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Ora che fare?

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: Ora che fare?

Messaggioda franz il 28/12/2009, 18:43

chango ha scritto:peccato che il centro-sinistra negli ultimi 15 anni sia stato più concreto e capace di governare del centro-destra e che l'abbia fatto in modo più pragmatico e sereno di quanto fatto dal centro-destra.

e per vederlo basta guardare i provvedimenti presi e la loro efficacia.
ovviamente è necessario anche un minimo di onestà intellettuale.

Sono d'accordo solo se prendiamo in esame i primi due anni del primo governo Prodi.
Dopo è stato un disastro e l'elettorato ci ha punito.
E se per farlo hanno preferito berlusconi ..... è tutto dire!
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Re: Ora che fare?

Messaggioda chango il 28/12/2009, 20:29

franz ha scritto:
chango ha scritto:peccato che il centro-sinistra negli ultimi 15 anni sia stato più concreto e capace di governare del centro-destra e che l'abbia fatto in modo più pragmatico e sereno di quanto fatto dal centro-destra.

e per vederlo basta guardare i provvedimenti presi e la loro efficacia.
ovviamente è necessario anche un minimo di onestà intellettuale.

Sono d'accordo solo se prendiamo in esame i primi due anni del primo governo Prodi.
Dopo è stato un disastro e l'elettorato ci ha punito.
E se per farlo hanno preferito berlusconi ..... è tutto dire!
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anche con il secondo governo Prodi con il protocollo sul welfare e le liberalizzazioni introdotte da Bersani si è fatto di più che in sette anni di governi Berlusconi.
gli errori sono stati tanti, però almeno si è provato a governare e a far cambiare questo paese.

non sarei così duro con gli italiani: non è che per punirci avessero alternative diverse da votare Berlusconi. quella era l'unica alternativa presente sulla scena politica.
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Re: Ora che fare?

Messaggioda cardif il 28/12/2009, 20:55

Anche a me nei fatti non mi sembra che l'azione del Governo Prodi sia stata tanto negativa quanto veniva descritta.
Tanto per ricordare: la campagna mediatica di Mimun, ora dipendente Mediaset, che riportata continui attacchi di Guzzanti, allora berlusconiano, basata sulle dichiarazioni di Igor Marini. Oppure l'esagerata sottolineatura dei contrasti interni alla coalizione, che oggi è diventata ovvio e positivo confronto interno di idee, in mano a Minzolini.
Ovviamente contrasti ce n'erano, e la coalizione aveva troppi componenti. Allora ancora non c'era (se non sbaglio) lo sbarramento.
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Ma mo' mi so' capito bene?
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Re: Ora che fare?

Messaggioda ranvit il 28/12/2009, 21:29

> peccato che il centro-sinistra negli ultimi 15 anni sia stato più concreto e capace di governare del centro-destra e che l'abbia fatto in modo più pragmatico e sereno di quanto fatto dal centro-destra.

e per vederlo basta guardare i provvedimenti presi e la loro efficacia.
ovviamente è necessario anche un minimo di onestà intellettuale.
chango<



Questo è il tuo giudizio, rispettabile ma evidentemente la maggioranza degli elettori la pensa diversamente...e anche io.

Vittorio
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Ora che fare?

Messaggioda franz il 28/12/2009, 23:01

cardif ha scritto:Anche a me nei fatti non mi sembra che l'azione del Governo Prodi sia stata tanto negativa quanto veniva descritta.

No, non sto parlando di un confronto tra la realtà dei fatti e le descrizioni urlate della allora opposizione.
Ma del confronto tra realtà e aspettative nostre unite al confronto tra realtà e visione globale del paese.
Tutto sommato abbiamo deluso la maggioranza, e buona parte dei nostri.
Nei comuni, nelle provincie, nelle regioni in cui governiamo bene, siamo confermati.
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Re: Ora che fare?

Messaggioda pierodm il 28/12/2009, 23:10

La tesi che Ranvit ci propone da tempo, martellante, è esasperata, ma vale la pena prenderla come riferimento perché in una misura più attenuata è la stessa che ci ritroviamo tra i piedi in troppe discussioni.
Qui non si tratta di criticare o meno "la sinistra", ma di quali critiche si fanno e come s'inquadrano nel contesto generale.

Ranvit - L'arretratezza del ns Paese è dovuta a tante ragioni, tra le quali l'arretratezza della sinistra. Opponendosi a tutto e tutti con una pelosa retorica della Resistenza, della Costituzione e dei diritti delle "masse lavoratrici" (che ora votano Berlusconi...) oltre che con la messa in mora di qualsiasi tentativo di pacificazione ha contribuito in modo irreparabile alla scarsa crescita culturale, civile ed economica del Paese.

