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8 Luglio : visto come è andata???

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Re: 8 Luglio : visto come è andata???

Messaggioda ecap il 10/07/2008, 14:27

visto come è andata??
non mi aspettavo di meglio..che di peggio.
manifestazione che ha contribuito a far salire la "bile" nei confronti di una parte politica che difende a copione il berlusca, il quale se ne va in giro a ripetere le figuracce gia fatte.
non riyengo di dovere dare contro la manifestazione e i mefestanti. Capisco la loro rabbia, e non sempre si riesce a rimanere soft, con quello che sta accadendo.
Di Pietro avava gia indicato cosa sarebbe successo..e ha indovinato? Non no ha indivinato, ha solo il merito che ha conosciuto il "tipo" e tutta la marmaglia di avvocati che lo sostengono e che lui paga. Mi fa meraviglia che nel PD si sia tentato di dare credito a una persona che li aveva gia dileggiati con la bicamerale.
Ora staimao attenti a non fare il loro gioco (intendo quello dei mercenari del PDL) che continueranno ad incalzare Weltroni affinchè si distingua dea Di Pietro. Così avranno creato un altro bertinotti, e addio ad ogni speranza.
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Re: 8 Luglio : visto come è andata???

Messaggioda franz il 10/07/2008, 14:34

incrociatore ha scritto:in piazza si può fare la miglior politica così come la peggiore... soprattutto se coloro che vanno a farcela, consciamente o inconsciamente, si fanno usare a piazza Navona tanto quanto si facevano usare a piazza Venezia.

E l'altra sera si è persa una grande occasione a non fischiare e cacciare chi ha voluto trasformare piazza Navona in piazza Venezia. Peggio ancor di più oggi che non ci si rende conto dell'errore commesso.

Ritengo che ovunque si possa fare politica, anche in piazza.
Si fa soprattutto nei luoghi istituzionali, si fa nelle assemblee di partito,
Si fa dove si discute e si decide. Ma anche in strada ed in piazza, dove non si discute e
non si decidaema si comunicano parole e comportamenti.

Certo che ogni luogo poi si porta dietro il suo modo di fare politica.
Alcuni luoghi sembrerebbero piu' deputati a discussioni serie, se uno ha frecce al suo arco ma è chiaro che la piazza invoglia maggiormente alla comunicazione demagogica e populista.
Per certi caciaroni della destra è classico fare "piazzate" anche in Parlamento, pasteggiando a mortadella per celebrare la caduta di Prodi. Oppure esporre nodi scorsoi dai banchi della Camera. Siamo abituati alla politica spettacolo della destra e quindi non c'è bisogno di inseguirli su quella strada anche in piazza.
In Piazza si fa principalmente comunicazione ma la comunicazione è parte importante della politica, in democrazia.
Una manifestazione di piazza è un atto politico, valutato per i contenuti che sono stati veicolati ed amplificati dai media.
E sotto la responsabilità di chi la manifestazione ha organizzato.

Ciao,
Franz
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Re: 8 Luglio : visto come è andata???

Messaggioda Alì il 10/07/2008, 15:22

E' andata malissimo.
Per due motivi:
1° perchè la manifestazione è stata organizzata molto male ed ha costretto a star fuori il PD.
2° perchè la stessa mala organizzazione ha fatto sì che da una manifestazione politica si scivolasse in uno spettacolo poco edificante, seppure molto graffiante.

Avrei voluto partecipare, ancorchè del PD. Poi non sono andato per difficoltà di orari ed altre personali. Ma sono contento di non aver fatto quel sacrificio. Perchè i tre dell'ave maria sono stati pessimi, per la politica. Per lo spettacolo ognuno ha i propri gusti ed io sono oramai circa due anni che ho scelto di disertare Grillo. M'interessava ancora Travaglio, ma credo di aver chiuso anche con lui. Sabina Guzzanti mi ha stupito, non la facevo ancora del tuto partita per la ... tangente. Peccato.

