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Difendere la libertà di informazione

Garantire insieme: sicurezza e giustizia uguale per tutti; privacy e diritto del cittadino all'informazione

Difendere la libertà di informazione

Messaggioda moderatore il 04/09/2009, 18:17

Immagine

La redazione di perlulivo.it aderisce alla iniziativa lanciata dall'Unità
http://www.unita.it/news/italia/87974/u ... formazione

Una "striscia rossa" per la libertà d'informazione

Il simbolo è nato pensando proprio alla storica striscia rossa che incornicia la prima pagina del nostro quotidiano. E sta diventando, anche sul web, il simbolo dell'informazione da difendere e un richiamo alla manifestazione del 19 settembre indetta dalla federazione della stampa.

«Da oggi fino al 19 settembre, giorno della manifestazione i membri della Mozione Marino indosseranno una fascetta rossa per ricordare che il problema dell'informazione in Italia non è un fatto generale, ma una cosa che riguarda ognuno di noi». Così Giuseppe Civati lancia l'impegno del Comitato Marino in difesa della libertà d'espressione a seguito dell'attacco del Presidente del Consiglio nei confronti de l'Unità che si va ad aggiungere ai precedenti verso Repubblica, El Pais e Nouvelle Observateur. Il simbolo, infatti, è nato pensando proprio alla storica striscia rossa che incornicia la prima pagina del quotidiano fondato da Antonio Gramsci. Il comitato Marino invita tutti ad esporre ovunque la fascetta per la libertà di informazione, indossandola, apponendola in ogni luogo e utilizzando l'immagine per diffonderla su siti, blog e social network.

Ignazio Marino, Paola Concia, Ivan Scalfarotto e Ileana Argentin hanno già indossato pubblicamente la fascetta e rilanciano l'invito ad aderire, al di là degli schieramenti congressuali, a tutti coloro che hanno a cuore questa questione di libertà e democrazia.
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Re: Difendere la libertà di informazione

Messaggioda pagheca il 08/09/2009, 17:25

ricordo (a chi lo ritenga giusto) di firmare non appena puo' l'appello dei 3 giuristi "sponsorizzato" da Repubblica:

http://temi.repubblica.it/repubblica-ap ... llo=391107

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Re: Difendere la libertà di informazione

Messaggioda Loredana Poncini il 16/09/2009, 6:04

"INFORMAZIONE, NO AL GUINZAGLIO"

Presidio venerdì 18 settembre, dalle 17 alle 19
a TORINO, in Piazza Carignano, organizzato dall'Associazione STAMPA SUBALPINA.

PER IL DIRITTO DEI CITTADINI AD ESSERE INFORMATI,
PER L'ESERCIZIO DEL DOVERE DI INFORMARE.

PARTECIPEREMO a questa manifestazione per sostenere i diritti previsti dalla nostra Costituzione, ritenendola a pieno titolo parte integrante delle mobilitazioni già in corso per difendere i diritti del lavoro, del sapere e della cittadinanza.

Dalla sede Cgil di Torino (via Pedrotti 5 ) partiranno, alle ore 6.00, i pulman che arriveranno a ROMA per le ore 16 di sabato, per la manifestazione in Piazza del Popolo.
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La Fnsi rinvia la manifestazione di sabato

Messaggioda franz il 17/09/2009, 13:06

In segno di rispetto e di lutto, la Federazione nazionale della stampa, il sindacato nazionale dei giornalisti, ha deciso di rinviare la manifestazione in difesa della libertà di stampa, in programma sabato prossimo.

