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Rimuoveremo tutti i simboli della nostra religione?

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Re: Rimuoveremo tutti i simboli della nostra religione?

Messaggioda disallineato il 12/11/2009, 19:09

Comunque caro Pinopc, vorrei che tu prendessi anche in seria considerazione le mie riflessioni con le quali ho aperto l'argomento in questo forum.
Per adesso stiamo parlando di un simbolo che può piacere o meno, ma se dovessimo accettare il principio secondo il quale lo stato laico deve vietare l'esposizione di simboli religiosi, si potrebbe davvero arrivare a chiedere la limitazione delle pratiche di devozione o di altri oggetti di culto pubblicamente esposti che appartengono alla tradizione della fede cristiana.
Oggi c'è il crosefisso nell'aula scolastica o di un tribunale.
Ma perchè non togliere anche i vari simboli ( madonne, immagini di santi ) dalle pubbliche piazze? E' pubblico un edificio scolastico, a maggior ragione è pubblica una piazza.
Inviterei gli amici del forum a questa riflessione. Una volta accettato un principio, difficile negarne uno simile. E se è simile, talvolta è soltanto questione di interpretazione soggettiva o di sofismi burocratici.
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Re: Rimuoveremo tutti i simboli della nostra religione?

Messaggioda wall1989 il 12/11/2009, 23:00

disallineato ha scritto:Riprendendo il discorso di prima potremmo anche continuare con altre manifestazione ch epotrebbero "turbare" le sensibilità dei non credenti.
Continuiamo un pò l'elenco.

Spesso ad alcune pubbliche manifestazioni, per esempio inaugurazioni di eventi, edifici o simili, vengono invitati sacerdoti e/o prelati che si occupano della benedizione dello stesso evento. Potrebbe essere criticato il fatto che tale presenza è sgardita e talvolta offensiva per chi partecipa a quegli eventi e non è schierato fra i credenti o peggio che mai, professa altra fede.

Nella mia città, Prato, c'è una manifestazione religiosa che viene ripetuta più volte durante l'anno. Dovete sapere che in questa città vige la venerazione al Sacro Cingolo o Sacra Cintola che la tradizione vuole fosse stata la cintura della Madonna che lascio' a S.Tommaso. La manifestazione consiste nell'ostensione dal pulpito del duomo di Prato che guarda l'omonima piazza. Ebbene, durante queste ostensioni, la piazza è monopolizzata dai fedeli che la riempiono più o meno a seconda degli orari o delle giornate in cui viene esposta e tali manifestazioni potrebbe essere di intralcio a chi ci passa.

Riguardo alle processioni che citavo nel post precedente, occorre evidenziare che talvolta per bloccare o deviare il traffico, è richiesto l'intervento della polizia comunale. Potrebbe essere obiettato su chi paga questi servizi, che sono in funzione di una tradizione riservata ai credenti e non a tutti. Potrebbe essere ritenuto doveroso che i fedeli si facessero carico di queste spese.

Capitolo presepi. da alcuni anni ci sono già manifestazioni di insofferenza verso questa tradizione. Esporre il bambin Gesù nello scenario del presepio, può essere visto come un affronto al credo di altre religioni o peggio che mai come atto di proselitismo verso i più deboli ( bambini e ragazzetti ) che possano essere indotti a credere che davvero il Cristo era figlio di Dio. Questo grave insulto alla libertà delle persone, potrebbe inquinare la sana crescita laica che ogni singolo individuo ha diritto di vedersi riconoscere.

Capitolo battesimo. Questa pratica può essere considerata tribale quasi al punto della circoncisione e/o infibulazione.
Se è vero che queste ultime pratiche sono menomazioni fisiche irreversibili, è altrettanto vero che il battesimo che tradizionalmente viene "imposto" al bambino non in grado di comprenderne il valore, può creare un forte disagio psicologico al momento che l'individuo acquisisce la capacità di ragionamento proprio. Può sentirsi moralmente obbligato ad appartenere ad una comunità (cristiana) nella quale non riconosce i valori e pertanto può essere giustamente considerata come una vera forzatura e violenza. Tant'è che le pratiche di "sbattezzo" iniziano a prendere campo.

Vi sono modi di dire che oramai rientrano nella nostra tradizione che potrebbero essere cambiati. Mi riferisco per esempio quando viene citato il "nome di battesimo". E se una persona non è stata battezzata perchè i propri genitori non lo hanno ritenuto opportuno, perchè quell'individuo deve sentirsi menomato e psicologicamente in condizione di inferiorità? Quindi mi sembra logico eliminare questi modi di dire che potrebbero offendere le sensibilità dei non credenti.

