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DiPietro: meglio perderlo

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Re: DiPietro: meglio perderlo

Messaggioda disallineato il 07/11/2009, 22:12

lucameni ha scritto:"l'esperienza fallimentare di Prodi, non ha insegnato proprio nulla? "

Proprio come dicevo sopra: un fiume di parole ma poi la realtà dei fatti è la prima a latitare.
Un viziaccio - bisogna ammetterlo - sempre presente nella nostra politica, più che mai enfatizzato dal premier e spesso adottato anche a sinistra (o quel che resta della sinistra).
Ripeto: si discute quando ci sono fatti su cui confrontarsi.
Confrontarsi sulle e con le mistificazioni è un esercizio inutile.



Ho profondo rispetto delle opinioni altrui, che mai darei del mistificatore al mio interlocutore. Se dice cose che non condivido, lo considero semplicemente come una persona che la pensa diversamente da me.
Ma come ti ho detto più volte, fra bolscevichi e menscevichi, io sto dalla parte di quest'ultimi. Magari mi potrai obiettare che hanno perso e sono stati sconfitti.
Pazienza. Non cambio le mie idee solo perchè la maggioranza la pensa diversamente. E sopratutto non accuso di spionaggio e di infiltrazioni, ne di piani segreti la persona con la quale sto dibattendo.
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Re: DiPietro: meglio perderlo

Messaggioda disallineato il 07/11/2009, 22:15

disallineato ha scritto:
lucameni ha scritto:"l'esperienza fallimentare di Prodi, non ha insegnato proprio nulla? "

Proprio come dicevo sopra: un fiume di parole ma poi la realtà dei fatti è la prima a latitare.
Un viziaccio - bisogna ammetterlo - sempre presente nella nostra politica, più che mai enfatizzato dal premier e spesso adottato anche a sinistra (o quel che resta della sinistra).
Ripeto: si discute quando ci sono fatti su cui confrontarsi.
Confrontarsi sulle e con le mistificazioni è un esercizio inutile.



Ho profondo rispetto delle opinioni altrui, che mai darei del mistificatore al mio interlocutore. Se dice cose che non condivido, lo considero semplicemente come una persona che la pensa diversamente da me.
Ma come ti ho detto più volte, fra bolscevichi e menscevichi, io sto dalla parte di quest'ultimi. Magari mi potrai obiettare che hanno perso e sono stati sconfitti.
Pazienza. Non cambio le mie idee solo perchè la maggioranza la pensa diversamente. E sopratutto non accuso di spionaggio e di infiltrazioni, ne di piani segreti la persona con la quale sto dibattendo.
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Forse è per questo che sono disallineato. Mi dispiace per voi, se nell'interlocutore cercate solo persone politicamente corrette. Io sono libero da condizionamenti, da tessere, da linee di partito.
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Re: DiPietro: meglio perderlo

Messaggioda disallineato il 07/11/2009, 22:49

Invito stefano a leggere il post che gli ho dedicato con molta dedizione e passione a pag 14.
Spero di essere stato ridondante.
Cordialità e buon fine settimana.
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Re: DiPietro: meglio perderlo

Messaggioda pierodm il 07/11/2009, 23:33

Il nostro nuovo ospite è tracimante e non riesce a capire che è esegarato scrivere tre o quattro post di seguito - la cosa più grave è che mettendo insieme tutto ciò che Disallineato ha scritto nei vari forum e sotto diversi titoli si vede che dice in sostanza sempre la stessa cosa. Va be', diciamo le stesse due cose, ripetute fino all'inverosimile e con parole appena diverse.
Però è stato divertente assistere all'assegnazione di Lucameni alle file di "voi di una certa sinistra" di stampo PCI - verrebbe voglia di dire che l'altra faccia dei disallineati è quella di avere la sindrome di allineare gli altri a proprio piacimento. Povero Luca: una vita spesa a rimanere giudiziosamente casto, e poi ritrovarsi con i mangiapreti amici di Baffone.

Ma uno stuzzicadenti lo devo spezzare sull'argomento che ci affligge come un tormentone: l'antiberlusconismo.
Questo termine non ha senso, o meglio, ha un senso solo sguincio, di natura non logica ma tattica: da parte dei berlusconiani, e da parte di chi nel centro-sinistra fa guerriglia politicante.
Tralascio di entrare nel merito di quanto ho appena detto, sia perché lo abbiamo già fatto altre volte e non è il caso di ripetere, sia perchè si tratta di concetti elementari, sia perché quel poco che ci sarebbe da dire l'ha già detto qualche altro amico pochi post addietro.
Due parole solamente sul fatto che "venuto meno Berlusconi non rimarrebbe niente da dire".
Questa è una vera e propria fesseria, che riguarda tutte le posizioni "anti".
Il confronto politico è appunto un confronto, e dunque si è sempre "contro" qualcuno o qualcosa, ma in genere ciò avviene avendo dietro e dentro una serie di valori, di idee e di posizioni che generano e giustificano la propria posizione.
Questa serie di valori rimangono anche quando viene a mancare lo specifico avversario: ciò non riguarda soltanto coloro che sostanziano la propria posizione con valori idelogici, ma anche quelli che hanno una vocazione assai più pragmatica, la quale non per questa sua natura è priva di ragioni che vanno al di là della pura contingenza.

Ma - una volta chiarito questo - dobbiamo però chiederci che male ci sia in un'eventuale posizione che fosse anche esclusivamente "anti". Ci sono argomenti e situazioni che hanno radici antiche e un avvenire, che rimangono cioè anche dopo l'obsolescenza di specifici avversari, e ci sono situazioni e ragioni legate invece alla specificità del momento.
D'altra parte, non a caso si parla di "berlusconismo" e non semplicemente di Berlusconi: il primo era latente e preesistente, ed è destinato a sopravvivere sia pure probabilmente con connotati diversi, il secondo no - Scapagnini permettendo.

