, un condannato, un latitante. Altrimenti non racconterebbe la verità nemmeno lui".

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Si vede che l'ultima trovata del CD funziona: Usare anche Craxi per fomentare divisioni all'interno del PD e inutili discussioni.
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Re: Tonino invece non teme di dire la verità.

Messaggioda Stefano'62 il 30/12/2009, 16:17

ranvit ha scritto:Io invece penso che il dramma italiano siano i tanti troppi politici corrotti (e corruttori) non latitanti....

I quali hanno la necessità di far passare la loro primula rossa come un esiliato invece che come latitante.
Per evitare di fare la stessa fine.
Sono d'accordo con Vittorio,ma penso che questo dibattito su craxy sia attuale proprio per questo.
E' FONDAMENTALE che la figura di craxy venga ricordata per il ladro che era in vita.
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Re: Tonino invece non teme di dire la verità.

Messaggioda ranvit il 30/12/2009, 17:48

Craxi non era piu' ladro e corrotto di (quasi) tutti gli altri politici di destra e di sinistra. Ha solo avuto la sventura di mettersi in testa di rinnovare la politica e le istituzioni di una Italia ingessata ed immobilizzata da una ipocrisia dilagante. Per fare questo si è scontrato con il Pci, cui voleva sottrarre la supremazia a sinistra, ma non avendone la stessa forza finanziaria ha "professionalizzato" un sistema di corruttela pre-esistente....e tutt'ora esistente, anzi piu' di prima!
Questo è quello che penso io....e non solo io.
E l'Italia di sinistra rimasta appiccicata alla retorica velleitaria di una inesistente "diversità" ed onestà, quasi per etnia, dei suoi uomini, sta pagando a caro prezzo la "guerra" fatta a Craxi (vedi Berlusconi ed il suo populismo...).
La cosa divertente...è che gli attuali dirigenti del Cs (tutto sommato piu' realisti) sono andati piu' a destra di Craxi, mentre buona parte del "popolo" di sinistra è rimasta a credere alla diversità....un bel mix perdente!

Vittorio
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Tonino invece non teme di dire la verità.

Messaggioda annalu il 30/12/2009, 19:21

ranvit ha scritto:Craxi non era piu' ladro e corrotto di (quasi) tutti gli altri politici di destra e di sinistra.

Ranvit, fin qui ti seguo. Ovviamente Craxi non era affatto il solo a comportarsi in quel modo, e lo si vede da quel che accade adesso.
ranvit ha scritto: Ha solo avuto la sventura di mettersi in testa di rinnovare la politica e le istituzioni di una Italia ingessata ed immobilizzata da una ipocrisia dilagante. Per fare questo si è scontrato con il Pci, cui voleva sottrarre la supremazia a sinistra, ma non avendone la stessa forza finanziaria ha "professionalizzato" un sistema di corruttela pre-esistente....e tutt'ora esistente, anzi piu' di prima!

Qui invece mi è difficile seguirti. Craxi, a mio parere, non ha affatto preteso di rinnovare la politica, o meglio, ha creduto che rinnovarla potesse significare prima di tutto rendere scoperto e palese quello che avveniva di nascosto: l'illegalità e la corruzione diffusi ma nascosti, rivendicati come leciti in quanto condivisi ... come poteva pensare che fosse accettabile? Certo, si è dimostrato meno ipocrita di altri, ma rivendicare il diritto ad essere "ladri", l'affermare "tutti colpevoli, nessun colpevole" non mi sembra qualcosa di cui vantarsi.
Si è scontrato col PCI? Ma tu credi che un atteggiamento del genere fosse accettabile per la DC?
La "retorica velleitaria di una inesistente diversità" è in parte come la descrivi tu, ma non del tutto. Il Pci aveva una lunga tradizione all'opposizione, situazione non gradevole ove molti militanti hanno pagato cara la loro appartenenza; questa disponibilità a "pagare" per le proprie idee invece di guadagnarci su (da parte di alcuni, non di tutti, su questo hai ragione), ha permesso ai vertici di approfittare di una fama pagata dai cosidetti "compagni di base", per i quali la "diversità" era reale e pesantissima.

Su quel che sta accadendo ora, no dico nulla: è una tristezza molto grande per me, vedere un patrimonio ideale vero, anche se con grandi limiti, disperso dalla professionalizzazione della politica. E dico "professionalizzazione" perché preferisco essere cortese.

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