matthelm ha scritto:Luca, le dichiarazioni di Di Pietro non mi rassicurano molto.
Aveva promesso prima delle elezioni che avrebbe fatto parte del gruppo PD, ma non l'ha fatto.
Di scuse se ne trovano sempre.
Secondo me rimane un populista che vende giustizialismo a palate e questa è musica per la nostra sinistra fru-fru di cui so che tu non fai parte.
Che poi voglia costruire un partito riformista(!!??) mi ascia basito.
Quale riformismo? Questa parola incantata ormai la usano tutti.
Io rimango del parere che era meglio non accettare l'apparentamento con questo esibizionista ugale e contrario di Berlusconi. E noi ne abbiamo abbastanza di uno. E' vero?
Giustizialismo e riformismo sono due parole magiche che con intenti diversi tutti usano. Effettivamente così come vengono usate non hanno alcun significato. Però sono utili. La prima per colpire Di Pietro e quanti hanno qualche dubbio sul livello di legalità e moralità della vita pubblica. Insieme ad altri neologismi come Grillismo, Dipietrismo, Travaglismo (informazione), antipolitica.
La seconda invece viene usata dalla destra per nobilitare la tradizionale politica di destra di restrizione della sfera dei diritti, di emarginazione e discriminazione sociale e di consolidamento delle diseguaglianze.
Sempre riformismo, viene usata da noi per autodefinirci senza ricorrere alle definizioni più logiche e comprensibili della tradizione politica. Niente a che vedere con le riforme come qualcuno potrebbe essere indotto a pensare.
L'apparentamento con Di Pietro l'abbiamo fatto per evitare che ci sottraesse troppi voti.
Oggi trovo utile che lui faccia quella opposizione che noi non possiamo fare altrimenti Cicchitto dice che siamo "giustizialisti". Così l'accusa di essere giustizialista se la prende lui e l'opposizione non tradisce milioni di elettori che non hanno alcun timore di essere accusati di giustizialismo.
Ripensandoci una definizione potrebbe averla "giustizialismo" (secondo la concezione cicchittiana): "Utilizzare a fini politici le vicende giudiziare in cui sono coinvolti esponenti della parte a noi avversa".
Rimane il bisogno di coniare un termine per indicare chi "usa il potere politico e l'accesso alle alte cariche dello stato per sfuggire alla giustizia". Come lo chiamiamo? Come chiamare quest'arte?