da pagheca il 06/08/2009, 17:48
per esempio: io penso che invece di stare a dibattere su cosa rende cristiano un cristiano, su cosa e' la sinistra, o su come si differenzia un cristiano da un cattolico, sarebbe molto piu' interessante vedere se esiste un qualche sistema per cercare un filo d'unione, un metodo di discussione, una SINTESI che ci consenta di sanare questo paese. In tutto si puo' dire che se io la penso cosi' e il partito X la pensa cosa', io non votero' piu' il partito X, ma poi la realta' e' diversa. Per esempio puo' essere che tutti i partiti che contano, X, Y e Z la pensano cosa', e che quindi sia impossibile identificarsi con un certo partito. Oppure puo' darsi che alla fine il partito X, nonostante non la pensi come noi sulla questione cruciale A, la pensi come noi sulle questioni cruciali B e C.
Insomma, in tutte le situazioni, che si sia cristiani o comunisti o radicali o socialisti occorre scendere ad un compromesso, perche' questa e' la democrazia rappresentativa con i suoi limiti (l'impossibilita' di specchiarsi al 100% in un partito) e i suoi lati positivi (il fatto di costringere una grande fetta di popolazione ad un compromesso, che e' sempre positivo di per se'). Per cui anche lucameni, anche pagheca, anche Franz o pinopic etc. dovranno ogni N anni, nel buio della loro cabina, scendere a un compromesso e votare X, Y oppure Z. Oppure restarsene a casetta. Ma anche questo e' un compromesso perche' non ci consentira' di incidere sulla realta' pur nei limiti della democrazia rappresentativa.
Allora non vale la pena di cercare di capire come superare quegli ostacoli che ci impediscono di trovare una SINTESI? E' chiaro che per un cattolico, essendo l'aborto un omicidio (anzi, un omicidio piu' importante di altri a causa della totale innocenza della vittima - questo e' quello che mi pare di avere capito), e' dura da accettare che un partito difenda la RU-486. Ma il punto e' che dall'altra parte, nei partiti Y e Z, ci puo' essere gente che considera la solidarieta' un fardello da gettare alle ortiche, o la poverta' una colpa dei singoli individui, o la collusione con la mafia una comoda abitudine.
Il mio sforzo e' quello di discutere di queste cose. A me non me ne frega niente di scoprire le radici morali del cattolicesimo o di chi e' piu' discriminato in teoria (mentre nella pratica c'e' gente che paga le discriminazioni in termini di diritti reali, di qualita' della vita, giorno dopo giorno). Capisco che per altri possa contare e non mi sognerei di dire che non se ne debba discutere, ma io non ci credo piu' a questo tipo di discussioni. Dal punto di vista mio considero la religione un retaggio del passato che e' in realta' lo specchio di una forma di potere, ereditata dalla nostra societa' per motivi probabilmente evoluzionistici. Ma so perfettamente che c'e' gente che, in perfetta buona fede, ha una miriade di differenti posizioni sull'argomento e ne prendo atto. A volte mi va di discuterne, a volte pero' penso che nonostante queste differenze, anche dopo essersi sgolati a discutere, ci puo' essere ancora spazio per una SINTESI.
Uno dei difetti che inputo alla nostra identita' culturale di italiani e' questa difficolta' ad apprezzare proprio la SINTESI. E' una cosa che si nota ogni giorno su questo forum, dove ci divertiamo a discutere sin tanto che ci diamo metaforicamente botte da orbi. Ma la discussione sembra perdere completamente interesse quando si arriva al punto in cui l'unico esito puo' essere di tentare di costruire una sintesi.
pagheca
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pagheca il 06/08/2009, 17:51, modificato 1 volta in totale.