pierodm ha scritto:Ebbene sì, Franz, siamo d'accordo.
Però, ci vedo qualche contraddizione, tra questo concetto che hai appena espresso e il tentativo che fai spesso, da anni, di introdurre nel discorso quella che contrapponi come "oggettività scientifica" a ciò che consideri le fumisterie etico-filosofico-ideologiche.
Evidentemente secondo te non c'è contraddizione - e non ce n'è nemmeno secondo me - ma sarebbe interessante che tu spiegassi meglio in che modo concili le due sfere intellettuali: non per altro, ma perché una spiegazione crea un precedente e una responsabilità, dato che mettere in chiaro e per iscritto un ragionamento è certamente più impegnativo che averne un'intuizione interiore.
Il problema non è la matematica, che non è una scienza ma solo un metodo (importantissimo) per la scienza, ma le teorie.
Lasciamo perdere la matematica, che la riprendiamo piu' tardi.
Ci sono teorie totalizzanti, che affermano che una cosa è sempre vera o sempre falsa.
Appena uno trova un caso discordante, quella teoria cade. Se una teoria dice che tutti i gatti sono neri, appena ne trovi uno bianco quella teoria passa nel diimenticatoio.
Ci sono invece teorie, molto piu' complesse, che sono molto piu' elastiche e difficili da confurare.
Dicono che in alcun casi succedeno delle cose mentre in altri casi ne succedono altre.
Sto leggendo per esempio una complessa discussione sulle varie teorie dell'evoluzione, in cui pare che per alcuni ordini zoologici sembra prevalga un tipo di evoluzione (detta punteggiata, tesi sostenuta da Gould) mentre per altri ordini appare prevalere un andamento evolutivo graduale piu' classico (darwiniano).
Travare un singolo casi certo di evoluzione punteggiata non inficia le tesi piu' classiche del darvinismo graduiale e viceversa. Qui contano frequenze statistiche (anche la statistica non è una scienza ma un metodo) e non casi singoli.
A me le teorie interessano parecchio ed interessano anche le varie metodologie matematiche, statistiche, informatiche che vengono usate per verificarle, falsificarle, valutarle. Ma numeri e scienza sono cose diverse.
Una oggettività scientifica esiste ed è frutto della razionalità della mente umana con il supporto dei metodi matematici adeguanti. Ma non è detto che cosi' si scopra tutto.
La scienza si applica a tante cose, dalla fisica, all'economia, all'economia e tutti i settori toccati usano i numeri come base di lavoro e verifica. Ci sono settori troppo complessi in cui la scienza ha solo modelli generici (come per i modelli dell'atmosfera) ma sempre sono costruiti a base di numeri. Non per questo sappiamo già tuitto ed abbiamo scoperto già tutto. Io non ci vedo alcuna contraddizione.
Per quanto riguarda la matematica, vado a memoria, i postulati sono molto pochi ... mi pare 5 ma non vorrei sbagliarmi.
La differenza pero' tra matamatica è lingua umana è enorme. Entrambi sono sistemi simbolici ma sono molto dversi.
La matematica è un insieme logico che tenta di unire coerenza e completezza. Non possono ottenere entrambe le cose (lo ha dimostrato Gödel 100 anni fa) ma si puo' ottenere una delle due. Di solito si preferisce la coerenza unita all'incompletezza. Anche perché di un sistema logico incorenete non sapremmo cosa farcene. Un sistema logico linguistico invece non è completo e non è neppure coerente (perché lo stesso simbolo indica cose diverse) e quindi anche se è piu' "naturale" non possiamo usarlo per le dimostrazioni (lo usiamo solo per esprimere confusamente opinioni).
Se quindi cerchiamo una dimostrazione (coerenza) la possiamo fare solo tramite la logica matamatica.
Tuttavia con questa logica per via della sua incompletezza non possiamo dimostrare tutto ma solo alcune cose.
Tra le poche cose dimostrate c'è proprio questa (coerenze ed incompletezza).
Sul resto (giusto/ingusto) vediamo dopo.
Ciao,
Franz
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)