Visto che la Cassazione l'ha sdoganata, usiamo la parola giusta: cazzate.
Opponendosi a tutto e tutti: cazzata numero uno.
Per anni questa è stata un'accusa che veniva rivolta al PCI e al PSI, ma erano gli anni in cui lo scontro sociale era durissimo, e questa "opposizione" faceva parte del processo di modernizzazione, in materia di diritti e di uguaglianza, ossia di attuazione costituzionale della democrazia. E comunque questa opposizione dura non impedì che la sinistra tutta collaborasse in prima linea alla gestione fondamentale della Repubblica.
Poi il PSI è passato tra le forze di governo, mentre il PCI - pur facendo la sua parte di opposizione - accentuò la sua collaborazione istituzionale, e più tardi anche politica e parlamentare, fino agli anni detti del "consociativismo".
Consociativismo che gli è stato poi duramente rimproverato, non solo dalle ali più radicali, ma da tutti coloro che si riconoscevano nell'area liberale, cioè non democristiana e non direttamente compromessa col pentapartito.

Due. La retorica della Resistenza - che per altro era sincera e nient'affatto pelosa - poteva dare fastidio a qualche palato raffinato, ma la grandissima parte dell'elettorato se ne fregava.
Gli unici che ricordo essere personalmente irritati, tra la gente comune, erano i nostalgici del fascismo o gl'irriducibili qualunquisti di destra dichiarata.

Sulla Costituzione le critiche si possono fare, ma nell'ambito del discorso di Ranvit meglio lasciar perdere: non hanno senso.

I diritti delle masse lavoratrici: cosa c'è che non va in questa posizione della sinistra?
La terminologia sarà pure stucchevole - io non l'ho mai usata, per dirne una - ma per lungo tempo dietro la terminologia c'era la sostanza.

la messa in mora di qualsiasi tentativo di pacificazione: quale pacificazione, quale messa in mora?
Io preferisco non insistere su questo punto, perché rischio di essere offensivo.

Veniamo alla ggente.
L'idea che il successo di Berlusconi derivi da una sorta di volontà punitiva verso la sinistra, o centro-sinistra, potrebbe lecitamente provenire solo da uno che arriva adesso da una lunghissima vacanza nei mari australi. Molto lunga, quasi un'eremitaggio.
Primo, perché ciò presupporrebbe che la destra avesse vinto dopo aver sperimentato la sinistra, laddove invece Berlusconi ha vinto subito dopo essersi presentato.
Secondo, perché presupporrebbe una severità e una capacità di giudizio che, se esistesse, dovrebbe applicarsi con sdegno alla figura e alle azioni di personaggi che sono largamente e platealmente più impresentabili di quelli del centro-sinistra.
Terzo, perché - come in altre sedi abbiamo discusso e convenuto, anche in base a sondaggi - che l'adesione alla figura di Papi è "carismatica", molto più che razionalmente politica.
Ci sarebbero anche i punti Quattro, Cinque, Sei, Sette..., ma questi tre bastano.

Quanto ai disastri del governo di centro-sinistra, io ne vedo solo due: aver iniziato lo smantellamento delle geranzie sul lavoro, introducendo dei mostri quali l'interinale e il precariato, e la privatizzazione Telecom.
Mi risulta però arduo immaginare un elettorato che ha punito il CS per questo, visto che Tremonti e C. hanno fatto di peggio: uguale, quindi confrontabile, ma peggio, vedi per esempio Alitalia in tema di maneggi su grandi aziende.
Quello che personalmente trovo criticabile, però, è soprattutto ciò che non è stato fatto dal CS, più che le cose fatte.

Se continuiamo a gingillarci con un'analisi falsa o scombiccherata degli avvenimenti, non se ne esce - è difficile uscirne comunque, anche con l'analisi più corretta ed esaustiva, quanto a questo.
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Re: Ora che fare?

Messaggioda cardif il 29/12/2009, 1:55

Franz ha scritto: "Secondo me ci vuole una posizione piu' unitaria, o meglio detto una op-posizione che qualsiasi cosa si decida di fare sia compatta ed unita. Purtroppo è difficile quando qualcuno vuole fare il primo della classe, per smarcarsi e farsi vedere come il piu' duro e puro. Ma ci si deve tentare."
Daccordo. Quei politici che vogliono per forza figurare come il gallo nel pollaio fanno un danno notevole di immagine al CS. Ci vuole accordo tra forze politiche, a cominciare dall'IDV, in grado di proporsi al Governo su base programmatica non come "fronte antiberlusconi". Con lo sbarramento che già c'è non si arriverebbe a 16 sigle come è il CD con l'ingresso di Storace e la Santanché.
Purché non si dica come Veltroni: "siamo un grande partito d'opposizione" ma piuttosto "siamo un grande partito, per ora all'opposizione".