Ho seguito la manifestazione in diretta TV su internet. Bene la prima metà poi, con Travaglio, è iniziato il ... travaglio penoso.

Ma più delle mie parole, vi trascrivo il commento di Curzio Maltese su Repubblica di oggi.

Frattanto ho ascoltato Veltroni, ieri sera a Matrix e mi ha entusiasmato ancora una volta, salvo quell'insistenza sul divorzio da Di Pietro. Avrei attenuato molto la distizione e la divaricazione. Comunque sia chiaro, Di Pietro è tutt'altro che un santo virtuoso. Un po' populista anche lui, è il padre padrone del partito IdV, statutariamente e con atti formali legalmente depositati. Il suo è un partito padronale e familistico come altri nel panorama di questa politica che non c'è. Almeno come molti di noi la ricordano e la vorremmo.

Ricorre spesso un'accusa di connivenza, d'inciucio tra Veltroni (e il PD) e la maggioranza di governo sul lodo berlusconi (perchè mai alfano?). Ma gli atti parlamentari sono lì a testimoniare tutt'altro, proprio l'opposto. Basta scorrere "la diretta" su Repubblica.it.

Occorrerebbe che gli elettori o simpatizzanti del PD si documentassero di più ed evitassero scivoloni verso la malafede e falsi retroscena dei principali esponenti del PD a cominciare dal Segretario.

In Piazza si può e si deve fare politica. Non si deve mischiare spettacolo e politica ed anzi non far utilizzare alle persone che vivono (si arricchiscono) di spettacolo le manifestazioni politiche a fini loro e diversi.

Ma eccovi l'opinione di Curzio Maltese.

POLITICA

IL COMMENTO
Show-business sul palco
di CURZIO MALTESE

Immagine
Sabina Guzzanti in Piazza Navona

ROMA - Manifestazioni come quella di Piazza Navona dell'altro giorno sono show business. Servono a sfogare i sentimenti di un pubblico di spettatori, servono ai protagonisti a vendere merci sul mercato: libri, dvd, spettacoli teatrali. Non servono a cambiare le cose. Quindi non sono politica. I guai cominciano se si scambia lo show business per politica e lo si prende sul serio.

Quando Beppe Grillo o Sabina Guzzanti o altri comici sanno di dover intervenire a una manifestazione pubblica, riuniscono i loro autori e chiedono un "pezzo" efficace. Un testo per una riunione politica è diverso da un testo comico per il teatro, ma segue regole rigide. Non dev'essere serio ma neppure troppo divertente: sarebbe un errore. Si bruciano belle battute del repertorio, che è giusto riservare al pubblico pagante dei teatri e dei palazzetti. Oltretutto, se la gente ride troppo, pensa. E se pensa non si scalda abbastanza, non urla. Bisogna dunque tenere alto il livello dell'emozione e "spararle grosse". Contro un bersaglio non scontato. Altrimenti non si fa notizia. Occorre anche valutare se alla manifestazione parteciperanno altri comici, come nel caso di piazza Navona. In tal caso il livello di fuoco aumenta, perché si corre il rischio di essere oscurati dalla concorrenza, in gergo televisivo "impallati".

La logica è simile a quella che si segue per lanciare un film o un libro in una comparsata televisiva importante, uno show del sabato sera o il festival di Sanremo. È inutile parlare del prodotto in sé, perché il pubblico se lo aspetta e si perde l'effetto sorpresa. Benigni, quando doveva lanciare un film, non andava a parlare del film da Baudo o dalla Carrà ma s'inventava memorabili performances, tipo toccare gli attributi di Baudo o palpare le curve della Raffaella nazionale, con gran successo di promozione. Non tutti naturalmente, parlando di sesso o di altri temi "bassi" - penso al magnifico "Inno del corpo sciolto" - mostrano il talento di poeta contadino di Roberto. Le allusioni sessuali comunque funzionano sempre, soprattutto in Italia. Un altro trucco è attaccare un bersaglio imprevisto e in teoria intoccabile. Insomma, se Grillo o la Guzzanti si fossero limitati ad attaccare Berlusconi, nessuno ne avrebbe parlato. Per questo, hanno spostato l'obiettivo sul presidente della Repubblica e sul Papa.

