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Bossi ritira le truppe

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: Bossi ritira le truppe

Messaggioda franz il 30/07/2009, 8:50

IL SONDAGGIO/ Percentuali quasi invariate negli ultimi 2 anni
Tra i favorevoli al disimpegno, la maggioranza lo vuole "graduale"

Italiani scettici sulla missione
il 56% vuole lasciare l'Afghanistan

di ANTONIO NOTO

* LE TABELLE

Nonostante le schermaglie della politica, l'opinione degli italiani sull'impegno militare in Afghanistan mantiene un profilo stabile e manifesta un'adesione piuttosto tiepida alle scelte assunte in sede istituzionale. Nel febbraio 2007 (in pieno governo Prodi) il 54% del campione si dichiarava favorevole al ritiro delle truppe dal fronte, due anni dopo l'indagine fotografa una realtà pressoché identica, con i favorevoli attestati al 56%, una percentuale, dunque, simile a quella già registrata due anni addietro, nonostante il dibattito politico che si è sviluppato negli ultimi giorni dopo l'uccisione di un soldato italiano.

La maggioranza dei sostenitori del ritiro, prescindendo dallo schieramento politico di appartenenza, conviene sulle modalità in cui esso dovrebbe avvenire: secondo il 34% l'abbandono dello scenario di guerra, in questa fase, imporrebbe una condotta responsabile e un approccio ponderato, con un disimpegno graduale e gestito concordemente con le esigenze degli alleati mentre il 22% ritiene al contrario che il ritiro debba essere repentino senza strategie precise o accordi internazionali. Insomma un'azione unilaterale dell'Italia.

Quale che sia la maggioranza al governo, il suo grado di coesione interna e l'intensità della condivisione degli indirizzi di politica estera, l'opinione dei cittadini sull'opportunità del coinvolgimento nello scenario afgano conserva una forte propensione al disimpegno. La scelta pare sganciarsi dal clima del momento o dal grado di percezione del pericolo: gli italiani che temono un attacco terroristico nel nostro Paese sono scesi in due anni dal 63 al 54% mentre il 25% pensa che Osama Bin Laden sia morto.

Le forti perplessità verso la missione si trasformano in un più netto rifiuto se dalla fotografia del presente si passa all'analisi di uno scenario in cui l'Italia figuri maggiormente impegnata nel conflitto. In questo caso il fronte dei contrari al potenziamento delle forze in campo con più uomini e più mezzi sale al 69% e divide esattamente a metà lo schieramento degli elettori del centrodestra.

In presenza di dati così stabili, anche il contraccolpo emotivo generato dall'irrompere di episodi tragici come l'uccisione di un connazionale nello scenario del conflitto non paiono determinanti. Lo scetticismo verso la missione risulta essere, piuttosto, l'effetto di una basso livello di aspettativa circa il successo dell'operazione e di scarso riscontro sul piano dei risultati: il 56% del campione ritiene infatti che la missione si sia rivelata costosa e abbia sostanzialmente fallito nei suoi scopi principali.
Il giudizio presenta contorni più marcati nell'area di opinione di centrosinistra e di quella sinistra priva di rappresentanza parlamentare. E tuttavia non pare di poco conto l'identico pronunciamento del 37% degli elettori di centrodestra.

(30 luglio 2009)
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Re: Bossi ritira le truppe

Messaggioda franz il 30/07/2009, 9:00

Repubblica ha scritto: Nel febbraio 2007 (in pieno governo Prodi) il 54% del campione si dichiarava favorevole al ritiro delle truppe dal fronte, due anni dopo l'indagine fotografa una realtà pressoché identica, con i favorevoli attestati al 56%, una percentuale, dunque, simile a quella già registrata due anni addietro, nonostante il dibattito politico che si è sviluppato negli ultimi giorni dopo l'uccisione di un soldato italiano.