Franz ha scritto: "Ma del confronto tra realtà e aspettative nostre unite al confronto tra realtà e visione globale del paese. Tutto sommato abbiamo deluso la maggioranza, e buona parte dei nostri."
Credo che la maggior parte di coloro che votano il CS sperano sempre di più di quanto sia possibile (c'è più utopia, si desidera di più il 100% di rettitudine, di impegno, perfino di onestà, và, concetto ormai in disuso) e di conseguenza credo che sia naturale un maggior grado di delusione. Vogliamo la cassetta senza nessuna mela marcia, mentre dall'altra parte di accontentano di molto meno. E secondo me questo è un limite che dovremmo superare: tutti puri e duri da una stessa parte mi sembrano troppi.
Se poi pensiamo alla maggioranza degli italiani, ricordiamo che alla Camera, per esempio, la coalizione di CD ha ottenuto 15,5 milioni di voti su 32,7 votanti e su 47,2 aventi diritto al voto. E quindi non è che sia proprio il massimo.
Per ipotesi (solo numerica, tanto per...), se invece di correre un po' da soli e un po' con l'IDV, se Casini avesse fatto la grande abiura accettando il fronte comune che ora ha proposto, se ci fosse stata un'intesa con Ciliberto e quindi aggiungendo un po' di sinistra, si sarebbe avuto un pareggio in Parlamento e si sarebbe già votato un'altra volta.
E comunque io sono convinto che gli italiani, per la maggior parte non seguano da vicino la politica tanto da votare scegliendo secondo conoscenza, ma per fede o sull'onda di una informazione superficiale. Credo, per esempio, che quando la Zanicchi, presente continuamente in TV, diceva "mettiamolo alla prova; se non va lo rimandiamo a casa" guadagnò alla sua causa molti più voti di qualunque programma politico. (Ed è stata ricambiata con un seggio al Parlamento europeo: una vergogna, secondo me, per quello che ci fa là).
Su quanto ha scritto Pierodm circa le tipologie di contratti di lavoro e le privatizzazioni, credo che sia da approfondire l'enorme ampliamento che se ne è fatto rispetto allo spirito iniziale. Però, per esempio, meglio quello che voleva fare il CS con l'Alitalia di quello che ha fatto il CD.
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Re: Ora che fare?

Messaggioda Loredana Poncini il 29/12/2009, 8:54

Concordo con Piero e con Cardif, e mi permetto di continuare a fare la parte di Dorothy nel regno del mago di Oz.

La prima cosa da tener presente, secondo me, è che il mago è carismatico, in tutti i sensi anti-illuministici del termine. Cioè: il suo carisma consiste nell'aver Fede per mentore, e Travaglio per aguzzino !
Quanto ci svela la fiaba, trovandoci succubi del mago di Oz ! ! !

Da novella Dorothy, per capire dove devo andare per tornare nella mia casa, così sconvolta e frastornata, soprattutto politicamente, leggo da mesi un ranvit che mi ripete a più non posso che i nostri valgono poco o niente, mentre franz si svena per disegnarci delle mappe da seguire ( ma che i nostri big lasciano nel cassetto dei sogni), e piero, purtroppo, mi sembra assai sfiduciato che si possa davvero fare qualcosa...

Spero di rintracciare le scarpette fatate della strega, e di ritrovarmi un giorno, da piemontese-italiana, nell'Europa di cui voglio essere cittadina senza se e senza ma.

BUON 2010 !
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Re: Ora che fare?

Messaggioda chango il 29/12/2009, 11:23

ranvit ha scritto:> peccato che il centro-sinistra negli ultimi 15 anni sia stato più concreto e capace di governare del centro-destra e che l'abbia fatto in modo più pragmatico e sereno di quanto fatto dal centro-destra.

e per vederlo basta guardare i provvedimenti presi e la loro efficacia.
ovviamente è necessario anche un minimo di onestà intellettuale.
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Questo è il tuo giudizio, rispettabile ma evidentemente la maggioranza degli elettori la pensa diversamente...e anche io.

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questo non è un mio giudizio ma un dato di fatto.
non mi pare che la maggioranza degli italiani ritenga berlusconi più abile a governare di un governo di centro-sinistra, visto che berlusconi ha perso per ben due volte le elezioni e dopo essere stato al governo.
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Re: Ora che fare?

Messaggioda franz il 29/12/2009, 12:05

chango ha scritto:questo non è un mio giudizio ma un dato di fatto.
non mi pare che la maggioranza degli italiani ritenga berlusconi più abile a governare di un governo di centro-sinistra, visto che berlusconi ha perso per ben due volte le elezioni e dopo essere stato al governo.

Dato di fatto anche che noi abbiamo sistematicamente perso a livello nazionale dopo aver governato.
Di fatto quando governa berlusconi, poi perde, e lo stesso succede a noi.
Poiché i rapporti di forza sono abbastanza vicini, bastano pochi che si spostano da una parte o dall'altra per modificare l'esito delle elezioni. Possono essere insiddisfatti di come sono andate le cose con il governo precedente e/o possono essere attratti dalle promesse di chi si candida all'alternanza. Ma è un dato di fatto che le nostre vittorie sono sul filo del rasoio, come nel 2006, mentre quelle della CdL+Lega sono molto più nette.
A livello locale invece noi continuamo a vincere, dove governiamo bene e lo stesso accade per le regioni governate dal CD.
Diciamo che quindi che la mia personale analisi è che gli italiani sono mediamente soddisfatti del governo locale (chiunque governi) e insiddisfatti di quello nazionale (idem).
Franz
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