Nulla è lasciato al caso. Si tratta di strategie calcolate, testi scritti e riscritti, trucchi del mestiere di grandi teatranti. Stiamo parlando di professionisti. Dello spettacolo. Scambiati per professionisti della politica. Da un punto di vista morale saranno discutibili. Ma che c'entrano la morale o la politica? In Italia, nel volgere di pochi secoli, si è finalmente capito che etica e politica sono separate. Per la verità, lo si è capito fin troppo. Un giorno si capirà che anche politica e spettacolo sono campi separati. Per ora, il giorno è lontano.

Gli eventi creati di Beppe Grillo, dai Vaffa Day in poi, non sono azioni politiche. Il fine non è cambiare le cose, ma accrescere la popolarità del protagonista. Basterebbe un po' di lucida attenzione per comprenderlo. Purtroppo, chi vi partecipa e chi li osteggia non brilla in lucidità. La maggior parte dei bersagli di Grillo sono irrilevanti, innocui oppure marginali. Che importanza volete che abbia la presenza di diciotto parlamentari condannati in Parlamento, su mille, quando ce ne sono stati in passato due, tre, cinque volte tanti e 200 inquisiti? D'altra parte se la presenza in politica di un pregiudicato fosse un tema così importante, i seguaci di Grillo non si affiderebbero a lui, che ha una condanna definitiva e ricopre un ruolo politico, per quanto improprio, assai più importante dei diciotto messi assieme. Lo stesso discorso vale per altri obiettivi, come il doppio mandato, l'ordine dei giornalisti, i finanziamenti ai giornali di partito. Tutte storture, tutte battaglie condivisibili, s'intende, ma quisquilie. Nel caso del referendum sulla legge Gasparri non si tratta di una quisquilia, ma è ancora peggio. È un suicidio politico. Se si votasse oggi, quel referendum sarebbe una catastrofe per l'opposizione e un trionfo per Berlusconi.

Ma la cosa più probabile è che il referendum non si faccia, per fortuna. Nessuna delle altre proposte avrà poi uno sbocco politico. Che senso ha dunque sbattersi tanto? Senso politico, nessuno. Ma il comico ha enormemente aumentato il proprio seguito, pubblico, clientela. Dico subito che trovo indegno e ridicolo ogni moralismo in proposito. Grillo è un uomo di spettacolo, è grottesco giudicarlo sulla base di un metro politico o etico. In più, se guadagna tanto, se lo merita. Ha fatto scelte coraggiose che gli hanno impedito di accedere alla principale fonte di arricchimento degli attori, la televisione pubblica e privata. È giusto che si cerchi altre audience. Il blog è la principale alternativa e lui lo ha intuito fra i primi. Ma se fosse un po' più sincero, dovrebbe ammettere che il suo blog non è tanto uno strumento di lotta politica e confronto di opinioni (peraltro, sono tutti d'accordo) quanto un fenomenale punto vendita di merci autoprodotte. O quanto meno è l'uno e l'altro. Grillo è dotato di un altro talento tipico dei comici, la scelta dei tempi. I suoi interventi sono ottimamente calibrati. Non frequenti, non distanti.

Appena calano l'attenzione e le vendite, ecco l'evento, il vaffanculo col botto mediatico. Nelle settimane successive, le vendite e la popolarità schizzeranno di nuovo alle stelle. Gli altri hanno capito e lo imitano. Oggi la frase che gli agenti di spettacolo si sentono ripetere più spesso dagli attori, ma ormai perfino da registi, scrittori e professori di diritto comparato col saggio in uscita, è "facciamo una cosa alla Grillo, facciamo un gran casino". S'intende, per lanciare il prodotto. I più avveduti o i più aristocratici, come Nanni Moretti, si sono sottratti per tempo alla trappola.

