mariok ha scritto:Ma ci sei o ci fai?
Prendere spunto da un inciso dell'intervento di Prodi sugli ingegneri italiani (pochi secondi su oltre mezz'ora dedicata al sistema produttivo italiano ed alla politica industriale), per divagare sul sistema scolastico e concludere come al solito:
"E se non possiamo cambiare questo sistema perché ci sono resistenze ideologiche e scioperi contro ogni riforma della scuola (chiunque la proponga) cosa possiamo fare (emigrazione a parte) se non lamentarci degli estremismi ideologici?"
cos'è se non la riproposizione maniacale sempre dello stesso concetto?
Se per me l'analisi è quella (il cambiamento perennemente bloccato da posizioni estreme) mi pare doveroso riproporla ogni qual volta si discute del sistema produttivo italiano e dei suoi problemi.
Non sono certo il solo a dire che la fonte dei probemi italiani sta nell'educazione, nell'innovazione, nella ricerca (nel senso di carenze delle stesse). Non mi sembra un divagare ma un tentativo di centrare il problema e di vedere chi ostacola la soluzione. Perché se non si cambia è chiaro che qualcuno che ostacola esiste. Tutte le riforme del sistema educativo, da chiunque proposte, sono state ostacolate. Anche Berlinguer si è preso la sua dose di scioperi ed occupazioni. E lui era uno dei pochi ad essere fautore del sistema professionale. In sintonia con Prodi.
mariok ha scritto:Quanto poi alle offese, mi sembra che occorra una notevole dose di suscettibilità per risentirsi di fronte alla frase "E' veramente strano, per dei teorici delle leggi del mercato, sostenere che la domanda (in questo caso di buoni laureati) è bassa perchè è bassa l'offerta", a conferma del fatto che consideri qualunque confronto una sfida personale.
Non cercare di nascondere la mano dopo aver tirato il sasso o di sminuirne la portata.

Ho quindi chiarito che le cose non stavano come illustravi e ti ho ripagato della stessa moneta. Che vuoi, sono fatto cosi'.
Se io sono il teorico del mercato, tu sei l'ignorante del mercato.
Tu sfotti, io pure.
Un po' di sale e di pepe ogni tanto fanno bene e non mi tiro indietro.
Se invece gradisci che si discuta alla pari, senza teorici ed ignoranti, non lanciare quei sassi.
Semplice, no? Si chiama rispetto. Se mi becco un sasso, lo rilancio.
Scusate la divagazione personale in luogo pubblico ma una risposta pubblica ad una critica pubblica andava data.
Chiarito questo, possiamo proseguire la parte personale della discussione usando la messaggistica privata senta tediare gli altri.
Franz