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Mozioni

Il futuro del PD si sviluppa se non nega le sue radici.

Re: Mozioni

Messaggioda gabriele il 26/07/2009, 12:30

Francesco, se per "serie" intendi persone che dicano qualcosa, che facciano proposte e che cerchino il confronto con tutti senza distinzioni per alcuno, allora siamo d'accordo. Altrimenti possiamo continuare pure a parlare di sinistra, dc, udc, mastella, nani, ballerine, attori e teatranti, filantropi e maghi della politica, psicodrammi, scontro fra classi e, soprattutto, di Silvio, grande attrazione turistica dell'animale politico di centrosinistra.

Gabrive


franz ha scritto:
ranvit ha scritto:Franz, è cosi' come dici tu, ma....resta il fatto che la sensazione mia è, ma a quanto pare anche di altri qui sul forum e, peggio ancora, di molta parte del'elettorato, che nessuno dei due candidati piu' papabili (Bersani e Franceschini) sia entusiasmante. Troppa puzza di vecchie liturgie e riti del politichese piu' stantio e lontano dalla quotidianità.

Vero, la situazione è questa. I candidati non sono "entusiasmanti" e l'entusiasmo è ai minimi storici.
Tuttavia forse non tutto il male viene per nuocere.
Non abbiamo bisogno di ricadere nell'altalena di sempre: dall'entusiamo alla delusione.
Fose meno entusiasmei sono meglio è
Abbiano bisogno di persone serie. Meno entusiasmo e piu' serietà.

Franz
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Mozione Diogene

Messaggioda franz il 26/07/2009, 13:52

gabriele ha scritto:Francesco, se per "serie" intendi persone che dicano qualcosa, che facciano proposte e che cerchino il confronto con tutti senza distinzioni per alcuno, allora siamo d'accordo.

Per "serie" intendo competenti, coerenti, capaci.
Le tre "C" che idealmente contrappongo alle tre "I" di Berlusconi.
Sono qualità rare, lo so. Ma su 50 milioni di persone in età elettorale, anzi 25 contando solo la nostra parte, una decina dovremmo poterle trovare.
Piuttosto è chiaro che visto che la politica non paga (o paga i furbetti del quartierino) le persone veramente competenti di solito trovano migliori (e redditizie) occupazioni e la politica è l'ultima scelta solo per chi non trova di meglio, in competizione aperta con chi senza la poltica non potrebbe nemmeno vivere.
Con ciò non è il caso di demordere.
La ricerca continua, come Diogene e la lanterna.
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Re: Mozioni

Messaggioda pianogrande il 26/07/2009, 15:09

Franz.
Tra i sottoinsiemi della categoria "capaci" vedo in ottima evidenza:"capaci di conquistarsi e conservarsi il potere".
I nostri politici si fermano lì (quello è il loro livello).
Il resto rimane ancora un libro dei sogni con pochissime eccezioni (ultima Romano Prodi) che, evidentemente, si è concentrato anche su altre robe ed è stato trombato da chi non ha mai schiodato da quella sotto-c.
Mi unisco al tuo auspicio.
Ogni tanto, magari per sbaglio e per poco, uno buono può arrivare.
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Mozioni

Messaggioda franz il 26/07/2009, 16:12

pianogrande ha scritto:Franz.
Tra i sottoinsiemi della categoria "capaci" vedo in ottima evidenza:"capaci di conquistarsi e conservarsi il potere".
I nostri politici si fermano lì (quello è il loro livello).

Sì, va bene, anche "capaci di farsi un caffé" ci sta bene ma intendevo (troppo implicitamente) "capaci di risolvere i problemi del paese" o al meno "di fare le proposte giuste".
pianogrande ha scritto:Mi unisco al tuo auspicio.
Ogni tanto, magari per sbaglio e per poco, uno buono può arrivare.

Per sbaglio oppure per necessità, l'importante è chi poi deve poter scegliere (noi) si sappia distinguere tra le diverse capacità:
a) mantenere il potere, che banalmente indica chi il potere lo ha oggi.
b) saper risolvere i problemi del paese E saper rimanere (anche lui) in sella.
Che dire di uno che è in grado di risolvere i problemi ma non sa stare in sella? ..... beh, è un film già visto. No?