Inoltre, è davvero stupido far finta di ignorare che la coalizione di centro-sinistra - a cominciare dall'Ulivo - è nata esattamente come alleanza anti-berlusconiana: la pretesa di galvanizzare gli animi con la retorica della "richezza delle diversità" e di una "costruttività" del tutto ipotetica fa parte della debolezza politica e ideologica di questa stessa coalizione, e sarebbe bene che fosse definitivamente e serenamente messa da parte.
Sarebbe bene, per altro, che ci si dimostrasse capaci di fare nel migliore dei modi questa parte di anti-berlusconiani, ché già sarebbe una gran cosa.
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Re: DiPietro: meglio perderlo

Messaggioda pianogrande il 07/11/2009, 23:51

Anche allearsi per vincere le elezioni è antiberlusconismo.
E siccome l'antiberlusconismo fa guadagnare voti all'avversario, per vincere le elezioni non bisogna allearsi con nessuno.
Fotti il sistema. Studia.
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Re: DiPietro: meglio perderlo

Messaggioda lucameni il 08/11/2009, 0:20

Già davvero, una vita passata a marcare il mio essere liberale e poi, in era berlusconiana, a marcare il mio voto a sinistra ma da "indipendente" e necessitato; con tanto di doverose (a mio avviso) polemiche verso parte della cultura di sinistra.
Però non è la prima volta che mi danno del comunista o di "una certa sinistra".
E' tutto da ridere ma questo è l'effetto del berlusconismo, che ovviamente si nutre anche della leggenda dell'antiberlusconismo come posizione illiberale.
"D' Alema rischia di passare alla storia come il piu' accreditato rivale di Guglielmo il Taciturno" (I. Montanelli, 1994)
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Re: DiPietro: meglio perderlo

Messaggioda cardif il 08/11/2009, 0:32

A disallineato. Assodata la tua antipatia per Di Pietro.
Hai scritto: "La gente deve votare PD non perchè è antiberlusconiano, ma perchè offre garanzie di serietà", e siamo d'accordo. E la garanzia di serietà è essere antidipietrista?

Hai scritto: "Il PD è cosa seria", e siamo d'accordo. Ma deve dire: "Scusi, Nostro Signor Presidente Del Consiglio, pacatamente vorremmo dirle, se non LE è di troppo disturbo, che forse, ma solo forse, non saremmo tanto d'accordo sulla concentrazione dei poteri nelle Sue mani. Però Se Lei ci tiene, noi non insistiamo. Vuol dire che noi "si va avanti come opposizione senza disperarsi toppo"? Cioè secondo te deve tenere un basso profilo nel fare opposizione?

Se il PD non deve fare accordi con l'IDV, pensi che ne debba fare con l'UDC? E con chi altri? E lo ritieni possibile?

Se il PD decidesse o non avesse possibilità di fare accordi con nessuno, ne conseguirebbe la sua permanenza all'opposizione, con buona pace della permanenza del centrodestra al governo per sempre?

Se è vero che "vuoi dibattere sui contenuti", ti chiedo di rispondere con chiarezza ad ogni domanda senza prolisse perifrasi, metalogismi ed altre figure retoriche.

E' vero che tu "da privato cittadino non devi rispondere a nessuno delle tue opinioni". Ma verrebbe anche a me il sospetto che vieni solo a riempire spazi con fiumi di inutili parole, e mi verrebbe meno l'interesse a leggerti.
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Ma mo' mi so' capito bene?
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Re: DiPietro: meglio perderlo

Messaggioda Stefano'62 il 08/11/2009, 0:41

disallineato ha scritto:.........Spero che ti ricordi che il governo prodi era composto da transex ( personalmente ritengo qulle persone deplorevoli e talvolta persersi, ma è un opinione mia personale ) e baciastole proni al vaticano, ex dc ed ex pci che come sappiamo non erano esattamente la stessa cosa. Verdi, rifondaroli comunisti, margheritini, radicali, pseudo-pacifisti che con il pacifismo avevano poco a che vedere. Violenti come Caruso, sniffatori di coca, gay dichiarati ecc.

gay dichiarati ?
Dunque secondo te i gay sono 'persone deplorevoli ?'
Lo chiedo perchè,noi di centrosinistra,mi pareva che questo genere di pregiudizio medioevale ce lo fossimo lasciato alle spalle già in un altro millennio....NOI di centrosinistra.
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Re: DiPietro: meglio perderlo

Messaggioda Stefano'62 il 08/11/2009, 0:48

disallineato ha scritto:Invito stefano a leggere il post che gli ho dedicato con molta dedizione e passione a pag 14.
Spero di essere stato ridondante.
Cordialità e buon fine settimana.

Diciamo che io leggo un libriccino di un tale sconosciuto,20 pagine,e lo trovo pieno di falsità;poi provo a leggerne un altro dello stesso autore,stavolta di 40 pagine e lo trovo peggiore del primo....secondo te potrò mai leggerne uno di mille pagine ancora dello stesso autore ?
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Re: DiPietro: meglio perderlo

Messaggioda Stefano'62 il 08/11/2009, 0:56

pierodm ha scritto:Però è stato divertente assistere all'assegnazione di Lucameni alle file di "voi di una certa sinistra" di stampo PCI

Gustosissimo,gli aveva anche dato del bolscevico.
Mi viene da pensare che solo un pinguino può dire che in Norvegia fa caldo.
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