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Il PD che vorrei.

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Il PD che vorrei.

Messaggioda disallineato il 08/12/2009, 11:30

Il nostro è un partito ancora "bambino" e crescendo deve prendere identità precise che ancora non ha.
Chi mi legge, sa bene che pur rispettando l'anima cattolica ( qualcuno mi ha rimporverato per questo esortandomi a definire clericale. Basta capirsi ) non credo che questa componente si trovi a suo agio nel nostro partito. E francamente credo che non si trovino perfettamente bene nemmeno chi cattolico (clericale) non è.
In questi giorni (ieri ed oggi) c'è il congresso del PSE a Praga, che sto seguendo con interesse. Ecco vorrei che il PD non fosse solo un "invitato", ma un aderente a tutti gli effetti, perchè credo che questa sia l'identità precisa del partito democratico. Però non possiamo aderire, perchè la componente cattolica(clericale) non vuol certo morire socialista. Allora stiamo cercando un termine, un aggettivo, un appellativo per giustificare la nostra coesistenza insieme ai cattolici.
Non sarebbe più semplice e anche più giusto che le due componenti riconoscessero che possano essere eventualmente allaeati ma non formare un unico partito. La Bindi, dopo l'uscita di Dorina Bianchi (dimissioni ch emi auguro possano essere seguite numerose) afferma che il nostro è un partito plurale. Questo termine dice tutto e dice nulla ( i democristiani erano assi in questo: vi ricordate le convergenze parallele, la non-sfiducia....). Cosa significa essere plurali, essere diversi? Avere una eterogeneità di idee? Un partito ovviamente non può essere una "caserma", ci possono essere correnti di pensiero divergenti, ma la linea politica deve essere condivisa da tutti, altrimenti si torna alla fallimentare esperienza unionista di Prodi. Quello si che era un partito plurale. Pluralissimo. Ognuno faceva i c.... suoi. Amanti del travestimento, ex-terroristi (ma un terrorista può dirsi ex?), clericalissimi proni al vaticano, gay orgogliosamente dichiarati, crociati per la famiglia, DiPietro e sue vittime oltraggiate in tribunale che flirtavano, drogati, spacciatori e coltivatori di marjuana, disobbedienti che vedevano l'ordine pubblico come il fumo negli occhi. Insomma un vero pluralismo.
Il partito che vorrei, dovrebbe essere fortemente identitario, parte della famiglia europea del PSE, attento alle proposte della piazza ma senza cavalcarne l'onda. Un partito che non si debba vergognare di chiamarsi socialdemocratico, riformista. Che possa accogliere le aspettative del mondo del lavoro, partendo dai lavoratori e dalle piccole imprese che costituisconola vera ossatura del mondo del lavoro italiano. Che non abbia timori ad essere a fianco degli USA, che rigetti l'antiamericanismo tipico dell'estremismo di sinistra. Che sappia guardare al rispetto dell'ambiente senza farsi travolgere dall'ottusità ambientalista senza se e senza ma.
E logicamente un partito senza timori reverenziali per quel campione di giustizialismo, fautore del tintinnar di manette che risponde al nome di Tonino.

Come scrivevo in altro post, fra poco potremmo essere chiamati alla guida del paese.
Paradossalmente preferirei che il centrodestra finisse la legislatura. Ci sono molte contraddizioni in quel partito e stanno emergendo veri contrasti profondi, praticamente è una cottura a fuoco lento. Mese dopo mese i consensi calano e potrebbe essere finalmente il momento dell'alternanza, in cui dovremo farci trovare pronti, con il programma, con gli alleati (eventuali, ma io preferirei da soli) e sopratutto avere già la nostra identità. Sapere se al parlamento europeo potremo sederci frai banci del PSE. Chi se ne vuole uscire dal partito, lo abbia già fatto nei tempi giusti, così da far condividere a tutti gli esponenti la linea politica.

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Re: Il PD che vorrei.