Leggendo le tabelle si capisce anche che in febbraio 2007 vi era un 14% di indecisi ed ora solo un 7%. Gli indecisi si sono dimezzati. Come si è distribuita la loro decisione? Un 2% ora appoggia l'idea del ritiro, che infatti passa dal 54 al 56%.
L'altro 5% è contrario al ritiro ed infatti i contrari passano dal 32% al 37%.

Positivo che ora sempre meno persone temano gli attentati terroristici (-9%) ma è anche chiaro che ora è la crisi economica a fare paura e che quindi altre paure, meno immediate, tendono ad essere accantonate.

Franz
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Re: Bossi ritira le truppe

Messaggioda Robyn il 30/07/2009, 9:41

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La politica estera non è una cosa così semplice come si pensa.Certo le armi agli afgani talebani chi gliele ha date?Come fanno i paesi africani ad avere armi di fabbricazione statunitense?A cosa ci serve a noi fare bella figura,comprando missili ed aerei di nuova generazione?Quindi bisogna combattere le lobbyes delle armi e quindi si libera il campo da altri sospetti.Come facciamo a combattere le pretese egemoniche di Iran e Corea?Certamente le sanzioni economiche sono un mezzo per piegarli,ma è sufficente?La pace vera deve nascere interiormente.In merito a quando dice Franz,i cittadini temono meno gli attentati terroristici.Temevano di più prima perche con Bush c'era una campagna securitaria esasperata che forse non aveva ragione d'essere tale.Il pericolo esiste e bisogna contrastarlo,ma le esasperazioni non servono a nulla.Meglio la mente lucida Ciao Robyn
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Re: Bossi ritira le truppe

Messaggioda Robyn il 30/07/2009, 21:34

L'orizzonte per il partito democratico dev'essere la pace a livello internazionale
I repubblicani negli Usa è meglio che rimangano per 16 anni all'opposizione,dal momento che Bush,con la guerra preventiva ha fatto molti danni a livello internazonale.Adesso c'è Obama che può cambiare lo scenario internazionale Ciao Robyn
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Re: Bossi ritira le truppe

Messaggioda Robyn il 31/07/2009, 11:15

Questi sondaggi nel rapporto 60%/40% li ritengo molto positivi perche sostanzialmente significa che il paese non è bellicista,o meglio che le cose sono invertite,che la direzione è una direzione di pace.Lo stesso sondaggio è riscontrabile in Gran Bretagna ed in altri paesi europei.Chi non è per il ritiro adesso,non è che è a favore della guerra,ma ha solo un diverso approccio nel costruire la pace.Le due parti favorevoli e contrari devono venire a contatto.Molte cose che non vanno nel fronte interventista,possono rappresentare una volta per tutte delle cessioni ai pacifisti.Si al disarmo generale a livello internazionale,no all'acquisto di missili ed aerei di nuova fabbricazione,no a coinvolgere l'Italia in operazioni belliche nelle missioni di pace.Si a metodi alternativi che risolvano le controversie internazionali Ciao Robyn
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Re: Bossi ritira le truppe

Messaggioda franz il 31/07/2009, 16:55

Robyn ha scritto:Come fanno i paesi africani ad avere armi di fabbricazione statunitense?

Le comprano e le pagano, e non solo quelle americane ma anche quelle francesi, italiane, russe, cinesi, iraniane.
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Re: Bossi ritira le truppe

Messaggioda Robyn il 31/07/2009, 20:37

Bella roba.Queste industrie o si riconvertono ,o chiusura.Inoltre credo che sia importante recuperare la diplomazia come mezzo di pace.La diplomazia in passato non ha funzionato nonostante i molteplici tentativi,perche ha avuto a che fare con paesi che hanno orecchi da mercante.Lintervento bellico è l'ultima spiaggia e nessuno si augura che ci si arrivi.Ma la pace per essere possibile deve essere interiore etc Ciao Robyn
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Re: Bossi ritira le truppe

