pianogrande ha scritto:Per me Berlusconi è la quintessenza del liberismo e cioè del mercato senza regole.
Il motto del liberismo è, sempre per me, quel "meno stato più mercato" che sarebbe sacrosanto se puntasse ad un mercato libero ma all'interno di regole uguali per tutti mentre, in realtà, punta al far west più totale dove vince il migliore (cioè il più forte) e non ce n'è più per nessuno.
Come sappiamo pero' SB (l'egoarca) sa farsi le regole che gli servono e convengono, quindi non è nemmeno per il mercato senza regole. Non è nememno per il meno stato, poi vediamp perché.
Comunque, pianogrande, non confondiamo il "meno stato" con il "senza regole".
Questo'ultimo è anarchia, non liberismo.
Dire che l'esenza del liberismo è quella del mercato senza regole è un errore, una raffigurazione grottesca spacciata come vera dagli avversari (e cioe' da chi meno ha capito cosa sia il liberismo). In realtà un mercato senza regole non funziona. Non ci sarebbe mercato perchè senza una regola per stabilire cosa è mio e cosa è tuo, non c'è possibilità di scambio. Semplicemente se mi serve una cosa, la prendo. Servono quindi regole per determinare la proprietà e la contrattualistica degli scambi.
Come minimo alla fine della stesura di queste regole ci troviamo un codice civile, un codice penale, un sistema giudiziario e di polizia, i relativi codici di procedura, luoghi di giudizio e luoghi dententivi. In pratica uno inizio di stato. Che gli anarchici non vogliono ed i liberisti si'. Poi passando dalle teorie del 1800 alla pratica del 1900, anche il liberalismo ed il liberismo hanno promosso il salto successivo, che è lo stato sociale, e quindi lo stato che oltre a garantire sicurezza e giustizia interna (e difesa dall'esterno) si occupa anche di educazione, sanità (all'inizio non fosse altro che i liberali non vedevano l'ora di togliere questi compiti ai religiosi) e previdenza sociale.
Da qui nasce la discussione sul + stato / - stato. Il meno non significa "zero" ma significa ruotare la manopola di regolazione da una parte, mentre altre forze cercano di girarla dalla parte opposta. Il tutto è molto relativo. In certi paesi forse serve + stato. In altri come il nostro ne abbiamo già troppo ed il segno meno è necessario.
Nessuno vuole zero stato o 100% stato, oggi.
Di fatto Berlusconi non è comunque nememno per il meno stato, perché non ha fatto nulla in questa direzione.
Ha fatto di piu' il governo prodi (prima con bassanini e poi con bersani) di quanto non abbia realmente fatto Berlusconi.
SB è solo un grande furbacchione che pensa al suo business ed alla sua incolumità personale.
Senza Stato non potrebbe difendere i suoi interessi e farsi le sue leggi. Altrove, un paese occidentale normale (quindi guidato da concetti di liberalismo democratico) sarebbe stato già messo dentro.
Ciaao,
Franz