Franz
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Re: Mozioni

Messaggioda pagheca il 26/07/2009, 16:50

gabriele ha scritto:Sai pagheca cosa penso? che sotto sotto, con tutte le critiche, insinuazioni e opposizioni che sono state fatte alla candidatura di Grillo, se fosse presente alla bagarre delle "primarie" i candidati presenti dovrebbero impegnarsi molto di più di quanto stanno facendo ora.

Avrebbero dovuto parlare di temi come il nucleare, il programma "waste zero", temi sulla mobilità-immobilità, ferrovie, concesioni autostradali, bad economy, acqua, fonti rinnovabili, pesca, TAV, Molin, Casta, Privilegi, distribuzione del potere economico, democrazia partecipativa, bilanci europei, inceneritori...
Che per alcuni sono "difficili", se non off-limits...

Dici che sono troppo malizioso?

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No, penso semplicemente che non ci sono scorciatoie. L'effetto di Grillo e' stato quello di alimentare il qualunquismo, niente piu'. Sono convinto che distrarre dal problema con boutade come le sue non serva. Non ci sono alternative a un buon leader, ma soprattutto, a un popolo di (centro)sinistra attento, costruttivo, desideroso di cambiare, di crescere, di fare mea culpa. Nel centrosinistra non c'e' un problema di leadership ma soprattutto un problema di elettorato confuso, schiacciato da anni di sconfitta, dall'incapacita', anche quando un partito e' stato al potere, di vedere approvare quelle che erano le *sue* aspettative. Non esiste leader e non esiste mozione che potrebbe suscitare entusiamo oggi. Qualcuno la pensa diversamente? Come sai, io penso che la politica sia il riflesso coerente della situazione politica del Paese. Tutto qui. Inutile prendersela con LORO, quando siamo NOI il problema, con le nostre indecisioni, con il nostro qualunquismo, con la nostra ignoranza che ci impedisce di capire come vanno fatte le cose.

Giuro che mi mettero' a leggere le mozioni... :)

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Re: Mozioni

Messaggioda pierodm il 26/07/2009, 23:24

Io - per la particella che mi riguarda, dato che ho voluto lanciare questo argomento delle "mozioni" - sono forse stato un po' generico, facendo un sorvolo di massima.
Ma rimane il fatto che l'argomento sono le mozioni: pallosissime, retoriche, malfatte, ma che pure dei contenuti li hanno.
La mia critica teneva conto, in negativo, di questi contenuti, che non entusiasmano perché sono banali, e fanno trasparire in modo troppo plateale quella che a me sembra la mancanza vera e sostanziale di tutta la manfrina: quella mancanza che mette in cruda evidenza tutti i difetti formali, tutte le deficienze individuali, tutta la sterlità rituale del gioco delle mozioni e dei documenti congressuali, oltre che dei meccanismi consueti con i quali si svolgono le battaglie "democratiche"in ogni partito di ogni sistema politico.
Sto parlando della mancanza di opzioni politiche forti, di un'identità forte, di un'ideologia di riferimento.

Parliamoci chiaro una volta per tutte: questa storia della obsolescenza dell'ideologia, del fatto che di questa se ne possa fare a meno, è una solenne cazzata.
Una cazzata che solo a sinistra - o meglio, nella coalizione del centrosinistra - ha ottenuto cittadinanza, con l'ovvio conforto interessato dei suoi avversari: un centro-sinistra occupato ad accozzare insieme l'inaccozzabile, spezzoni sparsi della vecchia DC con tronconi di derivazione PCI, frammenti di PSI e PSDI con radicali e Pezzetti del PRI, laddove non solo si trattava di pure sigle, ma di pensieri politici contrastanti e confusi, segnati oltre tutto dai traumi di tangentopoli.
In questa situazione, per forza doveva pasare l'idea che l'ideologia fosse una roba vecchia, qualunque fosse la definizione da assegnare a questa "ideologia".
In sostanza, ciò ha portato a voler fare un partito/coalizione che non decidesse su niente, che non avesse un'idea comune o un'idea forte su niente, se non su questioni quanto più genericamente espresse, vaghe e dense di "ma-anche".