Messaggioda franz il 01/08/2009, 8:52

Robyn ha scritto:Bella roba.Queste industrie o si riconvertono ,o chiusura.Inoltre credo che sia importante recuperare la diplomazia come mezzo di pace.La diplomazia in passato non ha funzionato nonostante i molteplici tentativi,perche ha avuto a che fare con paesi che hanno orecchi da mercante.Lintervento bellico è l'ultima spiaggia e nessuno si augura che ci si arrivi.Ma la pace per essere possibile deve essere interiore etc Ciao Robyn

Vero, ma tu ritieni che un mondo senza armi sarebbe migliore?
Non ricordi cosa è successo in ruanda, con un milione di morti fatti a mani nude, a colpi di pieta, bastone, macete?
La pace deve essere interiore in tutte le parti. Se una non ha la pace interiore ed aggredisce, se l'altra fosse senz'armi dovrebbe soccombere. Quindi le armi servono anche a chi ha la pace interiore.
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Re: Bossi ritira le truppe

Messaggioda Robyn il 01/08/2009, 9:15

Infatti se leggi alcuni miei interventi precedenti quello che dici l'ho già scritto.Infatti non è possibile che non ci sia una forza multinazionale di Pace dotata di strumenti bellici non pericolosi.Pensare che noi ci disarmiamo senza che ci sia il disarmo di altri paesi è sciocco,perche se noi ci disarmiamo e gli altri non lo fanno siamo a rischio noi.La rincorsa agli armamenti è stato un gioco a rialzo.Se ti armi perche hai pretese egemoniche,mi armo anch'io per difendermi.Invece dev'essere un gioco a ribasso.Se ti disarmi ,mi disarmo anch'io,o almeno non mi armo se non ti armi.Il problema è sempre la pretesa egemonica che nella storia è stata presente è che mette a rischio la Pace.Pensiamo al mondo in due blocchi in cui ciascuno delle due superpotenze,Usa e Urss cercavano di prevalere l'una sull'altra.Questa pretesa egemonica si è poi trasferita nei singoli stati.L'Urss che invade l'Afganistan,oppure che cerca di imporre il regime comunista in Vietnam,provocando la reazione degli Usa.Oppure alla violazione di sovranità di un piccolo stato come il Kuwait da parte dell'Iraq.Oppure immaginiamo a cosa avvenne nelle Falkland che provocò la guerra Argentina,Gran Bretagna.Pensiamo a Bush che con l'idea dell'esportazione della democrazia occidentale cerca di imporre una egemonia culturale amica agli Usa in medio oriente.E comunque sono i paesi occidentali che devono dare l'esempio di non inseguire la corsa agli armamenti,perche se noi seguiamo la corsa agli armamenti anche gli altri paesi lo faranno Ciao Robyn
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Re: Bossi ritira le truppe

Messaggioda Robyn il 01/08/2009, 9:55

E la Nato che deve avere poteri più incisivi sui singoli stati.I singoli stati hanno l'armamentario bellico ma è sotto il controllo della Nato.La Nato non è affatto superata.Se era nata per garantire pace e stabilità nell'area del mediterraneo attraverso il reciproco soccorso tra i paesi che vi aderiscono,oggi la Nato agisce anche in contesti diversi dall'area mediterranea.Quello che deve rimanere insuperabile è lo spirito di Pace che la Nato o alleanza atlantica si propone e che ha caratterizzato tutto il dopoguerra.L'internazionalismo,il diritto internazionale con scopi di Pace,và tutto recuperato.Quella dell'esportazione della democrazia ,della guerra di religione,degli egoismi,della guerra preventiva etc è stata solo una moda.Naturalmente quando un'ordine sociale crolla come quello della contrapposizione ideologica Usa Urss,ci sono delle scosse e dei movimenti provocati dal crollo,ma poi tutto torna normale.Infatti non ho mai creduto ad un indebolimento degli ideali di Pace che hanno caratterizzato il dopoguerra e l'era Clinton.Non ho mai creduto al ritorno di guerre di religione ,di imperialismi,nonostante che ci sia stato chi come Bush o Bin Laden ha tentato la resuscitazione di morti viventi o fantasmi Ciao Robyn
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