Messaggioda disallineato il 08/12/2009, 11:42

Ieri ho ascoltato volentieri un affermazione di bersani riguardo il tramonto di silvio. Mi trovo daccordissimo, infatti in alcuni post avevo espresso anche io questo pensiero giorni indietro. Quando nei post si parlava troppo di berlusconi, ho sempre invitato gli amici forumisti a non fossilizzarsi troppo su di lui. E' alla fine della sua vita politica e alle prossime elezioni non si ripresenterà, quindi noi dobbiamo guardare avanti e prepararsi alla guida del paese.

Avrei molte preoccupazioni se ci dovessero essere elezioni anticipate a breve. Le ultime accuse di concorso nelle stragi mafiose, hanno prodotto una specie di "solidarietà" fra i suoi elettori e anche fra gli indecisi che potrebebro ritenere davvero tutte bufale le acuse contro di lui, vanificando di fatto molte indagini in cui è invischiato. Intendo dire che da parte dell'elettorato potrebbe rispuntare nuove simpatie per silvio "perseguitato".
Mentre se la legislatura va avanti, credo che la simpatia cali, a nostro vantaggio.

Mi piace il tono non aggressivo che Bersani ha avuto nel trattare questo argomento. In lui non traspare odio per l'avversario politico, al contrario di come fa il facinoroso DiPietro. Tratta il tema con realismo ed esprime la sua opinione con pacatezza accattivante.

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Re: Il PD che vorrei.

Messaggioda disallineato il 09/12/2009, 17:11

Leggo con piacere che il PD ha promosso la campagna 1000 piazze per l'alternativa, 11 e 12 dicembre.
Ritengo questa iniziativa molto intelligente e in linea con la politica del segretario Bersani che preferisce lasciare la piazza a chi non ha nulla da dire alla politica e lavorare invece sull'alternativa di governo per ilpaese che fra poco potremmo essere chiamati a guidare.
Poche chiacchere e molto lavoro. Lo slogan della "politica del fare" non deve essere solo del centrodestra.
Concordo ed approvo. Questo è il PD che vorrei.
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Re: Il PD che vorrei.

Messaggioda disallineato il 16/12/2009, 13:24

Il PD che vorrei è come lo sta impostando Bersani. Poco rumore e molto lavoro. Opposizione con pacatezza, senza urla, senza offese, con raziocinio.
Credo che gli italiani stiano apprezzando il comportamento del nostro segretario.
Purtroppo poi arriva la Bindi.........Lasciamo perdere va, che lei non è a disposizione.... per la pacatezza.

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Re: Il PD che vorrei.

Messaggioda pierodm il 16/12/2009, 18:45

Parlo serio: è il caso che la pianti qui.
Qualunque sia la ragione per cui ti sei introdotto in questo forum e qualunque sia il tuo obiettivo - arrivo a ipotizzare perfino, per assurdo, che tu sia in buona fede - è il caso che la pianti qui.
E' già la seconda o terza occasione in cui ci riprovi con la sordidezza di quel "a disposizione": mi vergogno io per te.
Falla finita.
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Re: Il PD che vorrei.

Messaggioda disallineato il 16/12/2009, 19:28

pierodm ha scritto:Parlo serio: è il caso che la pianti qui.
Qualunque sia la ragione per cui ti sei introdotto in questo forum e qualunque sia il tuo obiettivo - arrivo a ipotizzare perfino, per assurdo, che tu sia in buona fede - è il caso che la pianti qui.
E' già la seconda o terza occasione in cui ci riprovi con la sordidezza di quel "a disposizione": mi vergogno io per te.
Falla finita.



Parlo serio pure io. Se non condividi o rimani turbato dalle opinioni, puoi sempre evitare di leggere.
Io preferirei che il dibattito fosse sempre una costante senza intimidazioni, senza ridicolizzare i nick dei forumisti, senza ironizzare sui forumisti. Io il forum lo intendo come dibattito.
Continuo a parlare serio: non ti sembra un tantino esagerato da parte tua usare affermazioni del tipo: perchè ti sei "introdotto" qua?
Parlo ancora più serio: ti invito a rispettare chi partecipa come ospite in questo forum.
Malgrado tutto, cordialità anche a te. Non riesco ad essere maleducato con gli interlocutori.
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Re: Il PD che vorrei.

