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lo sbattezzo

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: lo sbattezzo

Messaggioda pinopic1 il 06/08/2009, 18:41

Supponiamo che in Parlamento si voti per mantenere o abrogare la 194. Così, secco. Come dovrebbero comportarsi i cattolici militanti? Potrebbero votare per il mantenimento della legge i cattolici militanti in associazioni tipo Opus Dei?
(I laici come Bobbio possono votare in un modo o nell'altro senza problemi)
Ultima modifica di pinopic1 il 06/08/2009, 18:51, modificato 1 volta in totale.
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Re: lo sbattezzo

Messaggioda pagheca il 06/08/2009, 18:44

no, per fortuna TU e qualcun altro e' fatto cosi'. Ti assicuro che c'e' un mondo di persone cattoliche comuniste anarchiche o atee che sa come reggere una discussione. La cosa surreale e' che tutto questo avvenga su un forum dove la partecipazione e' su base prettamente volontaria.

saluti,
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Re: lo sbattezzo

Messaggioda pagheca il 06/08/2009, 18:53

pinopic1 ha scritto:Supponiamo che in Parlamento si voti per mantenere o abrogare la 194. Così, secco. Come dovrebbero comportarsi i cattolici militanti? Potrebbero votare per il mantenimento della legge i cattolici militanti in associazioni tipo Opus Dei?


Primo, e' importante il fatto che NESSUNO, tra tante minaccie e chiacchiere, abbia realmente tentato di modificare la 194 o di proporre un referendum. Vuol dire che tutti, a destra, sanno benissimo che una marea di gente e' pur sempre favorevole all'aborto per varie ragioni (spesso puramente utilitaristiche). Magari e' contraria all'atto in se (e chi non lo e'?) ma si rende benissimo conto che vietare una cosa come l'aborto significa soltanto renderlo clandestino. Poi e' chiaro che ci sono cattolici militanti che farebbero carte false per abolire la possibilita' di abortire senza se e senza ma. Ma il punto e': quanti sono? Credo relativamente pochi, meno di quanto si pensi. Questi cattolici militanti voterebbero contro, forse. Ma e' un po' come con il sesso. Ci sono un sacco di credenti che fanno sesso prima e al di fuori del matrimonio ritenendo assurde certe pretese della Chiesa, anche se con qualche residuo senso di colpa. E' un po' come per l'alcol nell'Islam. Un sacco di chiacchiere, ma ti assicuro che un sacco di loro bevono come tutti noi alla fine. Soprattutto i potenti e gli abbienti.

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Re: lo sbattezzo

Messaggioda lucameni il 06/08/2009, 19:00

pagheca ha scritto:no, per fortuna TU e qualcun altro e' fatto cosi'. Ti assicuro che c'e' un mondo di persone cattoliche comuniste anarchiche o atee che sa come reggere una discussione. La cosa surreale e' che tutto questo avvenga su un forum dove la partecipazione e' su base prettamente volontaria.

saluti,
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Su Pagecha non esagerare.
Se sei in buona fede vatti a rileggere i post precedenti e guardati la mole di risposte - esercizi di ovvietà - che mi sono dovuto sobbarcare per non farmi mettere nel mazzo di "tutti i cattolici" e di quel "Voi" (opera tua Pagheca).
Non abusiamo della pazienza altrui e d evitiamo il giochino delle 3 carte. In un forum è frequente ma non indispensabile.
Richiesta più laica che cattolica, sia chiaro.

"Magari e' contraria all'atto in se (e chi non lo e'?) ma si rende benissimo conto che vietare una cosa come l'aborto significa soltanto renderlo clandestino"

Certo.
Ma le diatribe nascono il più delle volte non dalla constatazione che una legge ci vuole ma perchè c'è chi è contrario all'aborto in quanto "è pur sempre un'operazione" e chi è contrario per motivi etici e perchè non considera l'embrione un'escrescenza di carne senza dignità. E chi ovviamente ritiene che la il diritto della scelta individuale sia più "sacro" della vita nascente.
A ben vedere molti degli sputtanamenti reciproci tra laici-atei e cattolici non nascono dalla discussione sulla 194 ma sull'aborto in quanto tale.
Perciò nascono dal confronto di diversi valori e dopo, ma non sempre, dalla questione dell'ingerenza cattolica sulle leggi dello stato.
Non è che ci voglia molto per capirlo.
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Re: lo sbattezzo

Messaggioda lucameni il 06/08/2009, 19:08

pinopic1 ha scritto:Supponiamo che in Parlamento si voti per mantenere o abrogare la 194. Così, secco. Come dovrebbero comportarsi i cattolici militanti? Potrebbero votare per il mantenimento della legge i cattolici militanti in associazioni tipo Opus Dei?
(I laici come Bobbio possono votare in un modo o nell'altro senza problemi)



veramente Bobbio, non per aver criticato la 194 ma per avere espresso una sua opinione sull'aborto (contrarietà per motivi etici) non è che fu proprio trattato in maniera "neutra" da "alcuni" laici e femministe.
Credo si possano ancora rintracciare alcune reazioni del tempo.
Diciamo che fu un tantino strapazzato.
Non so però se laicamente o meno......
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Re: lo sbattezzo

