Quelle dell'Ocse sono previsioni soggette ad ampi margini di errore, questi per ora sono i dati, l'unico settore in crescita è quello dei prodotti farmaceutici, fortuna che c'è l'influenza....:
ROMA - La produzione industriale di settembre è scesa del 5,3% rispetto ad agosto e del 15,7% rispetto al settembre 2008. Lo comunica l'Istat, precisando che è il calo congiunturale peggiore dall'inizio delle serie storiche del 1990. Nei primi nove mesi dell'anno la produzione è scesa rispetto allo stesso periodo del 2008 del 20,3% sulla base dei dati corretti per gli effetti di calendario e del 20,5% sulla base dei dati grezzi. Nel terzo trimestre la produzione è cresciuta del 4% rispetto al trimestre precedente grazie al buon andamento della produzione registrata a luglio (+1,9% congiunturale) e agosto (+5,8% congiunturale).
Nel dettaglio l'Istat segnala variazioni congiunturali negative del dato destagionalizzato per i beni intermedi (-7,9%), per i beni strumentali (-5,6%), per i beni di consumo (-4,1%), per l'energia (-3,9%). In calo, invece, i beni strumentali (-0,9%). Considerando la dinamica tendenziale su settembre 2008 i dati corretti per gli effetti di calendario segnalano un calo del 21,2% per i beni intermedi, del 20,4% per i beni strumentali, del 10,5% per l'energia e del 5,5% per i beni di consumo.
A livello dei singoli settori di attività economica, l'indice della produzione industriale corretto per gli effetti del calendario ha registrato, rispetto allo stesso mese dell'anno precedente, variazioni tendenziali positive per i prodotti farmaceutici (+5,9%) e per le industrie alimentari, bevande e tabacchi (+0,2%). Le diminuzioni maggiori si registrano per i macchinari e attrezzature n.C.A. (-27,5%), Per la metallurgia e prodotti in metallo (-25,2%) e per i mezzi di trasporto (-20,2%). Nel confronto tra i primi nove mesi del 2009 e il corrispondente periodo del 2008 le diminuzioni più ampie hanno riguardato la metallurgia e i prodotti in metallo (-32,1%) e i macchinari e attrezzature n.C.A. (-31,8%). L'unica variazione positiva ha riguardato i prodotti farmaceutici (+2,5%).