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La Corte europea : «No al crocefisso nelle aule scolastiche»

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Re: La Corte europea : «No al crocefisso nelle aule scolastiche»

Messaggioda Manuela il 03/11/2009, 17:56

Bersani ha espresso la sua opinione rispondendo a tutt'altri problemi che il crocefisso. E' la tenuta del PD, che potrebbe essere scossa da qualsiasi polemica in materia. Dal suo punto di vista è comprensibile; lo è meno da quello di un partito moderno, laico, europeo...

Sai Trilogy, nemmeno a me, poiché sono atea, il crocefisso dà più di tanto fastidio (anche se mi sono affrettata a toglierlo dal mio ufficio, che è aperto al pubblico). Ma penso che se io appartenessi a una religione diversa, se fossi, per esempio ebrea, o mussulmana, le cose non sarebbe tanto pacifiche. E trincerarsi dietro le tradizioni non serve. La religione, per sua natura, non è negoziabile, e si esce da queste empasse solo affermando una totale estraneità dello Stato rispetto a ogni credenza (o assenza di credenze); cosa che, del resto, è assodato in Europa, ma non nella bigotta Italia
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Re: La Corte europea : «No al crocefisso nelle aule scolastiche»

Messaggioda incrociatore il 03/11/2009, 18:49

leggendo alcuni commenti qui e sulla stampa nazionale, da agnostico, mi verrebbe da dire, come probabilmente avrebbe fatto dire il Goldoni ad Arlecchino: "xe peso el tacòn del buso"... cioè la toppa messa è peggio che lasciare il buco.

Ma non mi riferisco alla sentenza della Corte Europea... quella, ricordo, è semplicemente il pronunciamento verso una denuncia di una semplice cittadina... quelle che trovo davvero stupefacenti sono le osservazioni critiche a quella sentenza.

Per me un crocefisso è semplicemente un pezzo di legno con sopra la riproduzione di un uomo morente, ma è una considerazione che tengo per me... in sé, la sua presenza, non mi dà alcun fastidio... ma come fa un credente a derubricarlo a semplice "tradizione"? al pari di una calza vecchia con dentro le caramelle appesa al camino o una "grolla" nelle cucine delle vecchie case di montagna delle valli valdostane?... rob de matt.

Del resto che sia la scappatoia per aggirare la sentenza è del tutto evidente, perché se non fosse da considerarsi una "semplice tradizione" sarebbero convalidate le osservazioni della Corte... Ma per far questo è ammissibile per un "credente" bestemmiare?... o è sufficiente esternare quella che pare essere la migliore "qualità" cattolica?... l'ipocrisia?
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Re: La Corte europea : «No al crocefisso nelle aule scolastiche»

Messaggioda trilogy il 03/11/2009, 19:10

Manuela ha scritto:Sai Trilogy, nemmeno a me, poiché sono atea, il crocefisso dà più di tanto fastidio (anche se mi sono affrettata a toglierlo dal mio ufficio, che è aperto al pubblico). Ma penso che se io appartenessi a una religione diversa, se fossi, per esempio ebrea, o mussulmana, le cose non sarebbe tanto pacifiche. E trincerarsi dietro le tradizioni non serve. La religione, per sua natura, non è negoziabile, e si esce da queste empasse solo affermando una totale estraneità dello Stato rispetto a ogni credenza (o assenza di credenze); cosa che, del resto, è assodato in Europa, ma non nella bigotta Italia



Sai Manuela, capisco le ragioni di entrambi gli “schieramenti,” se così si possono chiamare.
E' vero: "la religione per sua natura non è negoziabile", ma questo confronto è così duro, perchè in realtà ha poco di religioso. Sotto, sotto, e’ un conflitto sull’identità culturale, mosso dalla paura di perderla.
La paura di perdere la propria identità, è una delle grandi paure dell’uomo, a tutte le latitudini ed in tutte le epoche. Di questa paura si sono alimentate: guerre, stragi, gruppi terroristici, carriere politiche ecc..
Credo che il primo passo per affrontare la questione “laicamente” sia di comprendere le ragioni e in particolare le paure dell’altro.

ciao
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Re: La Corte europea : «No al crocefisso nelle aule scolastiche»

Messaggioda pianogrande il 03/11/2009, 19:24

Triology.
La vera "paura" è quella delle gerarchie cattoliche di diventare i funzionari, semplicemente, di una delle migliaia di religioni che nascono e muoiono in giro per il mondo.
il tempo passa.
Arriverà anche il giorno in cui il potere non si identificherà con nessuna religione.
Vediamo di lavorare per questo.
Bersani sarà meglio che ci spieghi cosa intende per partito laico.
.
Fotti il sistema. Studia.
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Tradizioni popolari italiane

Messaggioda franz il 03/11/2009, 19:54

http://it.wikipedia.org/wiki/Categoria: ... i_italiane
Non trovo nulla sul crocefisso nei luoghi pubblici.