Messaggioda pinopic1 il 06/08/2009, 21:26

Ma io non mi riferivo alle reazioni degli altri, degli altri cattolici o degli altri laici. Un laico può avere qualsiasi posizione relativamente all'aborto. Non è che essere favorevole sia laico ed essere contrario sia non laico.
Un cattolico che voglia essere dentro la sua chiesa può ascoltare la sua coscienza se questa è in contrasto con i dettami della chiesa e rimanere nella chiesa?
L'essenza dell'essere cattolico è l'accettazione incondizionata dell'autorità delle gerarchie e del papa su materie di fede e morale.
Non è una critica; è una considerazione delle difficoltà oggettive che incontrano i cattolici in politica.
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Re: lo sbattezzo

Messaggioda pierodm il 06/08/2009, 21:37

Pagheca : A volte mi va di discuterne, a volte pero' penso che nonostante queste differenze, anche dopo essersi sgolati a discutere, ci puo' essere ancora spazio per una SINTESI.

In venti secoli ogni tipo di persone ha tentato di trovare una sintesi con la Chiesa cattolica, ma nessuno c'è riuscito.
Le ragioni stanno in quella parte che a te, caro Pagheca, "a volte ti va di discutere" e a volte no.
Se la voglia ti rimane latitante, continuerai a cercare con il lanternino la tua "sintesi", senza trovare una risposta convincente che spieghi la ragione per cui non si trova: e continuerai a pensare che dipenda dalla nostra cultura italiana, cosa che in questo contesto di discorso mi sembra leggermente tautologica.

Tra l'altro, anche tu commetti l'errore fatale di mettere nello stesso sacco cattolici, liberali, comunisti, socialisti etc: una sintesi tra dottrine politiche, anche contrastanti, è sempre possibile: possibile, non dico probabile, non dico facile.
Ma il cattolicesimo non è una dottrina politica.
O meglio, il cattolicesimo è anche una dottrina politica, in quanto ha tutti i trascorsi di una teocrazia e tutte le caratteristiche di una visione autarchica del potere, ma la sua identità non si fonda su valori che si mettono in relazione al tempo e al luogo, né sulla ragione, ma sulla fede e sull'autorità di una tradizione, interpretata da un uomo che si autodefinisce "infallibile" portavoce della volontà di dio. Che vuoi "sintetizzare"?

Come qualcun altro ha lasciato intendere qui nel forum, ad ogni modo, l'unica sintesi possibile è quella che si è riusciti ad accozzare insieme con lo stato di diritto: mai accettato dalla Chiesa, che al massimo lo subisce obtorto collo e lo sfrutta quando torna comodo, ed è comunque costato lacrime e sangue.
Altra versione della sintesi è quella in atto da decenni: cattolici che militano in tutti i partiti laici, portando in dote la propria cultura individuale, la propria coscienza di cittadini, riservando l'esercizio del proprio cattolicesimo nei momenti d'intimità con il loro dio e nelle pratiche sacramentali.
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Re: lo sbattezzo

Messaggioda lucameni il 06/08/2009, 22:37

pinopic1 ha scritto:Ma io non mi riferivo alle reazioni degli altri, degli altri cattolici o degli altri laici. Un laico può avere qualsiasi posizione relativamente all'aborto. Non è che essere favorevole sia laico ed essere contrario sia non laico.
Un cattolico che voglia essere dentro la sua chiesa può ascoltare la sua coscienza se questa è in contrasto con i dettami della chiesa e rimanere nella chiesa?
L'essenza dell'essere cattolico è l'accettazione incondizionata dell'autorità delle gerarchie e del papa su materie di fede e morale.
Non è una critica; è una considerazione delle difficoltà oggettive che incontrano i cattolici in politica.


Accettazione incondizionata in teoria.
Poi se il fatto di non accettare incondizionatamente voglia dire non essere veri cattolici è altro discorso, che personalmente non condivido, non fosse altro che non so bene cosa voglia dire essere veri cattolici o veri cristiani.
Se lo sono chiesti in tanti, a cominciare da coloro che hanno azzardato posizioni in contrasto con la gerarchia ecclesiastica; da cattolici (o da presunti tali, secondo pinopic).
Possiamo, o meglio potete discuterne, ma quello che a me interessa di più è constatare che appunto tra coloro che si definiscono cattolici ci sono spesso differenze abissali in moltissimi campi; malgrado in genere abbiano quanto meno una sensibilità più spiccata su temi ad esempio come la vita nascente (per i laici-atei mai nata) etc etc.
Penso ad un Ciampi, azionista, fieramente laico eppure cattolico; decisamente diverso da una Binetti.
Insomma: a me infastidiscono le generalizzazioni, dentro e ovviamente fuori dai forum.
Premesso questo confermo: i cattolici in politica (vedi De Gasperi su tutti), sopratutto in Italia, trovano difficoltà oggettive.
Diverso discorso semmai è considerare queste difficoltà come sintomo che non si è cattolici; o del tutto appecoronati ai desiderata vaticani.
Eppure la stessa cronaca politica non mi pare ci racconti di uno schieramento cattolico uniforme avverso ad uno schieramento laico uniforme: le cose sono un po' più complicate, fermo restando le oggettive difficoltà di conciliare un credo religioso con il pluralismo della politica e della democrazia.
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