Con questi ingredienti nessuno sarebbe capace di fare niente di meglio che un pasticcio, una ciofega: possiamo provare a mettere la ciofega nel forno, o a metterla nel freezer, o a guarnirla con la nutella, per vedere se ne viene fuori qualcosa di casualmente e inaspettatamente buono. Se questo non succede possiamo dare la colpa al forno, o al congelatore, o all'eccesso di nutella, o alle congiunzioni dei pianeti in trigono con Giove, pur di non ammettere che la ciofega è una ciofega perché è fatta come una ciofega, e basta.

I fans del partito leggero - alias del partito senza ideologia - intanto fanno di questo loro concetto un dogma altamente ideologico, e questo già di per sé chiuderebbe con ignominia la questione.
Poi, dico, quindici anni di disgrazie, quindici anni di vittorie e di affermazione di partiti avversari fortemente ideologizzati, di consolidamento di un elettorato di destra tenuto insieme proprio dal cemento ideologico, non suggeriscono proprio niente?
Leggevo proprio oggi, di sfuggita, un titolo sulla Repubblica, che diceva più o meno: un istituto di ricerca rivela che gli elettori non votano in base a programmi, ma a emozioni e suggestioni.
Non ho letto l'articolo, mi sono limiato al titolo, dato che questo istituto "rivela" qualcosa che a me sembra chiarissimo da sempre, e che ho anche detto più volte in diverse occasioni.
Ma noi, qui, da questa parte politica, continuiamo tignosamente a rincoglionirci con lenzuolate di programmi, e con la fanfaluca della "opposizione costruttiva" che fa i governi ombra, e tutto il cucuzzaro di sciocchezze devastanti che sono saltellate fuori come pop corn in questi anni.

Ha ragione Pagheca a chiedersi cos'è mai una "mozione", dato che una mozione dovrebbe essere una petizione di consenso su una proposta specifica in un dato contesto, volta ad ottenere un risultato specifico: in altri termini, una proposta all'interno di un contesto generale consolidato.
E infatti, i disgraziati portatori di una mozione fanno finta che questo contesto consolidato ci sia, poveracci.
Ma, poiché non c'è, sono costretti a farla diventare un "vasto progetto" fondativo, ognuno rivolto in una direzione diversa e assai poco confrontabile con l'altra, il tutto senza apparire troppo affannati: mi ricordano la metafora delle anatre, che sembrano scivolare fluide sul pelo dell'acqua, mentre sotto agitano freneticamente le zampe palmate.
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Re: Mozioni

Messaggioda gabriele il 27/07/2009, 15:09

Mah. A me sembra che a Grillo non si stia contropponendo nessuno e continuare a dargli del fomentatore di quaulunquismo o qualunquista faccia solo danno al PD.

Altro punto è il "nostro" qualunquismo. Prima si cerca di allontanare i cittadini dalla politica facendo pochissima politica o, addirittura, antipolitica e poi gli si danno dei qualunquisti. Questo è il modo migliore per portare il Paese verso una deriva di regime.

Gabrive


pagheca ha scritto:
No, penso semplicemente che non ci sono scorciatoie. L'effetto di Grillo e' stato quello di alimentare il qualunquismo, niente piu'. Sono convinto che distrarre dal problema con boutade come le sue non serva. Non ci sono alternative a un buon leader, ma soprattutto, a un popolo di (centro)sinistra attento, costruttivo, desideroso di cambiare, di crescere, di fare mea culpa. Nel centrosinistra non c'e' un problema di leadership ma soprattutto un problema di elettorato confuso, schiacciato da anni di sconfitta, dall'incapacita', anche quando un partito e' stato al potere, di vedere approvare quelle che erano le *sue* aspettative. Non esiste leader e non esiste mozione che potrebbe suscitare entusiamo oggi. Qualcuno la pensa diversamente? Come sai, io penso che la politica sia il riflesso coerente della situazione politica del Paese. Tutto qui. Inutile prendersela con LORO, quando siamo NOI il problema, con le nostre indecisioni, con il nostro qualunquismo, con la nostra ignoranza che ci impedisce di capire come vanno fatte le cose.

Giuro che mi mettero' a leggere le mozioni... :)

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