L'interesse delle persone di spettacolo a usare eventi politici a fini di popolarità e commerciali è insomma piuttosto evidente. Come dovrebbero essere chiare le analogie di meccanismo e di linguaggio fra queste tecniche e il populismo berlusconiano. Misteriosa è invece la ragione per cui i politici e gli organizzatori si prestino a queste operazioni di marketing, dalle quali hanno tutto da perdere. Paolo Flores ha il grande merito di aver avviato con la manifestazione del Palavobis del 2002 la stagione dei movimenti che, negli anni successivi, riempì le piazze italiane di milioni di persone. Da storico e filosofo di valore, può stimare lui stesso l'abissale distanza che separa la sobria e feconda forza politica del Palavobis di allora con la sguaiata impotenza di Piazza Navona. L'ultima adunata non avvierà una stagione di protesta. Al contrario, può aver contribuito a stroncarla sul nascere.

I toni, i modi, l'eco mediatica per quanto parziale e magari ingiusta dell'evento, hanno contribuito a rafforzare il disegno del "nemico" berlusconiano. Il quale da anni cerca di rovesciare la questione centrale della criminalità delle classi dirigenti italiane nel suo contrario, l'emarginazione fra gli estremisti di chi difende la magistratura e i valori della Costituzione. Con gli insulti di piazza Navona gli si è reso un enorme favore.

Quanto ad Antonio Di Pietro, non gode forse degli stessi strumenti culturali di Flores, ma ha di sicuro fiuto politico. Capirà prima o poi che la strada in cui si è messo porta a un finale scontato: Grillo in cima alle classifiche dei best sellers e l'Italia dei Valori allo 0,5 per cento dei voti. Perché prima o poi gli toccherà dissociarsi, anzi ha già cominciato, e sarà bollato come codardo e venduto.

Ma in questo scambio di favori ed equivoci fra primedonne, l'unico aspetto che davvero intristisce è l'inganno del pubblico. Le persone che sono andate a Piazza Navona da cittadini e si sono ritrovati spettatori, come sempre. Hanno applaudito un idolo che attaccava un altro idolo. Portando a casa la sera il tacito, amaro dubbio che le cose non cambieranno. E come potrebbero? A colpi di eventi? Gli show servono a consolare, non a cambiare la realtà. Lo show di Berlusconi, che rimane l'inventore del metodo, si rappresenta da quindici anni e l'Italia è il paese meno cambiato al mondo. Soltanto ogni giorno un po' più volgare, ignorante e incattivito. È la politica che cambia le cose, e quella non c'è più.

(10 luglio 2008)
Alì
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Re: 8 Luglio : visto come è andata???

Messaggioda franz il 10/07/2008, 15:42

Alì ha scritto:Frattanto ho ascoltato Veltroni, ieri sera a Matrix e mi ha entusiasmato ancora una volta, salvo quell'insistenza sul divorzio da Di Pietro. Avrei attenuato molto la distizione e la divaricazione. Comunque sia chiaro, Di Pietro è tutt'altro che un santo virtuoso. Un po' populista anche lui, è il padre padrone del partito IdV, statutariamente e con atti formali legalmente depositati. Il suo è un partito padronale e familistico come altri nel panorama di questa politica che non c'è. Almeno come molti di noi la ricordano e la vorremmo.

Di Pietro non è una meteora piombata di colpo dal vuoto cosmico.
Lo conosciamo da tempo (soprattutto chi è stato nei democratici) e condivido in gran parte il tuo giudizio e quello di Curzio Maltese.
Ma proprio per questo allora se abbiamo scelto di "andare da soli" facendoci pero' accompagnare da Di Pietro, le dichiarazioni di ieri di Veltroni dovrebbero essere accompagnate da una franca ed onesta ammissione dell'errore fatto proponendo ed accettando quella alleanza. Gli elettori ci giudicano anche sulla base dei compagni di viaggio, soprattutto dopo che abbiamo detto che scegliamo solo i migliori, altrimenti tanto vale correre da soli.
E poi se non siamo capaci di fare insieme opposizione, come possiamo essere credibili insieme al governo?