Durante l'anno solare, vi sono alcune festività "imposte" durante le quali il soggetto non credente è "obbligato" a rispettarne la festività. Pensiamo al natale, alla pasqua, a S.Stefano (patrono della mia città), Epifania di Nostro Signore Gesu' Cristo. 8Dicembre Immacolata Concezione, 15Agosto assunzione della Beata Vergine Maria, 1Novembre Commerazione dei defunti.
Inoltre ogni giorno è dedicato ad un santo che appartiene alla tradizione ed al culto cattolico.
Ecco tutte queste cose possono essere percepite come forzature. Perchè io non credente devo essere assoggettato a queste tradizioni? Solo perchè la maggioranza lo vuole? E io che sono in minoranza non devo essere tutelato e non deve essere tutelata la mia avversione alla fede cattolica cristiana?

Sicuramente avro' omesso qualche altra manifestazione, pertanto chiedo il vostro contributo alla discussione di questo nuovo argomento che mi è stato concesso di aprire.
Il crocefisso è soltanto un primo pretesto e se accettiamo quei principi, perchè non dovrebbero essere rispettati altri principi simili per le questioni che vi ho posto?
Qualsiasi cittadino che possa sentirsi "offeso" o infastidito da uno qualsiasi dei punti di cui sopra, ha il diritto di rivolgersi alla Corte dei "diritti" dell'uomo di Strasburgo per vedersi tutelato nella propria dignità.

Chiedo il vostro parere.

Cordialmente Vs.


salve prof,la nostra città è anche devota a alla madonna,infatti ci sono molte chiese che sono anche santuari intitolati alla beata vergine.la madonna del giglio, la madonna delle carceri sono soltanto un paio di esempi di una citta' che ha molte chiese dedicate alla madonna.
la Sua riflessione la ritengo sensata e la paura che un domani potremmo trovarci privati di tante espressioni del nostro culto non è totalmente astratta.
però bisogna anche precisare e ricordare che Prato è stata da sempre una città rossa, con comunisiti veri mangiapreti,però non hanno mai messo in discussione il culto della nostra città per la madonna.io penso che se dovesse esserci una sentenza assurda come quella sulla cancellazione del crocifisso,magari che vieterebbe l'ostensione della cintola o proibirebbe le processioni mariane,penso che ci sarebbe una rivolta anche da parte di quei rossi che si sentirebbero lesi nella tradizione.un pò come don camillo e peppone,che avevano una sorta di amore odio. a Prato i rossi hanno sempre dileggiato chi professava fede cristiana,ma di fronte ad assurde sentenze,spero e confido che ci sarebbe unità di proteste.
ma lo sa prof, che dove lavorava mia nonna, ai telai a far "cannelli", c èrano immagini gigantografie di baffone stalin?
mia nonna isieme ad altre,portavano qualche "santino" di santi vari che tenevano per devozione sui telai o sulle casse di filato e imcabilmente il loro datore di lavoro,pensava bene a rimuovere,perchè l'unica venerazione ammessa in fabbrica era per baffone stalin.
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Re: Rimuoveremo tutti i simboli della nostra religione?

Messaggioda pinopic1 il 13/11/2009, 14:17

disallineato ha scritto:Comunque caro Pinopc, vorrei che tu prendessi anche in seria considerazione le mie riflessioni con le quali ho aperto l'argomento in questo forum.
Per adesso stiamo parlando di un simbolo che può piacere o meno, ma se dovessimo accettare il principio secondo il quale lo stato laico deve vietare l'esposizione di simboli religiosi, si potrebbe davvero arrivare a chiedere la limitazione delle pratiche di devozione o di altri oggetti di culto pubblicamente esposti che appartengono alla tradizione della fede cristiana.
Oggi c'è il crosefisso nell'aula scolastica o di un tribunale.
Ma perchè non togliere anche i vari simboli ( madonne, immagini di santi ) dalle pubbliche piazze? E' pubblico un edificio scolastico, a maggior ragione è pubblica una piazza.
Inviterei gli amici del forum a questa riflessione. Una volta accettato un principio, difficile negarne uno simile. E se è simile, talvolta è soltanto questione di interpretazione soggettiva o di sofismi burocratici.
Con rispetto.