Messaggioda disallineato il 16/12/2009, 19:38

Ritengo che il forum sia fatto per discutere sui temi. Mi scusino i forumisti se talvolta scivolo nelle provocazioni che non sarebbero degne di risposta.
In questi giorni post violenza al berlusca, abbiamo visto diverse sfumature di opinioni nel nostro partito. Come temevo, tutto questo caos non ha portato nulla di buono al partito democratico. Le divisioni si sono evidenziate in occasione della giornata antiberlusca e sono continuate anche in questi giorni.
Credo sarebbe doverosa una strategia comune lasciando le dichiarazioni a dei portavoce che farebbero la sintesi delle tante opinioni del partito.
Mi è piaciuto invece l'atteggiamento che il PD ha tenuto in parlamento prima del voto di fiducia di oggi. erano state ridotte le mozioni per non lasciare alibial centrodestra, il quale è andato avanti per la sua strada ed ha chiesto l'ennesima fiducia.
In questa occasione, è statoil PD a guadagnarci com eimmagine e serietà.
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Re: Il PD che vorrei.

Messaggioda lucameni il 16/12/2009, 19:38

Già il "cordialità" alla fine è sintomo di animo soave.
E' il resto che magari può suscitare qualche leggera riserva.
Leggera, sia chiaro.
In questo periodo governa il Partito dell'Amore e bisogna essere coerenti.
Cordialità.
"D' Alema rischia di passare alla storia come il piu' accreditato rivale di Guglielmo il Taciturno" (I. Montanelli, 1994)
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Re: Il PD che vorrei.

Messaggioda pinopic1 il 16/12/2009, 22:42

"In questa occasione, è statoil PD a guadagnarci come immagine e serietà."

Infatti il TG1, il TG2, il TG5, e gli altri lo hanno posto bene in evidenza. Io l'ha saputo leggendo Repubblica, e tu?
"Un governo così grande da darti tutto quello che vuoi è anche abbastanza grande da toglierti tutto quello che hai" (Chiunque l'abbia detto per primo)
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Re: Il PD che vorrei.

Messaggioda pierodm il 16/12/2009, 23:08

Se dovessi dire quello che penso esattamente come lo penso mi dovrei auto-censurare, e non quindi procederei a cliccare sul pulsante di Invio.
Disallineato: meglio l'ironia, ti conviene, e comunque - ironia o no - il solo fatto di risponderti e di interloquire fa il tuo gioco, e dunque dovresti esserne soddisfatto. Finché dura.

Le cose peggiori, ad ogni modo, te le hanno dette altri amici del forum, ma tu sei de coccio: chiunque altro - o meglio, una persona in buona fede, qualunque fosse stata la sua indole o il suo stile - non avrebbe continuato come se niente fosse, ma avrebbe avuto una reazione desiderosa di spiegarsi, di diradare i sospetti, di spiegare le proprie ragioni, di manifestare il proprio dispiacere.
Tu no. Ripetitivo come un martello e mellifluo come un venditore di pannoloni a Villa Arzilla, continui il tuo lavoro, imperterrito.

Il nick che hai scelto è ridicolo per due ragioni.
La prima, meno importante e più discutibile: nessuna persona seria si auto-definisce con un aggettivo che, di norma, dovrebbe eventualmente essere attribuita dagli altri.

La seconda: da tutto ciò che dici si vede bene che esponi argomenti, giudizi e posizioni che sono proprie di una grande quantità di persone, quasi totalmente appartenenti all'area di centro-destra, e che dunque è lecito e corretto considerare maggioranza sia pure relativa.
Quindi sei un "disallineato" - un originale, una nicchia di libero pensiero - rispetto a chi, o a che cosa?

"Sapesse, mia cara che cosa mi ha detto/ un caro parente, dell'occupazione/ che quella gentaglia rinchiusa lì dentro/ di libero amore facea professione…/ Del resto, mia cara, di che si stupisce?/ anche l'operaio vuole il figlio dottore/ e pensi che ambiente che può venir fuori:/ non c'è più morale, contessa…"
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