Pero' va anche detto che demagogia e populismo (e adorazione del leader unico) non sono caratteristche solo della destra.
Anche la sinistra ne è ampiamente colpita ed oggi (e non da oggi, direi da quando è nata).
Fuori dalla scena politica la sinistra radical-alternativa, chiaro che altri personaggi cercano di fare man bassa (e ci riescono) occupando gli spazi vuoti.
A destra l'unico posto è occupato. Quindi si affollano tutti da questa parte, compreso un Di Pietro che ho sempre classificato come uomo di destra.
Non possiamo lamentarci con Di Pietro, con Grillo, con la Guzzanti. Sono la logica conseguenza della base che li adora ed ha bisogno di figure simili.
È l'offerta sulla base della domanda e dei bisogni. Pensiamoci prima di criticarli. Sono solo la cima di un iceberg.

Ciao,
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Re: 8 Luglio : visto come è andata???

Messaggioda matthelm il 10/07/2008, 16:55

ecap ha scritto:visto come è andata??
non mi aspettavo di meglio..che di peggio.
manifestazione che ha contribuito a far salire la "bile" nei confronti di una parte politica che difende a copione il berlusca, il quale se ne va in giro a ripetere le figuracce gia fatte.
non riyengo di dovere dare contro la manifestazione e i mefestanti. Capisco la loro rabbia, e non sempre si riesce a rimanere soft, con quello che sta accadendo.
Di Pietro avava gia indicato cosa sarebbe successo..e ha indovinato? Non no ha indivinato, ha solo il merito che ha conosciuto il "tipo" e tutta la marmaglia di avvocati che lo sostengono e che lui paga. Mi fa meraviglia che nel PD si sia tentato di dare credito a una persona che li aveva gia dileggiati con la bicamerale.
Ora staimao attenti a non fare il loro gioco (intendo quello dei mercenari del PDL) che continueranno ad incalzare Weltroni affinchè si distingua dea Di Pietro. Così avranno creato un altro bertinotti, e addio ad ogni speranza.
Bisogna riprendere il dialogo internamente all'opposizione. Tutti contro il caimano..non ce scelta|!!!
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Bisogna dirlo chiaramente: No, non va bene così! La stupidità politica si deve condannare non premiare.
Basta con questi errori ripetuti ed estremamente dannosi, funzionali a vari disegni facilmente comprensibili ma che non portano nessun tipo di vantaggio al nostro fare opposizione seria.

Per fortuna che il PD non ha partecipato ufficialmente altrimenti sarebbe stato un disastro mediatico e politico.

L’unione di tutti gli antiberlusconisti ha già fatto danni tragici e ne stiamo solo pagando le conseguenze. Meglio sbagliare da soli.

Avvallare i saltimbanchi, i guzzanti, i grillini e pretendere di recuperare il consenso politico vuol dire fare di ogni analisi politica strame.
C'è veramente da essere arrabbiati.
PS: non ho sentito commenti di Parisi, sarà soddisfatto?
"L'uomo politico pensa alle prossime elezioni. Lo statista alle prossime generazioni".
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Re: 8 Luglio : visto come è andata???

Messaggioda incrociatore il 10/07/2008, 21:15

vorrei sinceramente che le persone di buon senso quali ritengo, tutto sommato, che siano Pardi, D'Arcais e anche lo stesso Di Pietro riflettano sulle parole di Nanni Moretti che non può essere certo definito uno che rinuncia a dire ciò che va detto.

Solo che Moretti si dimostra molto più lucido.