Ripeto: lo stato in Italia ha vietato o non si è minimamente posto il problema del crocefisso negli uffici pubblici fino al 1926 senza che nulla accadesse alla santa messa e a tutti gli altri riti e celebrazioni della religione e alle statue e alle cappelle votive. Inoltre non è stata nessuna legge a introdurlo ma solo una circolare del ministero della Giustizia, che anche recentemente la Cassazione ha confermato non avere alcuna forza di legge.
Però bisogna essere sicuri di sapere cosa s'intende per "STATO". I riti, le celebrazioni, più o meno di devozione, di folklore o di consumismo, le statue nelle piazze, non corrono alcun rischio perché non c'entrano niente con lo "stato", con un "ufficio pubblico".
Il divieto esiste da sempre nella maggior parte dei paesi europei e non ha provocato le devastazioni culturali che tu paventi. Dobbiamo ripeterlo qualche altro milione di volte? Se non fosse stata una italiana a sollevare il problema la Corte di Strasburgo non se ne sarebbe mai occupata, perché non è un problema europeo. Non esiste il problema per l'Europa.
Solo in Italia sorgono questi problemi. Ma secondo me (è solo una mia impressione) tu e altri difendente cose nelle quali forse neanche credete. Questo capita a molti in Italia. Forse molti sentono il dovere di essere o apparire almeno pubblicamente un pò clericali a causa della presenza sul territorio del Vaticano. Forse un dovere di ospitalità.
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Re: Rimuoveremo tutti i simboli della nostra religione?

Messaggioda matthelm il 13/11/2009, 14:23

pinopic1 ha scritto:Ma secondo me (è solo una mia impressione) tu e altri difendente cose nelle quali forse neanche credete. Questo capita a molti in Italia. Forse molti sentono il dovere di essere o apparire almeno pubblicamente un pò clericali a causa della presenza sul territorio del Vaticano. Forse un dovere di ospitalità.


Anche questa uscita di Pino è da incorniciare.

E' offensiva ma tant'è che considera chi non la pensa come lui come degli stupidotti che non sanno quello che fanno e vogliono.

Grazie. Per fortuna ci siete voi ad illuminarci la via... ed infatti ora ci vediamo molto più chiaro.

Robb de macc ... come ha detto qualcuno.
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Re: Rimuoveremo tutti i simboli della nostra religione?

Messaggioda pinopic1 il 13/11/2009, 14:28

E' solo una mia impressione. Sai cosa vuol dire impressione? Sei sicuro di saperlo? E non nasce dal forum o da Internet. Ho anche una vita reale io e conosco molte persone reali. E ci parlo con le persone reali. E da molto tempo. ci vivo insieme anche. Tu sei sicuro di poter negare che esiste nella nostra società questo complesso nei confronti della Chiesa? Io per la mia esperienza ti confermo che ho verificato che esiste. Naturalmente ho verificato con i miei fallibili sensi, le mie misere esperienze e il mio piccolissimo cervello. Ma siccome l'ho verificato, lo dico, anzi lo scrivo. E non ti preoccupare, dovresti aver capito che io non ho verità assolute più o meno rivelate. Solo impressioni, sensazioni, esperienze ed elaborazioni di un piccolissimo cervello umano.

PS: la cornice te la puoi conservare per le tue icone.
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Re: Rimuoveremo tutti i simboli della nostra religione?

Messaggioda matthelm il 13/11/2009, 14:37

Anche quello che ho scritto io è solo una mia impressione, sai cosa vuol dire impressione? Sei sicuro di saperlo? E non nasce dal forum o da Internet. Ho anche una vita reale io e conosco molte persone reali. E ci parlo con le persone reali. E da molto tempo.

Sono certo di saperlo e ciò viene confermato anche leggendo "impressioni" di altri.

E più leggo e più ho conferme. Come vedi non è una sola tua prerogativa.
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Re: Rimuoveremo tutti i simboli della nostra religione?

Messaggioda pinopic1 il 13/11/2009, 14:50

Per rispobnderea disallineato
Nessuno, di altra religione, ha interesse a proibire riti. Se mai ha interesse a chiedere di poter celebrare liberamente anche i suoi riti.
Il rischio, (sempre per la mia personalissima sensibilità) è piuttosto quello di avere una inflazione di riti.
Ma mannaggia pure, mi volete spiegare come fanno nei paesi dove esistono da tempo più religioni e lo stato è laico senza che nessuno lo accusi di laicismo?
Per favore, mi rispondi? Cosa succede negli USA? I discendenti dei nostri emigranti non possono celebrare la festa di San Gennaro?
Ma anche in Germania dove mi pare che prevalgano i protestanti, come si trovano i cattolici? Li lasciano andare a messa?
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Re: Rimuoveremo tutti i simboli della nostra religione?

Messaggioda pinopic1 il 13/11/2009, 14:56

matthelm ha scritto:Anche quello che ho scritto io è solo una mia impressione, sai cosa vuol dire impressione? Sei sicuro di saperlo? E non nasce dal forum o da Internet. Ho anche una vita reale io e conosco molte persone reali. E ci parlo con le persone reali. E da molto tempo.

Sono certo di saperlo e ciò viene confermato anche leggendo "impressioni" di altri.

E più leggo e più ho conferme. Come vedi non è una sola tua prerogativa.



"Anche questa uscita di Pino è da incorniciare."

Non è il modo di descrivere una impressione. Almeno sintatticamente.

