pierodm ha scritto:Punto uno.
Criticare la Bindi per ciò che ha detto è lecito: ma sarebbe utile sapere quali sono le affermazioni della Bindi che sono scorrette, altrimenti si tratta solo di una censura generica.
Punto due.
Nei lunghi anni del vecchio, buon PCI ho sentito tante volte la filastrocca: cari compagni, non è questo il momento di dividerci, non è questo il momento delle contestazioni. Non era mai il momento, a sentire le vestali della sacra pisside della "linea".
Erano, però, i tempi nei quali almeno una "linea" c'era, o - quando questa non era tanto chiara, o forse non c'era nemmeno - era chiara l'identità, sia quella sostanziale, sia quella "percepita", il che dal punto di vista politico è praticamente la stessa cosa.
Io credo che - vista la genesi e vista la situazione di questo partito attuale - tutto ciò che non è stato fatto o non è avvenuto in ordine alla sua "creazione" avviene in corso d'opera, tramite quelle che appaiono come "critiche" ma che in realtà sono soltanto una gestazione e una sedimentazione di idee, di chiarimenti e di punti di vista diversi.
Punto tre, metodologico.
Se anche noi tutti qui, quanti siamo, dovessimo incontrarci in un piazzale e duellare a bastonate, o dovessimo impiantare un coro d'insulti e di pernacchie, o intonare un peana, inginocchiati davanti all'icona di Bersani, non cambierebbe assolutamente nulla di ciò che sta avvenendo.
Mi sembra, in altri termini, che spesso viene fuori questo equivoco, per cui si fa una gran confusione tra i diversi e distinti livelli della partecipazione politica, proiettando il significato delle parole che si scambiano in una discussione verso un ruolo che non hanno - come se, per esempio, il dissenso tra Franz e Stefano, o tra me e Ranvit avesse un effetto concreto, neanche fossimo parlamentari del PD che si dividono durante una votazione, o si contraddicessero l'uno con l'altro durante un dibattito elettorale.
In poche parole: per quanto mi riguarda, non accetto di edulcorare o travisare le mie idee in nome d'una qualunque "ragion di partito". Non l'ho fatto al tempo del PCI, tanto meno lo faccio oggi.
Dovrebbero capirlo bene, e facilmente, in primis coloro che si presentano col ridicolo attributo di "disallineamento" - ma ho già detto quello che penso di di questo genere di personaggi che sono comparsi nel forum, e adesso ne ho accennato solo perché certi allineamenti affliggono anche altri, più limpidi, amici del forum e non solo del forum.
Sei sempre simpaticissimo caro pierodm (non mi permetto di classificare come "ridicolo" il suo nick, semplicemente perche io sono una persona educata) e anche se mi sembra di ricordare la tua passione zoofila sei comunque degno di rispetto, in quanto ospite, come me, di un forum che dovrebbe servire a dibattere più che a stuzzicare l'interlocutore che non ci sta simpatico.
Ma non voglio perdere tempo su queste inutili dispute.
Meglio parlare di cose serie, convieni? Dunque provo a riportarti di nuovo le mie opinioni.
Sul punto 1 certo che è lecito criticare e come dici tu, occorre motivare la critica. L'ho già fatto e lo riscrivo volentieri a tuo beneficio. Le frasi inopportune ( e anche offensive secondo me, oltre che controproducenti per il nostro partito) della Bindi sono state quando ha "solidarizzato con il berlusca, ma."..... ecco è quel ma che non deve esserci.
Di fronte a fatti violenti si solidarizza e basta, senza se e senza ma. Come ha detto giustamente il nostro segretario. Dopo, in altra analisi, in altro luogo, in altro contesto si può analizzare chi è il pompiere o chi è l'incendiario. Chi è il provocatore e chi la vittima. Dire come ha affermato la Bindi, che il berlusca non faccia la vittima, è semplicemente un regalo ai nostri avversari. Ci si mette sul piano di DiPietro. Solo che da lui ci possiamo aspettare ogni violenza verbale o inopportunità, dai dirigenti del nostro partito è giusto pretendere serietà e pacatezza. Un comportamento inopportuno rischia di portare acqua al mulino dl berlusca, come è accaduto in queste ultime vicende.
Punto 2 non ho niente da dire perchè ai tempi del vecchio PCI mi sentivo talmente lontano dal loro mondo (orgogliosamente lontano ) che non posso analizzare oggi i comportamenti di allora.
Punto 3, credo che Bersani meriti più rispetto di quanto ne sta avendo ora. Sta lavorando con lungimiranza e con serietà per un progetto a lungo termine. Vedere comportamenti come quelli della Bindi che solidarizzano con dei "se" e dei "ma", vedere che il partito si è diviso sulla parteciparzione alla manifestazione antiberlusconiana, vedere che c'è sempre chi gli sta mettendo il bastone fra le ruote, non credo l'aiuti. Lui non sta cercando consensi immediati populisti alla DiPietro e non sarebbe neanche giusto lo facesse. Lui sta cercando di lavorare per portare il nostro partito alla guida del paese quando saremo chiamati a farlo.
Merita più rispetto, molto di più. Finità l'era fallimentare di Francschini, possiamo guardare avanti con speranza.
Cordialità pure a te che ridicolizzi i nick dei forumisti.