«Sono molto avvilito per quello che è successo in piazza Navona. Gli organizzatori sono stati degli irresponsabili». Così Nanni Moretti ha commentato la manifestazione di martedì a Roma, il «No Cav Day». Il regista è a Fiesole per ritirare il Premio 'Maestri del Cinema'. «Mi dispiace - ha continuato Moretti - che in questo disastro siano state coinvolte persone come Rita Borsellino, che ha fatto un bel discorso. Ma quando si organizzano queste cose bisogna distinguere. Mi dispiace che tutto sia stato sporcato, mi dispiace che con gli interventi di Grillo e della Guzzanti siano stati oscurati gli obiettivi della manifestazione e, forse, anche la stagione dei movimenti del 2002 che, se mi permettete, era un'altra cosa rispetto alla manifestazione di martedì».

CARICATURA - «Sui girotondi e i movimenti - ha detto ancora Moretti - al di fuori dei partiti, nati nel 2002, spesso è stata fatta una caricatura, non raccontando la verità. Purtroppo, ora quella caricatura è diventata realtà. Non bisogna trovare scuse o pretesti nella non tempestività con la quale in queste settimane si è mosso o non il Pd. È stato irresponsabile chiamare chiunque, uno come Grillo che ha insultato tutto e tutti nello stesso modo. Sono avvilito, frastornato».

SINISTRA AUTODISTRUTTIVA - «Al di là dei progetti politici che mancano, mi sembra che manchino anche le persone e mi sembra che manchi generosità» ha aggiunto Moretti. «Devo dire che è un periodo piuttosto intenso per l'autodistruttività della sinistra e del centrosinistra. Persone che escono da sinistra, dal Pd, e poi stanno nel Partito socialista. Anche alla sinistra del Pd c'è uno spazio, ma quello spazio non viene riempito da niente e da nessuno». Riferendosi poi al suo storico intervento in piazza Navona nel 2002, Moretti ha aggiunto: «Io, nel migliore dei casi, non avevo nulla da guadagnare. Se io ho avuto ragione sono il più dispiaciuto. Allora il germe dell'autodistruttività non c'era». «Io - ha proseguito - non ho mai avuto il mito dell'elettorato buono contrapposto ai partiti cattivi, però bisogna ricordare che nel 2002 sono stati quei movimenti che hanno ridato fiato, ossigeno e fiducia ai partiti di centrosinistra e sinistra. Dicemmo che non ci volevamo sostituire ai partiti, quindi era politica e non antipolitica».


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Re: 8 Luglio : visto come è andata???

Messaggioda gabriele il 10/07/2008, 21:26

Non so. Non ero presente.

Per capire com'è andata devo ascoltare voci diverse.

Una voce è quella dei mass media, unita quasi all'unisono a condannare la manifestazione. Un'unità ormai visibile da tempo che lascia perplessi...

Dall'altra posso solo che guardare alcuni spezzoni di manifestazione su YouTube attraverso i contributi di Di Pietro e Grillo:

http://www.antoniodipietro.com/2008/07/ ... iazza.html

http://www.beppegrillo.it/2008/07/itali ... .html#more

Noto che fra un'informazione e un'altra, cioè fra un'informazione filtrata e una diretta c'è una netta differenza. E questo, ripeto, mi lascia molto perplesso

Ovviamente aspetto un video che riproduca la manifestazione per intero. Nel frattempo vi leggo

Gabriele

incrociatore ha scritto:vorrei sinceramente che le persone di buon senso quali ritengo, tutto sommato, che siano Pardi, D'Arcais e anche lo stesso Di Pietro riflettano sulle parole di Nanni Moretti che non può essere certo definito uno che rinuncia a dire ciò che va detto.

Solo che Moretti si dimostra molto più lucido.