"E' offensivo"
E' una sentenza.

Io invece ho scritto e premesso:
"Ma secondo me (è solo una mia impressione)" ........................

Sì, io almeno questa volta una verità assoluta ce l'ho: sono sicuro di sapere cosa vuol dire impressione.
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Re: Rimuoveremo tutti i simboli della nostra religione?

Messaggioda disallineato il 13/11/2009, 17:38

pinopic1 ha scritto:Per rispobnderea disallineato
Nessuno, di altra religione, ha interesse a proibire riti. Se mai ha interesse a chiedere di poter celebrare liberamente anche i suoi riti.
Il rischio, (sempre per la mia personalissima sensibilità) è piuttosto quello di avere una inflazione di riti.
Ma mannaggia pure, mi volete spiegare come fanno nei paesi dove esistono da tempo più religioni e lo stato è laico senza che nessuno lo accusi di laicismo?
Per favore, mi rispondi? Cosa succede negli USA? I discendenti dei nostri emigranti non possono celebrare la festa di San Gennaro?
Ma anche in Germania dove mi pare che prevalgano i protestanti, come si trovano i cattolici? Li lasciano andare a messa?



Caro Pino,
io lo spero che non vengano proibiti i riti, ma già proibire l'esposizione di simboli, che oggi è il crocefisso, domani potrebbero essere le immagini della madonna o dei santi dai pubblici edifici, non mi sembra una bella mossa.
In Germania o in Usa ognuno può festeggiare quello che vuole. Come da noi. Le religione diverse da quella cattolica hanno massima libertà per le loro tradizioni. E qualche volta creano anche disagi, ma non gli viene negato niente.
Quello che si torna a ribadire è che nel nostro paese la religione cristiana-cattolica è radicata da secoli e pertanto si hanno più esposizioni dei simboli e delle icone di questa religione. E quello che stanno chiedendo i cattolici è che non vengano rimossi quei simboli che per loro è oggetto di culto e devozione e ricorda le radici storiche.
Non mi sembrano grosse pretese. Gli agnostici, non credenti o fedeli di altre religioni, sono liberissimi di professare quello che credono meglio, ma non devono imporre la rimozione di quello che c'è da secoli. Secondo me si alimentano tensioni che non portano vantaggio a nessuno.
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Re: Rimuoveremo tutti i simboli della nostra religione?

Messaggioda disallineato il 13/11/2009, 17:55

Un altra polemica in vista è quella sul presepe nelle scuole.
Fra poco inizieranno i riti pagani e quelli religiosi di avvento alle ricorrenze natalizie, pertanto in alcune scuole (elementari più che altro o asili ) si ripetera' la tradizione della costruzione del presepe e dell'albero di natale. Mentre quest'ultimo è un simbolo laico sul quale non ci sono discussioni, sul presepe invece presumo ci saranno discussioni e tensioni, in forza anche della recente sentenza della corte europea.
Anche negli anni passati qualche maestra o professoressa molto "progressista" si è ritenuta in dovere di non far esporre il presepe per non turbare la sensibilità dei bambini che non sono cattolici.
Si torna ai soliti principi. E' giusto tutelare i "diritti" delle minoranze o rispettare la tradizione della maggioranza?
Bisognerebbe chiedersi prima di tutto quali diritti vengono violati con l'esposizione del paesaggio di betlemme e del bambin Gesu'. Poi bisognerebbe continuare a chiedersi, perchè dover interrompere una tradizione che nel nostro paese è consolidata ed è simbolo di culto religioso. Stesso discorso per il crocefisso.
Volevo invitare alla riflessione gli amici del forum su questo filo che lega la croce al presepio e che potrebbe tranquillamente proseguire su altri aspetti, come ho avuto modo di scrivere su questo argomento che ho aperto.
Se si condivide il principio che in uno stato laico debba sparire ogni simbolo religioso, si crea un precedente che può alimentare altri presunti "diritti" a discapito di una tradizione che per la maggioranza delle persone è culto religioso.
A chi giova privare queste tradizioni?
La religione cattolica è composta da fedeli che molto spesso sono superficiali (io per primo ) e poco orgogliosi del proprio credo e tutto lasciano correre e tutto permettono.
Forse la sentenza dell' Alta Corte dei diritti (???) dell'uomo avrebbe avuto meno seguito se avesse imposto qualcosa del genere ai fedeli del credo islamico, nella loro terra, per le loro tradizioni.
Per molto meno, qualcuno vive sotto scorta perchè gli è stato lanciato una fatwa di morte.

Chiaramente noi abbiamo un altra cultura ed un altra civiltà (secondo me più evoluti, in questo caso ), ma non è giusto pretendere di cancellare quello che esiste da sempre.
Con rispetto e cordialità.
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