da ranvit il 29/09/2009, 13:11
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per non mollare
Newsletter per l'azione liberale
“[…] Chi cerca nella libertà altra cosa che la libertà stessa è fatto per servire […]” (Alexis de Tocqueville)
Anno X – n. 20 – 28 settembre 2009
NECESSITA’ DEL LAICISMO
RISPONDERE ALLA MINACCIA FONDAMENTALISTA
Indico nel fondamentalismo la minaccia che ci incombe, forse, perchè vivo in Veneto.
L’attuale maggioranza governativa cova al proprio interno un nucleo fondamentalista al quale la strategia clericale vatican-berlusconiana non può costituire una risposta liberale. I tentativi del Presidente della Camera dei Deputati sono la prova provata della degenerazione in atto.
A mio modesto parere il regime partitocratrico, sostanzialmente clericale, rischia la degenerazione fondamentalista, di qui la necessità di “rompere” l’attuale maggioranza governativa e permettere alle energie laiche, prigioniere nel Partito democratico; di farsi protagoniste della lotta politica.
Le energie laiche, che pure ci sono nel Partito democratico, sembrano, peraltro, spesse distratte da obiettivi diversi, tanto da lasciarsi spiazzare dai teodem. Certo il caso “Dorina Bianchi” è superato, ma il guaio è stato il messaggio lanciato: “Clericali di destra, noi clericali di sinistra siamo pronti a fare da quinta colonna!”. Il che alla vigilia della discussione parlamentare sul testamento biologico, è particolarmente preoccupante.
Dicevo che il Veneto è un osservatorio particolare per denunciare il pericolo fondamentalista. Il Veneto è una delle aree più moderne d’Italia ove un imprenditore su dieci è straniero. Però, in base ad informazioni giornalistiche (“Il Corriere della Sera – Magazine” e “Il Gazzettino” del 24 settembre) il Veneto dà segnali gravissimi di intolleranza nei confronti degli stranieri. Recentemente un paziente veneto in ospedale, a Padova, ha cacciato l’infermiera perché nera, a Venezia vi sono state botte ad un cameriere al grido “Facci vedere il permesso”, a Camposampiero l’assessore alla sicurezza e i vigili urbani perquisiscono le case abitate da immigrati per individuare i clandestini da rispedire a casa, a Pieve di Soligo una signora ha “ordinato” ad un supermercato di non vendere prodotti a chi indossa il burqa. Questa intolleranza scoppiata nel Veneto significa che il terreno sta diventando fertile per un movimento fondamentalista? Come contrastarlo?
Dato che individuiamo nell’attuale maggioranza governativa il luogo favorevole alla gestazione di un nucleo fondamentalista diventa necessario tentare di “spaccare” la coalizione. Lo so, le attuali opposizioni parlamentari non sono in grado di contrastare la maggioranza governativa, però potrebbero approfittare delle rivalità esistenti tra il Pdl e la Lega (naturalmente accentuate dopo l’esito dei referendum primaverili che hanno ringalluzzito i “padani”).
L’occasione potrebbe essere offerta dalle prossime elezioni regionali vista la “concorrenza” tra gli alleati della maggioranza. Le opposizioni parlamentari abbiano pazienza, aspettino di decidere il da farsi non appena fosse chiaro se Pdl e Lega rinnovano il patto di alleanza o se lo rompono. Occorre avere un po’ di coraggio e di immaginazione.
Un soggetto riformatore di liberali e democratici potrebbe essere uno strumento utile, almeno qui in Veneto? (bl)
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.