«Sono molto avvilito per quello che è successo in piazza Navona. Gli organizzatori sono stati degli irresponsabili». Così Nanni Moretti ha commentato la manifestazione di martedì a Roma, il «No Cav Day». Il regista è a Fiesole per ritirare il Premio 'Maestri del Cinema'. «Mi dispiace - ha continuato Moretti - che in questo disastro siano state coinvolte persone come Rita Borsellino, che ha fatto un bel discorso. Ma quando si organizzano queste cose bisogna distinguere. Mi dispiace che tutto sia stato sporcato, mi dispiace che con gli interventi di Grillo e della Guzzanti siano stati oscurati gli obiettivi della manifestazione e, forse, anche la stagione dei movimenti del 2002 che, se mi permettete, era un'altra cosa rispetto alla manifestazione di martedì».

CARICATURA - «Sui girotondi e i movimenti - ha detto ancora Moretti - al di fuori dei partiti, nati nel 2002, spesso è stata fatta una caricatura, non raccontando la verità. Purtroppo, ora quella caricatura è diventata realtà. Non bisogna trovare scuse o pretesti nella non tempestività con la quale in queste settimane si è mosso o non il Pd. È stato irresponsabile chiamare chiunque, uno come Grillo che ha insultato tutto e tutti nello stesso modo. Sono avvilito, frastornato».

SINISTRA AUTODISTRUTTIVA - «Al di là dei progetti politici che mancano, mi sembra che manchino anche le persone e mi sembra che manchi generosità» ha aggiunto Moretti. «Devo dire che è un periodo piuttosto intenso per l'autodistruttività della sinistra e del centrosinistra. Persone che escono da sinistra, dal Pd, e poi stanno nel Partito socialista. Anche alla sinistra del Pd c'è uno spazio, ma quello spazio non viene riempito da niente e da nessuno». Riferendosi poi al suo storico intervento in piazza Navona nel 2002, Moretti ha aggiunto: «Io, nel migliore dei casi, non avevo nulla da guadagnare. Se io ho avuto ragione sono il più dispiaciuto. Allora il germe dell'autodistruttività non c'era». «Io - ha proseguito - non ho mai avuto il mito dell'elettorato buono contrapposto ai partiti cattivi, però bisogna ricordare che nel 2002 sono stati quei movimenti che hanno ridato fiato, ossigeno e fiducia ai partiti di centrosinistra e sinistra. Dicemmo che non ci volevamo sostituire ai partiti, quindi era politica e non antipolitica».


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Re: 8 Luglio : visto come è andata???

Messaggioda carlo gualtieri il 11/07/2008, 8:52

pierodm ha scritto: appare quanto mai fragile l'argomento che riguarda Napolitano, espresso da Berselli.
Le ragioni esposte nel suo articolo sono corrette e condivisibili, in punta di logica.
Ma viene da chiedersi: come è possibile che siamo ridotti a confidare in quella che Berselli definisce (giustamente) come una delicata e ultima barriera, contro la marea berlusconiana?
E' questa la situazione in cui siamo, dopo un decennio abbondante di riforme istituzionali, di rivoluzione maggioritaria, di caduta delle ideologie e di trionfo del pragmatismo?
Ed è così scandaloso che si pretenda dal garante della costituzione una posizione chiara, netta, politicamente qualificata?
Non va bene chiedere una simile posizione con parole dure, ai limiti dell'offesa personale? Bene, i politici dimostrino di saperlo fare meglio della vil razza dannata degli attori: lo chiedano con educazione, con garbo, ma lo chiedano.