A livello storico magari si trovano antiche tradizioni su come trattare gli ebrei.
Sul fatto che non potessero essere sepolti nei cimiteri cattolici e nemmeno in città ma solo fuori le mura, sui pogrom (caccia all'ebreo) che di tanto in tanto si facevano nel medioevo.
Insomma tutta sane tradizioni di una volta che si sono perse e che sono rimaste solo in alcuni paesi sperduti, come il Kazakhstan. Chissà che il ministro gelmini non rivaluti anche quelle?
In fondo se sono tradizioni, che male c'è? ;)

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Re: La Corte europea : «No al crocefisso nelle aule scolastiche»

Messaggioda cardif il 03/11/2009, 22:11

Oltre alle mie valutazioni di carattere legale o di rispetto della democrazia che ho espresso prima, vista la prevalenza della valutazione politica, penso che le parole di Casini dette al TG2: "difendere l'identità cattolica" chiariscano che si tratta di una battaglia ideologica.
Ma non dei laici (o agnostici o atei) che vogliono chiudere le chiese, bensì del mondo cattolico (no, pardon, clericale) che vuole imporre il suo simbolo in ambienti laici. O no?
Mi dispiace di dover allungare la pietosa trapunta che avevo steso prima sulla posizione della Gelmini, per coprire anche Bersani, che parla di "una tradizione così antica". Forse la Bindi sarà più laica.
cardif
Ma mo' mi so' capito bene?
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Re: La Corte europea : «No al crocefisso nelle aule scolastiche»

Messaggioda Robyn il 03/11/2009, 22:23

In Europa và di moda un tipo di laicità che và verso il politicamente corretto e che poi sfocia nell'intolleranza.Il crocifisso è una cosa che non dà fastidio a nessuno e che rappresenta la nostra memoria storica.Sia per i credenti che per i non credenti.Laico significa autonomia dalla chiesa ma non significa cancellazione di memoria,tradizioni,radici.Prima i Pacs poi l'eutanasia adesso il crocifisso.Ma quanndo finirà questa storia?Quando tutte le munizioni saranno esaurite?Un paese può dirsi moderno quando modernità,tradizioni e memoria convivono.Non è moderno un paese che cancella la sua storia ,la sua memoria le sue tradizioni Ciao Robyn
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Re: La Corte europea : «No al crocefisso nelle aule scolastiche»

Messaggioda incrociatore il 03/11/2009, 23:43

cardif ha scritto:Ma non dei laici (o agnostici o atei) che vogliono chiudere le chiese, bensì del mondo cattolico (no, pardon, clericale) che vuole imporre il suo simbolo in ambienti laici. O no?

mi sembra evidente... anche perché i laici cioè i non clericali... oppure, parlo per me, gli agnostici... non vogliono chiudere le chiese, vogliono solamente avere il diritto di non andarci.
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Re: La Corte europea : «No al crocefisso nelle aule scolastiche»

Messaggioda incrociatore il 04/11/2009, 0:01

Robyn ha scritto:Il crocifisso è una cosa che non dà fastidio a nessuno e che rappresenta la nostra memoria storica.

quello che i cattolici, cioè una minoranza di fatto in questo Paese, non capiscono, è continuare a ritenere un'opinione una verità.
Personalmente posso pure concordare con la prima parte dell'opinione (per quanto mi riguarda, ovviamente... non mi azzarderei a parlare per altri), ma la seconda parte, sempre parlando di me, smentisce il teorema. Sono almeno 4 generazioni - perché non sono in grado fisicamente di certificare oltre - che la mia famiglia non ha a che fare con i crocefissi e le chiese... al massimo con falci e martello e case del popolo. La memoria storica di tanta parte di persone ha proprio altre radici... la differenza è che molto poche di queste (qualcuno purtroppo mi sa che c'è rimasto) vorrebbe mettere i simboli di quelle loro radici nei tribunali e nelle scuole.
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Re: La Corte europea : «No al crocefisso nelle aule scolastiche»

Messaggioda pianogrande il 04/11/2009, 0:07

Questa storia che il crocifisso non dia fastidio a nessuno sta diventando un po' noiosa.
A me dà fastidio.
Non il crocifisso in sé ma l'uso che se ne fa.
Non può esistere una cultura che viene imposta fin dalla più tenera età.
Mi ripeto ma, siccome stiamo facendo a chi si stanca prima, cerco di tenere duro.
La presenza del crocifisso sullo stesso muro dove è scritto che la legge è uguale per tutti, scusate l'irriverenza, mi fa un po' sorridere.
E' inutile che una certa parte dei cattolici cerchi di piagnere e fottere.
Anche la cosidetta tradizione è una tradizione, in grandissima parte, imposta.
Bersani si deve essere distratto tra le tante cose che ha da fare.
Loro vogliono imporre la loro cultura a tutti (anche attraverso le leggi dello stato).
I laici non vogliono imporre niente ai religiosi ma vogliono che niente sia da loro imposto.
Non è che ci sia poca differenza.
Fotti il sistema. Studia.
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