disallineato ha scritto:Riprendendo il discorso di prima potremmo anche continuare con altre manifestazione ch epotrebbero "turbare" le sensibilità dei non credenti.
Continuiamo un pò l'elenco.
Spesso ad alcune pubbliche manifestazioni, per esempio inaugurazioni di eventi, edifici o simili, vengono invitati sacerdoti e/o prelati che si occupano della benedizione dello stesso evento. Potrebbe essere criticato il fatto che tale presenza è sgardita e talvolta offensiva per chi partecipa a quegli eventi e non è schierato fra i credenti o peggio che mai, professa altra fede.
Nella mia città, Prato, c'è una manifestazione religiosa che viene ripetuta più volte durante l'anno. Dovete sapere che in questa città vige la venerazione al Sacro Cingolo o Sacra Cintola che la tradizione vuole fosse stata la cintura della Madonna che lascio' a S.Tommaso. La manifestazione consiste nell'ostensione dal pulpito del duomo di Prato che guarda l'omonima piazza. Ebbene, durante queste ostensioni, la piazza è monopolizzata dai fedeli che la riempiono più o meno a seconda degli orari o delle giornate in cui viene esposta e tali manifestazioni potrebbe essere di intralcio a chi ci passa.
Riguardo alle processioni che citavo nel post precedente, occorre evidenziare che talvolta per bloccare o deviare il traffico, è richiesto l'intervento della polizia comunale. Potrebbe essere obiettato su chi paga questi servizi, che sono in funzione di una tradizione riservata ai credenti e non a tutti. Potrebbe essere ritenuto doveroso che i fedeli si facessero carico di queste spese.
Capitolo presepi. da alcuni anni ci sono già manifestazioni di insofferenza verso questa tradizione. Esporre il bambin Gesù nello scenario del presepio, può essere visto come un affronto al credo di altre religioni o peggio che mai come atto di proselitismo verso i più deboli ( bambini e ragazzetti ) che possano essere indotti a credere che davvero il Cristo era figlio di Dio. Questo grave insulto alla libertà delle persone, potrebbe inquinare la sana crescita laica che ogni singolo individuo ha diritto di vedersi riconoscere.
Capitolo battesimo. Questa pratica può essere considerata tribale quasi al punto della circoncisione e/o infibulazione.
Se è vero che queste ultime pratiche sono menomazioni fisiche irreversibili, è altrettanto vero che il battesimo che tradizionalmente viene "imposto" al bambino non in grado di comprenderne il valore, può creare un forte disagio psicologico al momento che l'individuo acquisisce la capacità di ragionamento proprio. Può sentirsi moralmente obbligato ad appartenere ad una comunità (cristiana) nella quale non riconosce i valori e pertanto può essere giustamente considerata come una vera forzatura e violenza. Tant'è che le pratiche di "sbattezzo" iniziano a prendere campo.
Vi sono modi di dire che oramai rientrano nella nostra tradizione che potrebbero essere cambiati. Mi riferisco per esempio quando viene citato il "nome di battesimo". E se una persona non è stata battezzata perchè i propri genitori non lo hanno ritenuto opportuno, perchè quell'individuo deve sentirsi menomato e psicologicamente in condizione di inferiorità? Quindi mi sembra logico eliminare questi modi di dire che potrebbero offendere le sensibilità dei non credenti.
Durante l'anno solare, vi sono alcune festività "imposte" durante le quali il soggetto non credente è "obbligato" a rispettarne la festività. Pensiamo al natale, alla pasqua, a S.Stefano (patrono della mia città), Epifania di Nostro Signore Gesu' Cristo. 8Dicembre Immacolata Concezione, 15Agosto assunzione della Beata Vergine Maria, 1Novembre Commerazione dei defunti.
Inoltre ogni giorno è dedicato ad un santo che appartiene alla tradizione ed al culto cattolico.
Ecco tutte queste cose possono essere percepite come forzature. Perchè io non credente devo essere assoggettato a queste tradizioni? Solo perchè la maggioranza lo vuole? E io che sono in minoranza non devo essere tutelato e non deve essere tutelata la mia avversione alla fede cattolica cristiana?
Sicuramente avro' omesso qualche altra manifestazione, pertanto chiedo il vostro contributo alla discussione di questo nuovo argomento che mi è stato concesso di aprire.
Il crocefisso è soltanto un primo pretesto e se accettiamo quei principi, perchè non dovrebbero essere rispettati altri principi simili per le questioni che vi ho posto?
Qualsiasi cittadino che possa sentirsi "offeso" o infastidito da uno qualsiasi dei punti di cui sopra, ha il diritto di rivolgersi alla Corte dei "diritti" dell'uomo di Strasburgo per vedersi tutelato nella propria dignità.
Chiedo il vostro parere.
Cordialmente Vs.
salve prof,la nostra città è anche devota a alla madonna,infatti ci sono molte chiese che sono anche santuari intitolati alla beata vergine.la madonna del giglio, la madonna delle carceri sono soltanto un paio di esempi di una citta' che ha molte chiese dedicate alla madonna.
la Sua riflessione la ritengo sensata e la paura che un domani potremmo trovarci privati di tante espressioni del nostro culto non è totalmente astratta.
però bisogna anche precisare e ricordare che Prato è stata da sempre una città rossa, con comunisiti veri mangiapreti,però non hanno mai messo in discussione il culto della nostra città per la madonna.io penso che se dovesse esserci una sentenza assurda come quella sulla cancellazione del crocifisso,magari che vieterebbe l'ostensione della cintola o proibirebbe le processioni mariane,penso che ci sarebbe una rivolta anche da parte di quei rossi che si sentirebbero lesi nella tradizione.un pò come don camillo e peppone,che avevano una sorta di amore odio. a Prato i rossi hanno sempre dileggiato chi professava fede cristiana,ma di fronte ad assurde sentenze,spero e confido che ci sarebbe unità di proteste.
ma lo sa prof, che dove lavorava mia nonna, ai telai a far "cannelli", c èrano immagini gigantografie di baffone stalin?
mia nonna isieme ad altre,portavano qualche "santino" di santi vari che tenevano per devozione sui telai o sulle casse di filato e imcabilmente il loro datore di lavoro,pensava bene a rimuovere,perchè l'unica venerazione ammessa in fabbrica era per baffone stalin.
storie di altri tempi