felice di leggerti ancora, PieroDM! dopo di che direi che di fatto , come dici tu, é proprio questa la situazione in cui siamo.
Si fa continuamente riferimento a Scalfaro, che fu un Presidente che tenne vittoriosamente testa a un Berlusconi ancora poco pratico. A me il comportamento di Scalfaro fece comodo, ma debbo dire che egli non fu un Presidente super partes. Fu di parte, eccome!
Il problema dei problemi é tener duro rimanendo super partes, e quindi accettando il fatto che Berlusconi, avendone creato le condizioni in anni di televisione "educativa" (che cioè ha educato gli italiani a ignorare la cultura, a cercare le emozioni forti, ad applaudire il trash) si é appropriato delle coscienze di milioni di persone: tradotto in voti, si é creato la sua maggioranza politica.
Il lodo Alfano é oggi l'unico modo di uscire dal pesantissimo ricatto istituzionale messo in atto da Berlusconi con la norma blocca processi: ingoiamo il rospo (tutto sommato é un provvedimento che non appassiona gli Italiani, ma norme del genere esistono in diversi paesi civili); lasciamo che se lo approvino, dopo di che cerchiamo di favorire una nuova agenda politica che abbia al centro le vere priorità. Solo allora potrà avere inizio la vera sfida, riuscirà il governo a restituire un minimo di potere d'acquisto ai salari, eccetera?
Il Presidente Napolitano ha il dovere di NON esprimere le sue posizioni personali, ma di fare tutto il possibile perché venga frenato lo slabbramento della democrazia in atto e per favorire condizioni parlamentari diverse sul piano delle riforme. Sarebbe da fessi farsi intrappolare da Berlusconi in una posizione aventiniana che gli consenta di dire "vedete, volevo fare le riforme con l'opposizione ma loro non vogliono, così le faccio da solo"; e non si creda che un nuovo referendum abrogativo avrebbe successo. A mio avviso il Presidente Napolitano agisce con eccezionale saggezza istituzionale, tra l'altro non avalla alibi per un prossimo eventuale Presidente della Repubblica che sia Presidente solo della maggioranza.
Quanto all'opposizione, sembra ormai chiaro che un amministratore unico del PD dello spessore politico di Veltroni non ce la può fare e che bisogna rimescolare le carte.
E un'altra cosa mi sembra chiara: tutto quello che é accaduto in Italia in questi ultimi anni é un disastro favorito dall'ondata maggioritaria; ricordo bene quello che anni fa dicevi a proposito del proporzionale, avevi ragione. Sono convinto che il sistema tedesco sia per noi l'ultima spiaggia.
Basta guardare qualcuno in faccia un po' di più, per avere la sensazione alla fine di guardarti in uno specchio. (Paul Auster)
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Re: 8 Luglio : visto come è andata???

Messaggioda guidoparietti il 11/07/2008, 9:49

carlo gualtieri ha scritto:E un'altra cosa mi sembra chiara: tutto quello che é accaduto in Italia in questi ultimi anni é un disastro favorito dall'ondata maggioritaria; ricordo bene quello che anni fa dicevi a proposito del proporzionale, avevi ragione. Sono convinto che il sistema tedesco sia per noi l'ultima spiaggia.

A parte che "ultima spiaggia" di solito non è un concetto tanto positivo. Comunque se nel 2006 non avessimo votato con questa proporzionale bislacca ma col vecchio mattarellum, a quest'ora avremmo ancora un governo Prodi con una stabile maggioranza in senato e alla camera, e andando ancor più indietro, se nel 1999 fosse passato il referendum per abolire la quota proporzionale non avremmo mai avuto i problemi dei micropartiti che hanno distrutto il governo Prodi... Quindi, a parte una irragionevole simpatia per la Germania, di che si parla?
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Re: 8 Luglio : visto come è andata???

Messaggioda franz il 11/07/2008, 10:17

carlo gualtieri ha scritto:E un'altra cosa mi sembra chiara: tutto quello che é accaduto in Italia in questi ultimi anni é un disastro favorito dall'ondata maggioritaria;

Mah, Carlo permettimi una volta tanto di essere in forte disaccordo.
I disastri italiani sono nati tutti all'ombra del proporzionale. Il piu' grande di tutti è l'enorme debito pubblico che il periodo dei vari tri-penta partiti (zona FAF e dintorni) e del consociativismo ci ha regalato.
Tu pensi che con il proporzionale, che impediva l'alternanza, avremmo risanato i conti e saremmo entrati nell'Euro?
E senza Euro dove saremmo adesso?

Ciao,
Franz
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