http://www.repubblica.it/2009/09/sezion ... -fnsi.html


Torino, 14:40
AFGHANISTAN: STAMPA SUBALPINA, RINVIATO PRESIDIO DOMANI

Anche il presidio organizzato per domani, a Torino, dall'Associazione Stampa Subalpina, a difesa della liberta' di stampa, e' stato rinviato in segno di lutto per i caduti nell'attentato di oggi in Afghanistan. "Con profondo rispetto verso i caduti, nell'espressione di un'autentica, permanente volonta' di pace quale condizione indispensabile di una informazione libera e plurale capace di rappresentare degnamente i valori della convivenza civile, - sottolinea una nota - la Federazione Nazionale della Stampa Italiana ha deciso di rinviare ad altra data la manifestazione per la liberta' di stampa programmata a Roma per sabato. Per gli stessi motivi e' rinviato ad altra data il presidio organizzato venerdi' a Torino dall'Associazione Stampa Subalpina".
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Re: Difendere la libertà di informazione

Messaggioda ranvit il 24/09/2009, 19:16

Cari amici,

prosegue la raccolta firme per l'appello dei giuristi Cordero - Rodotà - Zagrebelsky a favore della libertà di stampa.
Siamo arrivati a quota 420 mila firme, un ottimo risultato, ma andiamo avanti.

http://temi.repubblica.it/repubblica-ap ... llo=391107

Se qualcuno non avesse ancora firmato, vi inviatiamo a farlo e fare girare la voce.
Più firme raccoglieremo, più forte faremo sentire il nostro dissenso.

Grazie


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Re: Difendere la libertà di informazione

Messaggioda disallineato il 24/10/2009, 23:17

Un saluto a tutit gli amici del forum.
Come spesso accade, mi trovo in disaccordo con le scelte politiche di gran parte dei nostri rappresentanti.
Secondo me, efermare che in Italia manca la libertà di stampa è stata un errore. Abbiamo trovato il modo di farci sbeffeggiare anche al parlamento europeo. Siamo afflitti da una sorta di masochismo e ci piace farci del male.
Avere organizzato una manifestazione contro la mancanza di libertà, può aver dato un pò di visibilità, ma ci ha reso ancor meno credibili.
La gente comune viene coinvolta quando c'è una manifestazione della sinistra, non è mai stato un problema riempire le piazze, ma la stessa gente poi si chiede se in realtà è così verò che manca la libertà di stampa.
Il popolo fatto di persone comuni, si comincia a chiedere se veramente il manifesto, l'unità, la repubblica, il corriere, liberazione sono tutti servi del cavaliere. Ed è ovvio che non è così.
E' stato provato a correggere le motivazioni in corsa, quando oramai l'argomento mancanza di libertà iniziava a scricchiolare. E' stato affermato che ci sono gruppi di potere che fanno pressioni su giornalisti. Ma anch questo argomento è cominciato ad apparire in tutta la sua fragilità. I gruppi di potere politico ed economico si contrappongono e fanno si che ci sia equilibrio sull'informazione.
Le stesse tv, che si dice siano controllate tutte dal cav, dimostrano che hanno libertà di azione, tale da far gridare allo scandalo dai supporters del berlusca stesso perchè ritenute faziose.
Quindi smettiamo con gli argomenti inconsistenti. Lasciamo le notizie gossippare ai vari travaglio e gente simile che si stanno facendo d'oro con gli argomenti da ombrellone, ma la politica è e deve essere un altra cosa.
Altrimenti se insistiamo a starnazzzare con argomenti frivoli, Berlusconi continuerà a governare per altri 10anni. E dico 10 solo 10 perchè comunque il fattore anagrafico può esserci di aiuto.
Ma non sarebbe meglio provare a presentarsi come alternativa di governo credibile, invece di aspettare che il tempo tolga di mezzo (politicamente ) il cav?
Lasciamo urlare i vari DiPietro, Travaglio e loro simili. La sinistra deve pensare a fare politica seriamente, senza rincorrere i Papi, le escort e le feste varie che spesso si son rivelate bufale e boomerang tornate in testa a chi voleva specularci sopra.
La politica è un altra cosa.
Vs professorluchetti@libero.it
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Re: Difendere la libertà di informazione

