PD: non ha nemmeno 2 anni già è rinnovare,da salvare

[pierodm]

Se sul sediletto di Luca c'è posto per due, mi siedo vicino e sottoscrivo tutto quello che ha detto - o che ha detto Sartori, che Luca condivide e cita opportunamente.
Mi dispice per Manuela e per tutti quelli che continuano a considerare Prodi una meraviglia, una chicca, 'nu babbà.

Piuttosto, vale la pena sottolineare quello che afferma Raffaele: Io lascerei perdere Sartori,i costituzionalisti e i politologi,ho 50 anni e una cosa mi sembra diversa oggi da ieri,la gente e vicina e "partecipa" alla politica più di quanto non si creda,ma a parte gli irriducibili ostinati del PD non ama i bei discorsi e i sofismi ...
Verrebbe la voglia di rispondere: sì, infatti la gente sembra amare molto le stronzate.
Fuori di metafora, io non dico che di questi sapienti intellettuali bisogna farne delle icone, ma definire sofismi e relegare nella categoria dei "bei discorsi" qualunque ragionamento appena un po' complesso, mi sembra un insulto all'intelligenza umana.
Tra l'altro, idee come quella citata - condivisa da molti, in questi tempi di berlusconismo dilagante - sottintendono che la semplicità e la chiarezza siano il prodotto del semplicismo, dell'ignoranza e del dilettantismo allo sbaraglio.
Oltre tutto, il discorso di Sartori è assolutamente chiaro e semplice: più ruspante e semplice di questo c'è il vaffanculo di Grillo, che però poco si attaglia ad un tema istituzionale.

[mariok]

Dire che i vertici del PD vanno di qua e di là e che non sono in sintonia con la base è come sparare sulla croce rossa.
Il problema è indicare le soluzioni.

Potremmo andarcene tutti con Grillo e Di Pietro. Ma poi dovremmo capire per fare cosa, oltre attaccare anche giustamente i politici e questo regime nel quale siamo imprigionati.

Attaccare questo governo ed il suo capo non è poi cosa tanto difficile, anche se bisogna dare atto a Di Pietro che è l'unico che lo fa sempre e comunque. Ma poi? Quali sono le sue proposte alternative e siamo sicuri di essere tutti d'accordo su ciò che propone, ammesso di essere sicuri che non sono solo posizioni dettate dalla "convenienza del momento", giusto per raccogliere consensi?

Giusto per fare un esempio, prendiamo il post di oggi sul suo blog. C'è l'ennesimo giusto attacco sulla Rai e sulla sua occupazione da parte dei partiti, in particolar modo della maggioranza.

Ci vuole molto poco per essere d'accordo con ciò che dice soptattutto quando afferma che va estromessa la politica "dalle nomine del CdA e della Commissione di Vigilanza RAI". Ma basta questo per dire che l'IdV ha "idee molto chiare per governare"?

Qual'è la sua proposta di riforma? Qualcuno lo sa? O crediamo che basta mettere Leoluca Orlando alla presidenza della commissione di vigilanza per aver risolto il problema?

O basta mettere nei posti chiave persone col bollino a cinque stelle di Grillo per essere sicuri che tutto andrà a posto?

[raffaele leone]

Chi vive tra libri e gionali e discetta sui Massimi Sistemi e naturale che disdegni Di Pietro e Grillo,ma è fuori dalla realtà.
Viceversa se si lavora ad esempio nella Sanità del Centrosud,dove la corruzione,il malcostume,il clientelismo,i favoritismi
ti sbattono addosso,si toccano con mano e si respirano ogni giorno,per anni e anni,dove tutto da sempre (e per sempre?)è illegale,dalle cose più grandi alle più piccole, E TUTTI SANNO,allora si finisce per pensare che Grillo urla pure poco ed è quasi un moderato.Se poi per anni hai cercato di protestare,attaccando lettere,volantinando,scrivendo innumerevoli mails a dilloaMarrazzo e Battaglia,denunciando con nome cognome e firma a CGIL CISL e UIL nazionali gli innumerevoli sporchi traffici dei loro rappresentanti locali,senza ottenere nulla,mentre TUTTI SANNO,allora Grillo lo vedi in una luce diversa.
Se poi gli Ospedali fanno una finta raccolta differenziata dei rifiuti(contenitori distinti per carta,vetro,rifiuti urbani,che poi gli sparuti e senza mezzi Addetti alle Pulizie mettono nell'unico sacco nero che hanno e buttano nel cassonetto)e TUTTI SANNO,non scrivi l'ennesima inutile mail a Marrazzo e ti convinci che la realtà somiglia molto di più a quello che dicono Di Pietro e Grillo che non Marrazzo e il PD.

[mariok]

La denuncia va benissimo, soprattutto se la fa un uomo di spettacolo che, grazie alla sua notorietà, raggiunge più persone, anche quelle non "appassionate" di politica.

Ma un partito non può solo denunciare, deve anche indicare soluzioni.

E quali sono le soluzioni indicate da Di Pietro e Grillo (e dal suo movimento)?

Far gestire tutto a loro o a persone di loro fiducia? Non mi sembra fattibile e poi...non sempre funziona (vedi caso Sergio De Gregorio).