Messaggioda Loredana Poncini il 25/10/2009, 8:04

Sì, la Politica è necessario diventi un'altra cosa dallo spettacolo che la tv propina e, purtroppo, il web amplifica !
Non siamo ad " anno Zero" : siamo a fine ottobre 2009, ed è tempo di occuparci davvero di scegliere i "governatori" della regione in cui viviamo: il tempo scorre veloce e accellerato dal web ...
Speriamo di esser sempre meno forieri di vaniloqui alla mercé degli opinionisti in carriera, diventando cittadini che vogliono attiva e partecipe la propria cittadinanza politica.
Dopo queste primarie di oggi, l'augurio è di liberarci dall' eccessivo Travaglio, per riprendere un cammino di quotidianità vissuta e non solo subita ...
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Re: Difendere la libertà di informazione

Messaggioda franz il 25/10/2009, 10:47

Non è che in Italia non ci sia libertà di stampa.
Non so chi abbia mai detto una simile stupidata, che è facile smentire. Non siamo la Cina o Cuba.
La libertà di stampa è una libertà a rischio, che va difesa, compromessa da alcune particolarità italiane come la concentrazione dei media e delle testate attorno a gruppi economici di potere e dal conflitto di interessi.
Reporter senza frontiere stila una graduatoria e questa non dice se la libertà c'è o non c'è ma stila un punteggio in base a tante caratteristiche. Noi siamo in posizione 49. meglio quindi di chi sta in posizione 50 o 60 (o meglio della posizione 168 della Cina) ma indietro rispetto ai paesi occidentali liberi. Da qui la necessità evidente di difendere la libertà di stampa e di svilupparla. L'anno scorso eravamo in pos 44, prima ancora 35. Stiamo precipitando.

http://www.rsf.org/
Al primo posto della classifica c'è la finlandia. Cerchiamo di capire perché.
http://www.rsf.org/en-classement1003-2009.html
Qui trovate un breve documento che spiega come la graduatoria viene stilata http://www.rsf.org/en-classement1003-2009.html e da qui si puo' capire come mai da noi c'è meno libertà di stampa della germania e di alcuni paesi dell'ex cortina di ferro (ed è tutto dire!!) ed appena un po' di piu' del Burkina Faso, che ci segue di 7 posizioni.

Franz
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Re: Difendere la libertà di informazione

Messaggioda incrociatore il 25/10/2009, 11:17

siamo al 49imo posto perché quest'anno si è registrato un complessivo peggioramento della libertà di stampa in tutto il pianeta... la forbice tra i buoni e i cattivi si è divaricata (max indice 2008-->97,50 ; max indice 2009-->115,50).

Se avessimo avuto lo stesso indice (12,14) nel panorama di indici del 2008 saremmo di una decina di posti ancora più in basso.
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Re: Difendere la libertà di informazione

Messaggioda disallineato il 26/10/2009, 22:47

Secondo me è stato un errore sposare la difesa della libertà di stampa che sappiamo tutti esserne in abbondanza.
Occorre andare oltre le mozioni populiste. Certo possono essere buone per riempire un pò le piazze, ma un partito che si candida ad essere alternativa non deve pensare a riempire le piazze ma a proporre temi seri e concreti.
Lasciamo la piazza ai vari Grillo, DiPietro ecc che non avrebbero ragione di esistere se non quello di praticare una politica urlata. Il PD deve essere ben altro.
E oltretutto è stato un errore anche aver portato la mozione al parlamento europeo, dove abbiamo rimediato una figura cacina e abbiamo contribuito a sputtanare il nostro paese ancor più di quanto lo sia già.
Ma se ci facciamo vedere divisi e litigiosi, possiamo acquisire autorevolezza fuori dai nostri confini?
Dobbiamo crescere, lasciando il provincialismo da opposizione e maturare come forza alternativa di governo.
Altrimenti non lamentiamoci se Berluska governerà per altri 10 anni
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