[raffaele leone]

Grillo no,ma di Pietro certo non ha mai avuto una "vocazione maggioritaria" e ha sempre cercato le battaglie di farle insieme al PD che purtroppo però da quest'orecchio sembra non sentire.

[pierodm]

Raffaele, mirando meglio il suo intervento, dice cose più condivisibili.
Ma rimane il fatto che una maggiore concretezza non è in contraddizione con l'importanza, in altre sedi, di costituzionalisti, storici e altri esperti, o altre dimensioni dei discorsi politici: a meno di non voler intendere che costituzionalisti, etc, non siano dei truffatori che con malevola intenzione ciurlano nel manico per fregare il villano.

Qui - da questa parte, nel centro-sinistra, voglio dire - bisogna che ci mettiamo in testa una cosa.
Se seguiamo il praticismo, il semplicismo, il populismo, il "fattismo" all'ingrosso, dimostriamo soltanto che il berlusconismo non solo ha vinto nelle urne, ma ha vinto dentro di noi.
Non dimentichiamo quello che disse Bertrand Russell, a proposito della semplicità: "Io mi posso permettere di essere semplice, di fare il divulgatore della scienza, perché ho scritto i Principia Mathematica, cioè un'opera che pochi hanno letto e ancora meno sono in grado di capire".
Se la metafora non è chiara, faccio un'altra citazione, stavolta di Lord Byron: "Io? Impiego almeno un'ora la mattina, per fare un nodo alla cravatta che sembri naturale".

[Manuela]

Mi pare di capire - ma non ne sono sicurissima - che il motivo del contendere è il cosiddetto "bipolarismo all'italiana" stigmatizzato da Sartori. E' evidente che il processo per arrivare ad un sistema effettivamente maggioritario è stato incominciato e mai portato a conclusione (anche per responsablità di Prodi, che non venero affatto caro Piero, cerco solo di valutarlo all'interno di un panorama politico italiano non certo esalatante... ma non "prevalentemente" sua), per gli elementi proporzionalistici che sono rimasti in tutte le leggi elettorali e che hanno poi ripreso il sopravvento, fino alla legge attuale. La pervicace permanenza di questi elementi ha fatto sì che il bipolarismo italiano non sia mai stato del tutto compiuto e che il sistema italiano sia rimasto prigioniero di reciproci ricatti fra i partiti.
Certo, si può preferire il sistema proporzionale a quello maggioritario, è un'opinione. Ma certamente l'Italia ha provato un sistema proporzionale puro e un sistema maggioritario incompiuto, per poi finire sul sistema odierno, che gli stessi ideatori hanno definito "porcata". I risultati sono sotto gli occhi di tutti.

[lucameni]

veramente il ragionamento di Sartori, che io condivido, è che una legge elettorale non fa un bipolarismo, visto che se ragioniamo da comparatisti come il prof. fiorentino, il bipolarismo esiste - naturalmente - anche in sistemi con leggi elettorali proporzionali.
La critica è quella di voler creare sulla base di una legge elettorale un bipolarismo del tutto artificiale e fallimentare.
E ovviamente raccontarci tra di noi una realtà che non esiste.
Detto questo Sartori non va interpretato sulla base di singole frasi ma va letto e nel caso approvato o criticato.
Io l'ho approvato per il semplice fatto che mi ha confermato quello che penso fin dal lontano 1994.

[Manuela]

Time out. Avevo scritto un commento all'ultimo post di lucameni, e mi pareva di averlo anche riletto sul forum. Adesso non c'è più... Franz, è successo qualcosa al forum, o io ho avuto le traveggole per il caldo???

[lucameni]

"per gli elementi proporzionalistici che sono rimasti in tutte le leggi elettorali e che hanno poi ripreso il sopravvento, fino alla legge attuale. La pervicace permanenza di questi elementi ha fatto sì che il bipolarismo italiano non sia mai stato del tutto compiuto e che il sistema italiano sia rimasto prigioniero di reciproci ricatti fra i partiti.
Certo, si può preferire il sistema proporzionale a quello maggioritario, è un'opinione. Ma certamente l'Italia ha provato un sistema proporzionale puro e un sistema maggioritario incompiuto, per poi finire sul sistema odierno, che gli stessi ideatori hanno definito "porcata"."

E' proprio questa argomentazione che critica Sartori; il quale non è affatto un proporzionalista e riconosce la strumentalità (di Prodi e dei prodiani) di legare la loro leadership ad un bipolarismo blindato e tale per una singolare interpretazione del parlamentarismo e della legge elettorale.
Peraltr la definizione di "porcellum" mi pare sia proprio di Sartori.
Argomentazione - quella riportata sopra - che è stato il cavallo di battaglia di Prodi per blindare ogni sua maggioranza e poi - ovviamente - affondare.
Anche di questo ne me sono reso conto da anni; e difatti adesso che B. ne ha tratto i frutti vedo molto complicato risolvere i guasti imbastiti in questi anni dai due "poli".
Comunque meglio rivolgersi direttamente all'autore degli articoli (Sartori) che nel merito ritengo difficilmente contestabile, almeno da un lato: la logica.